Le ere geologiche e le età della preistoria

Reading History
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1. Mondo Antico I – 1

Dove siamo?
In tutto il mondo, ma principalmente in Africa
Quando siamo?
Da cinque miliardi ad alcune migliaia di anni fa; non si può dare una data precisa della fine della Preistoria, visto che la scrittura (acquisizione che convenzionalmente segna il passaggio dalla Preistoria alla Storia) non è stata inventata in tutto il mondo nello stesso periodo

Per questa parte di lettura ho utilizzato questi libri:
Uomini per caso di Gianfranco Biondi e Olga Rickards
I popoli antichi / Antonio Brancati (il mio libro di storia di IV ginnasio)
Cronologia delle scoperte scientifiche / Isaac Asimov

Il primo libro più che della preistoria parla proprio dell’origine dell’uomo, ma comunque a proposito di questo libro ho già parlato nel commento, QUI.
Il secondo libro segue il programma di storia di primo superiore com’era ai miei tempi, arriva perciò fino ai greci. Quando seguivo la suddivisione del gruppo, mi ero fermata subito nella lettura, perché la scansione temporale era molto più particolareggiata, non ero riuscita a finire neanche un capitolo, quando si arrivava alle età dei metalli, eravamo già a circa 3000 anni prima di Cristo (almeno secondo il mio libro), per cui sforavo dalla sezione, mentre di altri argomenti il mio libro non faceva menzione! Quindi ho modificato il post perché ora, seguendo la divisione del mio libro, posso commentare tutto il capitolo.
È stata una lettura molto interessante, nonostante il libro sia un po’ datato.
Molto breve ma comunque utile la parte sulle età della pietra: tempo fa cercavo disperatamente qualche informazione su Paleolitico, Mesolitico e Neolitico, a saperlo che le avevo qui! ;)
Breve excursus sulle età dei metalli, fino all’età del ferro, in cui compaiono i primi monumenti letterari, inizia quindi la Storia.
La cosa che mi è piaciuta di più di questa parte sono stati i nuràghe: testimonianza estremamente affascinate da un’epoca così remota!
Il paragrafo finale mi ha suscitato una piccola riflessione: proprio nel suo primo “migliorasi” l’umanità ha cominciato al tempo stesso a “peggiorare”. I metodi per ottenere cibo si moltiplicano e perfezionano, e questo ha generato la prima suddivisione in classi (agricoltori e pastori, e poi, successivamente, anche artigiani e mercanti) e soprattutto la divisione del lavoro tra uomini e donne, che ha generato il patriarcato e il passaggio della donna in una condizione di inferiorità; situazione che, dopo diversi millenni, fa ancora sentire il suo peso alle donne di oggi.
Il terzo libro, infine, presenta, come dice il titolo, tutte le scoperte dell’uomo in ordine cronologico, quindi non procede proprio di pari passo col programma, che è diviso anche per culture, ma più o meno cercherò di farlo corrispondere! Per questa parte di Storia ho infatti letto le scoperte che vanno da 4.000.000 di anni fa fino al 3.600 a.C.
Asimov parte dagli albori dell’umanità, dall’innovazione che ci ha reso non più scimmie ma “qualcosa” di umano, la stazione eretta: Il primo progresso dell’uomo fu biologico. Consistette nel divenire umano. In realtà non è proprio una scoperta scientifica, secondo me, ma comunque è stata una buona idea iniziare da lì!
Subito dopo, avendo i primi ominidi le mani libere, visto il nuovo metodo di deambulazione, ecco che arriva la prima innovazione tecnologica: gli utensili di pietra! Poi:

  • il fuoco: inaugurò la prima età dell’umanità, caratterizzata da una tecnologia relativamente elevata.;
  • la religione: Se credevano che ci fosse una vita dopo la morte, allora questo potrebbe indicare l’esistenza dei primi sussulti di quella che possiamo chiamare religione – la sensazione che nell’Universo ci sia più di quanto risulti evidente ai sensi.;
  • l’arte: Negli ultimi ventimila anni, abbiamo guadagnato un’enorme quantità di conoscenza ed esperienza, ma non siamo neppure un briciolo più umani di quegli antichi artisti delle caverne.;
  • le armi: archi e frecce furono probabilmente inventati intorno ai 20.000 anni fa, e fino al XV secolo furono l’arma più usata in tutte le guerre;
  • le lampade a olio: anche queste, pur con molte modificazioni, furono usate fino all’invenzione dell’elettricità, quindi molto di recente (e io non immaginavo proprio fossero un’invenzione così vecchia!);
  • la macina a mano: ho lavorato qualche tempo fa in un museo sito in vecchio mulino, per cui ne so qualcosa di metodi di macinazione, ed è un argomento che ancora mi interessa molto.

Purtroppo ho riscontrato anche un errore nel testo, piuttosto grave, a mio parere: più di una volta parlando dell’evoluzione degli ominidi Asimov fa riferimento alla “specie Homo“. Bè, Homo è un genere, non una specie. Homo sapiens (per esempio) è una specie!

Mi è piaciuta invece molto l’ipotesi di Asimov secondo cui alla base di alcune tra le più importanti scoperte fatte dall’uomo in questo periodo ci sia stata la curiosità dei bambini: La mia supposizione è che sia successo quando i bambini iniziaono a rimanere affascinati dal guizzare delle fiamme. Chi altri, in effetti, sarebbe stato tanto intrepido ed incosciente da avvicinare il fuoco? :)
Infine in questo periodo abbiamo altre importantissime invenzioni che hanno segnato la nascente storia dell’umanità:

  • l’agricoltura, che ha costretto gli uomini ad abbandonare il nomadismo, e ha portato quindi alla nascita delle città: Intorno all’8000 a.C. […] accadde qualcosa di nuovo, che annunciò un cambiamento più importante di qualsiasi altro, dopo che il fuoco venne utilizzato per la prima volta. […] L’agricoltura faceva sì che i contadini producessero più cibo di quanto non necessitassero le loro famiglie. Questo significava che gli abitanti potevano fare cose diverse dal coltivare la terra – per esempio impegnarsi nell’artigianato o nell’arte – e scambiare i propri prodotti con il cibo che i contadini avevano in eccesso. Per la prima volta gli esseri umani poterono trovare il tempo per pensare a qualcosa di diverso dal pasto successivo.;
  • l’irrigazione, conseguenza dell’agricoltura, che ha costretto le persone a collaborare e coordinarsi per il bene comune, e ha dato quindi origine al governo;
  • la lavorazione dei metalli (abbandoniamo quindi l’età della pietra!), in particolar modo il bronzo: all’età del bronzo è per esempio legato l’Iliade, il famosissimo poema di Omero, in cui tutti gli eroi hanno armi, scudi ed elmi di bronzo (qui però sforiamo, siamo intorno al 1200 a.C., anche se in Grecia era ancora effetivamente Preistoria)

Altri libri inerenti questo periodo storico ma che ho letto in altri momenti:
Homo sapiens e altre catastrofi di Telmo Pievani
La straordinaria storia dell’uomo di Piero e Alberto Angela
Ayla figlia della Terra di Jean M. Auel
La danza della tigre di Björn Kurtén

Link utili per approfondire:
Mercoledì al Museo (09): Arte Preistorica
post sull’antropologia

Sono molto grata al gruppo Reading History per avermi dato l’input necessario ad iniziare questa lettura della Storia che desideravo fare da molto, però devo ammettere mi riesce molto più semplice seguire la suddivisione dei miei libri, è più breve e più semplice!
Di sicuro, comunque, tutte queste letture mi stanno piacendo moltissimo! Non vedo l’ora di proseguire!

4 pensieri riguardo “Le ere geologiche e le età della preistoria

  1. Interessante la “Cronologia delle scoperte scientifiche” di Asimov!! Ma l’idea di base è quella di andare per forza per ordine? Vabè che tanto se ormai il gruppo è chiuso come ho letto nell’altro post credo che utilizzerò l’idea di base per poi personalizzarla in base a come voglio portare avanti il progetto.

  2. Sì, l’idea di base era di andare in ordine, ed è anche quella che preferirei seguire io! Però anche nel gruppo comunque era uno cosa molto libera, si potevano anche saltare cose, aggiungersi più in là, tornare indietro…
    Io i romanzi li leggo quando mi capita, comunque, un ordine vado solo con il libro di storia e qyelli di Asimov. Poi, se dovesse capitare qualche altra lettura inerente nel periodo giusto, ben venga! :)

  3. Proprio per questo lo dicevo: se dovessi andare con ordine anche con i romanzi so già in partenza che non riuscirei!! Anche perchè spesso capita di leggere un romanzo di tutt’altro genere e trovarci dentro parti che parlano di storia: ho imparato un sacco di cose in questo modo!

  4. Ah, no, coi romanzi non ce la fari mai neanch’io! Infatti ho diviso i libri in quelli letti proprio per Reading History, e quelli che avevo già letto che rientrano nel periodo in questione! Certo, sarebbe bello inerire ogni volta almeno un romanzo per confrontare subito la storia con la finzione, però non credo mi capiterà spesso di avere sottomano la lettura adatta!

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