di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi.
Tancredi
Il Gattopardo è lo stemma della famiglia Salina, ed in un certo senso ne rappresenta lo spirito, la fierezza, la nobiltà. Ma siamo nei mutevoli tempi dell’Unità d’Italia, la Sicilia viene annessa al Regno di Sardegna, «perché tutto rimanga com’è, occorre che tutto cambi». Ed, in effetti, tutto cambia.
Questo è il primo libro della sfida dei libri non letti che finisco. Sono davvero molto contenta di aver partecipato a questa sfida, perché mi ha permesso di riscoprire questo autore. Il libro, infatti, l’avevo acquistato molto tempo fa, e non ricordo nemmeno se poi l’avevo iniziato o no, perché proprio non mi attirava, l’avevo preso perché mi ero fissata di voler leggere tutti i classici, e questo era un libro famoso, ma poi giunta ai fatti non m’era mai venuta voglia di leggerlo. Perciò tanti tanti ringraziamenti alla sfida, visto che ora che finalmente l’ho “affrontato”, ho scoperto che è proprio un bel libro!
Il segnalibro che ho usato durante la lettura. |
Già dalle prime pagine sono rimasta affascinata dal modo di scrivere di Lampedusa, soprattutto dalle sue descrizioni. Queste ultime sono per me a volte i punti dolenti, altre quelli degni di nota in un romanzo: insomma, o le trovo noiosissime, oppure affascinanti. E, come ho detto, in questo libro mi sono piaciute assai, fin dall’inizio.
Poi continuando nella lettura ho amato della scrittura di Lampedusa le introspezioni, i “giudizi” per bocca dei personaggi, e soprattutto la sua ironia. E mi è piaciuto molto anche il suo modo di parlare della “sicilianità”: come negli scrittori russi, ho notato che nei siciliani (vedi Sciascia) c’è questa tendenza ad accentuare le particolarità dei loro conterranei, e questa cosa è incredibilmente presente ne Il Gattopardo, lo stesso Principe Fabrizio spiega per alcune pagine ad un funzionario piemontese i vari aspetti e le ragioni di questa sicilianità.
Insomma, una lettura proprio molto soddisfacente, tranne per il fatto che ha portato alla luce la mia incredibile ignoranza in Storia, visto che delle vicende di quel periodo ricordavo assai poco.
Lettura molto piacevole, comunque, anche perché ricca di frasi da riportare, perciò, come sempre, seguono un po’ di citazioni!
Un po’ di frasi
Ora, avendo finito oggi questo libro, sarei giusto in tempo per poter iniziare la seconda sfida a cui partecipo, ma siccome per quella ho scelto un solo libro, e c’è tempo fino al 21 dicembre, proseguirò con la sfida dei libri non letti approcciandomi per la prima volta a Montalbano!