Battlestar Galactica, stagione 1

Battlestar Galactica
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Tutto questo è già accaduto. Tutto questo accadrà ancora.
Dalla profezia di Pythia

Sì, questa serie mi ha decisamente stregato!!! Mi piace mi piace mi piace in ogni suo aspetto! A partire già dalle parole “Previously on Battlestar Galactica” dette ogni volta da un personaggio diverso! Poi la sigla, fantastica, non aveva mai visto una serie con una sigla così! E’ divisa in due parti, una con una musica dolcissima, immagini varie dei personaggi e delle navi, coi nomi degli attori principali in sovrimpressione, poi nella seconda parte la musica cambia, si fa veloce, incalzante, e mostra immagini della puntata che stiamo per vedere, ogni volta diverse, quindi, e ogni volta così ben sistemate che ci fanno intravedere momenti importanti senza farci veramente capire che succede (vedi per esempio l’episodio 7)!
Mi piace poi moltissimo la colonna sonora in generale, difficile da fare per un telefilm del genere in cui, per non essere anacronistici (immagino) hanno preferito usare solo musica originale. Certi bei momenti sono stati enfatizzati da una musica emozionante e perfettamente adatta.
Per quel poco che ne capisco, mi piace molto anche la regia, la fotografia, gli effetti speciali, i dettagli che caratterizzano i coloniali come una civiltà diversa dalla nostra… cetre scene magari neanche tanto importanti ai fini della storia le ho trovate splendide per il modo in cui erano rese, che so, la posizione della telecamera, il punto di vista, la scelta di far vedere alcune cose e nascondere altre…
E poi, ovviamente, mi piace la storia, che mi sta prendendo sempre di più! E lo si può dedurre facilmente guardando quanto ho scritto per ogni episodio! Ho cercato di essere più sintetica, ma proprio non ci riuscivo, volevo scrivere scrivere scrivere!! :)
Avrei dato ai vari episodi voti anche più alti se non mi lasciassero ogni volta alla fine un’irritante sensazione di non capire, di avere ancora troppi interrogativi irrisolti! E pensare che sfottevo chi segue o seguiva Lost proprio per questo motivo! E invece ora mi trovo impelagata anch’io in una serie che dà sempre più domande che risposte! E meno male, la adoro!!!!!! :)
Ultima cosa: anche i personaggi (requisito per me fondamentale per poter apprezzare una serie) mi piacciono tantissimo. Il primo amore non si scorda mai, quindi io sono ancora, nonostante tutto, affascinata da Gaius Baltar, e in particolare dalla sua relazione con Numero Sei, ma anche tuti gli altri pian piano si sono conquistati un pezzetto del mio cuore!

Episodio 1: 33 (33 minuti)


Sceneggiatura: Ronald D. Moore
Regia: Michael Rymer
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Paul Campbell (Billy Keikeya), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Sam Witwer (Tenente Alex “Crashdown” Quartararo), Alonso Oyarzun (Brad Socinus), Nicki Clyne (Cally Henderson)

Sono cinque giorni che la flotta con tutto quel che resta degli abitanti delle colonie è costretta fare un salto in FLT ogni 33 minuti, perché quello è il tempo che impiegano ogni volta i Cylon a ritrovarli.

L’episodio inizia con la flotta che sta per fare il suo 237° lancio: ben 130 ore senza dormire per tutti gli equipaggi delle varie navi!!! Come si fa?!?! Tra tutti, Gaius sembra il più provato: ogni volta che si addormenta, sogna Numero Sei, e quando si sveglia la vede sempre accanto a lui. E a me continuano a piacere molto entrambi, nonostante i motivi per detestarli sarebbero molti. Soprattutto Gaius: quando viene a sapere che uno scienziato che lavorava con lui per il Ministero della Difesa vuole urgentemente conferire con la Presidente va nel panico, perché pensa che abbia scoperto del suo tradimento. Gli risulta quindi una graditissima notizia scoprire che al 238° salto accade l’inevitabile: una nave, l’Olympic Carrer, viene lasciata indietro. Guarda caso è proprio quella dov’era quello scienziato. Fin qui, comunque, Gaius non c’entra nulla. Il fatto è che la nave poi ricompare, e lui, istigato dalla Numero Sei Virtuale (l’allucinazione con le sembianze di Numero Sei) convince la Presidente che la nave è sospetta, e deve essere isolata. Vero è che non ha tutti i torti, anzi, l’avevo pensato ben prima di lui: come è riuscita l’Olympic Carrer a sfuggire ai Cylon? In nessun modo poteva farlo, quindi deve esserci qualcosa sotto. Perciò, anche se Gaius sta facendo quello che fa per puro egoismo, ha ragione. E infatti sia la Presidente che il Comandante convengono con lui, e di fronte al silenzio dell’Olympic Carrer e al suo rifiuto di obbedire agli ordini, Adama ordina ad Apollo di fare fuoco e distruggerla. Ancora una volta, una decisione difficilissima da prendere, per lui e per la Presidente, perché non potevano essere sicuri al 100% che non ci fossero ancora dei civili umani all’interno della nave. Però i Cylon da questo momento in poi non compaiono più per ben 24 ore, perciò in un certo senso è stata la decisione giusta da prendere.
Contemporaneamente a questa sfibrante fuga di 33 minuti in 33 minuti della flotta coloniale, torniamo per qualche tempo sul pianeta Caprica, occupato dai Cylon, dove scopriamo che Helo è ancora vivo! E’ sempre ferito, ma continua a sfuggire ai Cylon, a combatterli, e a iniettarsi nelle vene una protezione contro le radiazioni, mentre piove a dirotto.. poraccio!!! La sua fuga durata sei giorni si conclude quando incontra la nuova Numero Sei, che lo fa catturare dai centurioni Cylon (quelli dall’aspetto di robot), e poi lo bacia… Ma bacia tutti quelli che incontra questa qui? Evidentemente, comunque, tutto ciò fa parte di un piano, perché Numero Sei viene uccisa da… il Cylon con le sembianze di Sharon! Ovviamente il povero ignaro Helo è convinto che sia proprio la collega ad averlo salvato! Cosa avranno in mente per lui?

Mentre sono tutti stanchi e distrutti per la mancanza di sonno, Boomer se la cava stranamente meglio di tutti, ed ecco che Starbuck si diverte a fare battute su di lei, dicendo che è un Cylon… ma va?!

La Presidente e il suo assistente Billy hanno continuano nel frattempo a tenere il conto dei sopravvissuti, e vedendolo purtroppo scendere sempre di più. Da circa 50000 persone che avevamo alla fine della miniserie, siamo ora a 47972. Anzi, veramente finiamo l’episodio con 47973: Billy annuncia infatti a Roslin che è nato un bambino su una delle navi. Mi ha molto commosso questa notizia! :) La vita continua, resiste, nonostante tutto.

Il titolo italiano è più brutto dell’originale, come sempre quando decidono, non si capisce mai perché, di non attenersi all’originale, che con quel semplice “33” lasciava un po’ più di curiosità su questo misterioso numero.
Anche se, per la verità, anche a fine puntata una curiosità è rimasta lo stesso: come facevano i Cylon a ritrovarli dopo 33 minuti esatti? Verrà mai spiegata questa cosa? Spero di sì, sono troppo curiosa!!!!! :D

Voto: 9

Episodio 2: Water (Acqua)


Sceneggiatura: Ronald D. Moore
Regia: Marita Grabiak
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Paul Campbell (Billy Keikeya), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Sam Witwer (Tenente Alex “Crashdown” Quartararo), Nicki Clyne (Cally Henderson)

Sharon “Boomer” Valerii si ritrova fradicia in un punto dell’astronave che non sa come ha raggiunto. Trova davanti a sé una borsa con indumenti di ricambio, e un detonatore inserito in un panetto di esplosivi al plastico. Ha paura di raccontare quello che è successo a qualcuno, per cui riporta il detonatore a posto, ma scopre che ne mancano altri.

A quanto pare alla fine il Cylon Boomer è stato attivato, solo che ancora non lo sa. Ha dei vuoti di memoria, e ne è spaventata, così racconta tutto a Tyrol che le promette di aiutarla e tenere nascosto l’accaduto. Il guaio è davvero grosso, comunque: Sharon ha fatto esplodere i serbatoi dell’acqua del Galactica, che riforniva anche un terzo della flotta: i coloniali rischiano di trovarsi a secco. Bisogna trovare al più presto una risorsa d’acqua, così vengono inviati i Raptor in cerca di un pianeta nelle vicinanze con acqua allo stato liquido o solido. E’ proprio il Raptor di Boomer e il suo nuovo vice Crashdown a trovare l’acqua, ma rischiano di farsela scappare, perché Sharon, leggendo “riscontro positivo” sullo schermo, non riesce a dirlo, è disorientata, deve lottare con la parte di se stessa che le impone di sabotare la flotta. Poverina!!!
Rivediamo finalmente insieme per un pochino Sharon e Tyrel, e a quanto ho potuto capire “nascondono” la loro relazione, ma poco efficacemente, a giudicare dallo scuotimento di testa di Cally che li vede accampare una scusa per stare da soli! :)
Intanto su Caprica Helo sta sempre col Cylon dall’aspetto di Boomer, e ancora non si capisce qual è il piano di quest’ultimo, in che modo vuole servirsi di Helo.
All’inizio dell’episodio, prima dell’esplosione dei serbatoi, la Presidente viene invitata sul Galactica per presenziare ad una specie di cerimonia ufficiale per il rifornimento d’acqua per le altre navi. Viene accolta dal picchetto d’onore e dai militari in alta uniforme, ecc ecc. Roslin non apprezza particolarmente la cosa, ma la accetta volentieri pensando che accontentando il Comandante lo troverà più malleabile alle sue richieste. Ma poi Apollo le rivela che suo padre odia questo tipo di cerimonie, e l’ha fatto solo per lei, per farla sentire davvero un Presidente. E, ecco, non posso fare a meno di tifare un po’ per una possibile relazione tra questi due, la Presidente Roslin e il Comandante Adama! Che carini poco dopo quando parlano di libri, e lui galantemente gliene regala uno perché, dice, lui non presta mai libri. :)
Apollo invece non si dà pace per aver distrutto la nave civile nello scorso episodio, e sia suo padre che la Presidente Roslin tentano di consolarlo, anche se in modi opposti: lui gli dice che deve superare la cosa, perché chi è al comando è costretto a prendere decisioni difficili, e si prende le sue responsabilità nel bene e nel male; lei gli rivela di non essere per niente sicura di aver preso la decisione giusta, e di voler tenere sempre bene a mente il ricordo dell’Olympic Career, per imparare dai proprio errori.
Intanto Gaius viene affiancato dal tenete Gaeta nella sua realizzazione di un dispositivo per identificare i Cylon, dispositivo che però lui non sa come fare, ha mentito. Per liberarsi dello scomodo accompagnatore, e anche della sua bella allucinazione, si mette a giocare a carte con Starbuck, riuscendo a batterla. E sembra proprio che ci stia provando con lei! Ecco una coppia che proprio non mi aspettavo! :)

Voto: 8 e 1/2

Episodio 3: Bastille Day (Sete di libertà)


Sceneggiatura: Toni Graphia
Regia: Allan Kroeker
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Paul Campbell (Billy Keikeya), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Connor Widdows (Boxey), Richard Hatch (Tom Zarek), Alonso Oyarzun (Brad Socinus), Nicki Clyne (Cally Henderson), Pat Adrien Dorval (Wilkens), Ron Selmour (Seaborne), Matthew Bennett (Aaron Doral), Brent Stait (Mason), Graham Young (Marine #1), Curtis Lee Hicks (Marine #2), Colby Johannson (Dwight “Flat Top” Saunders)

Le scorte d’acqua continuano a scarseggiare dopo gli incidenti della scorsa puntata, ma per fortuna è stata trovata una luna ghiacciata. Solo che estrarre l’acqua dalle calotte è un lavoro estremamente impegnativo e pericoloso, e la flotta non ha abbastanza uomini da assegnare a questo compito. Così pensano di cercare la manodopera sulla Astral Queen, una nave adibita al trasporto prigionieri.

Ancora una volta quando il titolo non è tradotto letteralmente (come miracolosamente avveniva nell’episodio precedente) quello italiano è pessimo. “Sete di libertà”: ok, riferimento alla mancanza d’acqua e ai carcerati, ma… che banalità! “Il giorno della Bastiglia” (traduzione letterale di quello originale) è molto più bello! Fa riferimento alla prigione, ma anche agli ideali di liberté, égalité, fraternité che la Rivoluzione francese richiama nell’immaginario collettivo. Certo, è un po’ anacronistico, visto che la storia delle Colonie non è quella della Terra, quindi credo che la Bastiglia loro non sappiano cos’è! ;)
Bando alle ciance, davvero uno splendido episodio! Il tema e quanto mai interessante, ed attuale: i prigionieri, lo sfruttamento, la ricerca della libertà, il terrorismo… personaggio molto interessante questo Tom Zarek (che, tra l’altro, ho letto, è interpretato dall’attore che nella serie originale interpretava Apollo), difficile dare un giudizio definitivo su di lui: era davvero la libertà il suo scopo ultimo? O non aveva ragione invece Apollo, pensando che lui cercasse solo un ultimo momento di gloria? Non so, ma le sue lacrime alla fine, quando Apollo gli salva la vita, mi hanno colpito. Comunque, che scene al cardiopalma! Il prigioniero Mason che voleva violentare Cally, le squadre di soccorso che stanno arrivando, ma così facendo stanno inconsapevolmente al gioco di Zarek… Apollo qui si comporta veramente da gran fico, facendosi protagonista di scena d’azione in cui salva capra e cavoli, cioè la vita di Cally e di Zarek, e ottiene la collaborazione dei prigionieri per estrarre l’acqua. Devo dire che avevo mal giudicato questo personaggio, all’inizio non mi aveva colpito molto, invece più passa il tempo più mi piace!

Nel frattempo si evolve un po’ qualche altra situazione.
Il colonnello Tigh sembra non riuscire proprio a smettere di bere, e a smettere di tormentare Starbuck, con cui ha “rapporto” strano, che nel finale sembra arrivare a una qualche riconciliazione… vedremo!

Billy e Dualla sono sempre molto carini, anche se lui è molto imbranato, e nel tentativo di stare un po’ con lei la mette nella brutta situazione di essere ostaggio dei prigionieri ribelli!

Nella solita breve pausa su Caprica, seguendo Helo e il Cylon-Sharon, rivediamo per un po’ il Cylon Aaron Doral e Numero Sei, quella vera e non quella virtuale nella testa di Gaius. Bè, questa Cylon continua a stupirsi, dimostrando un minimo di dispiacere per quello che hanno fatto al pianeta e ai suoi abitanti.

Intanto la Sei Virtuale continua a dare suggerimenti a Gaius, e io continuo a non capire se è un’allucinazione e quindi un’espressione del subconscio dello scienziato, o qualcosa di diverso, cioè non capisco se Gaius dandole retta sta lavorando per se stesso, o di nuovo, inconsapevolmente, per i Cylon. In questo episodio lui chiede al comandante una testata nucleare per poter realizzare il suo Cylon-detector, e sembra che il motivo sia veramente quello, ma i dubbi, ovviamente, ci sono! Ah, comunque l’approccio di Gaius con Starbuck dell’episodio precedente sembra non aver avuto seguito, visto il modo in cui lei lo mette subito a terra appena lui ci riprova:
– Tenente Thrace. E’ un piacere vederla!
– E’ un piacere anche per me!
– Davvero?
– No!
XD

Altra coppia con problemi è l’altra mia preferita (i primi nel mio cuore sono ancora Gaius e Numero Sei), Boomer/Tyrol. Come immaginavo, tutta la nave sa della loro relazione, e il colonnello Tigh impone a Sharon di porvi immediatamente fine, perché lei è un suo superiore. Ma poveri!!!! Non bastano già i problemi che hanno per il fatto che lei è un Cylon (anche se ancora non lo sa)?!?!

Come dicevo, proprio un bell’episodio, con la giusta dose di tensione, argomenti di riflessione, sfoggio di ficaggine da parte di alcuni personaggi ;), evoluzione di alcune relazioni…
In più, ho notato una cosa buffa, cioè, in realtà l’avevo già notata, ma in questo episodio ne ho avuto la conferma: la forma base per gli oggetti sulle Colonie sembra essere l’ottagono, invece che il rettangolo (o quadrato). Sono infatti ottagonali le carte da gioco, i libri, i documenti, le piastrine… buffo, ma carino!

Voto: 9

Episodio 4: Act of Contrition (Sacrificio estremo)


Sceneggiatura: Bradley Thompson e David Weddle
Regia: Rod Hardy
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Paul Campbell (Billy Keikeya), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Sam Witwer (Alex “Crashdown” Quartararo), Lorena Gale (Elosha), Donnelly Rhodes (Dr. Sherman Cottle), Jill Teed (Sergeant Hadrian), Tobias Mehler (Zak Adama), Colby Johannson (Dwight “Flat Top” Saunders), Bill Meilen (Caprica Cleric), Bodie Olmos (Brendan “Hot Dog” Costanza), Lucianna Carro (Louanne “Kat” Katraine), Terry Chen (Donald “Chuckles” Perry)

A causa di un incidente nell’hangar, muoiono tredici piloti. La flotta necessita di nuove leve, e il Comandante Adama vuole il tenente Thrace come istruttrice. Lei però non se la sente, perché non può fare a meno di pensare che pessima istruttrice era stata per Zak.

Povero Flat Top! Abbiamo conosciuto questo pilota nell’episodio precedente, perché aveva sbagliato una manovra e il tenente Thrace l’aveva scherzosamente bacchettato con battute a sfondo sessuale in assenza del CAG Apollo… ed ecco che già dobbiamo dirgli addio! Stava festeggiando il suo millesimo volo, è un drone caduto da uno scaffale danneggiato ha fatto fuori lui e i compagni che stavano festeggiando! Che tragedia! :'(
E la cosa è davvero grave, perché di piloti ne hanno già pochi, e sono ancora bloccati in quel sistema solare per prelevare l’acqua dalla luna dell’episodio precedente.
Ma la puntata comunque è incentrata su altro, ovvero sui sensi di colpa di Starbuck. Nella miniserie iniziale, quando le cose si facevano davvero brutte e la speranza si affievoliva, aveva rivelato a Lee che la morte di Zak era stata colpa sua. Zak era il fratello di Lee, figlio del Comandante Adama, quindi, e lui e Kara erano innamorati, così lei aveva permesso ai suoi sentimenti di interferire col suo lavoro, e l’aveva promosso al corso base di volo anche se era risultato insufficiente. E poi lui era morto mentre pilotava un Viper. Vediamo un sacco di flashback su loro due insieme, sul primo incontro tra Kara e Adama, e scopriamo che Kara e Zak dovevano sposarsi! Distrutta dal senso di colpa, Starbuck boccia in blocco le nuove reclute, così Apollo prova a parlare col padre e, per un fraintendimento, gli fa capire che Kara nasconde qualcosa riguardo a Zak. Alla fine lei confesserà tutto anche ad Adama, e riprenderà gli allievi. Durante un volo di esercitazione, verranno improvvisamente attaccati da dei Raider Cylon. I Viper dal Galactica tardano ad arrivare, così Starbuck manda le reclute in salvo, e affronta gli otto Raider da sola. Riesce a distruggerli ma perde il controllo del Viper, danneggiato nel combattimento, che finisce per entrare nell’atmosfera di una luna lì vicino, e Kara è costretta ad eiettarsi fuori. L’episodio finisce con lei che precipita nell’atmosfera, e il Galactica che ha perso i contatti e non sa cosa le è successo.
Un bell’episodio, forse con un po’ troppi flashback e troppo poco Gaius e praticamente niente Numero Sei, ma è bello anche ogni tanto conoscere qualcosa di più su altri personaggi, e Kara “Starbuck” Thrace mi sta piacendo di più ogni episodio che passa.
Ancora una volta non sono per niente d’accordo con la scelta del titolo italiano. “Atto di contrizione” lo trovo molto più adatto, visto che questo “sacrificio estremo” non so proprio a cosa voglia riferirsi (visto che comunque il gesto finale di Starbuck che affronta da sola i nemici non ha per nulla l’aria di un sacrificio), e soprattutto il titolo originale l’ho trovato davvero emozionante nell’aspettativa che crea!

Voto: 8 e 1/2

Episodio 5: You Can’t Go Home Again (Ritorno a casa)


Sceneggiatura: Carla Robinson
Regia: Sergio Mimica-Gezzan
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Paul Campbell (Billy Keikeya), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Sam Witwer (Alex “Crashdown” Quartararo), Donnelly Rhodes (Dr. Sherman Cottle), Alonso Oyarzun (Brad Socinus), Bodie Olmos (Brendan “Hot Dog” Costanza)

Il Comandante Adama organizza le ricerche di Starbuck con un ingente spiegamento di uomini e mezzi. Nel frattempo la ragazza tenta di cavarsela da sola sul satellite dal clima ostile e dall’aria irrespirabile.

La Numero Sei Virtuale è (poco) vestita in modo diverso in ogni episodio, carino l’inconscio di Gaius ad averla fornita di un intero guardaroba! :) Peccato che anche in questo episodio si vedono poco questi due! :(

Il povero Helo su Caprica non può stare un pochino tranquillo: lui e la finta Sharon avevano trovato un rifugio anti-atomico provvisto di viveri e medicine a sufficienza, quando vengono attaccati da dei Cylon robot. Quando Helo rinviene dopo lo scontro, Cylon-Sharon è sparita: continuo a non capire che vogliono i Cylon da ‘sto povero ragazzo!

Ma veniamo al clou dell’episodio. La caduta di Kara sull’ostile satellite comporta due interessanti sviluppi. Il primo è che i due Adama quasi danno di matto, esagerando nel coinvolgere uomini e mezzi nella ricerca di Starbuck. Intendiamoci, anch’io ovviamente volevo che Kara si salvasse, ma obiettivamente il Comandante e suo figlio hanno messo i loro sentimenti davanti a tutto, anche alla sicurezza della flotta! Per fortuna la Presidente Roslin li fa ragionare, e col cuore spezzato pongono fine alle ricerche, e si preparano a lasciare il sistema. E le parole della Presidente danno loro occasione anche di chiarire un po’ di più il loro rapporto:
– Ho bisogno di sapere una cosa. Perché lo hai fatto? Perché lo abbiamo fatto? E’ per Kara? Per Zak? Per cosa?
– Kara faceva parte della famiglia. Si fa quello che si deve fare. A volte si infrangono le regole.
– E se ci fossi stato io laggiù, invece?
– Non devi nemmeno chiederlo.
– Sei sicuro?
– Se ci fossi stato tu… non saremmo mai partiti.

Nel frattempo sul pianeta Kara ha trovato il Raider Cylon da lei abbattuto, e pensa di prenderlo per tornare sul Galactica. Nel tentativo di farlo funzionare, scopriamo che i Raider sono in parte biologici, sono “vivi”, non hanno pilota perché sono essi stessi un essere “vivente”! E che schifo, Starbuck ci entra dentro! Bleah! Comunque, riesce a capire come funziona, e a ripartire. Ovviamente c’è il problema di farsi riconoscere dalla flotta coloniale e non farsi ammazzare! Le viene in aiuto il cattivo stato dei Viper (rovinati dall’atmosfera della luna su cui la stavano cercando) per cui riesce ad uscirle incontro solo Apollo, lei lo evita con abilissime manovre, poi gli vola sopra, a testa in già (citazione di Top Gun), mostrando la scritta STARBUCK sulle ali! Geniale!!!!!! :D
Splendido episodio, che ci regala anche un finalino commovente, con il ritorno “in famiglia” di Kara, quando il Comandante Adama la bacia sulla fronte, come una figlia, come aveva detto nell’episodio precedente, prima che lei gli dicesse la verità su Zak.

Devo commentare anche stavolta il titolo italiano? Praticamente dice l’esatto contrario di quello originale, banalizzando il tutto, come sempre!

Voto: 9 e 1/2

Episodio 6: Litmus (Sacrificio esemplare)


Sceneggiatura: Jeff Vlaming
Regia: Rod Hardy
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Paul Campbell (Billy Keikeya), Sam Witwer (Alex “Crashdown” Quartararo), Donnelly Rhodes (Dr. Sherman Cottle), Jill Teed (Sergente Hadrian), Dominic Zamprogna (James “Jammer” Lyman), Alonso Oyarzun (Brad Socinus), Nicki Clyne (Cally Henderson), Bodie Olmos (Brendan “Hot Dog” Costanza), Matthew Bennett (Aaron Doral), Christina Schild (Playa Kohn), Raahul Singh (Kimmit), Shaw Madson (Marine), Nimet Kanji (Candace Myson), Biski Gugushe (Reporter #1), Morris Chapdelaine (Reporter #2)

Insieme ad un gruppo di civili sale sul Galactica anche un Cylon, quello dall’aspetto di Doral. Viene riconosciuto dal Colonnello Tigh, ma troppo tardi, perché Doral è imbottito di esplosivo e si fa saltare in aria, uccidendo tre persone e ferendone molte altre.

E’ da qualche puntata che mi frulla in testa una domanda: nella miniserie Numero Sei ha detto che esistono dodici modelli di Cylon in forma umana, ma oltre a lei noi ne conosciamo solo altri tre, Sharon, Doral e Leoben. Dove sono gli altri otto? Ma, soprattutto, che aspetto hanno? Potrebbero essere tutti nella flotta, per quanto ne sappiamo!

Comunque, a causa di questo attentato, il Comandante decide di rendere pubblica l’informazione che i Cylon possono avere aspetto umano. Purtroppo, come temevano sia lui che la Presidente, si scatena una specie di caccia alle streghe, in cui il Nostromo incaricato delle indagini, sergente Hadrian, perseguita Sharon, Tyrol e i suoi collaboratori, arrivando alla fine ad arrestare Socinus colpevole di negligenza. In realtà la Hadrian aveva visto giusto, perché noi sappiamo che Sharon è effettivamente una Cylon, e poi lei e Tyrol si incontravano di nascosto contravvenendo al regolamento, ma il Nostromo ha interpretato questa cosa come una cospirazione con i Cylon, arrivando addirittura ad accusare Adama di collaborazione di questo reato. Alla fine lui dovrà far valere la sua autorità militare per far cessare l’accanimento della Hadrian. Intanto Socinus resta in cella! E per questo motivo Tyrol tronca la relazione con Sharon, che ovviamente ci rimane malissimo.

Intanto su Caprica continuano le disavventure del povero Helo. Cylon-Sharon si fa picchiare da Doral e Sei (che sembrano provarci gusto, soprattutto Sei!) per far sembrare più credibile la sua cattura da parte dei Cylon quando Helo la troverà. E io continuo a non capire qual è il loro piano!
Mentre osservano Helo dall’alto e fanno apprezzamenti sul suo aspetto, siccome Numero Sei dice di trovarlo molto attraente, Cylon-Sharon replica: “lo dici di tutti”. Allora non era solo una mia impressione! ;)

Poco Gaius anche in questo episodio, ma stavolta insieme alla Sei Virtuale è protagonista di scene piuttosto interessanti! Innanzi tutto, lui ancora ci prova con Kara: Passavo per caso da tutt’altra parte rispetto all’infermeria… ho pensato di… vedere come se la passava. :) Ma Numero Sei rimane sempre il suo grande amore :D, è a lei che ricorre quando Kara gli fa presente l’ipotesi che l’attentatore avesse di mira il suo progetto di Cylon-detector. E qui la scena tra Gaius e Sei è davvero strana! Lei si arrabbia moltissimo quando lui pensa di rinunciare al progetto per paura di altri attacchi, addirittura lo sbatte contro il muro! ma insomma, è un’allucinazione o no?!? E perché vuole così fortemente che lui realizzi questo detector? Comunque, Gaius deve stare un po’ più attento, stavolta se ne andava in giro con una mano stretta al nulla a parlare da solo! E’ imbarazzante! Prima o poi qualcuno si accorgerà di questa stranezza!

Ultimo commento, come sempre, sul titolo. Quello originale, “Litmus”, significa “cartina tornasole”. Mi rendo conto che non è proprio bellissimo tradotto in italiano, ma nemmeno “Sacrificio esemplare”, sinceramente, può dirsi un bel titolo! E poi, ‘sti adattatori italiani ce l’hanno proprio coi sacrifici!!! ;)

Voto: 8

Episodio 7: Six Degrees of Separation (La conversione di Baltar)


Sceneggiatura: Michael Angeli
Regia: Robert Young
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Paul Campbell (Billy Keikeya), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Donnelly Rhodes (Dr. Sherman Cottle), Christina Schild (Giornalista-Playa), Biski Gugushe (Giornalista-Eick)

Il dottor Gaius Baltar viene accusato di alto tradimento: sembra ci siano le prove di un suo coinvolgimento con i Cylon nell’attacco che ha distrutto Caprica e le altre Colonie.

Mi ero lamentata della scarsa presenza di Gaius e Numero Sei negli episodi precedenti, ed eccomi accontentata! Un episodio tutto su di loro, Gaius in particolare! E anche sulla religione. Infatti Gaius in una delle sue fantasie con Numero Sei prende in giro per l’ennesima volta la sua fede, lei si arrabbia, e se ne va, scompare dalla sua mente, e lui non riesce a farla tornare. Ed ecco che arriva la pesantissima accusa, falsa, tra l’altro, perché noi sappiamo che Gaius ha sì aiutato i Cylon, ma inconsapevolmente, mentre la donna che lo accusa, Shelly Godfrey, sostiene di avere le prove di un suo coinvolgimento attivo come sabotatore. E chi è questa Shelly Godfrey? Bè, nient’altro che Numero Sei, sparita dalla mente di Gaius, e comparsa all’improvviso in carne e ossa sul Galactica. E ora sono cavoli amari! Tutti ormai lo credono un traditore, lui cerca in tutti i modi di convincere qualcuno della sua innocenza, e di far tornare la Sei Virtuale nelle sue fantasie. E tutto ciò ci regala delle scene bellissime con Gaius come protagonista! Per esempio quella divertente in cui parla con Gaeta nel bagno, dentro i cubicoli, e noi vediamo solo i loro piedi! :D Meravigliosi! E anche la sua battuta poco dopo rivolto a Miss Godfrey: “Niente più Mister Nice Gaius”! XD Oppure i suoi continui tentativi di richiamare Numero Sei Virtuale, arrivando perfino a dirle che la ama! E infine quando prova a distruggere il computer di Gaeta, che è riuscito a rendere chiara l’immagine della foto, dove si vede chiaramente il suo viso: mi faceva una pena, non riusciva a cancellare quell’immagine in nessun modo! E devo dire che il breve frammento di questa scena che si vede nella sigla era messo meravigliosamente, perché credevo davvero che avrebbe distrutto il computer, invece lo fermano in tempo! E ovviamente lo arrestano. E, una volta in prigione, dopo essere stato abbandonato anche dal Presidente Roslin, si ritrova a pregare il Dio di Numero Sei, ed ecco che lei ricompare, quella Virtuale, e subito dopo arriva Gaeta con la notizia della sua riabilitazione: il tenente ha ricontrollato di nuovo il disco della Godfrey e ha scoperto che era un falso. Insomma, sembra proprio un miracolo compiuto dal Dio dei Cylon!
La religiosità di Numero Sei mi stupisce molto, trovo strano che un robot possa essere credente, ma trovo ancor più strano che lo sia la Sei Virtuale: ancora non riesco a capire se è un frutto della mente di Gaius, o ha davvero a che fare con i Cylon. Tenderei a propendere per questa seconda ipotesi, se non fosse che sembra davvero volerlo aiutare!
Episodio tutto concentrato su Gaius, come ho detto, quindi ho poco altro da dire, ma qualcosina comunque c’è:

  • E’ proprio vero che Numero Sei bacia tutti! Ci prova pure con Adama! Per fortuna lui non è stupido!
  • La Presidente Roslin si sente male, sviene, e per la prima volta comincia a trapelare qualcosa della sua malattia.
  • Helo rivela il suo amore a quella che lui crede essere Sharon, e ovviamente lei ci sta: per l’ennesima volta, cosa vogliono da lui?
  • La vera Sharon, quella sul Galactica, intendo, trova sullo specchio del suo armadietto la scritta “CYLON”: uno stupido scherzo, o c’è qualcuno che sospetta davvero?

Comunque, bell’episodio (ovviamente, con tutto questo Gaius, non mi posso lamentare!), però ci lascia con moltissimi interrogativi in più!!
Ah, dimenticavo: il titolo. Quello italiano, oltre a essere orrendo, è pure spoilerante. Quello originale invece secondo me è geniale! I “sei gradi di separazione” a cui si riferisce immagino siano quelli che si dice separino ogni essere umano nel mondo*, ma ovviamente c’è anche un riferimento al Sei di Numero Sei!

Voto: 9

Episodio 8: Flesh and Bone (Minaccia nucleare)


Sceneggiatura: Toni Graphia
Regia: Brad Turner
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Paul Campbell (Billy Keikeya), Callum Keith Rennie (Leoben Conoy), Matthew Bennett (Aaron Doral), Christina Schild (Playa Kohn), Eric Breker (Capitano della Gemenon Traveler), Biski Gugushe (Sekou Hamilton)

Il capitano di una delle navi della flotta, la Gemenon Traveler, avvisa la Presidente di aver trovato un Cylon a bordo: è quello dall’aspetto di Leoben. Il Comandante Adama vorrebbe subito farlo fuori, ma la Presidente insiste perché sia interrogato.

L’episodio inizia in maniera assai strana: la Roslin sogna Leoben, un po’ come Gaius con Numero Sei! Allora è vero, lei non è un’allucinazione, sono i Cylon ad avere questo potere? E se sì, perché hanno scelto Roslin?
Comunque, il Cylon viene interrogato da Starbuck, e rivela di aver nascosto una testata nucleare su una nave. Il tenente Thrace è costretta a torturarlo per farsi dire dov’è la bomba, ma Leoben non cede, e non posso negare di aver provato pena per lui! Strano davvero questo Cylon, più filosofico degli altri, ma anche lui, come Numero Sei, molto religioso, a quanto pare. Sarà vera la predizione che fa a Kara? Gli umani troveranno Kobol, e poi la Terra? E se sì, com’è che può prevedere il futuro? E se davvero può prevedere il futuro e quindi ha ragione, significa che gli umani sfuggiranno ai Cylon, quindi che li combattono a fare?
Alla fine arriva Roslin e con la gentilezza riesce a fargli dire la verità: non c’è nessuna bomba. Poi la Presidente lo fa gettare nello spazio perché, dice, si è preso gioco di loro, causando la dispersione della flotta per questa paura dell’ordigno nucleare e rendendoli quindi più vulnerabili. Ed ecco che quindi si invertono i ruoli: Roslin che era quella più moderata, contraria alla tortura, non si fa problemi a mentire a Leoben e poi farlo uccidere, mentre Kara che sembrava non avere problemi con la tortura si dimostra alla fine dispiaciuta per lui. Che ci lascia con una bella gatta da pelare: rivela a Roslin che Adama è un Cylon! Mentiva, immagino… ma siamo sicuri?
Leoben viene gettato nello spazio, e il momento in cui si apre il portello e viene risucchiato via riprende la scena che la Roslin vedeva nel suo sogno.

Comunque, a proposito di Cylon rivelati, Sharon chiede a Gaius di sperimentare su di lei il suo detector, e ovviamente il risultato è: Cylon! Gaius sceglie di non dirglielo… ma, a quanto pare, non lo dice a nessun altro!
Intanto su Caprica Cylon-Sharon si comporta in modo strano: non si sarà mica innamorata davvero di Helo?
L’episodio si chiude con Roslin e Adama che parlano di ciò che è accaduto con Leoben, e lei è visibilmente un po’ a disagio: evidentemente non ha creduto al Cylon, però ora non non riuscirà più a fidarsi di lui come prima!!!! Almeno finché Gaius non avrà messo a punto il suo detector.

Bell’episodio, ma non bellissimo. Non so, mi ha emozionato molto, ma poi mi ha lasciato un po’ insoddisfatta. Ma forse solo perché ci sono sempre tante ma proprio tante domande ancora senza risposta!
Del titolo stavolta forse non dovrei neanche parlare, non si può proprio sentire “Minaccia nucleare” di fronte a “Carne e ossa”.

Voto: 8 e 1/2

Episodio 9: Tigh Me Up, Tigh Me Down (Il rivelatore di Cyloni)


Sceneggiatura: Jeff Vlaming
Regia: Edward James Olmos
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Paul Campbell (Billy Keikeya), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kate Vernon (Ellen Tigh), Matthew Bennett (Aaron Doral), Alex Green (Deckhand)

Il Cylon-detector è pronto. La Presidente Roslin chiede ad Adama di essere il primo a fare il test. Lui accetta, ma poi chiede a Baltar di dare la precedenza ad un altro campione.

Come immaginavo, Laura non riesce a fidarsi di Adama come prima, vuole una prova, anche perché ultimamente il Comandante si comporta in modo strano. E’ così preoccupata che ha chiesto a Billy di indagare con Dualla: povero, finalmente escono insieme e deve pensare al lavoro! :)
Lo strano comportamento di Adama è comunque presto spiegato: ha saputo che nella flotta è imbarcata anche la moglie del Colonnello Tigh, Ellen. La donna racconta una storia abbastanza strana a proposito del suo salvataggio, e Adama non si fida: infatti è suo il campione che ha chiesto a Gaius di esaminare con urgenza. Questa Ellen è odiosa, ma anche divertente. Ci prova con tutti, ma sembra sincera nel voler stare con Tigh…
A complicare le cose ci si mette pure Gaius che: primo, ancora non dice a nessuno di Sharon, secondo, alla fine rivela parlando con la Sei Virtuale che il test “verde” (cioè “umana”) di Ellen è in realtà falsato, perché per semplificarsi la vita ha deciso di far uscire verdi tutti i test di quei giorni. Ma è scemo? E poi in realtà dal discorso con Sei mi sembra di capire che lui sa qual è il risultato giusto… Bo! Non capisco proprio che sta combinando! Immagino tutto questo serva solo ad aumentare i dubbi di noi spettatori su chi può essere un Cylon!
Gaius è sempre meno attento con Sei, addirittura nella puntata di oggi stava facendo sesso con lei nel laboratorio, in cui è entrata Kara che l’ha beccato con i pantaloni calati! Ora immagino non avrà proprio più nessuna speranza con lei! ;)

Intanto su Caprica Cylon-Sharon e Helo scappano, veramente, stavolta, quindi, sì, lei si è davvero innamorata di lui! O almeno lo crede, così suppone Numero Sei. E lei e Doral non possono fare a meno di provare un po’ di invidia per i due fuggiaschi, che almeno stanno provando un sentimento intenso che a loro è negato (ma come… allora Sei non provava nulla per Gaius? O forse il dolore sul suo viso alle parole di Doral erano per il ricordo di quello che aveva con lui?)
Niente di che questo episodio, non mi è piaciuto particolarmente, anche se ha avuto diverse scene divertenti.
Il titolo italiano è il solito trionfo della banalità, ma stavolta ha una scusante: quello originale era intraducibile. Gioca infatti con il nome Tigh, del Colonnello e di sua moglie, e il verbo “to tie”, che unito a down e up significa sempre più o meno la stessa cosa: legare, bloccare.

Voto: 7

Episodio 10: The Hand Of God (La profezia di Pitia)


Sceneggiatura: David Weddle e Bradley Thompson
Regia: Jeff Woolnough
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Paul Campbell (Billy Keikeya), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Sam Witwer (Alex “Crashdown” Quartararo), Lorena Gale (Elosha), Nicki Clyne (Cally Henderson), Cailin Stadnyk (Guardiamarina Davis), Bodie Olmos (Brendan “Hot Dog” Costanza), Lucianna Carro (Louanne “Kat” Katraine), Terry Chen (Donald “Chuckles” Perry), Christina Schild (Playa Kohn), Biski Gugushe (Sekou Hamilton), Paul Cummings (“Fireball”), Camille Sullivan (“Stepchild”)

Dopo l’acqua, ora è il carburante a scarseggiare. Vengono mandati i Raptor in cerca di giacimenti di tylium. Il Raptor di Boomer e Crashdown trova un asteroide che ne è stracolmo, solo che… c’è già una raffineria Cylon. Che fare?

Lasciamo un po’ da parte il tema principale dell’episodio, e vediamo prima qualche altra cosa che è successa, di non minore importanza.

La Roslin continua a prendere una medicina alternativa per il suo male, che pare le provochi allucinazioni. Vede infatti dei serpenti attorcigliarsi ai suoi microfoni durante una conferenza stampa. Allora è per questo che ha sognato Leoben, a causa della medicina, che magari la rende più ricettiva verso i Cylon? O no? Perché parlando con la Sacerdotessa Elosha, Laura scopre che c’è una profezia, la Profezia di Pythia, che predisse la distruzione dell’umanità e la fuga dei superstiti verso una Terra Promessa. A guidarli sarebbe stato un leader annunciato dalla visione di dodici serpenti. Questo leader, dice ancora la profezia, avrebbe avuto un grande male, che l’avrebbe ucciso prima di raggiungere la meta. Bè, calza a pennello con Roslin!

Continua la fuga di Sharon e Helo su Caprica. Helo comincia a capire che c’è qualcosa di strano, quando vede Numero Sei, che sapeva morta. E Sharon… si sente male, ha la nausea. Il mio primo pensiero è stato: sarà mica incinta? Però, sempre se sia possibile una cosa del genere per un Cylon, è passato veramente troppo poco tempo dal suo rapporto con Helo. Quindi? Era una cosa messa lì così, o ha un significato questo suo malore?

Veniamo ora alla questione riguardante il giacimento di tylium.
Adama, Lee e Tigh stanno valutando la situazione: è dura rinunciare ad una così grande scorta di tylium, però l’idea di affrontare apertamente i Cylon non è concepibile… E invece sì: Adama propone di attaccare, e prendere il tylium dai Cylon.
Dal giorno dell’incidente (episodio 5) Starbuck non ha più volato. Vorrebbe riprendere adesso che si prospetta un attacco ai Cylon, ma il suo ginocchio ancora non va. Adama però le propone di partecipare alla preparazione del piano, perché il suo punto di vista “fuori dagli schemi” potrebbe essere molto utile.
Anche Gaius deve fare la sua parte, come esperto sui Cylon: deve trovare un modo di distruggere la base, senza danneggiare il tylium con le radiazioni. Questa cosa un po’ mi stupisce: perché pensano che Gaius sia informato sui Cylon, e conosca la struttura di una loro raffineria? Neanche Numero Sei Virtuale lo può aiutare, gli dice solo di affidarsi a Dio. Lui prova, ma la voce divina non si fa sentire, così improvvisa e indica a caso un punto della raffineria dove crede possa essere meglio lanciare le bombe, per innescare un’esplosione a catena tale da distruggere la base, ma non danneggiare il tylium.
Le scene dell’attacco sono stupende, è bello vedere i Nostri in azione, una volta tanto non per difendersi, ma per attaccare! Purtroppo appaiono subito in svantaggio, il trucco che avevano escogitato sembra non aver convinto i Cylon… e invece no, il piano prevedeva un’altra mossa a sorpresa: alcuni Viper erano stati inseriti nelle navi civili usate come esca, quindi in realtà la “presa in giro” ha funzionato! E tocca ad Apollo fare la Starbuck della situazione, improvvisando e rischiando il tutto per tutto per riuscire a colpire il bersaglio. Ce la fa, e la reazione si innesca: anche Gaius aveva visto giusto. Quindi dopotutto, forse Dio gli aveva parlato davvero. Nel finale, nella sua visione con Numero Sei Virtuale, prende coscienza di essere uno strumento di Dio.
Sarà vero?

Bell’episodio, sìsì, m’è piaciuto molto! Emozionantissimo! Ho fatto il solito VIDEUZZO con le scene più belle!
Il titolo italiano è ancora una volta deludente, soprattutto considerato che quello originale era piuttosto semplice: “la mano di Dio”.

Voto: 9 e 1/2

Episodio 11: Colonial Day (L’ago della bilancia)


Sceneggiatura: Carla Robinson
Regia: Jonas Pate
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Paul Campbell (Billy Keikeya), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Richard Hatch (Tom Zarek), Kate Vernon (Ellen Tigh), Robert Wisden (Wallace Gray), David Kaye (James McManus), Alex Zahara (Valance), Patrick Gallagher (Leon Grimes), Malcolm Stewart (Marshall Bagott), Nicki Clyne (Cally Henderson), Cailin Stadnyk (Guardiamarina Davis), Christina Schild (Playa Palacios), Biski Gugushe (Sekou Hamilton), James Ashcroft (Spettatore #1), Patricia Idlette (Sarah Porter), Mario Battista (Giardiniere)

In occasione del Colonial Day, la Presidente Roslin decide di riformare un provvisorio Consiglio dei Dodici, con i rappresentanti delle Dodici Colonie. Con sgomento di tutti sul Colonial One arriva la notizia che il rappresentante di Sagittarion sarà Tom Zarek (vedi episodio 3).

Ecco che torna Zarek! Non più come prigioniero, ma come rappresentante del suo popolo! E a quanto pare un sacco di persone sono dalla sua parte! E si propone come Vice Presidente! Povera Roslin! Tutto accade in parte per colpa di Gaius, delegato di Caprica (!!!) che approva la mozione di Zarek sulla necessità per Roslin di avere un Vice. Lo fa perché Numero Sei Virtuale glielo suggerisce (lo obbliga, per la verità), e io ancora una volta mi chiedo: perché Numero Sei Virtuale sembra sempre sapere cosa fare? Qual è il Piano dei Cylon?!?).
Rivediamo anche Ellen, la moglie di Tigh, sempre più scema e sempre più baldracca. Stavolta pare averla fatta proprio grossa, collaborando con Zarek per permettergli di trovare Valence, uomo sospettato di voler attentare alla vita della Presidente. E Valence muore. Chi l’ha ucciso? Zarek in persona? L’ha fatto uccidere? Da Ellen? In realtà non abbiamo neanche la certezza che Valence lavorasse per Zarek, e che sia stato lui a volere la sua morte… e non sappiano ancora neanche se Ellen è umana o no.
Alla fine verrà eletto
Gaius Baltar come Vice Presidente: una giornata davvero soddisfacente per lui, che riesce anche a farsi la giornalista Playa Palacios. Peccato abbia vinto solo perché in caso di parità (che è quello che si è verificato tra lui e Zarek) è la Presidente a scegliere. Non contento ci riprova con Kara! Niente di che, in realtà, li vediamo solo ballare insieme, ma credevo che dopo la scena nel laboratorio dell’episodio 9 non avrebbe più osato provarci! E’ proprio senza vergogna quell’uomo! ;)
E la festa per il Colonial Day ci regala anche un’altra coppia: il Comandante Adama e la Presidente Roslin ballano insieme! Che carini! :)

Tutt’altro clima su Caprica, non solo perché ha ricominciato a piovere incessantemente. Helo comincia a credere che i Cylon possano avere aspetto umano, dopo aver rivisto Numero Sei nell’episodio precedente. Povera Sharon! E’ innamorata, e non può dirgli la verità! Helo alla fine però la scoprirà da solo, perché raggiunta la loro meta, Delphi, dove speravano di rubare una nave per raggiungere il Galactica, tra i vari Cylon Helo ne vede anche uno con l’aspetto di Sharon. A poco serve che lei lo uccida davanti ai suoi occhi: Helo non si fida più, e fugge.

Io ancora non capisco bene come funzionano le copie dei Cylon di forma umana. Abbiamo capito che quando uno muore, i suoi ricordi e la sua “coscienza” vengono trasferiti in un altro corpo identico. Ma quando ce ne sono due uguali contemporaneamente? Sono la stessa persona, con gli stessi pensieri e gli stessi ricordi? Non capisco!

Il titolo italiano è sempre inspiegabilmente diverso da quello originale, che poteva essere lasciato identico, ma una volta tanto non è brutto, devo dire, non ci sta male.

Voto: 8 e 1/2

Episodio 12: Kobol’s Last Gleaming Part 1 (La missione di Kara)


Sceneggiatura: Ronald D. Moore
Regia: Michael Rymer
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Paul Campbell (Billy Keikeya), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Sam Witwer (Tenente Alex “Crashdown” Quartararo), Lorena Gale (Elosha), Donnelly Rhodes (Dr. Sherman Cottle), Alonso Oyarzun (Brad Socinus), Bodie Olmos (Brendan “Hot Dog” Costanza), Stephen Spender (Pilota), James Bell (ECO)

Alla ricerca di approvvigionamenti, i Raptor vengono mandati qua e là a velocità superluminale. Quello di Boomer e Crashdown trova un magnifico pianeta, con oceani, continenti, atmosfera costituita da azoto, ossigeno e anidride carbonica, e anche le tracce di un’antica civiltà: potrebbe trattarsi del leggendario Kobol, la culla dell’umanità.

Questo episodio credo abbia l’inizio più bello che io abbia mai visto, almeno per quanto posso ricordare, di sicuro in questa serie. Dopo una piccola perplessità per il fatto che nel “previously” si vedono alcune scene che non io ricordo di aver visto negli episodi precedenti, iniziamo la puntata nuova, e si susseguono una serie di scene riguardanti vari personaggi: Lee che si allena boxando con il padre, due persone impegnate a fare sesso che sembrano proprio Lee e Kara (e qui ho esultato: “E finalmente!), Helo che fugge su Caprica, Sharon Valerii sul Galactica, con una pistola in mano e l’aria sconvolta. E queste scene continuano ad alternarsi, con spezzoni sempre più brevi, a ritmo sempre più serrato: vediamo Lee che sembra mettere in difficoltà l’avversario che però poi risponde per le rime, Helo che ritrova Sharon-Caprica e la tiene sotto tiro, Sharon-Galactica che carica la pistola, ancora Helo e Sharon-Caprica che gli dice: “Fallo e basta!”, di nuovo Sharon-Galactica che si porta la pistola alla bocca, poi passiamo a Kara che grida il nome di Lee, e allora scopriamo che era a letto invece con Gaius, Adama dà una sventola al figlio e lo mette a tappeto, Sharon-Galactica si mette la pistola in bocca, Helo spara a Sharon-Caprica, Sharon-Galactica non ha il coraggio di uccidersi e rinuncia, Gaius dimostra di avere ancora un minimo di dignità, perché dopo essere stato chiamato col nome di un’altro si ferma, e Kara va via, l’altoparlante chiama il tenente Valerii per un briefing pre-volo, Adama rimprovera al figlio sconfitto di non saper lasciarsi andare, Gaius rimane da solo con Sei Virtuale, che non proferisce verbo, e infine scopriamo che Helo non ha ucciso Sharon-Caprica, l’ha soltanto ferita, le si avvicina puntando ancora la pistola, ma poi la mette giù.
Quante cose in tipo solo 5 minuti di episodio!!!!
Peccato che il resto della puntata, per quanto bello, non sia all’altezza di questi 5 spettacolari minuti, altrimenti gli avrei dato un 10! Succedono comunque un sacco di cose interessanti, anche se molto rimane in sospeso, com’è giusto che sia in un episodio che ha nel titolo la dicitura “parte 1”.
A quanto pare Kara e Gaius sono finiti a letto insieme dopo la festa del Colonial Day, perché lei ha ancora il vestito elegante dell’episodio precedente.
Gaius sembra essersi preso una seria cotta per Kara perché reagisce veramente male allo smacco della notte precedente, tanto che Sei Virtuale è delusa da lui e dice di non averlo mai visto così. Ma forse non è solo questo perché ad un certo punto dà di matto più del solito, in una bellissima scena in cui tenta di rispondere contemporaneamente a Sei Virtuale a alla Presidente (mi fa sempre ridere così tanto! Specie quando Laura e Sei gli rispondono contemporaneamente! :) Seguita poco dopo da un litigio nel bagno con Sei in cui lei gli sbatte la testa sullo specchio, e gli consiglia di lasciare il Galactica, perché presto sarà pericoloso stare lì.
Lee, quando capisce che c’è stato qualcosa tra Kara e Gaius, si dimostra gelosissimo, la tratta male e i due finiscono per prendersi a pugni.
Gaius va negli alloggi dei piloti in cerca di Kara, ma trova Sharon che di nuovo tentava di uccidersi. Le fa allora un discorso stranissimo, nemmeno Numero Sei sembra capire dove voglia andare a parare, e io proprio non ho capito se voleva sinceramente aiutarla o aveva qualche altro scopo. Fatto sta che la bacia sulla fronte, esce, e un istante dopo sentiamo il rumore di uno sparo. Più tardi comunque scopriremo che la ragazza non è morta, si è solo ferita.
Tre Raptor vengono mandati sul misterioso nuovo pianeta per raccogliere informazioni, e Gaius, accettando il consiglio di Sei sull’allontanarsi dalla nave, va con loro. Arrivati dopo il salto in prossimità del pianeta, i Raptor trovano una brutta sorpresa: c’è una base spaziale Cylon. Vengono immediatamente attaccati, un Raptor viene distrutto, uno riesce a tornare al Galactica, il terzo, quello con Gaius, Crashdown, Tyrol, Cally e Socinus (evidentemente uscito di prigione), viene colpito e costretto a scendere sul pianeta.
La Presidente Roslin continua ad avere delle visioni inerenti Kobol e le Scritture, e si convince sempre di più di essere il leader delle profezie. Chiede quindi a Kara di tornare con il Raider Cylon su Caprica per prendere la “freccia di Apollo” che, secondo la leggenda, permetterà di trovare la via verso la Terra. Kara rifiuta, ma quando capisce che Adama ha mentito e non conosce affatto la rotta per la Terra, decide di disobbedire agli ordini, e tentare.

In tutto questo, io proprio non capisco come Kara sia potuta andare a letto con Gaius: dopo che l’aveva trovato coi pantaloni calati nel suo laboratorio (episodio 9) credevo non avesse proprio più speranze con lei!.

Ultimo commentino sul titolo, sempre le solite cose: banalissimo e abbastanza fuori luogo quello italiano, particolarmente bello stavolta quello originale: “gli ultimi bagliori di Kobol”.

Voto: 9 e 1/2

Episodio 13: Kobol’s Last Gleaming Part 2 (La freccia di Apollo)


Sceneggiatura: Ronald D. Moore
Soggetto: David Eick
Regia: Michael Rymer
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Paul Campbell (Billy Keikeya), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Sam Witwer (Tenente Alex “Crashdown” Quartararo), Lorena Gale (Elosha), Alonso Oyarzun (Brad Socinus), Nicki Clyne (Cally Henderson), Jim Shield (Karma), Warren Christie (Equipaggio di sbarco #1), Jen Halley (Equipaggio di sbarco #2), Leah Cairns (Tenente Margaret “Racetrack” Edmondson)

La reazione di Adama alla fuga di Kara è durissima: impone alla Presidente, che sa esserne l’istigatrice, di dimettersi. Lei rifiuta.
Intanto occorre un piano di riserva per distruggere la stazione Cylon.

Dicevo nel commento all’episodio precedente che ci lasciava molto in sospeso, ma era giusto così per un episodio che ha nel titolo la dicitura “Parte 1”. Non è altrettanto giusto, però, per la “Parte 2”, e invece pure questo episodio ci lascia con un cliffhanger di fine stagione mica male!
Ma andiamo con ordine. Nella sigla, quando fanno vedere i pezzi del nuovo episodio, vediamo uno scontro diretto tra Kara e Numero Sei… ho pregustato quella scena fin dall’inizio! :) Alla fine vince Kara, ma Sei la picchia di brutto: sarà mica gelosa per quello che c’è stato tra lei e Gaius? Poi Starbuck incontra finalmente Helo, e vede anche Sharon-Carpica, così scopre anche lei che Sharon è un Cylon. Vuole spararle, ma Helo la ferma perché E’ INCINTA!!! Ma è davvero possibile, quindi?!?! Un Cylon e un umano?

Il pianeta misterioso pare ufficialmente riconosciuto come Kobol. Il Raptor precipitato è in fiamme, con fatica si tirano tutti fuori, solo Gaius terrorizzato dalle fiamme rimane indietro. Gli appare però Numero Sei che lo chiama a sé (in realtà era Crash) e si salva per un pelo. A proposito, Crashdown mi piace come personaggio, già lo penso da un po’ di episodi, ma in questo qui devo ammettere che non dà il meglio di sé! Tyrol infatti sembra avere molto più del tenente le qualità di leader! Comunque, mentre i due tentano di fare un piano di sopravvivenza in attesa di soccorsi, Numero Sei porta Gaius trai resti del Teatro dell’Opera di Kobol, perché, gli dice, finalmente gli svelerà il piano di Dio per lui. E il piano è che lui è stato scelto per essere il protettore della nuova generazione di figli di Dio. Il teatro si trasforma all’improvviso in una splendida struttura, invece delle rovine di prima, e Sei accompagna Gaius fino ad una culla. Non ci viene mostrato l’interno, ma Sei chiede: “Non è bellissima, Gaius?”, e per tutta risposta lui sorride e la bacia. MA CHI E’ QUESTA BAMBINA?!?! La figlia di Gaius e Numero Sei? La figlia di Sharon e Helo? Da chi è formata la nuova generazione di figli di Dio? Cylon? I figli dei Cylon? I figli di umani e Cylon? E bisognava distruggere tutta l’umanità per arrivare a questo?

Va bè, intanto con la partenza di Kara Adama deve escogitare un altro piano per distruggere la fortezza, e pensa di mandare un Raptor con un dispositivo di identificazione Cylon (in modo da essere scambiato per uno di loro) per sganciare una bomba dentro la stazione, e manda proprio Boomer a fare questo lavoro, insieme a una certa Racetrack. Per un difetto del dispositivo di sgancio della bomba, le due sono costrette ad entrare dentro la stazione, e così scopriamo che anch’essa è in parte una cosa vivente, come i Raider. E qui dentro Boomer fa in incontro sconvolgente: incontra un sacco (ma proprio tante!) Cylon identiche a lei. Per quanto possa continuare a negare, ormai è chiaro anche per lei: è un Cylon.

Nel frattempo sul Galactica si prepara un colpo di stato: Adama manda Lee e Tigh sul Colonial One per arrestare la Roslin. Dee e Billy, rispettivi portavoce, si trovano così, porelli, loro malgrado su due fronti opposti. Quando i militari arrivano di fronte alla Presidente, però, c’è un risvolto inaspettato: Lee si ribella, ritiene non sia giusto abbattere la democrazia solo perché la Presidente ha fatto un errore. Però la Roslin, per evitare uno spargimento di sangue, si consegna ai militari. Io comunque non avrei dubbi sulla giustezza della Roslin come Presidente anche solo perché Doral (che ora tutti sanno era un Cylon) all’inizio non la voleva come leader!

Ed eccoci al finale, abbastanza sconvolgente: mentre si congratula con lei per la riuscita della missione, Boomer spara ad Adama!!!! Che colpo!!!! Non me l’aspettavo minimamente!!!!! Che finale bruuuuuuuuuuuutto!!! Non sappiamo neanche se Adama muore o si salva!!! Ma non può morire, dài, siamo solo alla prima stagione!!!
Questo finale mi ha sconvolto talmente tanto che non mi va neanche di dire nulla sulla solita bruttezza e banalità del titolo italiano!

Voto: 9 e 1/2

Informazioni sul telefilm

Serie creata da Glen A. Larson e Ronald D. Moore

Titolo originale: Battlestar Galactica
Stagione: 1/4
Episodi: 13
Anno: 2004/2005
Paese: USA
Canale: Sci-Fi Channel
Genere: post-apocalittico, avventura, drammatico, fantascienza
Colonna sonora: Bear McCreary
Sigla: Gayatri di Richard Gibbs

Attori: Edward James Olmos (Comandante Adama), Mary McDonnell (Presidente Laura Roslin), Katee Sackhoff (Tenente Kara “Starbuck” Thrace), Jamie Bamber (Capitano Lee “Apollo” Adama), James Callis (Dottor Gaius Baltar), Tricia Helfer (Numero Sei), Grace Park (Tenente Sharon “Boomer” Valerii)

Sito ufficiale

Un po’ di frasi

The Cylons were created by man. They rebelled. They evolved. They look and feel human. Some are programmed to think they are human. There are many copies. And they have a plan.
I Cylon furono creati dall’uomo. Si sono ribellati. Si sono evoluti. Sembrano e si sentono Umani. Alcuni sono programmati per pensare di essere Umani. Ne esistono molte copie. E hanno un piano.

– Tenente Thrace! E’ un piacere vederla!
– E’ un piacere anche per me!
– Davvero?
– No!
Gaius Baltar e il tenente Kara “Starbuck” Thrace, episodio 3

– Noi siamo i figli dell’umanità. Questo li rende i nostri genitori, in un certo senso.
– Vero. Ma i genitori devono morire. E’ l’unico modo che i figli hanno per prendere la propria strada.
Numero Sei e Aaron Doral, episodio 3

Abbiamo bisogno di essere uomini e donne liberi. Se non siamo liberi, allora non siamo per niente diversi da Cylon.
Tom Zarek, episodio 3

I piloti mi chiamano Starbuck, ma voi potete rivolgervi a me come Dio.
Il tenente Kara “Starbuck” Thrace alle nuove reclute, episodio 4

Dei, qui è Kara Thrace. Sono un po’ a corto di ossigeno e mi farebbe comodo un colpo di fortuna. No? Ok, facevo solo così per dire.
La “preghiera” di Kara “Starbuck” Thrace dispersa, episodio 5

Passavo per caso da tutt’altra parte rispetto all’infermeria… ho pensato di… vedere come se la passava.
Gaius Baltar a Kara Thrace

Voglio qui Starbuck perché non è appesantita dal pensiero convenzionale. Col dovuto rispetto, signori, noi non siamo pazzi quanto lei.
Il Comandante Adama si rivolge al Colonnello Tigh e a Lee a proposito della riunione per pianificare l’attacco, episodio 10

– La politica è l’unica cosa più noiosa dei campioni di sangue. Tutti quei discorsi infiniti… tutte quelle cerimonie inutili…
– Feste piene di giovani donne attratte da uomini di potere…
– …ma quando il popolo chiama devi rispondere.
Gaius e Numero Sei Virtuale, episodio 11

– Non sei gelosa?
– L’amore non concerne il sesso, Gaius.
– Ecco un punto di vista illuminato!
– Stavo pensando… per quanto mi riguarda, puoi avere ogni donna che vuoi. Ma ricordati sempre: io ho il tuo cuore.
– Sì, certo che ce l’hai.
– Posso sempre strappartelo dal petto, se dovessi averne bisogno.
– (Tossisce, come il reazione ad un dolore al petto)
Gaius e Numero Sei Virtuale, episodio 11


^ Cioè, prendiamo due persone a caso, tipo me e James Callis (l’attore che interpreta Gaius): secondo questa teoria, ci sono solo cinque intermediari tra noi, cioè noi due possiamo essere collegati tramite non più di cinque persone (amici, parenti, colleghi, compagni di scuola…)

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