di Björn Larsson |
Pochi sogni del resto sono più seducenti di quelli che si è certi di non poter realizzare.
[“L’autore”]
Nove racconti, con protagonisti nove personaggi, uomini e donne “in cerca” di qualcosa.
Il primo, “Il filologo”, è quello che è piaciuto di più, per la fichissima ed emozionante storia riguardante il Graal, ma soprattutto perché è l’unico veramente positivo, che ha un finale veramente lieto. Casualmente, è anche quello in cui il protagonista non arriva davvero a trovare quello che cercava, ma si ferma prima..
Anche “Il virologo”, “La filosofa” e “Il chimico” sono tra i miei preferiti, quest’ultimo in particolare, pur essendo l’unico estremamente prevedibile, mi è piaciuto davvero moltissimo! Tutti e tre hanno in comune con “Il filologo” di avere un finale un po’ meno deprimente! :)
Ma sono affascinanti comunque tutti questi personaggi, e anche se a volte le loro storie sembravano un po’ ripetersi, ognuno ha saputo conquistarmi a modo suo.
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Scheda del libro
Titolo: Otto personaggi in cerca (con autore)
Titolo originale: Filologens dröm
Autore: Björn Larsson
Anno prima pubblicazione: 2008
Casa Editrice: Iperborea
Traduzione: Katia De Marco
Pagine: 224
Link al libro: ANOBII
Un po’ di frasi
A cinquantacinque anni di età e a dieci dalla pensione, il filologo Knut Stenlund si rese conto che la scienza cui aveva dedicato con tanta passione tutta la sua vita era destinata a morire di una morte serena ma inesorabile.
[incipit de “Il filologo”]
Knut Stenlund era ormai rimasto l’unico in tutta la Scandinavia a studiare e commentare manoscritti antichi come la filologia aveva sempre fatto con eccellenti risultati. Pensate un po’ se non avesse reso accessibile il Tristano e Isotta ai comuni mortali e ispirato scrittori e compositori! Che fine avrebbero fatto tutti i sogni romantici del grande amore-passione? Sarebbero semplicemente finiti nel fumo senza tracce della storia. Il signore degli anelli non sarebbe mai stato scritto né tanto meno letto, se gli studiosi come lui non avessero riscoperto e pubblicato i testi antichi! Dan Brown sarebbe rimasto un comune scribacchino tra i tanti, invece di far soldi a palate a spese dei filologi. A rigor di giustizia, avrebbe dovuto versare una percentuale delle sue royalty agli studiosi che gli avevano preparato il terreno. Era merito loro e di nessun altro se esistevano la leggenda e il mistero del Graal. Senza di loro non ci sarebbe stato nemmeno Indiana Jones, né tutte le volgarizzazioni cinematografiche delle vicende di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda.
[“Il filologo”]
Per quanto vivesse per l’antico francese, ogni tanto anche lui aveva bisogno di un po’ di compagnia, soprattutto se c’era la possibilità che la conversazione andasse a finire, come in quel caso, sull’intricato uso del congiuntivo nel francese altomedievale. perché nel medioevo si era sentito il bisogno di un modo specifico di esprimere il possibile e l’immaginabile, mentre oggi ci si accontentava del reale espresso dall’indicativo e dell’ipotetico espresso dal condizionale?
[“Il filologo”]
spoiler per 'Il filologo | Leggi> |
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Come lasciava intendere il suo nome, Helena von H. era di origini nobili. Fin da quando era bambina, si era sentita ripetere che nelle sue vene scorreva sangue blu. Ovviamente genitori e parenti non intendevano dire che fosse realmente blu. Erano passati i tempi in cui gli aristocratici erano talmente anemici da ozio e parasole – le donne, soprattutto, visto che gli uomini dovevano comunque uscire di tanto in tanto all’aria aperta in groppa a un cavallo per affermare la loro virilità abbattendo un cervo o una volpe – da far pensare che il loro sangue fosse davvero di un colore diverso da quello del resto dei comuni mortali.
[incipit de “La genetista”]
Il 1 maggio del 2006, Sverker Petterson si svegliò con l’impressione di sentire scrosciare dell’acqua. Si guardò intorno nel buio, perplesso. Che fosse una tubatura rotta? O un allagamento al piano di sopra? In realtà non era né l’uno né l’altro. Lo sciacquio proveniva dal suo intestino.
[incipit de “Il linguista”]
La cosmologa Petra Löv abbassò le veneziane e tirò le tende per chiudere fuori la luce intensa del mattino. Prima di addormentarsi, le immagini delle osservazioni di quella notte le scorsero sulla retina.
[incipit de “La cosmologa”]
Non posso fare a meno di stupirmi che, comunque sia potuto accadere, l’universo stesso sia strutturato in modo da avere coscienza di sé, grazie a noi esseri umani. […] Il miracolo più grande in realtà è proprio questo: che un mondo costituito da massa ed energia possa avere coscienza di se stesso.
[“La cosmologa”]
La grandezza e il dramma dell’essere umano è di essere costantemente dilaniato tra il presente e il futuro.
[“La cosmologa”]
Lo speleologo Joseph Guimaud illuminò l’inghiottitoio con la torcia elettrica. Fece scorrere il cono di luce sulle pareti calcaree che migliaia di anni prima erano state lisciate e levigate da cascate di masse d’acqua. Nn si vedeva la minima irregolarità, nemmeno la più piccola scalfittura o sporgenza.
[incipit de “Lo speleologo”]
Si sforzò di non iniziare a sperare troppo. Sapeva per esperienza che la speranza è una compagna di viaggio inaffidabile. Prima ti dà forza ed energia, poi, quando viene delusa, ti fa precipitare talmente in basso che niente sembra avere più senso, anche se la realtà non è affatto cambiata. La speranza appartiene al mondo dei sogni, la delusione a quello della realtà. Anche se era vero che, se proprio si deve sognare, è stupido non sperare per il meglio.
[“Lo speleologo”]
Volendo riassumere per punti la personalità del virologo Birger Holmgren, l’elenco sarebbe stato breve:
– non soffriva di scarsa autostima
– sarebbe stato capace di sacrificare sua madre sull’altare della verità, se necessario
– aveva un sogno grandioso.
[incipit de “Il virologo”]
La gente può pure credermi pazzo, se vuole. È un prezzo ragionevole da pagare, per avere la certezza di quanto si vale.
[“Il virologo”]
explicit de 'Il virologo' | Leggi> |
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L’associato di filosofia Ulla Lind si svegliò rabbiosa come quando era andata a letto. E il suo umore peggiorò ulteriormente quando, aprendo il giornale, si trovò davanti pagine intere dedicate alle caricature di Maometto pubblicate dal Jyllands-Posten.
[incipit de “La filosofa”]
explicit de 'La filosofa' | Leggi> |
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Love Allanson di Kalmar si era seduto in fondo all’aula. Davanti a sé vedeva le schiene di una quarantina di ragazzi e qualche ragazza che si apprestavano a iniziare gli studi di chimica e aspettavano il professore incaricato della lezione introduttiva.
[incipit de “Il chimico”]
explicit de 'Il chimico' | Leggi> |
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Erano esattamente le due meno sette minuti della notte tra il 22 e il 23 novembre, quando lo scrittore Gustav Berndtsson si rese conto di aver scritto la sua ultima parola.
[incipit de “L’autore”]
La letteratura non dovrebbe fare concorrenza alla scienza o al giornalismo. Suo compito è esplorare le possibilità del reale, mettere alla prova diversi modi di vivere, di pensare, di sentire, e usare il linguaggio per verificare se la realtà doveva per forza diventare quella che è. La scienza e il giornalismo cercano di descrivere ciò che è e ciò che è stato. La letteratura invece è l’arte del possibile. In termini grammaticali si potrebbe dire che l’indicativo sia il modo delle prime due, mentre il congiuntivo e il condizionale, con una certa dose di imperativo, siano di pertinenza della narrativa.
[“L’autore”]
La buona letteratura non è acquistabile su prescrizione. Non esistono manuali per scrivere capolavori, né dottori in letteratura che possano prescrivere cure al crampo dello scrittore. E’ per questo che la letteratura non è una merce come tutte le altre. Per fortuna.
[“L’autore”]
explicit de 'L'autore' | Leggi> |
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Sembra interessante! Non ho mai letto nulla di questo autore…lo metterò in wl! ^^
Fai bene, secondo me merita proprio! :) Di sicuro leggerò altro di lui!