Home » _teatro_ » Napoletango Napoletango Pubblicato giovedì 4 Novembre 2010; 22:26domenica 19 Agosto 2012; 11:58 da PhoebesLascia un commento di Giancarlo Sepe Voto: 9 (su 10) Io voj’ ballà ‘o tango! Tormentone della Signora Urania Finalmente ho cominciato ad usufruire del mio abbonamento a teatro, e ieri sono andata a vedere Napoletango. Bellissimo!!!!!! All’inizio mi stava lasciando un po’ perplessa: il musical non ha una storia, anzi, no, una storia ce l’ha, ma non ha una vera e propria trama. La storia è quella della famiglia Incoronato, da generazioni un’icona in tema di tango nel napoletano. Concetta, la matriarca, vuole mettere su una compagnia di ballerini di tango, così racimola qua e là scalcagnati aspiranti artisti uniti dal desiderio di cimentarsi con la danza, e forma una “famiglia” variegata in quanto ad età, sesso, lingua, religione, bravura… ma accomunata da una grande passione per la danza argentina! Così il musical va avanti tra prove, esibizioni e normali scene di vita quotidiana, sempre, ovviamente, a tempo di musica, con quel tocco di napoletanità che dà divertimento alla danza, cuore alla passione. All’inizio quindi i ballerini sono impacciati ed inesperti, e anche questo ha un po’ contribuito alla mia iniziale perplessità: ok che è divertente vederli tentare i primi passi di danza, però in un musical io mi aspetto anche di veder ballare come si deve! ;) E’ durato poco, comunque, il mio scetticismo, ben presto il musical mi ha conquistata, tanto che quando è finito ero convinta fosse solo la fine del primo atto, perché davvero non mi ero accorta fosse passato tanto tempo!! Come immaginavo, basandosi sul tango, i balli giocavano sulla sensualità, acuita dalla candida promiscuità in cui vive la “famiglia” Incoronato (come non restare colpiti dall’audace scena della doccia, sorprendentemente non volgare, nonostante gli attori ballino completamente nudi?). La napoletanità serviva principalmente a creare i momenti divertenti, ma si respirava per tutto il musical, con quel senso di precarietà, di familiarità, di coraggio e testardaggine. Molto bella la scenografia, montata e smontata là per là durante lo spettacolo. Molto belli anche i costumi, sgargianti, eccessivi e variegati. Infine, ho adorato la parte interattiva dello spettacolo, con gli attori/ballerini che si spostavano in mezzo al pubblico e dialogavano con lui, e che alla fine hanno anche “sequestrato” qualche spettatore per improvvisare due passi di tango in platea!!!! Insomma, da tutto ciò è venuto fuori uno spettacolo veramente bello, sgargiante, splendente, armonioso e sconnesso al tempo stesso, divertente, seducente, malizioso e ammaliante! Bravissimi davvero tutti gli artisti, che recitano, cantano, ballano, suonano, napoletangano alla grande! :) Comincia proprio bene questa mia prima stagione teatrale da abbonata! Solo che adesso… pur’io voj’ ballà ‘o tango! :D Informazioni sul musical Regia: Giancarlo Sepe Concetta Incoronato: Cristina Donadio Maddalena Praticò: Dora Romano Andrea O’ Ciuccio: Giorgio Pinto Bambenella Sissi: Susy Del Giudice Signora Urania: Caterina Pontrandolfo Spagnoletta: Marcela Szurkalo Pablo Canaro: Pablo Moyano O’ Mammifero: Sergio Di Paola Kallas: David Paryla ‘O fije mie: Luca Trezza Bellassaje: Francesco Moraca ‘A Signurina: Barbara Folchitto Ciabatt: Antonio Gargiulo Teda: Nella Tirante Maria Melloni: Cristina Messere Spinetta: Elena Gigliotti papele Papele: Raffaele Musella Arturo: Matteo Nicoletta ‘O Suricillo: Stefano Capitani Scene e Costumi: Carlo De Marino Luci: Umile Vainieri con un tema originale di Luis Bacalov colonna sonora: Harmonia Team con la collaborazione di Davide Mastrogiovanni aiuto regia: Domenico De Santi Teatro: Eliseo (link) Condividi:FacebookTwitterTumblrPinterestPocketWhatsAppTelegramE-mailStampaMi piace:Mi piace Caricamento... Correlati