Guida galattica per gli autostoppisti
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Fatti importanti della storia galattica, numero due:
dal Bignamino siderale
della storia galattica“Da quando la Galassia ha avuto inizio, grandi civiltà sono salite sull’altare e precipitate nella polvere, salite sull’altare e precipitate nella polvere, salite sull’altare e precipitate nella polvere. L’hanno fatto tanto spesso che alcuni studiosi sono arrivati a pensare che la vita nella Galassia sia:
a) qualcosa di affine al mal di mare, al mal di spazio al mal di tempo, al mal di storia & simili, e,
b) stupida.”
Torno a dare 5 stelline a questa saga, decisamente questo libro mi è piaciuto più del precedente!
Arthur si è ormai abituato (più o meno) alla solitaria vita nella Terra preistorica, anzi, per adattarsi ancor meglio alla situazione, ha deciso di impazzire. Sul più bello però viene interrotto da Ford che ha recuperato la Guida – meno male, come avremo fatto senza, altrimenti?!? :) – ed è deciso ad approfittare di qualche anomalia spazio-temporale per andare via di lì.
Ancora incontri assurdi, episodi improbabili, invenzioni genial-demenziali, e soprattutto, personaggi meravigliosi! :)
Comincia davvero bene questo romanzo: abbiamo Arthur, solo, sul pianeta Terra di qualche milione di anni fa; all’improvviso arriva un’astronave, ne scende un alieno, lo apostrofa per nome e cognome e… lo insulta! ;) Povero Arthur! È decisamente lui il più sfigato del gruppo, almeno in questo episodio! Se poi penso che ha dovuto affrontare tutto quello che ha affrontato in vestaglia e pantofole! E senza tè del pomeriggio!!! :D Anche nel finale il peggio tocca sempre a lui: proprio come è iniziato, il romanzo finisce con Arthur che viene insultato! :)
Le avventure dei Nostri sono sempre eccezionali e divertenti, io però ero particolarmente interessata, visto il titolo del libro, alla domanda fondamentale di cui si è tanto parlato nei precedenti, cioè quella, appunto, sulla vita, l’universo e tutto quanto: purtroppo neanche stavolta si sa nulla! La risposta è sempre quella, 42, ma la domanda è ancora ignota! D’altronde, quella trovata dai topini nel primo libro era già fantastica (“How many roads must a man walk down before you call him a man?”), cosa posso chiedere di più? :). Troviamo però invece la soluzione ad un altro enigma sempre proveniente dal primo libro della saga (cito da Guida galattica per gli autostoppisti): Curiosamente, l’unica cosa che pensò il vaso di petunie cadendo fu “Oh no, non un’altra volta!”. Molte persone hanno considerato che se noi sapessimo esattamente perché il vaso di petunie pensò così, sapremmo molte più cose sulla natura dell’Universo di quante non ne sappiamo attualmente. Ebbene, audite audite, ne La vita, l’Universo e tutto quanto noi scopriamo perché il vaso di petunie disse così!!!!!! :D
Lo stile di Adams non diminuisce di verve e fascino in questo terzo capitolo della saga, anzi, come ho detto, mi è piaciuto anche di più del secondo. Ancora quindi tanti complimenti alla traduttrice! Immagino non sia per niente facile rendere Adams in italiano, specie per tutti i neologismi!
Come sempre, anche in questo libro ho adorato in maniera particolare i personaggi minori, per esempio Wowbagger, l’alieno immortale con il lodevole intento di insultare tutti gli abitanti dell’Universo! :) Però mi ha fatto ovviamente tantissimo piacere rivedere Marvin, che nel romanzo precedente davamo per spacciato! Invece è tornato, e di nuovo salva gli altri grazie alla sua depressione!! :D
Sono proprio soddisfatta di questa lettura, dopo Ristorante al termine dell’Universo (che pure, comunque, mi era piaciuto) avevo paura che andando avanti nella saga avrei trovato i libri sempre meno belli, che l’entusiasmo sarebbe a mano a mano scemato… invece sempre più non vedo l’ora di continuare!!! :D
Dammi 3 parole
Il segnalibro che ho usato durante la lettura è stato realizzato da me. |
Grazie a…
…QUESTO LINK, che mi ha fatto venire voglia di leggere questo libro.
Sfide
Un po’ di frasi
Come mi succede di solito con Adams, avrei voluto citare mezzo libro ;), però mi sono limitata ai brani più corti, e privi di spoiler.
Secondo la Guida esiste una precisa arte del volo, o forse sarebbe meglio chiamarla una tecnica. Questa tecnica consiste nell’imparare a buttarsi giù dall’alto evitando di colpire il terreno.
La tecnologia che consente di rendere una cosa invisibile è talmente complessa, che novecentonovantanovemila milioni novecentonovantanove milioni novecentonovantanovemilanovecentonovantanove volte su un miliardo è molto più semplice ed efficace portare via la cosa in questione e fare senza di essa.
La bistromatica, in fondo, non è che un metodo nuovo e rivoluzionario per comprendere il comportamento dei numeri. Così come Einstein notò che il tempo non era un assoluto ma dipendeva dal moto dell’osservatore nello spazio, e che lo spazio non era un assoluto ma dipendeva dal moto dell’osservatore nel tempo, altri hanno notato che i numeri non sono un assoluto, ma dipendono dal moto dell’osservatore nei ristoranti.
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