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Sapere aude
Osa sapere(sul muro della stanza segreta di Frollo)
Cominciamo ad entrare nel vivo della storia! Niente più capitoli descrittivi, qui si vive passione e dolore a ogni pagina!
ATTENZIONE SPOILER!
Gli spoiler (anticipazioni sulla trama) non sono segnalati in alcun modo, poiché occupavano gran parte del commento.
Leggete a vostro rischio e pericolo!
Rivediamo, anche se solo per un po’, Gringoire, che mi piace sempre molto come personaggio. E, come lui, mi sto affezionando molto anche a Djali!! ^_^
Però, in questi capitoli, mi è piaciuto soprattutto il personaggio di Esmeralda. Innanzi tutto, è l’unica a provare sentimenti umani per Quasimodo, anche se proprio lei era l’unica ad avere un motivo valido per avercela con lui, perché l’aveva spaventata tentando di rapirla!
E quanta pena mi fa la sua ingenuità! Un po’ vorrei anche prenderla a schiaffi per come pende dalle labbra di Phoebus, però non riesco a non scusare il suo slancio d’amore per il bell’ufficiale che l’ha salvata, e la sua fiducia in colui che ama e che quindi crede degno di ogni stima! Povera davvero, contesa tra due uomini che vogliono solo possederla!
Frollo mostra finalmente tutta la sua crudeltà! Ad un certo punto quasi quasi mi stava anche facendo pena, quando dice ad Esmeralda:
Trovo che su questo abbia ragione: Esmeralda ha la sua innocenza e il suo cuore che non le permettono di essere del tutto svilita, e la sostengono anche in quest’ora buia. Lui invece è marcio dentro. Però la comprensione per Frollo dura pochissimo: il fatto che lui, assassino, non solo sta per far morire un’innocente al posto suo, ma ha anche il coraggio di dichiararsi più sfortunato di lei, di sentirsi lui la vittima in questa situazione… questo proprio non si può perdonare!!!
Per fortuna, chi l’avrebbe mai immaginato, arriva un altro eroe (sarei tentata di dire, un vero eroe) a salvare la fanciulla: Quasimodo! E più ancora che all’Epifania, quando era stato incoronato Papa dei Matti, stavolta davvero diventa l’idolo della folla incostante, che brama solo qualcosa di sensazionale, poco importa che sia l’impiccagione di una povera ragazza, o il suo imprevisto salvataggio.
Un’ultima cosa, che non c’entra nulla con la storia, ma mi ha fatto fare un grande applauso mentale alla bravura di Hugo:
È la madre di Fleur-de-Lys che parla a Phoebus, essendosi forse resa conto del fastidio che prova il capitano ogni volta che lei ricorda i bei tempi andati. In una sola frase, quanta verità, quanta dolceamara malinconia! Il personaggio men che secondario che finora era servito al massimo a far sorridere, all’improvviso si ammanta di realismo, mi viene fuori dalla pagina, mi commuove, mi sorprende, mi conquista! Poco male se non la vedremo più, in fondo di lei mi importa poco. Ma mi ha regalato un rigo di beatitudine letteraria! :)
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