dal romanzo di Alessandro Manzoni
Il tempo passa
la vita si ripete
corsi e ricorsi
tornano le storie
fatti e misfatti
oggi come ieri
storie, sogni, sentimenti
poveracci, prepotenti…
Coro
Da quando la prima volta ho visto il “prossimamente” in tv, quando ancora non si diceva cos’era (anche se dalle scene si capiva subito che erano “I Promessi Sposi”) mi son detta: “Beeeello!!!! Me lo devo vedere!!!!” Perché amo i Promessi Sposi, e adoro i musical, quindi non me lo potevo perdere!
Così l’ho registrato (niente da fare, guardare la tv proprio non mi va!), e finalmente ieri me lo sono visto. E, bè… un po’ mi ha deluso. L’inizio non mi è piaciuto: il palco si riempie di attori e ballerini, alcuni vestiti con i costumi di scena, alcuni vestiti normalmente, e alcuni personaggi si avvicinano al pianoforte e cantano un brano di qualche loro pezzo. Perché!?! Voleva essere una presentazione dei personaggi? Oppure una specie di meta-teatro, fingendo di mostrare un dietro le quinte (c’erano pure delle finte specchiere davanti a cui alcuni attori si sono seduti fingendo di truccarsi e prepararsi)? Boh! Fatto sta che non m’è piaciuto, e questo fatto mi ha forse maldisposta verso tutto il resto dell’opera, per cui sono stata ipercritica e c’ho trovato millemila difetti!
Per cominciare, ad esempio, Perpetua e Agnese erano troppo giovani. Va bene che il teatro è finzione, ma almeno un po’ di grigio nei capelli, a significare un po’ più di “maturità” rispetto a Lucia?
Ah, la cara Lucia, poi… bè, già quella manzoniana non è che mi piacesse tanto, quindi… la cantante è molto brava, ma ha su sempre, per tutto il musical, quest’espressione disperata, dall’inizio, quando sta per sposarsi, alla fine, quando ritrova Renzo! Poi, al momento degli applausi, ho scoperto che evidentemente è proprio la sua faccia, quella, perché era la stessa anche quando si inchinava! ;)
Lola Ponce nella parte della Monaca di Monza, anche, è molto brava, ma l’accento spagnolo si notava! Se la cosa può andare bene nella parte di una gitana, con Gertrude stonava proprio, secondo me!
E poi… i microfoni erano grossi! Cioè, qualche giorno fa mi sono rivista il musical di Pinocchio (a proposito, mi sa che a breve recensisco anche quello!), lì i microfoni erano veramente minuscoli!
Ma vabbè, tutte queste sono sciocchezzuole, in realtà le cose che più mi hanno dato fastidio sono state ben altre. Per esempio le canzoni. Niente da dire sulla musica, che mi è piaciuta. I testi, però… li ho trovato un po’ banali, ma, soprattutto, ripetitivi! Spesso (ma proprio tanto spesso) capitava che in una frase la stessa parola si ripetesse 2, 3, 4 volte! Insomma, dopo un po’, sinceramente, mi annoiavo proprio ad ascoltare! I più noiosi sono stati senz’altro i duetti tra Renzo e Lucia: stesse identiche strofe ripetute più volte nel corso del musical, e ovviamente nelle loro scene balletti non ce n’erano, quindi non ci si poteva neanche distrarre un po’! ;)
Poi (l’ho detto, no, che sono ipercritica su quest’opera!!!), ogni tanto non riuscivo neanche bene a capire il senso di alcune frasi, mi davano l’impressione di essere scorrette in italiano. Non credo però che lo fossero, quindi forse erano solo troppo arzigogolate, per cui mi confondevano, non so, fatto sta che le sentivo “stonate” (metaforicamente, non musicalmente, ovviamente).
Altra cosa che ha contribuito alla mia delusione, sono stati alcuni tagli e cambiamenti. Anzi, in realtà uno solo mi ha davvero rattristato: niente scena di Renzo che trova l’Adda! E’ sempre stata una delle mie preferite, pensavo che musicata sarebbe venuta proprio bene, invece l’hanno saltata! :(
Ecco, dopo tutto questo popò di critiche, parrebbe che il musical sia una schifezza! Invece, comunque, nel complesso mi è piaciuto, un 6 e 1/2 se l’è meritato. Infatti anche le cose che ho apprezzato sono state non poche!
Innanzi tutto, come ho già detto, le musiche erano molto belle. I cantanti tutti eccezionali, e molti, si sentiva, provenienti dalla lirica.
Poi mi sono piaciute moltissimo alcune scene, sia fedeli al testo (il “verrà un giorno” di Fra Cristoforo -qui a destra- … bellissimo!!!) che inventate (il sonno tormentato di Don Abbondio dopo l’incontro coi bravi). Molto ben riuscita anche la la notte degli imbrogli e dei sotterfugi.
Soprattutto, poi, ho trovato stupende le scene con “effetti speciali” (non so se si chiamano così!). Per esempio, l’addio ai monti:
Renzo, Lucia e Agnese che navigano su un lago fatto di fumo e luce (l’immagine l’ho messa i basso, con le info, che qui ce n’erano già troppe) e sullo sfondo i monti proiettati sulla scenografia (nella foto qui sopra). Molto suggestivo! E la scena alla fine è riuscita pure a commuovermi!
Altra bella scena è quella dell’Innominato. Anche qui c’è la proiezione di un’immagine su una scenografia, quando la scena passa dall’abitazione di Don Rodrigo a quella dell’Innominato, col volo di pipistrelli a rappresentare l’antro, più che la casa, di quest’ultimo (oddio, ad essere sincera di primo acchito m’erano sembrati uccelli rapaci, e credevo volessero significare che il covo dell’Innominato fosse in alta montagna -cosa che mi pare di ricordare dal libro- però, vabbè, anche i pipistrelli vanno bene -sebbene richiamino un po’ la figura del vampiro, oggi più che mai un po’ troppo inflazionata!). Comunque, l’Innominato è da sempre il mio personaggio preferito, e anche stavolta non è stato da meno! Un po’ troppo patetico, forse, ma mi sa che pure quello di Manzoni era così! ;) Bello il “duetto” con Lucia (cantano insieme, ma in realtà sono un due luoghi diversi), e poi l’incontro col Cardinale. Insomma, pure questa scena mi ha commosso (ma non manca di farlo mai, a dire la verità!). Qui sotto un video con piccolo stralcio dalla scena col Cardinale.
Infine, molto bravo Giò di Tonno, mi è piaciuto assai come Don Rodrigo, e m’è venuta un sacco di voglia di vedere Notre-Dame de Paris. Magari ora che finisco il libro…
Sono molto ignorante in fatto di regia, quindi non so ben giudicare, ma mi è piaciuto lo spettacolo da questo punto di vista. Forse una piccola critica (ma non ero passata agli elogi?) potrei farla alla regia televisiva, che a volte avvicinava un po’ troppo i volti (e le bocche) dei cantanti: ho potuto contare tutte le otturazioni della madre di Cecilia!
Insomma, a parte le pooooche ;) critiche di cui sopra, mi è piaciuto questo musical, non tantissimo come speravo, ma mi è piaciuto. E mi ha fatto venite voglia di rileggere il libro!!! Magari quando finisco tutti i Gruppi di Lettura a cui sono iscritta ora, ci faccio un pensierino a proporne uno io… :)
Informazioni sul musical
Regia: Michele Guardì
Renzo: Graziano Galatone
Lucia: Noemi Smorra
Don Rodrigo: Giò di Tonno
la Monaca di Monza: Lola Ponce
Don Abbondio: Antonio Mameli
Agnese: Paola Lavini
l’Innominato: Vittorio Matteucci
l’Avvocato Azzeccagarbugli: Antonio De Gobbi
Fra Cristoforo – il Cardinale Borromeo: Christian Gravina
la Madre di Cecilia: Chiara Luppi
Egidio: Enrico D’Amore
il Griso: Alessandro Calamai
Il Conte Attilio: Christian Mini
Perpetua: Brunella Platania
Gertrude bambina – Cecilia: Andreagaia Wlderk
Altri personaggi: Massimo Cimaglia, Lorenzo Praticò, Vincenzo Caldarola, Maurizio Semeraro, Maurizio Di Maio
Riduzione teatrale e testo: Michele Guardì
Musica, arrangiamenti e armonizzazioni vocali: Pippo Flora
Mastro D’Armi: Renzo Musumeci Greco
Scene: Luciano Riccieri
Costumi: Alessandro Lai
Coreografie: Mauro Astolfi
Luci: Franco A. Ferrari
Direzione musicale e collaborazione agli arrangiamenti: Gianluca Cucchiara
Coro polifonico: Maria Grazia Fontana
Orchestra sinfonica: Nova Amadeus
Pianoforte editing missaggio e consulenza musicale: Sergio Cammariere
Orchestrazioni e direzione d’orchestra: Renato Serio
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COMMENTO AL LIBRO