Il giro di vite


di Henry James


La storia ci aveva tenuti attorno al fuoco con il fiato sospeso, ma, fatta salva l’ovvia osservazione che essa fosse raccapricciante come sostanzialmente dovrebbe esserlo un singolare racconto in una vecchia casa alla vigilia di Natale, non ricordo venisse fatto alcun commento fino a che accidentalmente qualcuno non lo definì come l’unico caso di sua conoscenza in cui una tale afflizione fosse toccata a un bambino.

[incipit]

Una serata tra amici in cui si raccontano storie di paura fa tornare in mente a Douglas, uno degli ascoltatori, un’istitutrice conosciuta da ragazzo, morta ormai da vent’anni, che prima di morire gli aveva affidato il resoconto di un’esperienza agghiacciante che le era capitata durante il suo primo incarico. Su insistenza degli altri, Douglas manderà a prendere a casa sua gli incartamenti, e leggerà quella vecchia storia, i cui protagonisti sono due bambini.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura mi è stato regalato da Yuko86 in occasione dello scambio natalizio di segnalibri nel gruppo Readers Challenge. L’ho scelto perché lo Spank investigatore mi sembrava adatto alla Sfida del mistero a cui il libro ha partecipato. :)

La storia de Il giro di vite è davvero interessante. All’inizio, quando si comincia a poco a poco a scoprire il mistero, è anche abbastanza inquietante, e il finale tragico con la morte del piccolo Miles piuttosto drammatico. Nel complesso, però, il libro non mi è particolarmente piaciuto, perché tra un colpo di scena e l’altro (e non tutti erano effettivamente sorprendenti) la storia era piuttosto noiosa. Quasi ogni capitolo finisce preannunciando qualcosa di sensazionale a breve, lasciando quindi un sacco di curiosità di leggere ancora, ma poi il capitolo successivo è lento, ripetitivo, poco emozionante.

Anche sui personaggi non ho commenti positivi da fare, ho trovato la governante/narratrice un po’ antipatica, e mi dava fastidio la sua continua sicurezza sulle sue “deduzioni”, basate solo su impressioni. I due angelici ragazzi fin da subito non me l’hanno contata giusta, mi parevano troppo finti così perfettini! Tra l’altro, che sono “adorabili” lo sappiamo perché lo dicono in continuazione la governante e Mrs. Grose, ma ogni volta che li vediamo finalmente agire si dimostrano delle facce da schiaffi non indifferenti.

Infine, ennesima delusione è stato lo zio: per tutto il libro sono stata convinta che ci fosse qualcosa dietro al suo disinteresse per i nipoti, invece la verità era proprio che non gliene fregava niente!

Insomma, 3 stelline perché comunque come ho detto è una bella storia horror, in alcune parti anche molto inquietante, ma non ha saputo emozionarmi davvero.

Il segnalibro che ho realizzato per la sfida Il Tappabuchi.

Titolo: Il giro di vite
Titolo originale: The Turn of the Screw
Genere: horror
Autore: Henry James
Nazionalità: statunitense naturalizzato britannico
Prima pubblicazione: 1898
Casa Editrice: Viviani
Traduzione: Giuliana Schiavi
Pagine: 139
Provenienza: regalo, 3 ottobre 2009
Link al libro: GOODREADSANOBII
inizio lettura: 9 marzo 2010
fine lettura: 23 marzo 2010

Grazie a…

Biblioteka, la cui recensione mi ha fatto venire voglia di leggere questo libro.

Sfide

2 pensieri riguardo “Il giro di vite

  1. Lo lessi anni fa, non ricordo nulla se non che mi piacque moltissimo. Mi spiace che non ti abbia convinta al 100%, però ora mi è venuta una grande voglia di rileggerlo

    1. Anche io lo ricordo pochissimo, ma ricordo che tempo dopo parlandone con qualcuno mi resi conto che probabilmente non l’avevo interpretato correttamente! Ci vorrebbe una rilettura anche per me!

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