di Giorgio Faletti
«La casa è piuttosto strana, però di qua la vista è stupenda!»
In piedi sulla soglia, Marco si girò verso la sorella. Stava ritta sulla scogliera che precipitava a picco nel mare, una ventina di metri oltre il piccolo giardino delimitato da un muretto bianco.
Il suo maglione rosso era una macchia sullo sfondo blu cobalto dell’Egeo.[incipit]
Come definire questo libro di Faletti che contiene 5 racconti inediti più altri 2 già pubblicati? Cioè, a che genere attribuirlo? A suo tempo uno dei due racconti non inediti fu inserito in un’antologia di racconti noir, ma io non lo definirei così. Né lo classificherei come giallo o thriller. Volendo dargli una definizione di genere, potrei dire horror o fantasy. Sperando di non risultare spoiler per qualcuno, in tutti questi racconti c’è sempre la presenza di un elemento soprannaturale, a volte come protagonista del racconto, altre più in sordina, ma comunque sempre presente. Indipendentemente da questo sono tutte comunque bellissime storie. Alcune più crude (e crudeli) di altre, alcune più tristi, altre più angoscianti. Ma tutte belle.
Il mio giudizio è ovviamente un po’ di parte, io Faletti lo adoro! Ho amato moltissimo Io uccido, forse un po’ meno Niente di vero tranne gli occhi, e di nuovo un po’ di più (anche se non come il primo) il suo ultimo romanzo, Fuori da un evidente destino. E i due racconti che avevo già letto mi erano piaciuti parecchio. Desideravo questo libro non appena ho saputo della sua esistenza! Mi piace proprio tutto di Faletti, il suo modo di scrivere, le sue storie, i suoi personaggi, la sua fantasia.
“Una gomma e una matita”
Questo primo racconto è iniziato un po’ così così, poi mi ha preso moltissimo! Anche se alla fine forse credi sia quello che mi è piaciuto di meno, la storia, l’espediente che si inventa Faletti sono sempre favolosi!
Veniamo più nello specifico ai vari racconti.
“L’ultimo venerdì della signora Kliemann”
All’inizio questo racconto pare banale e scontato ma non mi sono lasciata ingannare, e infatti non avrei mai immaginato la conclusione finale. Ma soprattutto, come sempre bellissime le descrizioni dei vari personaggi, anche quelli minori! Carina poi la divisione in giorni, sapendo che il titolo è “l’ultimo venerdì”, l’ansia della lettura è aumentata dall’attesa di questo giorno.
Il segnalibro che ho usato durante la lettura è stato realizzato da eLyZaBeTh. |
“Graffiti”
Questo è stato il racconto che mi ha colpito di più. Perché il protagonista per certi versi mi pareva simile a me, e quando va peggiorando sempre più mi ha spaventato l’affinità provata all’inizio! In ogni caso, è un personaggio davvero ben costruito, perché a volte lo odi tantissimo, altre provi comunque un moto di compassioni, poi lo odi di nuovo, poi speri allora che possa migliorare, poi torni a odiarlo, poi trovi giusto che possa prendersi delle rivalse. Non svelo alla fine cosa prevale.
“Spugnole”
È stato uno dei miei preferiti, il più bello tra quelli inediti, m’è piaciuto un sacco!
“La ragazza che guardava l’acqua”
Primo dei racconti che avevo già letto (e commentato QUI). Il mio preferito. Bello come la prima volta che l’ho letto!
“L’ospite d’onore”
Secondo racconto già letto (e commentato QUI). Affascinante. Inquietante. Diviso in due parti, quando pare che stia finendo cambia totalmente registro. Il finale lascia molte domande…
“Physique du rôle”
L’ultimo racconto, molto corto, molto bello, a causa del titolo forse un po’ prevedibile, ma non del tutto (almeno per me!).
Devo però evidenziare una nota molto negativa: questo libro è pieno di errori! Ne ho trovati davvero tantissimi: lettere in più o in meno, e un paio di volte verbi sbagliati. Ho controllato gli errori trovati ne “La ragazza che guardava l’acqua” con la versione dei Corti di Carta. Lì gli errori non ci sono!! Quindi è una mancanza della casa editrice! E una mancanza grave, secondo me: detesto gli errori nei libri!!!
Dai ringraziamenti finali dell’autore:
Ok, io aspetto fiduciosa!!!
Non ho letto il post per non rovinarmi la sorpresa…giusto un giudizio velocissimo: nel complesso ti sono piaciuti i racconti?
Sono indecisa se comprarlo o meno, i romanzi li ho letti tutti e tre e mi sono piaciuti ma con i racconti brevi in generale non ho un grande feeling…che mi consigli?
P.S. complimenti per la grafica, molto carina l’idea della biblioteca della Bella e la Bestia!!
Ciao!
Sì, mi sono piaciuti molto i racconti! Neanche io amo il genere, preferisco i romanzi, però qualunque cosa riguardi Faletti la leggo sempre con piacere! Due racconti poi li avevo già letti, uno era uscito coi Corti di Carta e l’altro nell’antologia "Crimini" mi erano piaciuti molto ed ero quindi andata col sicuro. Non è il solito Faletti in quanto a genere, quindi non posso assicurarti che ti piaceranno, ma lo stile è sempre il suo e io li ho trovati bellissimi, alcuni più di altri! Anzi, se poi li leggerai anche tu mi farebbe piacere sapere la tua "classifica" per confrontarla con la mia!