Le notti bianche

Romanzo sentimentale. Dalle memorie di un sognatore

di Fëdor Dostoevskij


Io non so tacere quando il cuore mi parla.

Vengono chiamate “notti bianche” le notti tra maggio e giugno quando, nel nord della Russia, non calano le tenebre; di notte il cielo è chiaro, quasi bianco, eppure si vedono la luna e le stelle.
Durante alcune di queste notti col cielo così stellato e luminoso, un giovane sognatore incontra una giovane sognatrice…

Da sempre desidero andare in Russia, ora ho anche deciso di preciso dove e in che periodo: a San Pietroburgo, tra maggio e giungo. Voglio assolutamente vedere queste notti bianche!

L’ex-libris è stato realizzato da Nebula Queen.

A parte questo, il romanzo (o racconto) è davvero molto, molto bello. Sono stata a lungo indecisa tra le 3 e le 4 stelle, perché sarebbero minimo 3 e 1/2. Per ora metto 3, ma per la sfida dell’alfabeto in cui la votazione è in 10 ho optato per un 9. Poi, magari dopo averlo un po’ metabolizzato deciderò se lasciare il 3 o passare a 4. Non saprei dire perché pur essendomi piaciuto molto non do subito le 4 stelline, forse perché non amo molto le storie d’amore, non saprei…*

Comunque, proprio un bel libro! Mi piace molto il protagonista, la sua solitudine e la sua ansia le ho trovate molto simili alle mie, ma non è uno di quei libri depressi e presuntuosi come I dolori del giovane Werther, è triste ma non deprimente, perché comunque pervaso di serenità, spensieratezza, allegria dovute ad un incontro. Infatti questo giovane protagonista (di cui non sappiamo il nome), che definirei un “sognatore professionista” (anche in questo ho ritrovato molto di me stessa!), un bel giorno, anzi, una bella notte, incontra quella che potrebbe essere la sua anima gemella: Nasten’ka. Anche lei una sognatrice, e anche in lei mi sono riconosciuta: mi sento sul serio attaccata con una spilla da balia a una nonna cieca che sferruzza! ;)

Eh, bè, senza entrare nei dettagli della storia, sono essenzialmente quelli che ho già citato i motivi per cui ho amato molto questo libro: mi ci sono ritrovata, e nonostante parlasse spesso di argomenti un po’ tristi, non mi ha intristita, perché ogni cosa è descritta in maniera poetica, garbata, semplice, piacevole. Volendo riassumere brevemente il mio commento, potrei farlo usando le parole di Nasten’ka:

Tutto ciò che avete appena raccontato, l’ho sofferto io stessa […]. Certo, non saprei raccontarlo bene come voi…

Per finire, se dovessi scegliere una colonna sonora per Le notti bianche opterei per Waiting For My Real Life To Begin di Colin Hay. Leggendo, infatti, in più punti ho pensato a questa canzone (che amo molto, tra l’altro!).

Il segnalibro che ho usato durante la lettura.

Titolo: Le notti bianche
Titolo originale: Belye noči. Sentimental’ny roman
Autore: Fëdor Dostoevskij
Nazionalità: russa
Prima pubblicazione: 1848
Ambientazione: San Pietroburgo (Russia)
Casa Editrice: il FILO
Traduzione: Elena Corsino
Pagine: 102
ISBN: 9788878425286
Provenienza: comprato online il 16 settembre 2008
Link al libro: GOODREADSANOBII
inizio lettura: 20 ottobre 2008
fine lettura: 23 ottobre 2008

Sfide

Un po’ di frasi

Era una notte meravigliosa, una notte come ce ne possono essere soltanto quando si è giovani, caro lettore. C’era un cielo così stellato, un cielo così luminoso che, volgendo ad esso lo sguardo, senza volerlo, non si poteva non domandarsi: è mai possibile che sotto un cielo come questo viva ogni sorta di gente arrabbiata e capricciosa? Anche questa è una domanda da giovani, caro lettore, da molto giovani, ma che Iddio ve la mandi più spesso nel cuore!…
[incipit]

Mio Dio! Un intero attimo d’esultanza! È forse poco, fosse anche in tutta la vita di un uomo?…

4 pensieri riguardo “Le notti bianche

  1. Ciao Phoebes,

    ho letto questo tuo bel commento a questo libro che anche a me è piaciuto molto e in cui anche io ho ritrovato tanto di me :-) e proprio adesso sto ascoltando la canzone!

    a presto! un saluto

  2. sì, sì, mi è piaciuta :-) non l’avevo mai ascoltata.

    i tuoi commenti sono sempre interessanti e in linea di massima i nostri gusti coincidono. mi domando dovi trovi il tempo di scrivere così tanto! io non ho una vita molto "impegnata", eppure mi pare di avere sempre troppo poco tempo sia per leggere che per scrivere.

  3. Eh, bè, l’unico modo per scrivere i commenti è in effetti togliere tempo alla lettura, purtroppo! Comuqne di solito prendo "appunti" mentre leggo, specie coi libri lunghi, per cui quando vado a scrivere il commento definitivo, devo dare solo un’aggiustatina perché ho quasi tutto scritto prima!

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