Nataša e il suo dolore, e poi il suo ritorno alla vita. All’inizio, dopo la morte di Andrej, è come svuotata, la sua unica “occupazione” è cerare di spingere lo sguardo verso l’aldilà, verso dove è andato lui.

Quando aveva quasi compreso, e quindi forse accettato, quello che era successo, le arriva un’altra mazzata: la notizia della morte di Petja. Incredibilmente però questo le permette di riprendersi, per prendersi cura della madre.

Nonostante la tristezza di queste pagine, c’erano comunque aspetti felici, come per esempio il consolidarsi dell’amicizia tra Marja e Nataša.

E alla fine, inaspettatamente, Nataša ritorna alla vita grazie a Pierre! Pierre che aveva appena ritrovato la libertà, in tutti i sensi (un po’ crudele il suo vedere la morte di Hélène come una liberazione, ma senz’altro sincero!), e poi, la perde tutta d’un colpo non appena rivedere Nataša! Però il suo cambiamento permane, ormai la sua vita è rinnovata, e sicuramente migliore. Tratta le persone spontaneamente e riesce a farsi benvolere da tutti. E infatti anche dopo essersi reso conto del suo amore per Nataša, il suo atteggiamento positivo nei confronti delle altre persone non cambia:

Tutto il pezzo dell'”innamoramento”, la descrizione dei sentimenti di Pierre, di Nataša e anche di Marja, è un altra mirabile descrizione della natura umana, splendida secondo me. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui Tolstoj spiega, analizza, descrive e rende credibile ogni gesto, ogni pensiero, e, soprattutto, ogni contraddizione.

Così come m’è piaciuto l’intermezzo della guerra, l’intrusione nella vita di soldati senza nome, che finora non conoscevamo e che probabilmente non vedremo più. Anche perché… unica nota veramente negativa…. il libro è finito!!! Manca davvero pochissimo!!! Lunedì iniziamo l’epilogo!!!!! Che tristezza! :(