di Ken Follett |
Voto: 9 e 1/2/10
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Mio padre ha sempre detestato coloro che si riempiono la bocca con le prediche. “Siamo capaci tutti di essere buoni quando non ci costa nulla” diceva. “Ma quello non conta. È quando hai una voglia tremenda di comportarti male, quando stai per guadagnare una fortuna grazie a un affare disonesto, o stai per baciare le belle labbra della moglie del vicino, o stai per mentire per cavarti da un grosso guaio… è in quei momenti che servono le regole. L’integrità è come una spada” ripeteva “non bisognerebbe sventolarla finché non si è pronti a metterla alla prova.” Non che lui si intendesse di spade.
Caris
Due secoli dopo I Pilastri della Terra torniamo a Kingsbridge…
Quando ho saputo che Follett aveva scritto il seguito de I Pilastri della Terra, sono andata in brodo di giuggiole! :) E l’entusiasmo non è sceso quando ho capito che non era un vero e proprio seguito, ma solo un libro ambientato nello stesso “universo”. E ora… finalmente lo leggo! ^_^
Se è poco poco simile ai Pilastri…, già so che si tratta di un libro immenso da tutti i punti di vista, per cui ho deciso di fare il commento spezzettato come per le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
COMMENTO PAGINE 1-202 |
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All’alba sarebbe stato Ognissanti, che quell’anno cadeva di domenica…, esattamente come quest’anno! Adoro queste coincidenze che ogni tanto capitano coi libri che letto, me li fanno sentire più veri! Poi, ho iniziato questo libro il 5 novembre, l’avessi iniziato 3 giorni prima sarebbe stato perfetto! :)
Ma veniamo al libro: come prevedevo, fin dalle prime pagine mi ha catturato. Cominciamo a conosce un po’ di personaggi, soprattutto bambini, e già qualcuno inizia a piacermi (Caris), mentre qualcun altro si fa già detestare (Ralph).
Follett mi delizia con un piccolo collegamento con I Pilastri…, spiegando che ben due delle famiglie protagonista discendono dalla famiglia di Jack e Aliena, e come ne I Pilastri…, dopo il primo capitolo introduttivo, si fa un salto di 10 anni, e ritroviamo i nostri protagonisti cresciuti!
Come avevo intuito, Caris mi piace sempre più, la ammiro molto per il suo proposito di diventare medico. Glielo auguro davvero, ma non credo che, in quanto donna, possa riuscirci. Però, non si è data per vinta, e si è fatta apprendista di una “strega”, la cosa più vicina a un medico che una donna dell’epoca poteva diventare, senza farsi suora.
Mi piace molto anche Merthin, e com’era prevedibile, conoscendomi ;), sono subito diventata una fan della coppia Caris/Merthin! Sapendo però che a Follett non piacciono le storie d’amore facili, avrei dovuto immaginare che qualcosa di brutto si sarebbe intromesso, ed ecco qui Griselda! :( Comunque, personalmente, non credo che il figlio di Griselda sia di Merthin, il suo comportamento è troppo strano! L’ha ignorato per anni, poi all’improvviso gli fa le moine… probabilmente era già incinta, e ha cercato di coinvolgerlo perché suo padre poteva facilmente costringerlo a sposarla, mentre evidentemente il vero padre del bambino non è così malleabile… Ma queste sono solo mie congetture, forse più che altro spero che sia così, perché Merthin possa liberarsi di lei!
Anche se molto presa dalle storie di questi personaggi, non mi ero dimenticata di Gwenda, e aspettavo il suo ritorno, ed ecco che quando finalmente la ritroviamo, è solo per vederle fare una fine così brutta! Venduta, anzi, scambiata per una mucca, come prostituta dal padre! :(
Ho scelto a caso la divisione in 200 pagine alla volta, ma pare che, almeno stavolta, l’interruzione sia ricca di suspense, neanche l’avessi fatto apposta! Infatti Gwenda, riuscita a sfuggire ai suoi aguzzini, è stata appena riacchiappata da Sim l’ambulante, quando pare che il ponte, stracarico di gente, stia per crollare!!!
E non dimentichiamo il mistero della lettera nascosta!! Ma per questo credo che ci vorranno un bel po’ di pagine, e probabilmente anche di anni, prima di saperne qualcosa di più!
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COMMENTO PAGINE 203-412 |
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Meno male, i personaggi principali si sono salvati dal crollo del ponte! :)
Povera Gwenda, povera mille volte, costretta a uccidere per salvarsi, poi può assaporare qualche momento di gioia con l’uomo che ama, ma questo pensa solo alla fidanzata, e per colmo delle sfighe, sua padre prova pure a venderla di nuovo! Tra l’altro il capo dei fuorilegge da cui l’aveva portata Sim l’ha vista, chissà perché penso che le sfighe di Gwenda non siano ancora finite! :(
Mi piace molto questo personaggio. Caris rimane un po’ la mia preferita, ma Gwenda, con tutto quello che ha dovuto sopportare, desta di continuo la mia ammirazione per come non si dà per vinta. Poi, nonostante le sue sfighe, trova anche la forza di farsi in quattro per l’uomo che ama, pur sapendo che lui non la ricambia! Certo, disapprovo totalmente il suo tentativo con la pozione di Mattie: Merthin ha ragione, non è molto diverso da quello che Griselda voleva fare con lui. Però, Annet è così antipatica! ;) Ho trovato un piccolo errorino in questa parte dedicata a Gwenda, non so se è un errore di traduzione o proprio di Follett: quando Gwenda vuole colpire il padre con il ceppo, c’è scritto Joby alzò le mani per proteggersi…. Le mani! Plurale! Ma Joby aveva una mano sola! ;)
Il priore Anthony è morto…. cosa avrà sussurrato a madre Cecilia poco prima della fine? Sono curiosissima!!
Avevo ragione su Griselda! Il padre non era Merthin! Evviva Mattie la guaritrice! ^_^ Sono contenta che Caris e Merthin stiano ancora insieme, nonostante i problemi che lui ha avuto dopo essere stato licenziato da Elfric!
Il conte Roland si è ripreso, e abbiamo potuto conoscerlo un po’ meglio: è odioso come tutti i potenti, ma sa il fatto suo, e non ho potuto fare a meno di sorridere un pochino quando con due parole ha scombinato i piani di Godwyn!
A proposito di quest’ultimo, ancora non ho un parere definitivo su di lui. All’inizio, nonostante qualche difetto, mi piaceva, però andando avanti con la lettura non ho fatto altro che disprezzarlo sempre più! E per quanto neanche Carlus mi fosse poi così simpatico, mi è dispiaciuto moltissimo dello scherzo che gli ha fatto! :( Però… anche se non posso dire di approvarlo, è stato veramente geniale il piano ideato con Petronilla! Poi, gli altri candidati a priore neanche mi andavano tanto a genio, frate Murdo in primis! Mah, staremo a vedere!
Dimenticavo di dire che il personaggio di Thomas mi piace davvero molto! Già dalla sua prima apparizione mi aveva affascinato, e sono stata molto contenta quando si è fatto monaco, perché altrimenti sarebbe sparito dalla narrazione! E ora che ho scoperto che ha una moglie e dei figli, e che ho potuto “ascoltare” le parole che si sono detti, ho scoperto un nuovo lato di lui che me lo fa apprezzare ancora di più!
E c’è sempre il mistero di quella lettera……….
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COMMENTO PAGINE 413-608 |
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Maledetto Follett!! Mi fai piacere tanto anche i personaggi odiosi, come Godwyn e il Conte! ;) Non che li trovi simpatici, anzi, soprattutto Godwyn lo odio parecchio, però nella loro bastardaggine e cattiveria hanno del fascino! ;) Perfino Ralph aveva dei momenti in cui smetteva di farmi ribrezzo, ovviamente prima che stuprasse Annet! Non che prima non ne avesse combinate di quasi altrettanto orribile… basta pensare al bambino di Gwenda! :(
Mi dispiace per Merthin, ma avrei preferito che Ralph venisse impiccato! Però non ci credevo veramente, era troppo facile sbarazzarci così di lui! Temo moltissimo per Gwenda, non so perché ma penso che prima o poi Ralph verrà a scoprire che Sam e figlio suo, ma soprattutto che Gwenda rubò a suo padre gli ultimi risparmi! Povera Gwenda!
Evviva invece per Lady Philippa!!! Mi piace davvero molto questo personaggio, e mi piace la considerazione che hanno per lei sia il marito che il suocero! :)
Ancora non ho ben deciso, invece, se ho simpatia per Madre Cecilia. Indubbiamente, però, il suo discorso con Godwyn a proposito dei finanziamenti per una nuova casa del priore l’hanno fatta salire nella mia stima! :)
Che gran casino ‘sto fatto del ponte! Dopo che tutti i problemi sembravano finalmente risolti… Godwyn licenzia Merthin!!! Che infinita crudeltà!! Ma qualcosa mi dice che ne vedremo ancora delle belle riguardo a questo ponte soprattutto se, come penso, è il “sostituto” della cattedrale de I Pilastri…! :)
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COMMENTO PAGINE 609-808 |
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Che dire, questo libro mi emoziona notevolmente, anche se Follett si dimostra sempre più sadico!
Ralph è sempre peggio, e grazie a lui abbiamo pure rincontrato Tam, il fuorilegge, come temevo (specie per Gwenda). E ovviamente si è salvato di nuovo, prima grazie a Merthin, poi al re in persona! E alla fine è pure diventato cavaliere!!
Per i “buoni”, invece, le cose vanno di male in peggio… non ci potevo credere che Godwyn volesse davvero far passare Caris per strega! Ralph è un assassino e uno stupratore, e se ne va libero proprio dove desiderava, in guerra col re, e Caris invece viene accusata ingiustamente! E figurati se non ci si metteva in mezzo frate Murdo, lo sapevo che finiva così, perché ben ricordavo il neo di Caris… e poi con Elizabeth tra le novizie! E pensare che ho avuto un po’ di pena per lei quando Caris e Merthin avevano annunciato il loro matrimonio! In effetti, però, dovevo aspettarmela qualche sciagura, proprio non poteva essere che ‘sti due poracci avessero superato brillantemente i loro problemi e si potessero felicemente sposare! Che tristitudine!!! Mi dicevo, a questo punto: l’unica soluzione per Merthin e Caris è che lei rimanga novizia finché per qualche motivo la sentenza del vescovo possa venir cambiata! Ed ecco che inizia la parte nuova, sette anni dopo, giro pagina e… “Suor Caris…” Niente, stavolta Follett di storie d’amore felici non ne vuol proprio sapere! E Merthin s’è pure sposato con un’altra! Unica consolazione della cosa: la moglie si chiama Silvia, come me, scritto proprio così, con la i, non la y, perché è italiana! Già mi piace come personaggio, chissà se la vedremo mai! ;)
La cosa che mi fa più rabbia, comunque, è che Godwyn continua imperterrito a far del male e a seguire i suoi scopi, e ci crede davvero di stare facendo la volontà di Dio!! Almeno Ralph è perfettamente cosciente di essere un gran bastardo!
Comunque, Caris è stata stupida a controllare i fiorini nel forziere una volta sola! Io ero convinta che il controllo fosse costante, e infatti non capivo dove Godwyn avesse trovato i soldi per costruire la nuova casa del priore, perché credevo che ormai quelli delle suore non potesse prenderli più…
E ora, il conte e il vescovo sono entrambi morti, e Ralph sale sempre più nella scala sociale…
Meno male che so che Follett non è avaro di lieti fini, altrimenti sarei veramente demoralizzata per come stanno andando le cose! L’unica cosa positiva di questi capitoli è che, per fortuna, si intravede un lieve, flebile spiraglio di miglioramento per Gwenda e Wulfric…
Ah, dimenticavo: tremenda la scena dello scuoiamento, m’ha impressionato tantissimo!
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COMMENTO PAGINE 809-1010 |
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No, pare proprio che non la vedremo mai Silvia, la moglie di Merthin! Non appena la scena si sposta a Firenze per ritrovare questo personaggio, scopriamo subito che Silvia è già morta. E così, ecco l’avvenimento che farà rincontrare Caris e Merthin: la peste!
Ralph è detestabile come sempre, mi spiace davvero molto per Merthin, combattuto per l’affetto che nonostante tutto non può non provare per suo fratello, e il disprezzo che gli suscita.
Non avevo dubbi che Caris sarebbe stata restia a rinunciare subito alla sua vita attuale, con tutto quello che ha conquistato, quindi non mi sono stupita molto di questo ulteriore “impedimento” al suo ricongiungimento con Merthin. Meno facilmente mi aspettavo invece che Mark il tessitore morisse, proprio quando stava per essere eletto! :(
La peste è arrivata anche a Kingsbridge, e non ho potuto fare a meno di sperare che, come il flagello di manzoniana memoria, si portasse via tutti i “cattivi”! Ovviamente, però, sapevo che sarebbero stati in tanti a soccombere! Alla morte di madre Cecilia mi sono resa contro che, tutto sommato, mi piaceva molto il suo personaggio. E, caspita!, mi ero dimenticata del segreto sussurratole da Anthony in punto di morte! Però, ecco, non m’è parso niente di che, già si immaginava che il vecchio re fosse stato assassinato, se non ricordo male.
Ma veniamo agli avvenimento forse più importanti di questa parte: si vede che siamo ormai agli sgoccioli, e mancano poco più di 300 pagine alla fine, perché pian piano la situazione si sta rovesciando, e le ingiustizie vengono “riparate” (le virgolette sono d’obbligo). Godwyn fugge dalla peste, dimostrando una volta per tutte e in maniere palese il suo egoismo e la sua meschinità! E Caris diventa priore!!! Certo, per Merthin non è proprio una buona notizia, però…
Ed ecco che la peste comincia a portarsi via finalmente anche un po’ di personaggi odiosi! Prima Elfric, poi Tam il latitante (mi sbagliavo si di lui, non ha avuto più a che fare con Gwenda, ed è stato pure utile!), e ora, pare, anche Godwyn. Meno male che invece frate Thomas s’è salvato! :)
Philemon purtroppo, invece, è scappato, e di Ralph non si sa nulla da un po’…
Piccola critica: c’è un errore in queste pagine! Quando Merthin viaggia per ritornare in Inghilterra, passando per la Francia proseguirono via terra fino ad Avignone, che da più di quarant’anni era la residenza del papa. Alcune pagine dopo Follett ci dice che il vescono Henri, dopo l’investitura, si era recato a Roma per essere confermato nella carica dal papa. Insomma, il papa sta ad Avignone o a Roma? Ho controllato sulla wikipedia, e pare che in quegli anni fosse ancora ad Avignone, è un bell’errorone quindi, per Follett, soprattutto una grossa svista, visto che non molte pagine prima aveva detto il contrario! Ah, Ken, da te questo non me lo sarei mai aspettato!!!! ;)
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COMMENTO PAGINE 1011-1216 |
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Quante cose! Quante cose sono successe in poco più di 200 pagine! :)
Quando sembrava che la peste fosse passata (anche se poi si è visto che non era così), è finito anche il periodo di rivalsa! Non c’è voluto molto infatti per scoprire che Ralph non è morto, ed è sempre più bastardo! E per di più viene aiutato anche dalla legge! Prima se la prende, ovviamente, con i poveri Gwenda e Wulfric, che hanno goduto della libertà per un po’, ma lui non ha potuto fare a meno di andarseli a riprendere e umiliarli! Poi (non ci potevo credere!) Wulfric ha riavuto le terre di suo padre, Ralph è stato costretto a ridargliele, ma sono sicura che tenterà di fargliela scontare in qualche altro modo, di sicuro! Sono già due volte che Gwenda medita sulla somiglianza del suo figlio maggiore con il vero padre…
Ma Ralph ha avuto ben presto altri “problemi”… Povera Tilly! Che vita sfortunata che ha avuto! Giovanissima sposa di un uomo terribile, che alla fine l’ha uccisa! Tutto questo, solo per diventare conte, e rovinare la vita ad un altra donna, Philippa. Già mi dispiaceva per la morte del conte William, che mi era, tutto sommato, simpatico, poi viste le conseguenze mi dispiace ancora di più! Prevedibile l’espediente che Gregory avrebbe usato per convincere Philippa, mi chiedo come né lei né Ralph l’abbaino capito prima! Volendo, comunque, Philippa poteva anche opporsi. Gregory aveva detto che il re l’aveva autorizzato a dirle che di fronte alla vostra ostinazione, non vi obbligherà a sposare un uomo che vi ripugna. Bè, questa clemenza del re non poteva valere anche per Odila? Anche lei detestava Ralph! Però, mi rendo conto che di fronte alla rovina della figlia Lady Philippa non ha voluto più rischiare, e ha acconsentito subito.
A Kingsbridge pareva che le cose si stessero mettendo, invece, assai meglio, ma, ancora una volta, ecco che succede qualcosa di brutto: ritorna Philemon!
Il vescovo Henri non mi dispiace come personaggio, sorride, invece di indignarsi, dell’intraprendenza di Caris, e l’ha appoggiata quando ha capito che era la giusta soluzione. Purtroppo, passato il periodo di crisi, s’è ri-uniformato alle (stupide) convenzioni e, pur apprezzando Caris, almeno a parole, ha deciso di dare l’ospitale a Sime.
Povera, povera Caris! :( Le hanno portato vi anche l’ospitale! Ha rinunciato a tutto per questo progetto, ha sofferto e lavorato tantissimo, e si è ritrovata senza più nulla! :(
La storia tra Merthin e Philippa non mi ha stupito più di tanto, ho pensato: Follett caro, stai perdendo colpi se non riesci più a sorprendermi! ;)
Finisce presto comunque questo piccolo idillio, e subito devo rimangiarmi quanto ho detto sulla capacità del Folletto di sorprendermi, perché… beh, ecco, pare che… Caris e Merthin… si sposeranno, finalmente?!?!?! Non ci credo ancora, ormai, veramente, mi ero convinta sarebbe rimasto un amore ostacolato fino alla fine, il loro, che non do per scontato che ora riusciranno a sposarsi davvero! Mi viene infatti un dubbio: ma l’accusa di stregoneria a Caris, poi, è stata tolta? Lei l’aveva chiesto al vescovo Henri, e lui aveva acconsentito, ma poi non se n’è parlato più… Non vorrei si fossero dimenticati di questo “particolare”, che se lei lascia il convento è condannata a morte!
Ma ormai siamo davvero alla fine, restano solo 149 pagine, tutto può succedere! Inoltre, Merthin ha scoperto il nascondiglio di Philemon, questa cosa penso gli tornerà utile in qualche modo prima della fine! E, comunque, chissà chi è M… c’entra qualcosa il candelabro per cui Philemon piangeva nel restituire?
Fra non molto saprò tutto, e anche il mistero della lettera sepolta, finalmente!!!
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COMMENTO PAGINE 1217-1366 |
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Meno male, la mie paure erano infondate: Merthin e Caris si sono sposati! ^_^
E pian piano sono venuti a conclusione tutti i “conti” lasciati in sospeso. In queste ultime pagine si sono alternati eventi in un certo senso prevedibili ad altri meno. Tra i primi, sicuramente Ralph che salva Sam perché Gwenda gli dice che è suo figlio, la peste che ritorna, le riconciliazioni varie (Gwenda ed Annet, Lolla e Caris), la sconfitta finale di Philemon. Tra quelli più imprevedibili (ovviamente, sempre dal mio punto di vista)… bè, tutti gli altri! :) Per esempio, che i monaci fuggissero di nuovo da Kingsbridge al ripresentarsi della peste non me l’aspettavo, sebbene la cosa fosse probabilmente più prevedibile di molte altre.
Ralph non è cambiato fino alla fine, per un po’ ho creduto che la scoperta del figlio l’avesse addolcito, invece, niente. Ma il modo in cui è morto, francamente, non me lo aspettavo e, nonostante tutto il male ha fatto, devo ammettere che un po’ mi dispiace che sia stato ucciso dal figlio, senza avergli potuto dire la verità. Ciò non toglie che se la sia ampiamente meritata, una fine così!
Mi ha molto rattristato, invece, la fine di Thomas, divenuto svampito con la vecchiaia, tanto da rivelare il segreto che aveva tenuto per tutto quel tempo nientemeno che a Philemon! Però, dopo la sua morte, finalmente abbiamo svelato il mistero della lettera! E così, il vecchio re non era morto affatto! E’ stato emozionante il momento in cui Merthin con l’arnese in spalla, attraversò il ponte esterno, poi i sobborghi, per immergersi nel passato. Devo ammettere, però, che, alla fin fine, non mi importava neanche più tanto di quella lettera! Mi sono lasciata prendere dal romantico amore tra Merthin e Caris! :) Mi è piaciuto moltissimo, per esempio, il pezzo in cui Merthin va a cercare la lettera, e tenta di ricordare quel luogo dove non andava da trentaquattro anni: Con sua grande sorpresa individuò dei punti di riferimento riconoscibili: una sorgente che sgorgava da sottoterra, dove ricordava che Caris, allora una bambina di dieci anni, si era inginocchiata a dissetarsi; un enorme sasso che lei sosteneva fosse caduto dal cielo; una piccola valle dai fianchi scoscesi con un fondo paludoso dove lei si era sporcata di fango gli stivali.
Tutti i suoi ricordi riguardavano Caris, il giorno in cui l’aveva conosciuta! :) Come si fa a non commuoversi, almeno un pochino? ^_^ E che belli poi nel finale, con l’angelo sulla torre più alta d’Inghilterra, con le fattezze di Caris! ^___^
Verso la fine, Lady Philippa dice a Merthin che preferisce non rivelare al piccolo Roland la verità su suo padre anche perché, se al fratello maggiore dovesse succedere qualcosa, lui potrebbe diventare conte. Devo dire che un po’ lo immaginavo, da quando Philippa ha deciso di farlo passare per figlio di Ralph. Chissà, magari Follett prima o poi scriverà un altro romanzo ambientato a Kingsbridge, e ci dirà come andarono poi le cose! :D
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Che dire di questo libro? Troppo, sicuramente! :) Non per nulla ho preferito fare il commento pezzo a pezzo, per poter andare un po’ più nel dettaglio con le varie emozioni che, immaginavo, il libro mi avrebbe fatto provare.
La formula è più o meno quello di quasi tutti i libri di Follett che ho letto: i protagonisti vittime di grandi ingiustizie, ogni pagina col fiato sospeso col timore che possa accadere loro qualche altra disgrazia, mentre i potenti, solitamente “cattivi”, prosperano e continuano a vessarli. In 1366 pagine, quante sono state quelle che mi hanno tenuta incollata col fiato sospeso e il batticuore, alle volte, tanta era l’emozione? Tante, devo dire, veramente tante! E quante sono state invece un po’ noiose, di quelle che leggi solo per andare avanti ad un altro punto più interessante della storia? Non ne ricordo nessuna! :D Follett, sei proprio bravo, ma questo già si sapeva!
Continuo a pensare che I Pilastri della Terra sia più bello di questo, ma forse solo perché l’ho letto prima, e ci sono quindi più affezionata! Di sicuro, i miei timori di rimanere delusa si sono rivelati del tutto infondati! Meno male, il Folletto mi ha regalato un’altra straordinaria lettura! Grazie, Ken!
E, come ho detto già nel commento all’ultima parte, chissà che non ti venga voglia, fra qualche anno, di scrivere un’altra storia ambientata a Kingsbridge! A me piacerebbe moltissimo! ^_^
Scheda del libro
Titolo: Mondo senza fine
Titolo originale: World Without End
Autore: Ken Follett (sito ufficiale)
Nazionalità: britannica
Anno prima pubblicazione: 2007
Ambientazione: Inghilterra (Kingsbridge), 1300
Personaggi: Merthin, Caris, Gwenda, Ralph, Wulfric, Godwyn, Philemon
Casa Editrice: Mondadori
Traduzione: Stefania Bertola, Annamaria Iavasco, Adriana Colombo, Paola Frezza Pavese, Nicoletta Lamberti e Roberta Scarabelli
Pagine: 1366
Link al libro: ANOBII
Un po’ di frasi
Gwenda aveva otto anni, ma il buio non le faceva paura.
Quando aprì gli occhi non vide nulla, però non fu questo a spaventarla. Sapeva di trovarsi al priorato di Kingsbridge, nel lungo edificio di pietra chiamato ospitale, stesa a terra su un giaciglio di paglia. Accanto a lei era sdraiata la madre; dal tiepido profumo, Gwenda comprese che stava allattando il piccolo, ancora senza nome. Vicino alla mamma c’erano il papà e poi il fratello maggiore Philemon, di dodici anni.
L’ospitale era affollato, e benché la bambina non riuscisse a vedere le altre famiglie coricate sul pavimento, stipate come pecore in un recinto, percepiva l’odore acre dei loro corpi caldi. All’alba sarebbe stato Ognissanti, che quell’anno cadeva di domenica e quindi era un giorno particolarmente benedetto. La sera che lo precedeva, la vigilia, era un momento pericoloso in cui gli spiriti maligni circolavano liberamente. Al pari della famiglia di Gwenda, centinaia di persone erano accorse a Kingsbridge dai villaggi vicini per trascorrere la festa entro i confini consacrati del priorato e assistere all’alba al servizio religioso.
Come tutte le persone di buonsenso, Gwenda temeva gli spiriti maligni, ma ancor più la terrorizzava quel che avrebbe dovuto fare durante la funzione.
[incipit]
Caris notò che Merthin ne studiava la struttura. Conosceva quella sue espressione: si stava domandando come facesse il ponte a reggersi. Spesso lei lo sorprendeva a fissare qualcosa a quel modo, di solito nella cattedrale, ma talvolta persino davanti a una casa o a uno spettacolo naturale, come un biancospino in fiore o uno sparviero in volo. Assolutamente immobile, con lo sguardo acceso e attento quasi a illuminare un posto buio, cercava di comprendere ciò che vedeva. Quando lei gli chiedeva spiegazioni, diceva che stava tentando di vedere l’interno delle cose.
— Non hai paura di essere punito per i tuoi peccati?
— Se ci avessi creduto non li avrei commessi. Voi avete paura di bruciare all’inferno?
— Io credo che quel che faccio diventi una parte di me. Quando sono coraggiosa e forte e mi occupo di bambini, malati e poveri, divento una persona migliore. Quando, invece, sono crudele, codarda, mento o mi ubriaco, mi trasformo in qualcuno che è meno degno e non riesco a rispettare me stessa. Questa è la punizione divina in cui credo.
— Vorrei avervi incontrato venti anni fa.
Caris e Tam il latitante
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Vedrai, se ti è piaciuto “I Pilastri…” anche questo ti piacerà moltissimo *__*
L’inizio già promette bene! :)