Home » _gruppi di lettura_ » Il visconte di Bragelonne – Capitoli CVII-CXXVI Il visconte di Bragelonne – Capitoli CVII-CXXVI Pubblicato venerdì 23 Ottobre 2009; 12:24giovedì 21 Settembre 2023; 09:59 da PhoebesLascia un commento Pagina principale ← Capitoli LXXXIX-CVI Capitoli CXXVII-CXLII → Tutte le sere Madama rientrava spossata. Il cavallo, i bagni nella Senna, gli spettacoli, i pranzi sotto gli alberi, i balli sulle rive del gran canale, i concerti, erano più di quanto sarebbe occorso per uccidere, non già una donna fragile e minuta, ma il più robusto Svizzero del castello. È vero che in fatto di danze, di concerti, di gite, una donna è assai più resistente del più vigoroso figlio dei tredici cantoni. Questa volta me lo sono presa proprio comoda con la lettura, perché stiamo facendo un altra pausa nel Gruppo di Lettura. Io però credo che continuerò a leggere, un po’ più lentamente, ma senza abbandonare il libro, perché la storia si fa sempre più interessante! ATTENZIONE SPOILER! Gli spoiler (anticipazioni sulla trama) non sono segnalati in alcun modo, poiché occupavano gran parte del commento. Leggete a vostro rischio e pericolo! Madama Enrichetta è veramente odiosa! Però, è vero: la sua astuzia ha un che di miladyesco! Però la cosa più brutta che la contraddistingue è che fa tutto quello che fa per puro sfizio, cioè esercita il suo potere di seduzione per il mero piacere di vedersi adorata da tutti, non pare avere uno scopo ulteriore. Il re è molto molto stupido, ma se non altro ha la scusate di essere cotto di lei! E ovviamente, la scelta per la “fanciulla paravento” che deve annullare la gelosia di Monsieur cade su Luisa! Che acquista più simpatia ai miei occhi per tutte le cose brutte che il re dice su di lei (ma è zoppa per quella caduta che fece in Vent’anni dopo, oppure c’è nata? Non ricordo!), però poi mi scade con facilità perché pare veramente infatuata del re! Possibile che abbia dimenticato Raul? Che forse Athos aveva ragione? Comunque… le sta proprio bene a Madama! Peccato che duri poco la sua sconfitta, visto che si rifà in quattro e quattr’otto con di Guiche (che rimane sempre enormemente stupido!). Sempre più apertamente si fa cenno all’effeminatezza di Filippo e al fatto che ama solo se stesso. A me fa un po’ pena: tutti, suo fratello e sua moglie in primis, si prendono gioco di lui! E povera pure la regina, che piange in spagnolo! Il Cavaliere di Lorena è sempre più bastardo, e sempre più mi piace! Specie quando se la prende con chi un pochino se lo merita! Sempre carini Malicorne e la Motalais. Quest’ultima in particolare è un personaggio che mi piace moltissimo! Mi ha fatto morire il suo commento al divieto posto dal re al matrimonio di Luisa e Raul: E perché il re? Che c’entra il re? Ha forse diritto il re d’immischiarsi in queste faccende?… “La politica è la politica”, come diceva il signor di Mazzarino, “ma l’amore è l’amore.” Se tu ami il signor di Bragelonne e se lui ti ama, sposatevi. Il mio consenso l’avete! :) E poi, come ha sgamato subito il re e Madama! :) Però anche lei conferma l’idea che il re si sia innamorando davvero di Luisa… Aramis è veramente tremendo, sa subito tutto di tutti! Chi sarà il suo informatore? I suoi intrighi comunque non si limitano agli amori del re, e il mistero si infittisce…. Chi è questo generale dei gesuiti? Che c’entra con Aramis? Che devono fare tutte queste persone di così tante nazioni diverse, tutte insieme nello stesso momento all’Albergo del Bel Pavone? Pagina principale ← Capitoli LXXXIX-CVI Capitoli CXXVII-CXLII → Un po’ di frasi Gli uomini, che sono sciocchi in molte cose, lo sono soprattutto in questa: che confondono sotto la parola “civetteria” la fierezza d’una donna e la sua variabilità. Io sono fiera, vale a dire imprendibile; tratto male i pretendenti, ma senza alcuna pretesa sotterranea di trattenerli. Gli uomini dicono che sono civetta, perché hanno l’amor proprio di credere che li desidero. Atenaide di Tonnay-Charente Condividi:FacebookTwitterTumblrPinterestPocketWhatsAppTelegramE-mailStampaMi piace:Mi piace Caricamento... Correlati