Michele Strogoff

di Jules Verne

Titolo originale: Michel Strogoff (Moscou-Irkoutsk)
Anno: 1876
Casa Editrice: Hachette
traduzione di L. A. Cerani
pagine: 286
Michele Strogoff su aNobii

Questo libro partecipa alle sfide delle pagine, DEI MEDI, dell’ALFABETO, DEI TITOLI, infinita e collettiva – 2 e Torniamo ragazzi?.

[le strisce colorate sono spoiler, selezionare per leggere]

— Maestà, un nuovo dispaccio.
— Da dove viene?
— Da Tomsk.
— È tagliato il filo del telegrafo oltre quella città?
— È tagliato da ieri.
— Generale, spedisci ogni ora un telegramma a Tomsk; e mi si tenga informato.
— Sì, Maestà, — rispose il generale Kissoff.
Queste parole erano scambiate alle due del mattino, nel momento in cui la festa, data al Palazzo Nuovo, era al massimo del suo splendore.
[incipit]

Trama:
Michele Strogoff, corriere dello Zar, deve raggiungere il più in fretta possibile la città di Irkoutsk, che si trova dalla parte opposta dell’immensa nazione russa rispetto a Mosca, città da cui parte. Il suo compito è di vitale importanza: ne va del destino della sua amata patria.

Alla fine ho dato a questo libro 3 stelline, perché da un certo punto un poi la storia si è fatta emozionante, e, a parte qualcosina (per esempio la spiegazioni di alcuni “colpi di scena” che non solo si capivano senza chiarimenti, ma si intuivano già un bel po’ prima), mi è piaciuto molto. Invece l’inizio ha faticato a interessarmi, la narrazione di perdeva troppo nelle descrizioni degli usi e costumi locali.
Insomma, non è il miglior Verne che ho letto, ma è comunque una bella avventura!

Ah, non so se nota, ma penso che questo sia il libro iscritto a più sfide contemporaneamente che ho mai letto da quando partecipo alle sfide! :)

Voto per la sfida dell’alfabeto: 7/10

L’ex-libris, invece, è stato realizzato da Nebula Queen.

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