M’illumino
d’immensoMATTINA, Santa Maria La Longa il 26 gennaio 1917
Nel 2024 ho deciso di provare a leggere un po’ di poesia, e direi che ho iniziato col botto.
Shipwrecked di umbatman |
Questo è l’inizio della prefazione dell’autore a questa raccolta, che contiene poesie scritte negli anni 10 del secolo scorso. La raccolta è divisa in sei parti:
- L’Allegria (1914–1919)
- Ultime (Milano 1914–1915)
- Il porto sepolto
- Naufragi
- Girovago
- Prime (Parigi-Milano 1919)
Mi è piaciuta molto questa attenzione ai luoghi e alle date, specie perché mi hanno permesso di capire che molte poesie sono state scritte durante la Grande Guerra. In più erano anche in ordine cronologico, altra cosa che ho molto apprezzato perché mi ha fatto sentire come se stessi seguendo lo stesso percorso emotivo di Ungaretti. Purtroppo poi da “Naufragi” in poi non sono più in ordine temporale, e soprattutto (leviamoci subito il pensiero!) verso la fine ci sono dei componimenti decisamente più lunghi che credo siano comunque poesie ma non lo sembrano e proprio non mi sono piaciuti.
Si sta come / d’autunno / sugli alberi / le foglie. di frank28883 |
Con la poesia ho un rapporto complicato: preferisco la prosa, ma non mi lascia indifferente, per cui ogni tanto riprovo a leggere qualcosa in versi. In questo libro ha aiutato molto che le poesie fossero tutte molto brevi (e molto belle), però nonostante questo non riuscivo a leggerne tante di seguito perché dopo un po’ mi sembrava di non capirci più niente.
Ogni tanto poi c’era qualche componimento che conoscevo: oltre alle più famose, tipo Mattina o Soldati (che sono il motivo per cui ho scelto questa raccolta) ho ritrovato la poesia Natale che era su qualche mio libro di scuola, credo, e non ricordavo assolutamente fosse di Ungaretti.
Bellissimi versi, però ho spesso pensato che sarebbe stata utile una spiegazione, come a scuola: purtroppo ne ho sentito un po’ la mancanza perché alcune poesie non so se le ho interpretate bene, o altre non le ho proprio capite. Potevo attrezzarmi in qualche modo ma sono troppo pigra per mettermi a cercare, quindi mi sono limitata ad apprezzarne la bellezza anche se a volte magari non ci capivo molto.
Giuseppe Ungaretti in divisa da allievo ufficiale al 19° reggimento di fanteria |
Commento generale.
Non ho sempre un buon rapporto con le poesie, quindi ha aiutato molto nella lettura di questa raccolta che per la maggior parte i componimenti fossero molto brevi (e comunque quelli più corti erano di gran lunga i più belli!). Ho sofferto ogni tanto l’assenza di una spiegazione, ma per fortuna spesso non ce n’era bisogno, nel senso che pure non capendo le poesie ho potuto comunque apprezzare la bellezza delle parole e le sensazioni che trasmettevano.
Come primo ri-aproccio alla poesia (per l’omonima sfida) è stato sicuramente soddisfacente!
Copertina e titolo
La copertina della mia edizione, vabbè, è senza immagine, non saprei neanche cosa commentare. Il titolo è particolare, specie considerato che la maggior parte delle poesie è tutt’altro che allegra, però devo dire che “Allegria di Naufragi” l’avrei trovato più accattivante, non so perché poi ufficialmente è stato cambiato.
Mini recensione
d’immenso
M’illumino d’immenso… I light up the immense… di f a b b i |
Sfide
Sfida dei NON LETTI 2024
Dungeon of Readers
Sfida della poesia 2024
Un po’ di frasi
dopo tanto
d’un amore
per il mondo
sciogliere
il canto
del suo abbandono
Mariano il 29 giugno 1916
e poi torna alla luce con i suoi
canti
e li disperde
mi resta
quel nulla
d’inesauribile segreto
tanto
attaccato alla vita
di gocciole d’acqua
sull’erba flessuosa
per vedere nuotare in un lago
infinite promesse
Versa il 22 maggio 1916
per appoggiare stasera
la mia malinconia
Mariano il 15 luglio 1916
fratelli?
nella notte
involontaria rivolta
dell’uomo presente alla sua
fragilità
si sconta
vivendo
le mie quattr’ossa
e me ne sono andato
come un acrobata
sull’acqua
e qui meglio
mi sono riconosciuto
una docile fibra
dell’universo
uomo di pena
ti basta un’illusione
per farti coraggio
d’universo
Santa Maria La Longa il 26 gennaio 1917
questo paese
adagiato
nel suo camice
di neve
mi filtro
nel sole
Bosco di Courton luglio 1918
d’autunno
sugli alberi
le foglie