Naruto: anime e manga

« Extra libros (Oltre i libri) « Series addicted | Passione fumetto

Naruto

Dattebayo!

Espressione preferita di Naruto

Serie creata da Masashi Kishimoto

Era da quando ero bambina che non mi appassionavo a un anime/manga tanto da vederlo/leggerlo (più o meno) per intero.

Dodici anni fa un demone volpe con nove code attaccò il villaggio ninja di Konohagakure. Sconfitto dal Quarto Hokage, il potente spirito del demone venne sigillato nel corpo di un innocente bambino orfano, Naruto Uzumaki. Ora Naruto ha 12 anni, è cresciuto odiato e isolato da tutti per via del demone che non sa di avere dentro di sé. Sta studiando per diventare un ninja, e sogna di diventare un giorno Hokage.

Lo scorso ottobre ho avuto il Covid, mi ha atterrato completamente, l’unica cosa che riuscivo a fare era stare sdraiata sul divano a guardare la TV. Curiosando su Instagram mi era per caso capitato un video su Naruto: conoscevo la serie di fama, ovviamente sapevo del famoso modo di correre, e che riguardasse dei ninja, ma poco di più. Il video mi aveva incuriosito, e così ho iniziato a guardare l’anime in lingua originale coi sottotitoli su Amazon e poi su Crunchyroll, e nel giro di poco più di un mese l’ho finito tutto. O meglio, ho visto tutta la serie Naruto, poi ho iniziato il seguito Naruto: Shippuden, ma ho cominciato a trovare troppo noiosi gli episodi filler, così sono passata al manga in digitale in inglese, guardando solo dopo gli episodi mandando avanti le aggiunte.

È passato quasi un anno, e ancora sono piuttosto in fissa con Naruto, in particolare con alcuni personaggi, quindi ho pensato di parlarne un po’ anche qui sul blog.

Alcune armi e altri oggetti tipici dei ninja di Naruto.

Le serie mi sono tutto sommato piaciute entrambe, solo in Shippuden i filler sono diventati troppi e troppo noiosi e ripetitivi, anche se poi qualche volta ce n’era qualcuno che approfondiva qualche personaggio, e questo non mi dispiaceva. Intendiamoci, a parte i filler la serie è tutt’altro che perfetta, se mi mettessi ad elencare tutto quello che non va non la finirei più, ma a parte qualche appunto qua e là scelgo di soffermarmi su quello che mi è piaciuto e mi ha colpito di più.

Per quanto riguarda i disegni mi sono tutto sommato piaciuti. I personaggi indossano sempre gli stessi vestiti, però devo dire che ho apprezzato come ognuno avesse un suo certo stile personale, con qualche caratteristica per differenziarlo dagli altri. L’unica cosa che proprio non ho apprezzato sono le scarpe! Veramente orrende, e più o meno identiche per tutti! Tutta quell’accortezza data all’abigliamento, Kishimoto si poteva sprecare un po’ di più sulle scarpe! Per quanto riguarda l’anime, ho notato che in Shippuden c’era un più massiccio uso del digitale, per certe scene di movimento, per l’architettura o i grandi spazi, cosa che mi ha un po’ stranito perché nell’anime avevano un sapore più finto, invece di sembrare più realistiche. Allo stesso tempo però ho notato che i movimenti dei personaggi erano più fluidi, specie nei combattimenti, quelli invece più realistici.

Mi piacciono molto gli anime ma sono tutt’altro che un’esperta, quindi non so dire con esattezza in cosa Naruto sia come tutti gli altri e in cosa si possa differenziare. Comunque un aspetto che mi ha colpito molto (in positivo) è una massiccia presenza di elementi della tradizione giapponese mescolati agli aspetti soprannaturali della serie. Mi è piaciuto soprattutto perché ogni volta che sentivo un nome curioso andavo a cercarne l’origine, e ho scoperto parecchie cose interessanti sulla mitologia giapponese. Anche i nomi dei personaggi avevano tutti significati più o meno nascosti, per esempio nella famiglia Nara hanno tutti nomi che iniziano con “Shika”, che significa cervo, e Nara è una città proclamata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO proprio per la presenza di cervi.

Gaara da piccolo

Come da tradizione anche questo manga/anime non fa eccezione riguardo al sadismo dell’autore che pone i suoi personaggi in situazioni difficili e dolorose, in particolare da bambini. Soprattutto l’anime, con le storie e i personaggi in più, è strapieno di bambini che vengono trattati malissimo da tutti che poi incontrano un adulto che dice loro mezza parola gentile e allora lo seguono in tutto, diventando devoti in maniera assolutamente totale, farebbero qualunque cosa per loro, anche se poi magari questo adulto è un personaggio negativo.

Il problema è che da questo punto di vista i cosiddetti “buoni” non sono da meno! Anche il villaggio di Naruto, Konoha, che pare essere il meno crudele tra i vari villaggi ninja, avrebbe bisogno di aggiornare un pochettino i servizi sociali riguardanti i minori, perché hanno l’abitudine di lasciare bambini orfani e traumatizzati a vivere da soli senza nessuno che si occupi di loro. Va bene che sono ninja e devono abituarsi a una vita di sofferenza, ma così mi pare eccessivo!

Poi ovviamente la crudeltà dell’autore si manifesta anche nelle morti di svariati personaggi, tra cui anche qualcuno dei principali, che se ci penso ancora piango!

Shikamaru Nara
render 8 [Naruto Mobile] di Maxiuchiha22

A proposito di personaggi, come sempre sono la parte che più di tutte mi coinvolge quando leggo/guardo qualcosa, soprattutto se si tratta di serie. Qui i personaggi sono un po’ quelli che ti aspetti in un cartone animato, cioè anche se non sono proprio piatti o tagliati con l’accetta soffrono di una certa stereotipizzazione, per esempio alcuni prima sono nemici e poi diventano alleati e la cosa succede di punto in bianco, come se non ci fosse un’evoluzione. Forse proprio per questo uno dei personaggi a cui mi sono più affezionata è Shikamaru perché in lui ho potuto vedere una vera e propria crescita. Il personaggio mi piaceva già all’inizio quando lo trovavo semplicemente divertente perché aveva sempre questo fare scocciato nei confronti di qualsiasi cosa, poi mi ha intrigato molto quando si è scoperto che è incredibilmente intelligente, e ha finito col conquistarmi quando le vicende lo hanno fatto maturare e gli sono state date responsabilità, costringendolo a vincere la sua proverbiale pigrizia e a dare mostra del suo valore.

Gaara nella copertina del capitolo 97 del manga

Un altro personaggio che pure ho apprezzato molto è stato Gaara del Deserto. Fa la sua apparizione come un ragazzo molto cool, serio, calmo, pare molto forte per la paura che incute in chi lo conosce. Poi scopriamo che è un pazzo assassino, che uccide indiscriminatamente, apparentemente per il suo proprio piacere. Poi abbiamo un piccolo flashback in cui lo vediamo da bambino con quegli occhioni grandi, triste e solo, e io già dimenticavo tutto e lo trovavo solo tenerissimo! La sofferenza del cattivo è in effetti un tema molto presente n questa serie: ci sono i malvagi e basta, ma molto spesso ci sono sono persone che sono diventate crudeli a causa di sofferenze passate, cosa che ovviamente non li giustifica ma li rende personaggi per cui si prova anche pena, come appunto per Gaara. Poi non guasta che Gaara, grazie a Naruto, decida di cambiare, diventi un alleato, e addirittura il Capo del suo villaggio: quando si dice un’evoluzione!

Il quaderno dei disegni di Sai.

In generale quindi potrei dire che mi sono piaciuti un sacco i personaggi che durante la serie hanno subito un qualche tipo di cambiamento: oltre ai due già citati aggiungerei anche Sai e Neji. Un discorso a parte per un altro personaggio che durante tutta la serie mi ha interessato poco, e che invece dopo alcuni avvenimenti è diventato uno dei miei preferiti, però questi avvenimenti sono supermegaspoiler, quindi li devo coprire. Sto parlando di Itachi, il fratello di Sasuke. Direi che il suo personaggio rappresenta un po’ l’eroe tragico per eccellenza, che prende su di sé le colpe di tutti, del suo clan e del villaggio, venendo creduto da tutti un traditore, mentre alla fine in tutto quello che ha fatto è sempre stato mosso solo dall’amore sconfinato per il fratello. Commoventissimo il suo ultimo saluto a Sasuke, quando gli dice “Ti amerò per sempre”. :””””””( Aggiungiamoci poi che è praticamente imbattibile, e che le sue arti ninja coinvolgono i corvi creando immagini davvero affascinanti e suggestive, si può capire perché mi piace tanto!

Sasuke sulla copertina del capitolo 217

Sempre per lo stesso motivo c’è invece un personaggio che ho trovato parecchio odioso per tutta la durata della serie, e purtroppo si tratta di quello che, dopo Naruto, è penso il personaggio più importante, ovvero Sasuke: lui fa esattamente il percorso contrario ai personaggi che ho citato prima, subisce una devoluzione, diventando sempre più privo di sentimenti tranne il desiderio di vendetta. Certo, ha anche lui dei bei momenti, ma non mi è mai stato simpatico, fin dalla sua prima apparizione, e andando avanti ho finito con l’odiarlo davvero! Il suo comportamento è stato terribile! In pratica per vendicarsi del fatto che gli avevano ucciso tutta la famiglia di origine ha pensato bene di tradire, abbandonare e ferire la nuova famiglia che si era creato con il Team 7. Poi quando scopre che tutto quello che aveva fatto era stato previsto dal fratello Itachi, che è arrivato a farsi uccidere da lui per salvarlo, e che aveva sofferto tantissimo per il bene del Villaggio della Foglia, lui che fa? Decide di distruggere il villaggio.

Sasuke è uno di quei personaggi che ho già incontrato altre volte e che più o meno tutte le volte ho detestato: viene amato tantissimo da tante persone, senza che però ci venga mai mostrato perché sia oggetto di questo amore, cioè va bene, Sasuke è fico, questo non lo posso negare, ma non basta perché Sakura e Naruto non smettano mai di amarlo, nonostante tutto quello che fa! Va bene che vogliano salvarlo e riportarlo indietro, ma amarlo? Per me rimane un mistero (e tra l’altro so che è anche uno dei personaggi preferiti dei fan, quindi evidentemente sono io che non l’ho capito, boh!)

Temari

Visto che ci stiamo, passiamo ad un altra nota negativa sui personaggi: quelli femminili sono un po’ deludenti. Sono pochi, innanzi tutto, e quasi sempre marginali rispetto alla controparte maschile. L’unica che mi è piaciuta a tutto tondo è Tsunade, perché per esempio Sakura non è male ma è una sorta di tsundere, Hinata mi piace un sacco ma non in relazione con Naruto. E se devo dirla tutta anche Tsunade come personaggio ha un grosso difetto: ha 50 anni ma assume le sembianze di una giovane donna nei suoi venti, mentre gli uomini della sua età non hanno di questi problemi. Forse l’unico personaggio femminile che ho amato senza riserve è Temari, ma è un personaggio molto minore rispetto alle altre. Diciamo che la situazione non è completamente negativa, rispetto ad altri anime che ho visto i personaggi femminili non sono trattati troppo male, si vede che c’era la volontà dietro di dare loro importanza, ma si poteva fare di meglio. Ogni tanto appare qualche personaggio femminile interessante come antagonista, spesso molto potenti (tra cui la super cattiva finale), ma i personaggi più interessanti, quelli per esempio come ho detto caratterizzati da un tormento interiore, che soffrono e che subiscono un’evoluzione, sono tutti maschi.

Lee, troppo adorabile!

A proposito di personaggi preferiti, me ne stavo dimenticando uno molto importante (maschio pure lui, neanche a dirlo) che non rientra nella categoria precedente perché rimane piuttosto costante tutto il tempo: si tratta di Rock Lee. Confesso che quando compare la prima volta non mi era piaciuto, lo trovavo eccessivo. Infatti lui insieme al suo maestro Gai sono personaggi messi lì per essere fonte di divertimento perché un po’ assurdi, per il modo in cui vivono all’eccesso le emozioni, tipo quando piangono col fiume di lacrime (come si vede spesso negli anime). Però dopo qualche episodio ho cominciato ad apprezzarlo, in particolare quando agli esami per diventare chunin si trova a combattere contro Gaara, che per quello che avevamo visto fino ad allora era terrificante, sanguinario e praticamente imbattibile, e invece Lee gli dà del filo da torcere, è il primo che riesce in qualche modo a superare la sua barriera di sabbia e ferirlo. E sempre durante questo combattimento scopriamo altre cose su Lee, che a differenza di tutti gli altri non è in grado di usare le arti ninja magiche o illusorie, e può fare affidamento solo sulle arti marziali. In seguito avrà anche alcuni momenti drammatici, che arricchiranno il personaggio. In più c’è il mistero del suo nome: tutti i personaggi in giapponese si presentano dicendo prima il cognome e poi il nome. Lui si presenta come Rock Lee, e tutti lo chiamano Lee, quindi ero convinta che questo fosse appunto il suo nome, e che Rock fosse il cognome, e invece ho poi scoperto che è il contrario! Quindi, perché poverino solo lui lo chiamano tutti per cognome? Non ho trovato online una risposta a questa domanda, ma da qualche info e deduzione penso che sia forse perché è straniero: gli occhi tondi lo differenziano fisicamente molto dagli altri, e parla in maniera particolare, cosa che in inglese viene resa senza l’utilizzo delle contrazioni.

In generale comunque mi piace tanto perché lo trovo adorabile!!! Sempre allegro, super gentile, affettuoso con chiunque, determinato, coraggioso e comunque fortissimo. Ho scoperto che ha una serie spinoff tutta sua, in cui i disegni sono in stile chibi, quindi ancora più adorabili!!

Naruto poco dopo l’inizio della serie.

Non posso poi non spendere due parole anche sul protagonista, Naruto. Come spesso accade il personaggio principale non è il mio preferito, ma per fortuna è comunque un personaggio interessante. Come nella migliore tradizione è un orfano e ha avuto un’infanzia orribile e anche da ragazzino (la serie inizia che lui ha 12 anni) lo trattano spesso male! Quando era appena un neonato è stato sigillato in lui un demone, una Volpe a Nove Code (chiamato anche Enneacoda), per salvare il suo villaggio che il demone aveva attaccato. Molte persone morirono in quell’attacco, e le persone rimaste hanno dato la colpa a Naruto, sapendo che era la Forza Portante del demone, anche se lui porello non solo non c’entrava nulla, ma neanche lo sapeva.

E Naruto ovviamente nonostante tutto l’astio in cui è cresciuto riesce ad essere un bravo ragazzo, compassionevole perfino, anche perché il suo desiderio più grande è essere amato e accettato. Proprio nelle prime puntate lui si diploma all’accademia ninja e entra nel Team 7, e anche se i suoi compagni non sono molto contenti di averlo nel gruppo, comunque sentono tutti e tre il senso di appartenenza, e finalmente Naruto pare aver trovato quello che cercava: una famiglia. Per questo il tradimento di Sasuke mi irrita ancora di più!

Naruto verso la fine della serie.

Comunque la caratteristica principale di Naruto, che è poi la cosa che più mi è piaciuta di lui, e che mi ha sempre molto commosso, è il suo grande potere di spingere gli altri ad essere la migliore versione di se stessi, un’abilità sicuramente più importante e potente di tutte le arti ninja. Ovviamente spesso la cosa avviene in maniera un po’ troppo rapida, cioè un nemico pieno di odio e deciso ad ammazzare tutti quanti parla due minuti con Naruto e cambia non solo idea, ma tipo scopo nella vita. Però penso questo sia proprio quello che la serie voleva dire, cioè che Naruto è in grado di cambiare le persone. Lo dice bene Shikamaru quando parla di lui col padre: Naruto appare spesso sciocco, imbranato e infantile, ma quando siamo con lui in qualche modo ci viene voglia di seguirlo. Questa sua capacità è così forte che alla fine Naruto sarà in grado di cambiare anche Kurama, il Demone a Nove Code che abita dentro di lui: i due diventeranno amici ed alleati.

Kakashi

Ultimo commento su un personaggio, l’ho lasciato per ultimo perché ha bisogno di una premessa. Quando ero piccola guardavo ovviamente un sacco di cartoni animati, così come tutte le mie amiche, e tutte quante più o meno erano innamorate di uno o più personaggi dei cartoni animati. Il più gettonato era Terence di Candy Candy (il classico bad boy che a me francamente non è mai piaciuto), ma ce n’erano diversi. Ecco, io invece non ero innamorata di nessuno, c’erano sì dei personaggi che mi piacevano più di altri, ma per nessuno avevo aspirazioni romantiche. Ho dovuto aspettare di essere adulta per provare questa sensazione, perché in questa serie c’è un personaggio per cui ho preso una cotta: Kakashi. È il sensei di Naruto, un ninja molto potente che indossa sempre una maschera, quindi non vediamo mai tutto il suo volto (e in un paio di episodi filler riuscire a togliergli la maschera diventa quasi una missione per i suoi studenti, fallendo sempre. Nell’episodio 469, però, noi spettatori lo vediamo!!!! Ne sono rimasta scioccata!!!). Questo mistero ovviamente contribuisce a rendere il personaggio affascinante, ma mi piace anche per tante altre cose, per esempio la sua ironia, il suo passato tragico (ovviamente, qui tutti sono stati traumatizzati da bambini!), il fatto che è uno dei ninja più forti della Foglia ma ha anche un atteggiamento spesso molto rilassato e “innocuo” (è un noto ritardatario) e infine ho amato di lui anche il fatto che lo vediamo spesso con un libro in mano (per la maggior parte sono libri stupidissimi, però è bello vederlo sempre intento a leggere!).

Vedendo che fin dall’inizio della serie si stava formando un triangolo amoroso tra Sasuke, Sakura e Naruto, ha pensato che dal punto di vista delle relazioni romantiche questa serie non mi avrebbe mai portato nulla di soddisfacente. Invece alla fine una coppia da shippare l’ho trovata: Shikamaru e Temari! Sono carinissimi insieme, ero proprio convinta che sarebbero ufficialmente diventati una coppia e anche se ci hanno messo tantissimo alla fine è successo! :D

Una fanart a tema GaaLee di l0gitex

La mia coppia preferita della serie però rimane una che non è mai diventata canone neanche lontanamente: Gaara e Rock Lee (abbreviata in GaaLee). Ho già parlato separatamente dei due personaggi, entrambi tra i miei preferiti. Si incontrano la prima volta come avversari in battaglia durante gli esami da chunin, Lee sembra enormemente svantaggiato ma invece dà del filo da torcere a Gaara, riuscendo a ferirlo per la prima volta. Vince Gaara, ferendo Lee così gravemente che pare dovrà rinunciare al suo sogno di diventare un ninja. Riuscirà invece a riprendersi, i due si incontreranno di nuovo, stavolta dalla stessa parte e nel corso della serie ci viene dato di capire che diventano amici. Molto banalmente, la storia si nemici –> amici –> amanti mi intriga sempre molto, e quindi tifavo tantissimo per loro! Il fatto è che sono stati palesemente creati per essere perfetti l’uno per l’altro: Lee può usare solo arti marziali, niente arti ninja o magiche, Gaara usa praticamente solo quelle; Lee è estremamente amichevole, sempre sorridente, gioviale e positivo e vive tutte le sue emozioni al massimo, mentre Gaara cambia raramente espressione, e non mostra quasi mai nessuna emozione; una delle parole preferite di Lee è la parola “Amore” il cui kanji è tatuato sulla fronte di Gaara; infine, la caratteristica fisica più evidente di Lee sono sicuramente i suoi spessi sopraccigli, mentre Gaara ne è praticamente privo. Insomma, sono perfettamente complementari! Mi secca davvero che l’autore non abbia voluto osare di più con loro, anche se non voleva che avessero una relazione sentimentale, avrebbe almeno potuto approfondire di più il loro rapporto, l’amicizia che indubbiamente si forma tra i due negli anni, invece noi fan della coppia dobbiamo accontentarci solo di piccoli cenni (e millemila fanfiction e fanart).

Copertina del capitolo 83 con Gaara e Lee.

Va be’, io in pratica avrei finito, perché se mi metto a parlare della trama sarebbe tutto troppo spoiler (anche perché la serie è lunghetta). Concludo allora dicendo che la serie a me è piaciuta parecchio, nonostante i tanti difetti che ho potuto riscontrare. Sono passati parecchi mesi da quando l’ho finita eppure ancora mi coinvolge moltissimo, quindi senza dubbio i meriti superano le mancanze. Come ho detto mi sono piaciuti tantissimo alcuni personaggi, mi sono piaciute anche le storie, se escludiamo i filler, e non nego che in certi momenti stavo col fiato sospeso, e che più di una volta Kishimoto è riuscito a sorprendermi. Aggiungo che spesso è anche divertente, e anche nei momenti di tensione qualche volta era inserito un elemento più leggero che per quanto mi riguarda non guasta mai.

Il finale… be’, ho letto tantissime critiche in proposito, e devo dire che anche io sono rimasta un po’ delusa, ma ammetto che rarissimamente ho trovato soddisfacente il finale di una serie, cioè anche se magari l’episodio in sé è bello, ha il compito di raggruppare tutti i temi, tutte le emozioni, tutte le vicende che ci hanno accompagnato per tantissimi numeri/episodi, ed è un’impresa titanica, quindi tutto considerato non lo ritengo proprio un brutto finale.

Lee nella serie spin-off a lui dedicata.

Come sempre quando finisco una serie che mi è piaciuta tanto, che siano libri, telefilm o, come in questo caso, manga e anime, mi sento un po’ orfana e cerco qualcosa per colmare il vuoto. Ho letto molte fanfiction, navigo su blog a tema, e ovviamente cerco il “materiale aggiuntivo” cioè seguiti, spinoff e film.

Il seguito di Naruto narra le vicende della generazione successiva, con i figli dei protagonisti della serie originale, e si intitola Boruto. Ho provato a guardare qualche episodio ma non mi convince per niente. Soprattutto la questione femminile qui è trattata malissimo, con queste ninja potentissime che avevamo conosciuto nella serie precedente che si ritrovano a fare le casalinghe a tempo pieno (almeno così era nelle poche puntate che ho visto).

I film pure qualcuno l’ho visto, fondamentalmente li trovo noiosi e contraddittori, non aggiungono nulla alla storia (almeno quelli che ho visto io) quindi fondamentalmente anche inutili.

Ci sono poi gli spin-off. Uno molto recente di cui ho solo sentito parlare riguarda Sasuke, e non amando molto il personaggio sinceramente non mi interessa per nulla. L’altro spin-off l’ho già nominato ed è su uno dei miei personaggi preferiti, si chiama infatti Rock Lee and his ninja pals. Questa lo sto guardando e mi piace molto! Non è una serie seria, la definirei quasi demenziale, e i personaggi sono in stile chibi, ma proprio per questo è adorabilissima!

Commento generale.

Avrei un sacco di altre cose da dire su questa serie, delle critiche, ma anche tante altre cose che invece mi sono piaciute, ma siccome ho scritto già parecchio mi fermo qui. Tutto considerato gli aspetti positivi superano i negativi, a distanza di un sacco tempo da quando l’ho finita ancora non me ne sono stancata, quindi posso proprio dire che, pur con tutti i sui limiti, mi è piaciuta un sacco.

Bonus
Ho visto l’anime in lingua originale, quindi anche le sigle erano quelle originali. Quelle, plurale, perché innanzitutto la sigla iniziale e quella finale sono sempre diverse, poi ogni circa 20/30 episodi cambiavano entrambe. Quindi decine e decine di canzoni diverse, quasi tutte mi sono piaciute parecchio e mi hanno fatto scoprire il rock giapponese che trovo molto interessante e sto esplorando un pochino! Vi lascio qui la mia canzone preferita, che è diventata la mia attuale suoneria del cellulare: Blue Bird degli Ikimonogakari (SPOILER ALERT: la sigla mostrata nel video è quella degli episodi dal 54 al 77 di Naruto: Shippuden, quindi nelle immagini potrebbero esserci spoiler per gli episodi precedenti).
Naruto e Kakashi nella copertina del capitolo 314

Serie creata da Masashi Kishimoto
Titolo manga: Naruto
Titolo anime: Naruto, Naruto: Shippuden
Titolo originale: NARUTO
Numeri manga: 72
Episodi anime: 220 (Naruto) + 500 (Shippuden)
Autore manga: Masashi Kishimoto
Sceneggiatori: Katsuyuki Sumisawa, Junki Takegami, Satoru Nishizono, Yasuyuki Suzuki, Yasuaki Kurotsu, Masanao Akahoshi
Registi: Hayato Date, Masaaki Kumagai, Yasuaki Kurotsu, Osamu Kobayashi, Chiaki Kon
Anno: 1999-2004 (manga), 2002-2007 (Naruto), 2007-2017 (Naruto: Shippuden)
Paese: Giappone
Casa Editrice: VIZ Media
Canale: TV Tokyo
Genere: avventura, fantasy, arti marziali
Colonna sonora: Musashi Project, Toshio Masuda, Yasuharu Takanashi, Yaiba
Doppiatori originali: Naruto Uzumaki (Junko Takeuchi), Sasuke Uchiha (Noriaki Sugiyama), Sakura Haruno (Chie Nakamura), Kakashi Hatake (Kazuhiko Inoue), , Rock Lee (Yoichi Masukawa), Neji Hyuga (Koichi Tochika), Tenten (Yukari Tamura), Gai Maito (Masashi Ebara), Shikamaru Nara (ShôtarôMorikubo), Ino Yamanaka (Ryôka Yuzuki), Choji Akimichi (Kentaro Ito), , Kiba Inuzuka (Kosuke Toriumi), Hinata Hyuga (Nana Mizuki), Shino Aburame (Shinji Kawada), , Gaara (Akira Ishida), Jiraiya (Hochu Otsuka), Orochimaru (Kujira), Tsunade (Masako Katsuki), Temari (Romi Park), Kankuro (Yasuyuki Kase), Madara Uchiha (Naoya Uchida), Itachi Uchiha (Hideo Ishikawa)

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.