The Librarians, stagione 2

The Librarians, stagione 2
← STAGIONE 1
STAGIONE 3 →

Ezekiel: I though Rowsell was aliens.
Flynn: It’s never aliens.

Ezekiel: Pensavo che Rowsell riguardasse gli alieni.
Flynn: Non sono mai gli alieni.

(Episodio 1)

Serie creata da David Titcher e John Rogers
con Rebecca Romijn, Christian Kane, Lindy Booth, John Kim, John Larroquette

Dopo un sacco di tempo ho deciso di riprovare a riprendere questa serie tv (spero proprio di riuscire a finirla primo o poi!) e mi sono accorta che ancora non avevo finito il comento della seconda stagione che ho visto tipo l’anno scorso. Quindi, eccolo qui!

Quando un personaggio di fiction è molto amato per tantissimo tempo dai suoi lettori può, grazie alla magia, prendere vita diventando un Immaginario. È successo a Prospero, da La tempesta di Shakespeare, che per secoli è vissuto mescolato agli umani, ma grazie al ritorno della magia nel mondo ha ripreso potere e, creando altri Immaginari, cerca di prendere ancora più potere.

Una scena dal primo episodio di questa stagione.

Ho iniziato a vedere questa serie nel 2015, ho visto e commentato la prima stagione, poi mi sono fermata, non so perché, alla penultima puntata della seconda stagione. Poi siccome avevo fatto un abbonamento provvisorio a NowTV (prevalentemente per vedere le trasposizioni di Agatha Christie) e ho visto che c’era anche The Librarians ho pensato che era l’occasione giusta per finire di vederla, visto che non sono molte stagioni né molti episodi a stagione.

La serie è molto carina, obiettivamente non è di un livello particolarmente elevato in quanto a sceneggiatura, ci sono spesso delle ingenuità nella rappresentazione dei personaggi, o delle forzature nelle storie, ma i personaggi continuano a piacermi molto, così come le relazioni tra loro, i problemi che i Nostri affrontano in ogni episodio sono quasi sempre affascinanti, e come dico sempre quando le stagioni sono così corte (10 episodi) diminuisce la possibilità di annoiarsi davvero, quindi si passa sui difetti con più facilità.

In questa stagione poi si parla ogni tanto di personaggi della letteratura, cosa che ho amato moltissimo!

SPOILER ALERT:
gli spoiler sono coperti solo se riguardano l’episodio in questione, quindi in ogni commento possono esserci spoiler non coperti per gli episodi precedenti.

Episodio 1: And the Drowned Book (… e il libro sommerso)

Sceneggiatura: John Rogers, Paul Guyot
Regia: Marc Roskin
Guest Star: Richard Cox (Prospero), David S. Lee (Moriarty), Noah Wyle (Flynn Carsen)
← stagione 1
Episodio 2: And the Broken Staff →

Jacob: We have a sun?!?
Jenkins: [deadpan] Yes, in the Sun Room.
Jacob: Abbiamo un sole?!? / Jenkins: [impassibile] Sì, nel Solarium.
Quando la magia è tornata nel mondo, qualcuno ha fatto uscire un Immaginario da un libro.

La stagione precedente aveva lasciato i nostri tre Bibliotecari ormai non più “in allenamento” ad affrontare le loro prime missioni in solitaria, salvo poi decidere di continuare a lavorare insieme. In questo primo episodio della nuova stagione scopriamo che ben presto hanno cominciato ad irritarsi l’un l’altro e ora lavorano sempre da soli. Però la Biblioteca li manda tutti, compresi anche Flynn e Eve, a New York.

Flynn Carsen nella Biblioteca

I Nostri devono affrontare i loro problemi personali, e questo li rende piuttosto superficiali nel loro lavoro, perché si fanno fregare in maniera veramente incredibile dal cattivo di turno, che è un Immaginario (Fictional in originale), un personaggio di fantasia che è stato portato in vita. All’inizio Flynn pensa che si tratti di Sherlock Holmes, ma scopriamo ben presto che è Moriarty.

Episodio carino, molto intrigante la storia degli Immaginari, e poi siamo a New York, un’ambientazione che amo sempre molto, e per fermare l’uragano Ariel Flynn e Eve salgono sulla torcia della Statua della Libertà!

Una curiosità: i Nostri incontrano dei diplomatici italiani, come sempre in questi casi si sente parlare in italiano, ma malissimo!

Episodio 2: And the Broken Staff (… e il bastone spezzato)

Sceneggiatura: Alexa Alemanni, Joe Boothe, Holly Moyer
Regia: Marc Roskin
Guest Star: Richard Cox (Prospero), David S. Lee (Moriarty), Michael Gladis (il Mostro di Frankenstein), Vanessa Vander Pluym (Regina di Cuori), Noah Wyle (Flynn Carsen)
← Episodio 1: And the Drowned Book
Episodio 3: And What Lies Beneath the Stones →

Excuse me, I’m going to take care of my desperately not wanting to be here.
Scusatemi, devo occuparmi del mio disperato non voler essere qui.
Jenkins
Prospero può uscire fuori da qualsiasi copia de La Tempesta, e ovviamente anche la Biblioteca ne possiede una.

Eve e Flynn nel Cuore della Biblioteca

La Biblioteca sta avendo dei problemi, stanze che si spostano, artefatti che spariscono. E, ci mancava, anche Prospero si presenta, perché per ottenere il potere assoluto che brama gli serviva il suo bastone originale, ma è andato distrutto, e allora vuole farsene un altro dall’Albero della Conoscenza, che si trova nel cuore della Biblioteca. Pur di non permetterglielo, Flynn distrugge l’Albero della Conoscenza, anche se, come onestamente era prevedibile, in realtà ha ingannato Prospero, distruggendo un altro albero, uno grande e maestoso, mentre il vero Albero della Conoscenza ha l’aspetto di un alberello appena nato: See, knowledge isn’t old or gnarled or knotted. It’s young, always growing. That’s the thing about knowledge. No matter how much you think you have, there’s always room to grow. [Vedi, la conoscenza non è vecchia o nodosa o annodata. È giovane, sempre in crescita. Questa è la particolarità della conoscenza. Non importa quanto pensi di averne, c’è sempre spazio per crescere].

In questo episodio Prospero porta fuori dai libri altri Immaginari, cosa che trovo sempre molto emozionante, anche se secondo me poteva osare un po’ di più! Infatti sceglie la Regina di Cuori (Alice nel Paese delle Meraviglie) e il mostro di Frankenstein. Il secondo non è proprio un villain e infatti lo convincono che col suo fisico gli basta una plastica per diventare uno sportivo ed essere adorato, invece che assalito, dalle folle. La prima è pazza e cattiva, ma alla fine solo un’umana neanche troppo intelligente, non difficile da sconfiggere, e infatti la rimandano nel suo mondo attraverso uno specchio.

Come nella scorsa stagione, il secondo episodio termina con Flynn che se ne va da solo, stavolta alla ricerca degli artefatti scomparsi dalla Biblioteca, e Baird con gli altri Bibliotecari continua a seguire il “problema della settimana”. Tifo moltissimo la coppa Flynn/Eve, mi spiace che non riescano a trovare tempo per stare insieme, ma sono contenta che comunque non rinuncino!

Episodio 3: And What Lies Beneath the Stones (… e quello che giace sotto le pietre)

Sceneggiatura: Alexa Alemanni, Joe Boothe
Regia: Marc Roskin
Guest Star: Kevin T. Williams (Andy), Jeff Fahey (Isaac Stone)
← Episodio 2: And the Broken Staff
Episodio 4: And the Cost of Education →

We cannot help where we come from but we can choose how it manifests itself.
Da dove veniamo, non possiamo farci niente. Ma possiamo scegliere come si manifesta.
Jenkins
Il problema che i Bibliotecari devono affrontare in questo episodio si trova in Oklaoma, molto vicino a dove è nato e cresciuto Stone.

I Bibliotecari con Isaac Stone

In questo episodio i nostri tre Bibliotecari vanno in missione senza Baird perché possano ricostruire il loro modo di lavorare insieme. A complicare la situazione però c’è che nel caso è coinvolto il padre di Jacob. Approfondiamo quindi un po’ questo personaggio, sapevamo che aveva sempre tenuto nascosti alla famiglia le sue doti e i suoi interessi, e che loro lo vedevano quindi solo come un buono a nulla che per di più aveva abbandonato l’impresa di famiglia. Il cattivo dell’episodio è un demone che può prendere le sembianze di chiunque e si nutre di bugie, quindi tra Jacob e suo padre ci va veramente a nozze! Per sconfiggerlo i Nostri capiscono che devono “assalirlo” con la verità, quindi Jake finalmente confida al padre tutta la verità su sé stesso, salvo scoprire quando lo abbraccia che non era suo padre ma il demone. L’episodio si concluderà comunque positivamente per Jacob perché anche se continua a tacergli la verità, lo fa perché ha compreso che non ha bisogno della sua approvazione e può essere sé stesso senza rimpianti. Infatti alla fine dell’episodio lo vediamo firmare il suo nuovo articolo per la prima volta col suo vero nome. A proposito di nomi: il padre di Jacob si chiama Isaac, quindi, se non sbaglio, padre e figlio sono Isacco e Giacobbe.

Qualche altra curiosità.

Non so se non me ne ero mai accorta o se iniziano a farlo in questo episodio, ma quando qualcuno di loro dice “Siamo i Bibliotecari” si sente un suono arpeggiato!

In questo episodio Cassandra nomina Serenity!!! :D

You know that thing where you’re watching TV and you subconsciously compute the size of the set based on the height of the actor and the number of steps it takes them to walk the width of them? Like how Nathan Fillion is six foot two and it takes him 43 steps to walk across Serenity so you know the spaceship is 204 feet across?

Hai presente quella cosa in cui stai guardando la TV e inconsciamente calcoli le dimensioni del set in base all’altezza dell’attore e al numero di passi che impiega per percorrerlo? Ad esempio, Nathan Fillion è alto un metro e ottanta e gli ci vogliono 43 passi per attraversare Serenity, quindi sai che l’astronave è larga 62 metri?

Il titolo à molto carino perché gioca sul fatto che il demone giaceva sotto le pietre ed è stato disturbato dagli scavi, ma nell’episodio affrontiamo anche “cosa giace sotto gli Stone”, cioè Jacob e la sua famiglia.

Episodio 4: And the Cost of Education (… e il costo dell’istruzione)

Sceneggiatura: Kate Rorick
Regia: Courtney Rowe
Guest Star: Kasha Kropinski (Lucy Lyons), Beth Riesgraf (Dama del Lago)
← Episodio 3: And What Lies Beneath the Stones
Episodio 5: And the Hollow Men →

We don’t know that they were eaten. Technically, they were just taken through a rift in space that appeared suddenly, as they do.
Non sappiamo se sono stati mangiati. Tecnicamente, sono stati solo portati attraverso una spaccatura nello spazio che è apparsa all’improvviso, come fanno di solito.
Cassandra
In una strana università gli studenti continuano a scomparire, e i nostri indagano.

L’università in cui indagano i Bibliotecari in questo episodio è all’apparenza come tutte le università americane, ma è stata fondata da un pazzo che credeva nei viaggi multidimensionali. E in effetti succedono un sacco di cose inquietanti: il motto dell’università è un’invocazione al diavolo in latino, i gargoyle si muovono (ma scopriamo che non sono pericolosi, anzi, molto affettuosi, e uno inizia a seguire Ezekiel, poi si sacrifica per salvarlo! ╥﹏╥) e poi, sì, le persone spariscono.

La Dama del Lago

Nell’ateneo insegna un professore di architettura che piace molto a Jacob, e quando lo incontra si comporta da fanboy, è adorabile! :) E poi si trova a sostituirlo e ci prende gusto a fare lezione!

L’episodio però è incentrato soprattutto su Cassandra, perché incontra Lucy, una studentessa intelligentissima che a Cassandra fa pensare a quello che sarebbe potuto essere lei se non fosse stato per il tumore. Cassandra si affeziona così tanto alla studentessa che entra nel portale dimensionale per ritrovarla, cosa un po’ assurda perché in questo modo ha messo in pericolo tutti gli altri studenti. Ma ovviamente riuscirà nell’impresa, con l’aiuto di una Dama del Lago (interpretata da Beth Riesgraf che ha recitato con Christian Kane in Leverage) che le offre di unirsi a loro perché anche lei come loro, e come Lucy, è capace di unire Scienza e Magia. Cassandra rifiuta, ma ci lascia con l’impressione che non è l’ultima volta che sentiamo parlare delle Donne del Lago.

Episodio carino, meno bello dei precedenti ma con spunti divertenti.

Episodio 5: And the Hollow Men (… e gli uomini vuoti)

Sceneggiatura: Geoffrey Thorne
Regia: Noah Wyle
Guest Star: Drew Powell (Ray), David S. Lee (Moriarty), Noah Wyle (Flynn Carsen)
← Episodio 4: And the Cost of Education
Episodio 6: And the Infernal Contract →

Cassandra, please don’t fangirl over the arch villain.
Cassandra, per favore non fangirlare sul super cattivo.
Eve Baird
La Biblioteca sta sempre peggio, con stanze e artefatti che si spostano e spariscono, e Flynn viene rapito.

Ray

Torna Flynn in questo episodio, e Noah Wyle ne è anche il regista. Il Nostro viene rapito da un uomo, Ray, che ha perso la memoria, ma possiede gli artefatti scomparsi dalla Biblioteca e sembra conosce Flynn e sapere molto di lui, e il Bibliotecario pensa che Ray sia la Biblioteca, una sua personificazione. Scopriamo che ha ragione, e quando Ray finalmente ricorda dice a Flynn che è il suo migliore amico. Poi riprende il suo posto e quindi ora le cose dovrebbero andare bene! Speriamo!

Torna anche Moriarty in questo episodio, e francamente il personaggio a me non piace neanche un po’, soprattutto non lo vedo proprio il sex appeal a cui invece perfino Baird sembra cedere, almeno un pochino. A me sta solo antipatico!

Il titolo non l’ho capito, mi sfugge ancora chi fossero questi “uomini vuoti”.

Episodio molto carino per la storia di Ray, e andiamo anche un po’ avanti con la storyline della stagione (sia i Nostri che Moriarty cercano il Bastone di Zarathustra).

Episodio 6: And the Infernal Contract (… e il contratto infernale)

Sceneggiatura: Paul Guyot, Holly Moyer
Regia: Jonathan Frakes
Guest Star: Michael Trucco (Sam Denning), John de Lancie (Sesselman)
← Episodio 5: And the Hollow Men
Episodio 7: And the Image of Image →

Colonel Baird sees the best in everybody. That’s a character flaw.
Il Colonnello Baird vede il meglio in tutti. È un difetto di carattere.
Ezekiel
Baird si prende qualche giorno di pausa per andare ad aiutare un amico, ma ecco che l’album dei ritagli manda i Bibiotecari proprio nella stessa città.

Le due fantastiche guest star dell’episodio, Michael Trucco e John de Lancie

In questo episodio torna alla regia Jonathan Frakes, che aveva diretto i film 2 e 3 e qualche episodio della stagione precedente.

L’amico di Baird, Sam Denning, è un suo ex commilitone che ora si è candidato a Sindaco in una cittadina del New Hampishire, ed è interpretato da Michael Trucco (Battlestar Galactica). Il caso affrontato dai Bibliotecari riguarda un demone dei crocevia che sta cercando una vittima a cui far firmare un contratto, il classico patto col Diavolo. Per mia immensa gioia questo Diavolo è interpretato da John de Lancie, attore che ho conosciuto nella parte di Q in STTNG, ma ho rivisto tante altre volte e che mi dà sempre un sacco di soddisfazione, soprattutto nella parte del cattivo.

A parte la presenza di John de Lancie e il modo in cui sconfiggono il suo personaggio, piuttosto geniale (Baird prende su di sé il contratto, e poi desidera che il demone diventi umano!) l’episodio non è un granché, soprattutto ho trovato molto stupido che fosse proprio Sam il destinatario del contratto, e decida di accettare, e che nonostante tutto alla fine lui rimanga uno dei “buoni”. Ci sono comunque un po’ di spunti divertenti:
all’inizio dell’episodio Jacob è entusiasta per l’arrosto di chupacabra, ma non nel senso che sta mangiando carne di chupacabra, ma che è il chupacabra che sta cucinando, a quanto pare è bravissimo;
Cassandra e Jenkins vanno sotto copertura come uno sugar daddy e la sua ragazza;
a quanto pare Ezekiel sta pian piano diventando buono! Più o meno! XD

Infine, Jenkins spiega a Baird una cosa molto importante sul vero significato dell’incarico del Guardiano: il suo compito non è tanto salvare i corpi (le vite) dei Bibliotecari, ma le loro anime, cioè fare in modo che non vengano sedotti dal potere della Biblioteca, com’era per esempio successo al Bibliotecario prima di Flynn.

Episodio 7: And the Image of Image (… e l’immagine dell’immagine)

Sceneggiatura: Paul Guyot
Regia: Emile Levisetti
Guest Star: Luke Cook (Dorian Gray)
← Episodio 6: And the Infernal Contract
Episodio 8: And the Point of Salvation →

Cassandra: Why does the hangover last so much longer than the party?
Jenkins: Nature’s way of making sure you understand, there’s always a price.
Cassandra: Perché i postumi di una sbornia durano tanto più a lungo della festa?
Jenkins: È il modo in cui la natura fa in modo che comprendiamo che c’è sempre un prezzo da pagare.
I Nostri questa volta investigano su una serie di incidenti che coinvolgono giovani frequentatori di club.

Cassandra nella sua miseda club

In questo episodio c’è un uomo che sembra immune alle disgrazie, o meglio, se gli succede qualcosa di male, sono altre persone a soffrirne le conseguenze. Questo, il titolo e il fatto che in questa stagione fronteggiamo personaggi usciti dai libri avrebbe dovuto farmi capire subito di chi si trattava, e invece non ci sono arrivata! Si tratta di Dorian Gray! Solo che scopriamo non proviene dal romanzo, ma è un personaggio realmente esistito, ed era amico e amante di Oscar Wilde!

Puntata interessante anche se non eccezionale. La cosa più bella sono i vestiti che i nostri indossano per entrare nei club!

Episodio 8: And the Point of Salvation (… e l’area di sicurezza)

Sceneggiatura: Jeremy Bernstein
Regia: Jonathan Frakes
Guest Star: Brent Spiner (Puck – voce)
← Episodio 7: And the Image of Image
Episodio 9: And the Happily Ever Afters →

Ezekiel: You know? Sometimes I don’t think you guys take me seriously.
Jacob: Really? There’s times you think we do?
Ezekiel: Sai? A volte penso che voi non mi prendiate sul serio.
Jacob: Davvero? Ci sono volte in cui pensi che lo facciamo?
Stavolta i Nostri si recano in una struttura di ricerca ad alta tecnologia, dove pare che siano diventati tutti zombi. Mentre indagano i Nostri si ritrovano bloccati in un loop temporale di cui però solo Ezekiel sembra rendersi conto.

Ezekiel, il protagonista di questo episodio.

Jenkins chiama Puck per ottenere delle informazioni, e lo spirito gli dice che sa come porre fine alla sua immortalità: lui non può essere ucciso, ma può morire! Lo so che è quello che Jenkins vuole, ma lo stesso la cosa mi intristisce! :(

In questo episodio i nostri vengono intrappolati in un time loop che solo Ezekiel percepisce, lui stesso dice che è come in Ricomincio da capo, o Star Trek, o X-files, o Buffy… quand’è che è successo in Buffy? Io non lo ricordo!!!!!

Comunque, il time loop era in realtà un videogame in cui quando morivano tornavano tutti all’ultimo punto di salvataggio (quello indicato dal titolo). Episodio incentrato su Jones, vediamo come tiene davvero molto agli altri anche se non l’ha mai dimostrato prima, e alla fine si sacrifica per loro. Quando lo fanno riapparire, dice di non ricordare nulla: sarà vero?

Alla fine dell’episodio Prospero li attacca, facendo tremare tutta la Biblioteca, i Nostri scappano andando da qualche parte, ma non sappiamo dove, e Jenkins all’improvviso dimentica tutto.

Episodio 9: And the Happily Ever Afters (… e vissero felici e contenti)


Sceneggiatura: Geoffrey Thorne, Jeremy Bernstein
Regia: Rod Hardy
Guest Star: Richard Cox (Prospero), David S. Lee (Moriarty), Noah Wyle (Flynn Carsen)
← Episodio 8: And the Point of Salvation
Episodio 10: And the Final Curtain →

With all the myths and monsters out there, I mean, it would be ethnologically impossible to think that all those stories were made up.
Con tutti i miti e i mostri là fuori, voglio dire, sarebbe etnologicamente impossibile pensare che tutte quelle storie siano state inventate.
Jake Stone
I Nostri si ritrovano in una cittadina chiamata Cicely, senza memoria della Biblioteca, ma con una vita che pare essere quella che hanno sempre sognato. Solo Flynn ricorda le loro vere esistenze.

I Nostri insieme ad Ariel informa umana.

Flyyyyynnn!!!! Stavo giusto cominciando a pensare: quando torna? E finalmente rieccolo, in tempo per il finale di stagione!

I nostri si trovano tutti insieme nella stessa piccola cittadina a vivere una vita senza magia ma comunque in qualche modo eccezionale, che rappresenta evidentemente quello che loro hanno sempre sognato, il loro “e vissero felici e contenti”. Bird è la sceriffa (e sta insieme a Moriarty!), Jacob insegna all’università in ben 18 dipartimenti diversi (perché in una cittadina di 2000 abitanti c’è anche una prestigiosa università!), Cassandra è tipo una celebrità locale perché è una fisica e anche un’astronauta (è stata pure sulla Luna!) che insegna scienze ai bambini e alleva pony e Jones… è un agente dell’F.B.I.! XD Non avrei mai detto fosse quello il suo sogno!

Ovviamente questo idillio nasconde qualcosa di negativo, e Flynn, l’unico a ricordarsi tutto, deve convincere gli altri che il loro sogno è appunto quello, solo un sogno. Scopriamo verso la fine dell’episodio che infatti questa realtà alternativa è stata creata da Prospero perché questo happy ending rinforza la sua magia. Scopriamo che l’incantesimo è durato tre settimane e in questo tempo Prospero si è ovviamene dato da fare, e vediamo che le ley lines sono visibili in cielo: sta arrivando la fine del mondo!

Qualche altro commentino sparso sull’episodio:

  • Durante la puntata è apparso ogni tanto l’hashtag #BecauseMagic, immagino come invito agli spettatori a commentare sui social.
  • Flynn per la prima volta dice di essere UN Bibliotecario, e non IL.
  • Anche nelle loro vite alternative i Bibliotecari sono comunque rimasti amici, e si incontravano di solito in un bar stacolmo di libri.
  • Il libro dei ritagli può volare! XD Inatti Flynn è costretto ad incatenarlo!
  • Finalmente ho una risposta a una domanda che mi facevo qualche puntata fa: sì, Ezekiel è australiano!

Episodio 10: And the Final Curtain (… e l’ultimo atto)


Sceneggiatura: John Rogers and Paul Guyot
Regia: Marc Roskin
Guest Star: Beth Riesgraf (Lady of the Lake), Richard Cox (Prospero), David S. Lee (Moriarty), David Ury (William Shakespeare), Noah Wyle (Flynn Carsen)
← Episodio 9: And the Happily Ever Afters
Stagione 3 →

Just your average slice of incredibly complex causal cake.
Solo la tua topica fetta di torta causale incredibilmente complessa.
Flynn Carsen
Per sconfiggere Prospero e la sua magia, i Nostri devono dividersi temporalmente: mentre gli altri Bibliotecari rimangono a combatterlo nel presente, Flynn va con Baird nel 1611 per recuperare il bastone di Prospero.

Flynn e Baird nel passato.

Flynn e Eve tornano indietro nel tempo ai tempi di Shakespeare, e incontrano proprio il Bardo in persona! La macchina del tempo si rompe e non possono più tornare indietro! In compenso Eve incontra di nuovo la Signora del Lago che aveva avvicinato Cassandra alcuni episodi fa, che le dà Excalibur!

Intanto nel presente gli altri Bibliotecari cercando di esorcizzare Prospero che sta possedendo il corpo di Shakespeare. Per farlo leggono quelli che penso siano versi di Shakespeare, reali o inventati nella serie non so, che però parlano un po’ di ognuno di loro.

Finale molto carino: Shakespeare torna nel passato ma Flynn e Baird non possono tornare nel presente, però trovano un espediente azzardatissimo, ma veramente figo: si “maledicono” con un incantesimo che li fa diventare di pietra, e la loro statua viene conservata per secoli nella Biblioteca, finché gli altri Bibliotecari risolvono un messaggio che Flynn aveva lasciato loro e li fanno tornare in vita!

Un’immagine dal primo episodio della stagione.

Serie creata da David Titcher e John Rogers
Titolo: The Librarians
Titolo originale: The Librarians
Stagione: 2/4
Episodi: 10
Anno: 2015/16
Paese: USA
Canale: TNT
Genere: fantasy
Colonna sonora: Joseph LoDuca
Attori: Rebecca Romijn (Eve Baird), Christian Kane (Jacob “Jake” Stone), Lindy Booth (Cassandra Cillian), John Kim (Ezekiel Jones), John Larroquette (Jenkins)
Link alla serie: sito ufficialeWikipediaIMDb

Un po’ di frasi

Jenkins: I thought for a moment that the large animal room had moved, but…
Eve Baird: Wait, what? “Large animal room”? Just how large are we talking?
Jenkins: Oh, I guess Nessie is probably the largest animal down there.
Eve Baird: When you say “Nessie,” you don’t mean Loch Ness Monster?
Jenkins: Colonel Baird, “monster” is such a label.
Jenkins:
Eve Baird:
Jenkins:
Eve Baird:
Jenkins:
(Episodio 3)
You know that thing I say about running? Let’s do that.
Flynn Carsen
(Episodio 9)

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.