di Jean-François Parot
Nicolas Le Floch
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Un fiume di vetture riempiva rue Saint Honoré. Nicolas Le Floch camminava con precauzione sul selciato scivoloso.
[incipit]
Ancora un’altra recensione vecchissima, prima o poi mi rimetterò in pari!
Il commissario Nicolas Le Floch è incaricato dal signor di Sartine, luogotenente generale di polizia, e dalla corte di indagare su un affare molto delicato e complicato, e che richiede la massima discrezione: la misteriosa morte del figlio di un cortigiano prossimo al Delfino a al partito ‘devoto’.
Perché i genitori del defunto sostengono la tesi del suicidio quando il loro figlio non ha mai manifestato desideri di morte? Perché il fratello minore del defunto è scomparso? E chi è veramente la sua misteriosa fidanzata?
Nicolas si trova molto presto a dover condurre le sue indagini a Parigi, e soprattutto a Versailles, nella cerchia della famiglia reale e della favorita Madame de Pompadour.
[Anche stavolta la trama è presa da Goodreads per via del tempo passato dalla lettura del libro, e un po’ anche per pigrizia]
Ho preso questo libro per caso, senza sapere di che trattasse, e solo iniziandolo ho scoperto che non solo era parte di una serie, ma era anche il secondo volume, e non il primo. Comunque è stato leggibilissimo anche così (a parte le note messe alla fine del libro invece che a piè di pagina: io ogni volta che mi chiedo PERCHÉ?!?!?).
Parigi nel 1763 Vue de Paris du Pont Neuf di Nicolas-Jean-Baptiste Raguenet |
Come per la precedente recensione, è passato un sacco di tempo dalla lettura di questo libro, quindi arranchiamo con quel che mi ricordo e gli appuntini che avevo buttato giù a lettura finita. La trama, per un giallo, inizia in maniera abbastanza classica ma interessante, con un suicidio che però per il nostro Nicolas pare proprio invece un omicidio. Il resto dell’indagine è un po’ meno classica, ma comunque apprezzabile.
L’ambientazione mi è piaciuta molto. Siamo a Parigi, iniziamo nell’ottobre del 1761, e ci muoviamo tra la nobiltà e la corte. Nicolas mentre investiga deve anche tenere in considerazione gli intrighi di palazzo e la politica in generale, per non rischiare di scontentare qualcuno di potente. A proposito, quanto mi fanno ridere questi personaggi importanti che hanno parrucche diverse per ogni occasione, pure una parrucca militare, per esempio! XD
Chibi Nicolas Le Floch di Sosobiscotte |
Tra i personaggi ce ne sono sia di realmente esistiti che di inventati. Per esempio dalle note ho scoperto che il Conte de Sartine, il capo, per così dire, di Nicolas, era davvero al comando della Polizia di Parigi in quegli anni. Non ricordo moltissimo dei vari personaggi, quindi immagino nessuno mi avesse colpito particolarmente, però ricordo che comunque Nicolas l’avevo trovato interessante, e lui è l’unico motivo per cui mi è dispiaciuto iniziare dal secondo volume questa serie, perché mi è parso di capire che nel primo libro scoprivamo alcune cose sul suo conto, e mi avrebbe fatto piacere poterlo conoscere un po’ meglio.
Anche dello stile ricordo poco, quindi immagino fosse piacevole senza nulla di particolarmente rimarchevole, tranne che mi è parso di intravedere una certa passione per il cibo da parte dell’autore (o almeno del cibo “storico”) perché c’erano descrizioni piuttosto articolate dei pasti dei personaggi!
Il segnalibro che ho usato durante la lettura. |
Commento generale.
Un giallo storico in cui entrambe le componenti sono interessanti e ben gestite. Curiosa di leggere altri volumi della serie!
Copertina e titolo
La copertina è semplice ma sicuramente dà l’idea dell’ambientazione, un po’ meno della trama (non direi mai si tratta di un giallo vedendola). Il titolo nemmeno fa pensare a un giallo, ma è sicuramente accattivante e molto attinente al romanzo visto che descrive lo stato in cui viene trovata la vittima.
Mini recensione
Nicolas Le Floch di Nynille |
Sfide
Sfida in Giallo 2022
Scaffale Traboccante 2022
Sfida del Protagonista 2022-2024
Dungeon of Readers
Un po’ di frasi
explicit | Leggi> |
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Per quanto sembri interessante, non credo lo leggerò… ultimamente i gialli mi ispirano meno del solito.
No, allora decisamente non te lo consiglio, anche se mi è piaciuto non direi che è un romanzo così interessante da piacere a prescindere!