Stella Polare


di Martin Cruz Smith

Ispettore Arkady Renko
Gorky Park
Red Square


Una vecchia nave-fattoria come la Stella Polare aveva un rivestimento di lastre metalliche inferiore alla norma… […] Era stato saldato nel modo sbagliato, rivettato con rivetti bruciati e troppo piccoli, sigillato con mastice che colava, puntellato con assi che scricchiolavano come ossa. Tutto questo rendeva la nave più umana, in un certo senso, e ancora più affidabile nello stesso modo che un veterano rattoppato, nonostante i mugugni, era più fidato di una recluta pimpante.

(Pagina 136)

Dopo tanto tempo ho ripreso con questa serie, non ricordavo quasi nulla degli altri libri che ho letto, ero molto titubante, ma invece è stata una gran bella lettura!

Dopo i fatti di Gorky Park Arkady Renko non è più un poliziotto, è stato espulso dal partito e scappato in Siberia, dove ha cambiato doversi lavori. Ora lo troviamo a sventrare pesce sulla nave-fattoria Stella Polare che lavora il pesce preso da pescherecci sia russi che americani, per una collaborazione.

Con questa serie sono andata un po’ a caso, ho letto il primo, poi per sbaglio ho letto il terzo, e ora ho recuperato il secondo. Purtroppo ricordo pochissimo degli altri due, viene nominato qualche personaggio, tipo Pribluda, di cui io proprio non ho memoria! Pazienza, comunque dopo un inizio un po’ faticoso, il romanzo me lo sono comunque goduto un sacco.

Polar Star – Deep Freeze 2018 di Coast Guard News
A quanto pare Stella Polare non è un nome inusuale per le imbarcazioni che navigano in acque ghiacciate

La trama inizia come quella di un giallo qualunque, con il ritrovamento di un corpo, ma fin da subito si capisce che non si svolgerà nel più classico dei modi. Infatti è il comandante della nave che, nonostante le rimostranze degli altri ufficiali, vuole che ci sia un’indagine per capire se si è trattato davvero di un incidente. È così che viene coinvolto Arkady: per il suo passato di detective è il più esperto sulla questione. Solo che Arkady vuole mantenere un basso profilo e non ha voglia di problemi. Accetta comunque perché questo lo terrebbe lontano dal pesce per un po’. La verità però è che non può fare ameno di fare bene il suo lavoro, vuole sapere cosa è accaduto alla vittima, nonostante tentino di ammazzarlo un paio di volte, senza contare l’ostilità del rappresentante di partito.

Sicuramente è proprio Arkady la cosa che ho apprezzato di più di questo libro. È pessimista, sfiduciato, ma anche molto testardo, e soprattutto ha un passione per la verità che non riesce a mitigare, anche di fronte alle difficoltà e ai rischi più gravi, lui deve indagare. A tutto questo si aggiunge il fatto che ama la letteratura: quando l’americana gli regala un libro di un autore russo lui lo custodisce come una cosa preziosissima!

Arkady era compiaciuto perché il libro che gli aveva dato Susan era di Maldelstam, un poeta meraviglioso, urbano, tenebroso e probabilmente assai poco socialista per i gusti di Natasha. Anche se era soltanto una raccolta di lettere, Arkady l’aveva già nascosto premurosamente sotto il materasso come se fosse fatto di fogli d’oro.

(Pagina 122)

Il segnalibro che ho usato durante la lettura.

Ci sono comunque un sacco di altri personaggi, tutti devo dire abbastanza interessanti, anche se nessuno mi ha colpito come Arkady. Citerei comunque Natasha Chaikovskaya, una donna dal fisico imponente, fedele comunista che ha deciso di imbarcarsi per trovare marito (e a fine romanzo sembra aver trovato almeno, per ora, un fidanzato in Kolya: ho tifato per questa coppia!). Natasha mi è piaciuta perché pur con tutte le sue convinzioni di fedeltà al partito riesce all’occasione a ragionare con la sua testa sugli eventi e cambiare anche idea. L’altra donna che ha una parte importante in un mestiere fatto prevalentemente di uomini è l’americana Susan Hightower: se di per sé non mi è dispiaciuta come personaggio non posso dire di averla apprezzata in quanto esiste un po’ solo in funzione di Arkady, già alla sua prima comparsa si capisce che in un modo o nell’altro i due finiranno insieme, quindi non la definirei un personaggio riuscito perché sembra non riuscire ad andare oltre la sua funzione di interesse amoroso del protagonista.

Degli altri personaggi mi hanno colpito un po’ i vari capitani delle navi: sia i russi che gli americani nonostante tutto conservavano, a differenza dei marinai, una certa etica, e infatti il coinvolgimento di Arkady è dovuto proprio al capitano che contro l’opinione degli altri ufficiali decide di indagare subito sulla mostre sospetta.

Mt.Fuji Polar Star Trails di Shimpei YamashitaSegui

L’ambientazione mi è piaciuta molto perché estremamente circoscritta: tutta la vicenda si svolge in poco più di una settimana e quasi esclusivamente sulla Stella Polare. La nave-fattoria è enorme, labirintica, priva di confort e molto politicizzata, quasi una metafora dell’Unione Sovietica, e infatti Arkady ha nei sui confronti un po’ lo stesso atteggiamento (per quel poco che ricordo del romanzo precedente e quello che ho desunto da questo): la odia, odia il fatto di trovarsi lì, odia le ingerenze politiche, ma non la lascia, non può, non riesce, la stessa cocciutaggine che gli fa proseguire l’indagine anche se tentano di ammazzarlo, gli impedisce di disertare. Magari aiuta gli altri a farlo, ha fatto così con Irina nel primo romanzo, ma lui resta.

Commento generale.

Ho iniziato un po’ titubante, come spesso mi accade quando compro un libro sull’onda di qualche entusiasmo e poi non lo leggo per qualche anno. Poi il libro mi ha preso molto, è avvincente, qualche personaggio magari non è caratterizzato proprio benissimo, ma altri li ho trovati meglio gestiti, soprattutto Arkady, il protagonista, che mi ha conquistata. Penso che proverò a continuare con la saga, chissà se esistono anche in ebook!

Copertina e titolo

La copertina di questa mia edizione è una delle copertine più brutte che io abbia mai acquistato! Non ho altro da commentare al riguardo! Il titolo invece è come tutti gli altri della serie breve, conciso, ed è il nome di un luogo, in questo caso una nave.

Shipwreck Entrance di rymin07

Titolo: Stella Polare
Serie: Ispettore Arkady Renko (2)
Titolo originale: Polar Star
Genere: giallo, thriller
Autore: Martin Cruz Smith (sito ufficialeWikipedia)
Nazionalità: statunitense
Prima pubblicazione: 1989
Ambientazione: Mare di Bering, fine anni 80 del XX secolo
Personaggi: Arkady Renko, Natasha Chaikovskaya, Slava Bukovsky, Susan Hightower, Anton Hess
Casa Editrice: Club degli Editori
Traduzione: Roberta Rambelli
Copertina: Giovanni Mulazzani
Pagine: 345
Provenienza: BookMooch, 25 marzo 2014
Link al libro: SITO UFFICIALEIN LETTURAGOODREADSANOBII
inizio lettura: 24 luglio 2022
fine lettura: 4 agosto 2022

Sfide

Un po’ di frasi

La rete saliva fumando, come una belva, lungo la rampa e nella luce delle lampade al sodio accese sulla tolda del peschereccio. Come una chioma lucente, ammassi di strisce rosse, azzurre e arancio coprivano la rete: erano la protezione di plastica che aveva lo scopo di agevolare il passaggio della rete sulle rocce del fondo marino. Come un alito fetido, l’esalazione del freddo oceanico avviluppava quella chioma in un alone di colori che brillava nella nebbia.
[incipit]

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