Teresa Battaglia
← La ragazza dagli occhi di carta
Ninfa dormiente →
Forse loro vedono il mondo meglio di noi. Vedono l’inferno che abbiamo sotto i piedi, mentre noi contempliamo i fiori che crescono sul terreno.
Teresa Battaglia(Pagina 162)
Vorrei dire che dovrei smettere di iniziare nuove serie, ma il fatto è che poi si fanno scoperte piacevoli come questa, e non riesco a pentirmene davvero!
Un orribile omicidio sconvolge il piccolo paese di Travenì, sulle Alpi friulane. Teresa Battaglia investiga per trovare il colpevole, e il suo lavoro è reso ancora più difficoltoso dall’omertà e ostilità degli abitanti del luogo, da un nuovo ispettore giovane e (secondo Teresa) incompetente, e da un inaspettato, preoccupante problema di salute.
![]() |
Il segnalibro che ho usato durante la lettura. |
Non sapevo molto di questo romanzo prima di iniziare a leggere, se non che era un giallo con una protagonista femminile, e su Goodreads ne avevo sentito parlare bene. È bello ogni tanto approcciarsi ai libri in questo modo, anche se ovviamente si corrono dei rischi! Per fortuna questa volta mi è andata più che bene!
Il libro è molto più inquietante di come immaginavo, c’è un serial killer che uccide in maniera estremamente cruenta, e inoltre nell’indagine sono coinvolti anche dei bambini. La trama prende l’avvio da un evento del passato, infatti la storia del presente è intervallata ogni tanto da dei flashback che partono dal 1978, in Austria, in un orfanotrofio chiamato La Scuola, dove i neonati sono ridotti a numeri, e più scopriamo di questo luogo, più sale la pelle d’oca.
Il mistero dei delitti mi è piaciuto molto, è avvincente e interessante, e, come ho detto, molto inquietante. Verso la fine ho anche indovinato qualcosina, cosa che mi fa sempre piacere! :)
L’ambientazione è molto bella. Siamo a Travenì, un paesino immaginario che si trova, mi pare di capire, in Friuli, sulle Alpi. Siamo a dicembre, quindi freddo freddissimo: che meraviglia in questo clima afosissimo leggere di neve e gelo! Poi, ovviamente, posti stupendi: le descrizioni non sono moltissime, ma tutte estremamente affascinanti!
![]() |
Flowers in the snow. di miirex |
Parliamo dei personaggi. La protagonista è Teresa Battaglia, commissario di polizia. Nel capitolo 1 c’è tutta una parte in cui chiaramente l’autrice non voleva farci capire subito che il commissario è una donna: sarebbe potuto essere interessante come approccio, se non fosse che credo difficilmente qualcuno decida di leggere questo libro senza sapere che fa parte della serie con protagonista lei! Comunque, tornado a lei: già la adoro! Me la immaginavo più giovane prima di iniziare a leggere, e ho scoperto invece con piacere che ha sessant’anni tondi tondi. È scorbutica e dura (in questo mi ha un po’ ricordato Vera Stanhope), ma anche molto empatica e compassionevole con le vittime, e perfino, certe volte, con gli assassini.
Ad accompagnarla nelle indagini ci sono un paio di agenti che la conoscono così bene da prevedere le sue reazioni, e provano per lei grande affetto e ammirazione. E poi arriva un nuovo Ispettore, Massimo Marini, un giovane appena trasferitosi dalla grande città. Massimo subito sviluppa nei suoi confronti un rapporto di stima/odio, mentre lei lo detesta soltanto XD. Anche lui mi è piaciuto come personaggio: all’inizio fa una figuraccia dopo l’altra con lei, la trova estremamente irritante ma allo stesso tempo fa di tutto per impressionarla e dimostrarle che non è un incapace. Mi pare poi di capire che anche lui nasconda qualcosa bel suo passato, ovvero il motivo per cui ha deciso di trasferirsi in un piccolo paesino di montagna.
![]() |
Flowers di Sakari Pönniö |
Lo stile di Tuti anche mi è piaciuto, la scrittura non è pesante ma neanche banale, ed è riuscita a creare un personaggio complesso, originale, affascinante, a cui già mi sento affezionata.
Commento generale.
Mi è piaciuto molto questo romanzo, mi ha catturato per la trama avvincente, la bellissima ambientazione e soprattutto la sua protagonista, a cui sono già affezionatissima!
Copertina e titolo
La copertina è sicuramente bella, e anche attinente con il bosco ricoperto di neve e la figura femminile al centro, ma ha proprio troppo il sapore di immagine stock per piacermi davvero. Il titolo invece è molto bello, e si riferisce ad una poesia di Kobayashi Issa presente come citazione sul libro prima dell’inizio del romanzo: Non scordare: noi camminiamo sopra l’inferno, guardando i fiori.
Mini recensione
![]() |
Graveyard flowers di Kim Roslyng |
Sfide
Un po’ di frasi
explicit | Leggi> |
---|---|