Avengers: Hawkeye

Earth’s Mightiest Marksman

di Chick Dixon, Nel Yomtov, Tom Defalco

Hawkeye
Hawkeye (1983)
Hawkeye (2003) →




Shooting at me isn’t so smart either. I shoot back. And I never miss. Never.

Anche sparare a me non è molto intelligente. Io rispondo. E non manco mai il bersaglio. Mai.

Hawkeye

Hawkeye (1994) #1, Pagina 6

Creato da Stan Lee e Don Heck

Continuo con le avventure del supereroe arciere.

Clint Barton ha abbandonato gli Avenger e si è isolato sui ghiacciai canadesi per leccarsi le ferite. I problemi però lo seguono anche qui.

Hawkeye (1994) #1, #2, #3, #4
Marvel Comics Presents (1988) #159, #160, #161
Hawkeye – Earth’s Mightiest Marksman (1998)

SPOILER ALERT:
gli spoiler sono coperti solo se riguardano l’albo in questione, quindi in ogni commento possono esserci spoiler non coperti per gli albi precedenti.

Shafted

Sottotitolo: Same bad attitude, brand-new grudge!
Serie: Hawkeye (1994)
Numero: 1
Prima pubblicazione: 1 gennaio 1994
Sceneggiatura: Chuck Dixon
Disegni: Scott Kolins
Altri autori: Tim Dzon (inchiostri), Jim Novak (letterista)
Copertina: Scott Kolins

West Coast Avengers (1984) #1
Masters of the game →
Voto: 8

Mentre cerca di farsi i fatti suoi perché desidera un periodo di isolamento, nel bel mezzo del ghiacciaio canadese Hawkeye si imbatte in un complesso di edifici dall’aria sospetta, e comincia ad indagare.

Penso di poterlo dire senza coprirlo come spoiler perché è successo prima di questo albo: Mockingbird è morta durante una missione degli Avenger, e Hawkeye ha abbandonato i Vendicatori per piangere in pace. Quindi se ne sta da solo su un ghiacciaio, e non so perché continua comunque ad indossare la maschera! XD

Clint ricorda il suo passato (pagina 10)

Le didascalie delle vignette rappresentano i pensieri di Clint e quindi sono scritti in prima persona: una novità per me, non mi pare di aver letto prima altri fumetti con questa caratteristica.

I cattivi di questa storia sono il Secret Empire, se ho capito bene tipo una costola dell’Hydra. Clint si imbatte in questo misterioso edificio, e scopre che hanno creato una creatura che sembra un ibrido tra uomo e animale e che evidentemente è riuscita a scapare, la stanno inseguendo per ucciderla o riportarla indietro, e ovviamente e Clint non può abbandonarla visto che è sola e ferita contro un esercito armato fino ai denti.

Tra gli scagnozzi del Secret Empire il nostro Clint scorge un volto noto: nientepopodimeno che Trickshot, il vecchio mentore di Clint! Poi c’è una donna, Javelynn, che non conoscevo, e mi sembra un incrocio tra Joker e Due Facce! A capo di questa operazione (lo metto sotto spoiler perché compare proprio nell’ultima vignetta) c’è una certa Viper: penso sia la prima volta che incontro una supercattiva donna, la cosa non mi dispiace anche se il suo costume super attillatissimo non è il massimo.

Finora questa serie mi sta piacendo. Hawkeye, come ho avuto modo di dire, mi è sempre parso un eroe un po’ sfortunato, quindi non stupisce trovarlo in questa situazione di grande sofferenza. In questo albo scopro che le sue frecce (o almeno alcune di esse) sono in adamantio.

Copertina e Titolo

La copertina di questo albo non è straordinaria ma mi piace abbastanza: c’è il faccione pensieroso di Clint e un arrabbiato Hawkeye a figura intera in primo piano. Il titolo non sono sicura di averlo capito: il verbo to shaft ha un significato volgare, e non credo l’avrebbero messo così apertamente in copertina! Ha anche qualche significato meno scurrile, comunque in genere tutti sinonimi di “fregare”, e questo potrebbe essere abbastanza attinente con l’albo. Però come sostantivo shaft significa anche asta di freccia, e non può essere una coincidenza!

Masters of the game

Serie: Hawkeye (1994)
Numero: 2
Prima pubblicazione: 1 febbraio 1994
Sceneggiatura: Chuck Dixon
Disegni: Scott Kolins
Altri autori: Tim Dzon (inchiostri), Christie Scheele (colorista), Jim Novak (letterista)
Copertina: Scott Kolins

← Shafted
Run of the Arrow →
Voto: 7.5

Clint si affezione alla creatura, dandogli anche un nome: Rover. In questo albo scopriamo da dove viene.

I disegni di Rover (pagina 32)

Come s’era già intuito, Rover è una creatura creata dal Secret Empire per scopi ovviamente non pacifici. Non sa parlare ma è in grado di disegnare, e spiega a Clint in questo modo la storia della sua vita. È una storia orribile e tristissima, ma i disegni erano adorabili!

Questo è senza dubbio l’albo più triste perché oltre alla tragedia raccontata da Rover se e consuma un’altra altrettanto terrificante: i cattivi danno alle fiamme l’intero villaggio dov’era la dottoressa e il veterinario da cui si era recato Clint per curare Rover.

Albo assolutamente di passaggio dopo il primo, introduttivo, e i prossimi in cui spero si quagli qualcosa.

Run of the Arrow

Serie: Hawkeye (1994)
Numero: 3
Prima pubblicazione: 1 marzo 1994
Sceneggiatura: Chuck Dixon
Disegni: Scott Kolins
Altri autori: Tim Dzon (inchiostri), Christie Scheele (colorista), Jim Novak (letterista)
Copertina: Scott Kolins

← Masters of the game
Rage→
Voto: 8

Clint ha bisogno d’aiuto ma non vuole rivolgersi agli Avenger, così chiama un ex vendicatore come lui: War Machine.

Mi fa sempre piacere incontrare qualche altro supereroe, è sempre interessante variare un po’ da questo punto di vista. In questo albo vediamo War Machine ovvero James Rhodes, che avevo già incontrato negli albi di Hawkeye nei panni però di Iron Man. Rhodes porta Clint da uno scienziato, Mack Mendelson, che rifornisce Clint di un nuovo armamentario di arco, frecce, ecc., e anche un nuovo costume (che, decisamente, preferisco ai precedenti). Ah, Mack regala a Clint anche una moto volante, che quindi deduco sia una caratteristica di Hawkeye nei fumetti, visto che ce l’aveva anche nella serie precedente, e una volta ricordo di averlo visto anche in una serie animata.

Un altro albo di passaggio, in cui Hawkeye “riprendere le forze” e si riarma, e ha anche l’occasione per confidarsi un po’ con Jim Rhodes sul suo dolore.

Rage

Serie: Hawkeye (1994)
Numero: 4
Prima pubblicazione: 1 aprile 1994
Sceneggiatura: Chuck Dixon
Disegni: Scott Kolins
Altri autori: Tim Dzon (inchiostri), Christie Scheele (colorista), Jim Novak (letterista)
Copertina: Scott Kolins

← Run of the Arrow
Rocky Reunion →
Voto: 8

La resa dei conti: Hawkeye e Rover vs Secret Empire.

Ormai la faccenda per Clint è diventata personale, e sono lui e Rover ora a inseguire il Secret Empire fino in Brasile: un bel cambio di location, dai ghiacciai alla foresta pluviale!

Pagina 70

Scopriamo qualcosa di nuovo sui piani di Viper: vuole creare un esercito di bio-coms (biological combat units: unità di combattimento biologiche) da vendere al miglior offerente, e Rover e i suoi erano un primo tentativo. I nuovi bio-coms sono molto più grossi e feroci e Viper li “testa” mandandoli proprio contro Hawkeye e Rover. Ovviamente vinceranno i nostri, ma con fatica.

Ho dato un voto positivo a questo albo perché comunque la serie mi è piaciuta e questa è stata una degna conclusione, però c’è una cosa che mi ha infastidito non poco: Clint si salva solo grazie a Trickshot a cui all’improvviso spunta una coscienza almeno nel confronti di Clint! Intendiamoci, io sono sempre a favore del cattivo che si redime, ma qui è stato troppo forzato e soprattutto troppo comodo per risolvere la brutta situazione!

Il finale è un po’ scontato ma comunque mi è piaciuto: l’esperienza vissuta con Rover ha aiutato Clint a fare i conti con i suoi demoni, e alla fine della serie riesce ad accettare il fatto che la morte di Bobbi non è stata colpa sua né degli Avenger ma che è successo perché lei stava facendo qualcosa che riteneva importante, e decide quindi di porre fine al suo isolamento e ritornare nel mondo, ma non subito, resterà ancora un po’ nella giungla.

Rocky Reunion

Serie: Marvel Comics Presents (1988)
Numero: #159
Prima pubblicazione: 8 luglio 1994
Sceneggiatura: Nel Yomtov, Fabian Nicieza, Chris Cooper, Glenn Greenberg
Disegni: Robert Walker, Reggie Jones, Jerry Decaire, Edmund Perryman

← Rage
Bellies full of fire →
Voto: 5

Gli Avenger reagiscono all’abbandono di Clint in maniera diversa: Iron Man dice agli altri di lasciarlo stare, ma U.S. Agent non è d’accordo e parte alla ricerca del nostro arciere.

Questa miniserie su Occhio di Falco continua la storyline interrotta dalla precedente, ma all’inizio ho faticato a capirci qualcosa! Intanto a parte Iron Man non riconoscevo nessun altro, anche se poi ho capito che la donna che si muoveva in modo da scoprire sempre le gambe (…) era Wanda. Altra cosa che non mi è chiara è che cos’è la Force Works di cui parlano.

Comunque, il succo della storia di quest’albo è che l’Aveger chiamato U.S. Agent (aka John Walker o Peeved Patriot, mai sentito prima!) ce l’ha con Clint per averli abbandonati, lo rintraccia in Tennessee e lo attacca così di botto, e Clint cerca di difendersi senza ferirlo, ma Agent lo acceca con una luce, Clint sbaglia il colpo e lo ferisce pare mortalmente.

Questo U.S. Agent lo trovo abbastanza odioso, e povero Clint, ci mancava anche un “amico” che gli dà addosso! Questa serie mi sta piacendo molto meno della precedente, trovo troppo stupido tutto questo astio di U.S. Agent! Anche i disegni mi piacciono di meno.

Bellies full of fire

Serie: Marvel Comics Presents (1988)
Numero: 160
Prima pubblicazione: 1 agosto 1994
Sceneggiatura: Fabian Nicieza, Chris Cooper, Carl Potts, Nel Yomtov
Disegni: Robert Walker, Reggie Jones, Barry Crain, Jerry Decaire

← Rocky Reunion
The Hungry Wolf →
Voto: 4

Hawkeye e U.S. Agent lottano ancora.

Niente, questa serie la trovo veramente stupida! Ancora non ho capito perché U.S. Agent ce l’ha così tanto con Clint! Mi pare di capire che è arrabbiato perché se n’è andato dagli Avenger, e forse li ha abbandonati in una situazione difficile, però mi sembra una reazione esagerata volerlo ammazzare per questo! Poi veramente questo supereroe non ci fa una gran figura! Accusa Hawkeye di averlo colpito alla schiena, ma è lui che per primo l’ha assalito a tradimento! Bah, non ci trovo proprio senso! Poi una volta sbollita la rabbia, i due chiacchierano amabilmente come niente fosse! E il cretino vuole attaccarlo di nuovo ma cade e rimane incastrato, e Clint (giustamente, direi!) lo abbandona lì, e vediamo che viene attaccato da un lupo nell’ultima vignetta. Penso sia abbastanza prevedibile cosa accadrà adesso.

The Hungry Wolf

Serie: Marvel Comics Presents (1988)
Numero: 161
Prima pubblicazione: 8 agosto 1994
Sceneggiatura: Chris Cooper, Fabian Nicieza, Carl Potts, Nel Yomtov
Disegni: Reggie Jones, Robert Walker, Barry Crain, Jerry Decaire

← Bellies full of fire
Hawkeye – Earth’s Mightiest Marksman (1998) →
Voto: 5

Hawkeye e Agent fanno pace.

Questi albi sono super corti, e comunque riescono a essere noiosi! Questa miniserie è senza dubbio bocciata. In questo terzo e ultimo albo Hawkeye ovviamente salva U.S. Agent dal lupo, i due fanno la pace, poi litigano di nuovo, poi di nuovo pace… boh!

Almeno finalmente ho capito cos’è la Force Works: credo sia il nuovo nome di quelli che erano i West Coast Avengers. Il finale non mi è dispiaciuto: alla fine Clint se ne va un’altra volta, lasciando una lettera riappacificatoria e nell’ultima vignetta dice di essere pronto a tornare, vedremo.

Ultima nota tecnica: la brevità e la mancanza di copertine di queste storie mi fa pensare che all’interno di ogni albo della serie “Marvel Comics Presents” ci siano storie diverse su diversi supereroi, ma non sono riuscita a trovare maggiori informazioni al riguardo.

Hawkeye – Earth’s Mightiest Marksman (1998)

Serie: Hawkeye – Earth’s Mightiest Marksman (1998)

Titoli: “Battered by Batroc!”, “Assaulted by Oddball!”, “Trounced by Taskmaster!” (ho messo gli ultimi due sotto spoiler perché annunciano i cattivi presenti che credo volessero essere una sorpresa)

Numero: 1
Prima pubblicazione: 1 ottobre 1998
Sceneggiatura: Tom Defalco
Disegni: Jeff Johnson, Dave Ross, Mark Bagley
Altri autori: Scott Kolins, Tom Wegrzyn, Al Milgrom (inchiostri), Jim Novak, Sue Crespi (letterista), Joe Andreani (colorista)
Copertina: Darick Robertson

← The Hungry Wolf
The High, Hard Shaft (2003-2004) →
Voto: 6

Hawkeye ha preso l’incarico di preparare due giovani reclute dei Reserve Avengers quando entra in contatto con dei cattivoni che hanno un piano che lo coinvolge.

Continua la mia confusione su come funzionano gli albi Marvel: questa storia è divisa in tre, ha anche tre titoli diversi per ogni parte, ma mi risulta essere un unico numero, quindi la commento tutta insieme anche perché non ho molto da dire: anche questo è stato un po’ una delusione, anche se meglio del precedente, comunque. Qui ci troviamo nel 1998 e non c’è nessuna connessione con gli albi precedenti se non il fatto che c’è Hawkeye come protagonista. Lo troviamo di nuovo inserito negli Avenger, tanto che fa da mentore a due giovani reclute. Io avrei preferito leggere l’albo in cui finalmente ritornava, ma pazienza.

Firestar (pagina 138)

Le due giovani riserve degli Avenger sono supereroi che non conoscevo: Firestar e Justice. La prima ha il potere di creare e manipolare microonde, il secondo ha poteri telecinetici. Tra i due mi è particolarmente piaciuta Firestar, per come ha cercato più volte di inculcare un po’ di senso in Clint, come ha risolto con efficienza situazioni difficili e anche per come risponde sarcasticamente ai cattivi.

A proposito di questi cattivi, li ho trovato abbastanza ridicoli e per niente incisivi. Siccome sembra che la loro comparsa in scena volesse essere una sorpresa, copro tutto sotto spoiler. Abbiamo qualche cattivo che compare per pochissimo: Batroc, Machete e Oddball; quest’ultimo l’avevamo già conosciuto in Hawkeye (1983). Poi ci sono due cattivi più importanti. La prima è Augusta Seger, aka Albino, una scienziata che ha assoldato gli altri cattivi per catturare Hawkeye ma che a sua volta lavora per Taskmaster. Quest’ultimo ha un potere particolare: i suoi riflessi fotografici gli permettono di copiare qualunque azione dopo averla vista. Evidentemente non gli bastava, perché non può replicare le azioni dei supereroi che hanno dei poteri, quindi il suo piano era di attirare Hawkeye e con lui qualche altro supereroe “minore” per rubare loro i poteri. Come accaduto anche in passato, l’errore più grande dei cattivi è prendere di mira Hawkeye ritenendolo un supereroe di seconda categoria, anche se effettivamente stavolta senza Justice e, soprattutto, Firestar, non ce l’avrebbe fatta.

Questa storia è abbastanza evitabile, non brutta ma neanche bella. Mi ha fatto piacere rivedere Clint contento e inserito nel gruppo, e ci regala qualche bella scena come quando lancia una freccia senza neanche guardare (e ovviamente fa centro), segue la serie tv Highlander e ama farsi ritenere stupido (e alle volte un po’ devo dire mi ha lasciato il dubbio che lo fosse davvero!). Nel complesso un fumetto piuttosto noioso, il grosso della storia è occupato da combattimenti neanche particolarmente avvincenti, e a parte qualche battutina ogni tanto non mi ha divertito.

La silhouette di Hawkeye (pagina 40)

Commento generale.

La prossima volta che voglio proseguire con la storia di Hawkeye e trovo un libro unico che contiene più serie, mi compro gli albi singoli! Perché il fumetto principale di questa raccolta, il primo, mi è piaciuto, gli altri due decisamente no.

La serie Hawkeye del 1994 non è in realtà niente di che, ma esplora i sentimenti di Clint in un momento molto triste della sua vita, e ce lo mostra in azione a difesa dei più deboli, quindi comunque è stata una bella lettura sia in generale che a proposito di questo personaggio. La seconda storia oltre a essere noiosa e offrire poco di più su Clint rispetto alla precedente, mi ha irritato considerevolmente per il comportamento di U.S. Agent. L’ultima storia è completamente scollegata dalle altre, non è particolarmente interessante ma almeno non è irritante, però non offre veramente nulla di nuovo.

I disegni, a parte alcuni primi piani in cui Clint stava sempre a digrignare i denti, mi sono piaciuti, li trovo più vicini al mio gusto rispetto ai fumetti più vecchi che ho letto. Mi ha fatto sorridere il fatto che invece delle parolacce mettono i classici caratteri dei fumetti, tipo “He doesn’t give a #!@£$!“. Chissà se fanno ancora così anche nei fumetti odierni!

Insomma, un libro per nulla entusiasmante, ma non una brutta lettura. Sicuramente Hawkeye mi piace ancora, e proseguirò con le sue storie.

Mini recensione

Carino ma nulla di nuovo
Pagina 162

Titolo: Avengers: Hawkeye
Sottotitolo: Earth’s Mightiest Marksman
Serie: Hawkeye (1994), Marvel Comics Presents (1988), Hawkeye – Earth’s Mightiest Marksman (1998)
Genere: fumetto, supereroi
Sceneggiatori: Chuck Dixon, Nel Yomtov, Tom Defalco
Disegnatori: Scott Kolins, Jerry Decaire, Jeff Johnson, Dave Ross, Mark Bagley
Nazionalità: statunitense e canadese (David Ross)
Prima pubblicazione: 1994 e 1998 (2012 in volume)
Ambientazione: Canada, Brasile e Stati Uniti, 1994-98
Personaggi: Hawkeye (Occhio di Falco), aka Clinton “Clint” Francis Barton
Casa Editrice: Marvel
Pagine: 165
Provenienza: Marvel Comics, 23 gennaio 2022
Link al fumetto: SITO UFFICIALEGOODREADS
inizio lettura: 23 marzo 2022
fine lettura: 29 marzo 2022

Sfide

Un po’ di frasi

Hope this baby finds its mark. Don’t try this shot at home, kiddies.
Spero che questo piccolo trovi il suo obiettivo. Non provate questo colpo a casa, bambini.
Hawkeye
(Hawkeye 1994 #1, Pagina 21)
Laser-guided robot gun. Spits out thirty rounds a second. All I have is a steady eye and one shot. By the way. Did I tell you that I never miss?
Pistola robotizzata con guida laser. Sputa trenta colpi al secondo. Tutto quello che ho è un occhio fermo e un solo colpo. A proposito. Vi ho detto che non manco mai il bersaglio?
Hawkeye
(Hawkeye 1994 #3, Pagina 60)
All that I have worked for destroyed by an idiot armed with an antique!
Tutto quello per cui ho lavorato distrutto da un idiota armato di un oggetto d’antiquariato!
Viper
(Hawkeye 1994 #4, Pagina 86)
Campfire’s out. Pitch blackness now. Not a single trick arrow in the quiver. Heh, he doesn’t stand a chance.
Il fuoco è spento. Ora è buio totale. Non una sola freccia speciale nella faretra. Eh, lui non ha nessuna possibilità.
Hawkeye
(Marvel Comics Presents #159, Pagina 98)
Batroc: I appear to have underestimated you, mon ami…..
Hawkeye: Happens all the time!
Batroc: Mi sembra di averti sottovalutato, mon ami…..
Hawkeye: Succede tutte le volte!
(Hawkeye – Earth’s Mightiest Marksman, Pagina 123)
Hawkeye: You learned all that on the internet?
Firestar: Like a certain friendly neighborhood wall-crawler once remarked, “a web is a terrible thing to waste!”
Hawkeye: Hai imparato tutto questo su Internet?
Firestar: Come ha fatto notare una volta un certo amichevole scala muri di quartiere, “una rete è una cosa terribile da sprecare!”
(Hawkeye – Earth’s Mightiest Marksman, Pagina 135)
[Web in inglese significa sia ragnatela che rete, non sapevo come altro tradurlo]
Fighting for their lives against a state-of-the-art robotics, and they still won’t shut up! No wonder they inspire such animosity!
Combattono per la loro vita contro dei robot all’avanguardia, e ancora non stanno zitti! Non c’è da stupirsi che ispirino tanta ostilità!
Albino
(Hawkeye – Earth’s Mightiest Marksman, Pagina 144)
Albino: Really?! Then you should polish your aim… because you missed me by almost a mile!
Hawkeye: I’ve got a flash for you, pretty lady… I never miss!
Albino: Sul serio?! Allora dovresti perfezionare la tua mira… perché mi hai mancato di quasi un miglio!
Hawkeye: Ho una notizia flash per te, bella signora… io non manco mai il bersaglio!
(Hawkeye – Earth’s Mightiest Marksman, Pagina149 )

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