I had a car, but on most days in that fall of 1973 I walked to Joyland from Mrs. Shoplaw’s Beachside Accommodations in the town of Heaven’s Bay.
Avevo una macchina, ma la maggior parte dei giorni in quell’autunno del 1973 andavo a piedi a Joyland dagli Alloggi sulla Spiaggia della Signora Shoplaw nella città di Heaven’s Bay.
[incipit]
Un King un po’ più soft ma la virata verso il giallo non mi è dispiaciuta per niente!
Devin Jones ci racconta dell’estate del suo primo anno d’università, quando cercava di riprendersi da un cuore spezzato e intanto lavorava nel parco divertimenti Joyland. Tra le tante attrazioni di Joyland c’è un treno fantasma che la leggenda vuole contenga un vero fantasma, quello di Linda Gray, una ragazza uccisa lì anni prima. Devin diviene ossessionato dall’idea e inizia ad indagare su Linda.
Joyland di TinaTodd |
Questo libro è un po’ diverso dal solito King, o almeno quello a cui sono abituata io. Più che un horror o un fantasy mi ha dato l’impressione di un giallo con una componente soprannaturale e altre caratteristiche tipiche di King. Personalmente questa particolarità non mi è dispiaciuta, anzi, quando Devin comincia a concentrarsi sull’indagine il mio interesse è decisamente cresciuto! Infatti un difetto che ho trovato in questo libro è che la parte introduttiva è troppo lunga, sembra non succedere nulla per un sacco di tempo! Intendiamoci, è sempre piacevole da leggere, lo stile di King comunque mi piace anche quando non sta raccontando molto, però quella parte era meno avvincente.
Infatti la trama fatica a quagliare, per un bel po’ mi sono chiesta: ma quindi? Che deve succedere? Poi di punto in bianco entrano nuovi personaggi, la storia si focalizza ed ecco che non riuscivo più a smettere di leggere! Infatti mentre all’inizio leggevo con piacere ma molto lentamente, la parte finale me la sono divorata. A proposito di questo finale: la scoperta dell’assassino di Linda Gray è stata imprevedibile e molto prevedibile allo stesso tempo. Voglio dire, se questo assassino si fosse rivelato una persona del tutto estranea alla storia sarebbe stata un po’ una delusione, quindi doveva essere uno dei personaggi che già conoscevamo, e chi se non quello più simpatico, che aveva preso Devin sotto la sua ala e l’aveva ammaliato, come faceva con tutti?
The Giant Wheel di h4nd |
L’ambientazione mi è piaciuta molto. Quella puramente geografica (siamo in North Carolina) è poco enfatizzata ma non per questo meno bella, perché comunque siamo sull’oceano. Più di preciso l’ambientazione dei questo romanzo è il mondo dei giostrai (carny in inglese americano). Ne scopriamo il gergo, le abitudini, ne impariamo insieme a Devin i segreti. Io non sono purtroppo una assidua frequentatrice di questi luoghi, però ne ho visitati diversi, ed è stato molto interessante e affascinante vedere quel mondo dal di dentro. Per esempio al nostro protagonista, come a molti altri giovani impiegati, tocca ogni tanto indossare un costume di quelli col testone enorme che si vedono nei parchi a tema, e descrive quanto sia difficile farlo sotto il sole estivo: è una cosa a cui ho pensato spesso, quando io sono a maniche corte e sto comunque avendo molto caldo, e vedo qualcuno in costume, anche senza il testone, mi chiedo come sempre come facciano a sopportarlo! Bè, secondo Devin/King semplicemente schiattano per tutto il tempo, e ogni performance non dura più di 15 minuti.
Commento generale.
Un romanzo che, pur rimanendo sempre piacevole da leggere, ci mette parecchio per ingranare, ma quando poi lo fa diventa subito avvincente ed emozionante. Una storia di fantasmi che è un po’ anche giallo e romanzo di formazione. Un libro che si discosta da quello che è il King “classico” (almeno per quanto lo conosco io) ma che non per questo delude.
Copertina e titolo
La copertina della mia edizione mi piace molto, è bella, accattivante e attinente (vediamo nello sfondo Joyland tutto illuminato, e in primo piano quella che penso sia Erin Cook, l’amica di Devin). Il titolo gioca sull’immagine allegra e festosa di una “terra di gioia” (traduzione letterale di joyland) e quello che uno si aspetta da un libro di King, ovvero l’esatto opposto.
Curiosità
Come ho detto parte del fascino dell’ambientazione di questo romanzo è dovuta al fatto che King ci fa immergere nel mondo dei giostrai anche insegnandoci il loro gergo segreto. Nella postfazione King stesso nomina il Dictionary of Carny, Circus, Sideshow & Vaudeville Lingo da cui ha presto molte delle parole: non avevo idea esistesse un testo del genere! Ho trovato una versione online disponibile QUI, per chi fosse interessato.
Mini recensione
Immagine realizzata con l’app Wombo.art |
Grazie a…
…Roberta Bookshelf, la cui recensione mi ha fatto venire voglia di leggere questo libro.
Sfide
Un po’ di frasi
explicit | Leggi> |
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