A “Sarah’s Scribbles” collection
di Sarah Andersen
Adoro i fumetti di Sarah Andersen, e anche questa ennesima raccolta si è dimostrata adorabile come le precedenti!
La nuova raccolta di fumetti di Sarah Andersen, che continue le strisce pubblicate sui social in cui racconta la sua vita di “oddball“.
La me che vuole essere dark / La me che vuole essere una principessa / La me in tuta / “Perché vinco sempre io” (Pagina 51) |
Probabilmente mi ripeterò rispetto a quanto ho detto nei commenti alle precedenti raccolte di questa autrice, però effettivamente quello che mi piace (tanto) di questi fumetti sono sempre le stesse caratteristiche! La grandezza di questi fumetti infatti è che con umorismo e sagacia in poche vignette raccontano esperienze che ci toccano un po’ tutti. Esperienze buffe, strambe, ma a volte anche tristi, però Andersen riesce comunque a strapparci un sorriso anche in questi casi.
Lo stile di questa autrice è molto caratteristico, con questi personaggi con gli occhi grandissimi, a me piace moltissimo, mi fanno ridere solo guardandoli! Trovo poi che Andersen sia veramente molto brava a esprimere stati d’animo e sentimenti dei personaggi con pochissimi tratti: i disegni sono molto minimalisti, non ci sono molti dettagli, eppure riescono ad essere tremendamente espressivi!
Io sono indipendente. Non ho bisogno di nessuno. / Non ho bisogno di attenzione o coccole. / Bagno! (Pagina 8) |
Dulcis in fundo: per la prima volta questa raccolta include anche dei fantastici sticker, e da planner addict quale sono è stata una sorpresa meravigliosissima!!!
Commento generale.
Gatti, internet, differenze generazionali, situazioni di quotidiana assurdità: con il suo tratto caratteristico, buffo ed adorabile, Sarah Andersen ci parla di sé, ma ovviamente anche di noi. Il risultato è una raccolta divertentissima ma che lascia spazio, tra una risata e l’atra, anche a riflessione, autoanalisi e soprattutto quella sensazione estremamente confortante che anche se siamo strambə oddball, non siamo solə!
Copertina e titolo
Le copertine di Sarah Andersen mi piacciono sempre molto, soprattutto perché alcuni particolari (in questo caso le righe sulla maglia e il titolo) sono fatti di tessuto e quindi in rilievo. Il titolo è buffo e, come in quasi tutte le raccolte precedenti, quasi impossibile da tradurre in italiano: Oddball significa “tipo strambo, tipo originale, tipo stravagante”.
Mini recensione
Immagine presa dal sito ufficiale dell’autrice |
Sfide
Un po’ di vignette
Siccome sono pigra e non mi andava di scannerizzarle tutte, le immagini le ho prese dalla pagina Facebook ufficiale Sarah’s Scribbles. Le traduzioni sono mie, si accettano suggerimenti per migliorarle.
Devo smettere di rimandare l’acquisto di questo volume >__<
Guarda, sarà stato anche il periodo che necessitava di qualche lettura di questo tipo, ma a me è piaciuto anche più del precedente!