The Last Story

Ancora tra noi

di Christopher Pike

Remember Me
La morte può attendere



The silver lining of success often tarnishes before it can be enjoyed. For me, being rich and famous was both wonderful and awful. Wonderful because money and notoriety are necessary and useful in a world where almost everything can be pur chased with them. Awful because that same wealth and fame caused me to forget that I can never truly own anything in this world. Like everyone else, I am here for only a short time and then, no matter how rich and important I have become, I will be gone. It’s ironic that I, who have died and returned to life, should forget that.

Il lato positivo del successo spesso si appanna prima che possa essere goduto*. Per me, essere ricca e famosa era sia meraviglioso che terribile. Meraviglioso perché denaro e notorietà sono necessari e utili in un mondo in cui con loro si può acquistare quasi tutto. Terribile perché quella stessa ricchezza e fama mi hanno fatto dimenticare che non potrò mai possedere veramente nulla in questo mondo. Come chiunque altro, sono qui solo per un breve periodo e poi, non importa quanto ricca e importante sia diventata, me ne andrò. È ironico che proprio io, che sono morta e tornata in vita, mi dimentichi di questa cosa.

[incipit]

Credo che questo libro sia la prima e unica lettura di quest’anno che mi permette di andare avanti con i buoni propositi che mi ero prefissata perché mi permette di concludere una trilogia iniziata quando ero ragazzina, quindi tanti anni fa. Non una brutta lettura, ma un po’ mi ha deluso: il primo romanzo della serie rimane per me inimitabile!

ATTENZIONE!!!!!
A partire già dalla trama sono coperti solo gli spoiler per questo romanzo e non quelli per i romanzi precedenti della serie!

Shari Cooper è una giovane donna che alcuni anni prima ha avuto un raro privilegio: è potuta tornare in vita prendendo il corpo e l’identità della giovane Jean Rodrigues, diventando così una Wanderer (non ricordo come l’abbiano tradotto in italiano). Come si era ripromessa di fare, Shari sta scrivendo romanzi, tra cui anche la sua storia, con l’intento di aiutare le persone a comprendere la vita oltre la morte. Sta avendo molto successo, e ora il suo primo romanzo è in procinto di diventare un film.

Young blind writer di Ruslan Vassiljev

Premessa: questo è il terzo libro di una trilogia di cui ho un po’ di ricordi del primo ma ho evidentemente completamente rimosso il secondo perché qui ritrovo date per scontate cose di cui io proprio non ho memoria. Quindi se nella recensione mi trovare a dire “credo, penso, immagino”, è per questo motivo. Non ricordare nulla del volume di mezzo sicuramente mi ha reso più complicata la lettura, ma tutto sommato è un romanzo comunque godibile anche da solo perché le cose passate si possono un po’ ricostruire con qualche accenno.

Shari Cooper, la protagonista, nel corpo di Jean Rodrigues, in questo romanzo ha 21 anni e dopo il grande successo come scrittrice (utilizzando come nome d’arte quello che è in realtà il suo vero nome, Shari Cooper) si sta dedicando alla nuova professione di produttrice del film tratto dal suo primo romanzo. Il libro in questione si intitola First to Die, ad un certo punto ce ne vene raccontata brevemente la trama e mi spiace dire l’ho trovato abbastanza insulso. Ero molto più interessata invece all’ultimo libro da lei pubblicato, Remember Me, perché si trattava appunto della storia vera di Shari che noi lettori abbiamo letto nel primo romanzo della serie. Ovviamente non è che volevo me lo raccontasse, ma volevo saperne di più su come era stato accolto, mi pare che vengano come lasciate delle cose in sospeso su questo punto (tipo la reazione della madre di Shari). In generale comunque la parte di trama legata alle riprese del film, che per svariati aspetti diventa quella preponderante, è quella che invece a me è piaciuta di meno. Mi intrigava molto di più il nuovo libro che Shari inizia a scrivere, The Starlight Crystal, una storia filosofico-fantascientifica che sembra da subito interessante e che noi lettori vediamo proprio in fase di creazione: la storia si blocca ogni volta che Shari perde l’ispirazione, per ricominciare quando si risiede davanti al computer e la sente fluire in lei. Mi ha affascinato molto questa storia nella storia anche se non la capivo bene. Soltanto proprio alla fine del romanzo viene spiegato che si trattava di una storia vera avvenuta, nonostante l’ambientazione fantascientifica, agli albori dell’umanità.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura: chi l’avrebbe detto che con quelle stelline si sarebbe rivelato attinente al romanzo che Shari sta scrivendo, The Starlight Crystal!

I personaggi non mi hanno entusiasmato particolarmente. Shari è la protagonista, parla sempre in prima persona come faceva, credo, anche nei libri precedenti. Lei in generale mi piace, ma qui si comporta in maniera così ingenua e si lascia manipolare dagli altri con tanta facilità che l’ho trovata irritante. Un alto personaggio importante è Peter, il fidanzato di Shari, sua anima gemella in senso abbastanza letterale perché se ho capito bene si sono incontrati nel libro precedente mentre entrambi erano solo spiriti (credo, magari si conoscevano già prima?), mentre ora anche lui come Shari è un Wanderer. Poi c’è Jimmy, il fratello di Shari, di lui ricordavo qualcosina in più perché era un personaggio importante già nel primo libro. Poi c’è un personaggio nuovo, Roger, e lui l’ho odiato fin da subito! Non so se sono io che proprio non lo sopportavo o era proprio così che doveva apparire, ma credo di no, credo che l’idea fosse quella di un personaggio ambiguo, magari il classico bad boy, fatto sta che Shari perde la testa per lui, e quando alla fine scopriamo che era il cattivo (una sorta di parallelo malvagio dei Wanderer) forse doveva essere uno shock ma era così insopportabile che io me l’aspettavo da parecchio, anzi, mi pareva talmente palese che ad un certo punto ho pensato si trattasse di un inganno voluto e che alla fine si sarebbe rivelato uno dei buoni, ma così non è stato!

Ultima cosa: non so se si possa definire un personaggio del libro perché compare pochissimo, ma ha la sua importanza, comunque Shari incontra ad un certo punto uno yogi che insegna tecniche di meditazione e in cui a Shari sembra di ritrovare un essere soprannaturale incontrato da lei e da Peter quando erano nell’aldilà. Da alcuni anni ho iniziato a meditare quasi quotidianamente grazie all’applicazione Headspace, e mi è piaciuto molto come viene presentata l’importanza di questa pratica, perché sono molto d’accordo sui suoi benefici. Poi il resto del discorso dello yogi l’ho trovato invece un po’ noioso, ma pazienza!

crystal clear di TheRealArdoria

Commento generale.

Con questo libro concludo una trilogia iniziata qualcosa come venticinque anni fa. Il primo libro mi era stato prestato, mi era piaciuto tantissimo, e infatti ho voluto recuperarlo e rileggerlo, e anche alla seconda lettura il mio giudizio era stato positivo. Il secondo libro pare mi fosse pure piaciuto parecchio, almeno stando alla recensione qui sul blog (come ho detto, non lo ricordo per niente!). Questo terzo libro mi ha un po’ deluso. La storia non era particolarmente accattivante, la protagonista l’ho trovata un po’ sottotono, gli altri personaggi anche poco incisivi. Insomma, una lettura non spiacevole ma che non mi ha coinvolto più di tanto. Inoltre rispetto ai precedenti qui la componente gialla è inesistente, sì c’è un mistero, e c’è anche una sorta di indagine se vogliamo, ma non è neanche lontanamente la parte preponderante, né particolarmente accattivante. Nel romanzo Shari è una scrittrice di Young Adult, facendomi intendere anche questi romanzi sono pensati per quel genere, confermando quindi il fatto che non fa proprio per me.

Volendo concludere: questo romanzo è stato un po’ una delusione, specie viste le aspettative che avevo, però non è comunque tutto da buttare, alcune parti, come quelle riguardanti la meditazione oppure il racconto che Shari stava scrivendo, The Starlight Crystal, mi sono piaciute molto, quindi nel complesso si guadagna la sufficienza, e soprattutto sono comunque contenta di averlo letto per aver finalmente portato a termine la trilogia, e aver visto la fine della storia di Shari.

Copertina e titolo

La copertina di questa mia edizione non mi fa impazzire ma non è brutta, solo che mostra praticamente la scena finale del romanzo! Il titolo originale è super semplice e non lascia dubbi su dove si colloca nella serie questo romanzo! Il titolo italiano è come sempre un “boh”!

Curiosità

Spulciando la pagina FB di Christopher Pike ho scoperto che il libro The Starlight Crystal esiste davvero! Come avevo detto mi aveva intrigato molto, e poi ho una certa passione per gli pseudobiblia, quindi ovviamente lo aggiungo subito alla wishlist!

Mini recensione

Chiusura di serie in sordina

I want people to…remember me di sleepyragdoll

Titolo: The Last Story
Serie: Remember Me (3)
Titolo italiano: Ancora tra noi
Genere: young adult, ragazzi, fantasy, thriller
Autore: Christopher Pike (Pagina FacebookWikipedia)
Nazionalità: statunitense
Prima pubblicazione: 1995
Ambientazione: Los Angeles, anni 90 del XX secolo
Personaggi: Shari Cooper
Casa Editrice: Simon Pulse
Copertina: design di Laura Eckes, immagine di Chris King
Pagine: 249
ISBN: 978-1-5344-8321-7
Provenienza: Amazon, 2 febbraio 2021
Link al libro: IN LETTURAGOODREADS
inizio lettura: 1 maggio 2021
fine lettura: 21 maggio 2021

Sfide

Un po’ di frasi

Yet you look to the future to make you happy. I’ll be happy, you say, when I’m married. Then, after you get married, you think, I’ll be very happy when we have children. Of course, when you have kids you can’t enjoy yourself without a house. You postpone your happiness until that perfect future date, but it never arrives.
Be in the present moment. If you live fully now, tomorrow will take care of itself. If you are happy now, the past will not torment you.
Eppure guardate al futuro per essere felici. Sarò felice, dite, quando sarò sposato. Poi, dopo esservi sposati, pensate, sarò molto felice quando avremo dei bambini. Ovviamente, quando avete dei bambini non potete essere contenti senza una casa. Rimandate la vostra felicità fino a quella perfetta data futura, ma non arriva mai.
Siate nel momento presente. Se vivete pienamente ora, il domani si prenderà cura di se stesso. Se siete felici ora, il passato non vi tormenterà.
Lo yogi
(Pagina 102)

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* Questa frase è difficile da tradurre perché “silver lining” significa in senso figurato “lato positivo” ma letteralmente è “rivestimento argentato”, per l’uso del verbo to tarnish (annerirsi, ossidarsi) è efficace nella metafora del metallo, ma non sapevo come tradurlo. Avevo pensato a qualcosa come “risvolto dorato”, ma a parte che non so se si sarebbe capito, poi in realtà l’oro, a differenza dell’argento, non si ossida.

2 pensieri riguardo “The Last Story

  1. “[…] mi permette di concludere una trilogia iniziata quando ero ragazzina […]”

    Sante parole! Io non devo concludere trilogie iniziate da ragazzina, ma mi mancano diversi terzi volumi di serie incominciate tanti anni fa. Me ne vengono in mente due, in particolare: la trilogia di Gemma Doyle di Libba Bray e quella, decisamente meno celebre, di Mary Finch di Rose Melikan. Qundo ci penso… Spero di recuperarli durante una prossima permanenza in Italia, quando viaggiare sarà fattibile.

    1. Queste due che citi non le conosco, e non dirmi nulla se no poi mi viene voglia di iniziare pure quelle! XD Io ho svariate saghe, serie e trilogie in cui sono ferma tipo al primo, e continuo ad iniziarne altre! Sono tremenda! Per questo quindi è una gran cosa quando riesco a finirne qualcuna! Infatti tra le sfide librarie di quest’anno ne ho scelta una apposta per questo: mi devo decidere se non a finirle almeno ad andare avanti con un po’ di saghe!

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