La serie infernale
di Agatha Christie
Poirot
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In this narrative of mine I have departed from my usual practice of relating only those incidents and scenes at which I myself was present. Certain chapters, therefore, were written in the third person.
In questo mio racconto mi sono discostato dalla mia consueta pratica di raccontare solo quegli episodi e scene in cui io stesso ero presente. Alcuni capitoli, perciò, sono stati scritti in terza persona.
[incipit]
Raramente leggo libri di uno stesso autore uno dopo l’altro, ma avevo voglia di concludere l’anno con qualcosa di leggero e coinvolgente, e come bonus mi ha aiutato a completare una sfida. In tutti i casi, non sono rimasta delusa!
Mentre Hastings è in visita all’amico Poirot, il nostro investigatore belga riceve una lettera firmata “ABC” che preannuncia un delitto. La polizia indaga ma liquida la cosa come l’opera di un innocuo mitomane, fino a che poi un omicidio effettivamente avviene, quando e dove aveva predetto la lettera.
Il segnalibro che ho usato durante la lettura. |
Questo è uno dei libri di Agatha Christie che non avevo ancora mai letto, e devo dire di essere rimasta piacevolmente sorpresa perché per la prima volta abbiamo a che fare un serial killer, quello in stile Criminal Minds, con una fissazione per le lettere dell’alfabeto e una sfida alle autorità nella veste del nostro Hercule. Inoltre è anche la prima volta in cui, in un romanzo narrato dal Capitano Hastings, ci sono dei capitoli aggiunti narrati in terza persona, per descrivere scene in cui il capitano non era presente, che seguono un misterioso personaggio che ovviamente ben presto si scopre ha a che fare coi delitti. Ho poi notato, non so se è stata una mia impressione, che è anche la prima volta in cui indugiamo sulla sofferenza dei parenti delle vittime, forse perché sono di più del solito, forse perché non sempre Poirot ha a che fare con le persone a loro più vicine, non so, però questa cosa in Agatha Christie non la ricordo e invece questa volta mi ha colpito. Infine, ultima peculiarità che ho notato (parecchio spoiler, quindi fare attenzione): Poirot, colpito dalla crudeltà dell’assassino, non gli permette, come fa invece in molte altre occasioni, di suicidarsi, perché vuole, immagino, che persica per mano del boia.
ABC typography di S-he84 |
Non manca anche stavolta qualche storia d’amore che il nostro Poirot si compiace di alimentare, e devo dire che stavolta non avevo ben sgamato di che coppia si trattasse, mi ero lasciata fuorviare. In compenso posso dire di aver un po’ mezzo indovinato chi era l’assassino, soprattutto (non lo metto sotto spoiler perché è un po’ una costante nei vari romanzi) grazie ad Hastings ed ai suoi commenti, perché quando lui esprime un’opinione su qualcuno o su qualcosa, noi lettori possiamo essere sicuri che 9 volte su 10 si sbaglia! Accade comunque anche il contrario in questo libro, una delle osservazioni di Hastings è quella che permette a Poirot di risolvere il caso, e per la prima volta il Nostro ha delle parole di lode per l’amico che suonano un po’ meno del solito come un insulto mascherato!
Commento generale.
Un libro che si discosta un po’ dai soliti della Regina del Giallo, sotto vari aspetti, e per questo mi ha incuriosito molto, ma che alla fine contiene comunque gli elementi base che tanto amo e che apprezzo, lo ammetto, anche per la loro familiarità, come il lavoro deduttivo di Poirot, gli errori di Hastings, la supponenza del poliziotto di turno, gli indizi abilmente disseminati. Proprio una bella lettura per concludere l’anno con piacere!
Copertina e titolo
La copertina di questa mia edizione non mi piace particolarmente, ne ho viste di più belle (vedi sezione Bonus più in basso). Il titolo originale è molto semplice e banale ma lo preferisco al titolo italiano (La serie infernale) forse più evocativo ma poco adatto.
Bonus
Mini recensione
Poirot and Hastings in a train di auggie101 |
Sfide
Trasposizioni
Un po’ di frasi
explicit | Leggi> |
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