Delitto in cielo
di Agatha Christie
Poirot
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‘You can’t know that.’
‘Mon cher, practically speaking, I know everything.’“Lei non può saperlo.”
“Mon cher, praticamente parlando, io so tutto.”Poirot
(Pagina 173)
Durante un volo da Parigi all’Inghilterra una donna viene trovata morta con un enigmatico segno di puntura sul collo. Potrebbe sembrare una morte naturale, ma purtroppo per l’assassino, uno dei passeggeri è Hercule Poirot.
1930’s Airplane di HistoryFan101 |
Leggere un romanzo di Agatha Christie è sempre un’esperienza piacevole per me. Anche uno come questo, non un capolavoro, non uno dei migliori sicuramente, mi lascia sempre tanta soddisfazione. Questo qui in particolare l’avevo già letto in italiano, ma mi era stato prestato e allora l’ho ricomprato in inglese.
Ricordavo pochissimo della trama, giusto la presenza della vespa che poi viene mostrata pure in copertina. Ricordavo vagamente qualcosa sulla modalità del delitto, ma né il movente né tantomeno l’identità dell’assassino, quindi mi sono comunque potuta godere di nuovo l’indagine da parte di Poirot.
Il segnalibro che ho usato durante la lettura. Mi è stato regalato da Book Depository con uno dei miei acquisti. |
L’ambientazione è interessante soprattutto perché il delitto avviene su un aeroplano, e penso sia la prima volta che un giallo ha questa ambientazione, ormai è diventata quasi un classico, però qui siamo negli anni 30, gli aerei esistevano da qualche decina d’anni, non credo che qualcuno c’avesse pensato prima! Per quanto riguarda invece l’ambientazione, per così dire, culturale, è sempre presente il classismo di Christie, è una cosa che nei suoi romanzi mi colpisce sempre: la servitù è praticamente un accessorio, una cosa di cui non ci si preoccupa e della cui esistenza neanche ci si ricorda a meno che non si abbia bisogno di loro. In questo libro la cosa è ancora più evidente perché uno dei personaggi ha una cameriera che è entrata nella cabina prima del delitto, e nessuno ha mai nominato questa cosa finché poi Poirot non capisce che era qualcuno di importante.
I personaggi non sono particolarmente memorabili, tanto che come ho detto neanche mi ricordavo chi era l’assassino.
Commento generale.
Non è uno dei romanzi migliori della Regina del Giallo, ma è sempre una lettura piacevole, io quando leggo Agatha Christie è come se mi rilassassi, anche se li leggo in inglese non sono pesanti, e sono sempre letture avvincenti, non fosse altro che per sapere chi è l’assassino, e come ha fatto Poirot a scoprirlo!
Copertina e titolo
La copertina di questa mia edizione è di uno dei tipi che solitamente mi piace molto, però questa qui onestamente non è un granché. Il titolo, come quasi tutti quelli di Christie, è molto semplice ed esplicativo.
Bonus
Mini recensione
Ambigram – Agatha Christie’s Death in the Clouds di auggie101 |
Sfide
Un po’ di frasi
explicit | Leggi> |
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Non solo classismo anche il disprezzo degli inglesi per gli stranieri che non siano famosi. Anche questo tratto della società britannica viene fuori qualche volta.
Hai mai letto C’era una volta (Death comes as the end) della Christie? Si ambienta nell’Antico Egitto ed è davvero molto avvincente e coinvolgente. Ricordo di averlo letto in un giorno solo, cosa che non mi capita spesso perché sono una lettrice lenta.
Vero, spesso anche un sacco di razzismo, mi sono dimenticata di aggiungerlo!
C’era una volta sì l’ho letto, anche a me è piaciuto un sacco!