di Matt Fraction, Barry Kitson, Pepe Larraz
Thor
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Titolo: The Mighty Thor Vol. 3
Serie: The Mighty Thor #12.1-17
Genere: fumetto, fantascienza, supereroi, fantasy
Autori: Matt Fraction (vero nome Matt Fritchman; testi; sito ufficiale – Wikipedia), Barry Kitson (disegni; Wikipedia), Pepe Larraz (disegni; blog ufficiale)
Nazionalità: statunitense (Fraction), britannica (Kitson) e spagnola (Larraz)
Prima pubblicazione: 2013
Ambientazione: Midgard (ovvero al Terra) e in particolare Broxton (Oklahoma, Stati Uniti), Nidavellir, Marelock, Asgardia; giorni nostri
Personaggi: Thor, Don Blake, Enchantress, Hreidmar, Jeff Fisher
Casa Editrice: Marvel
Copertina: Walt Simonson
Colori: Frank D’Armata
Pagine: 142
Provenienza: Marvel Comics, 6 gennaio 2016
Note: contiene gli albi The Mighty Thor #12.1 e #13-17
Link al libro: IN LETTURA – GOODREADS – ANOBII
inizio lettura: 2 luglio 2019
fine lettura: 6 luglio 2019
Because dreams are kind of what make us great.
Perché sono i sogni ciò che ci rende grandi.
Jeff Fisher(albo #17, pagina 131)
Durante alcuni lavori di ricostruzione su Nidavellir viene rinvenuta una grotta sigillata da Odino. Thor decide di rompere il sigillo, liberando così gli Incubi, degli esseri considerati mitici anche dagli dei, che predano attraverso i sogni delle persone.
Avevo accantonato questa saga perché l’ultimo volume non mi aveva entusiasmato, ma prima o poi dovevo finire almeno questo arco temporale, e la sfida dei consigli di lettura me ne ha dato l’occasione. Anche questa raccolta non mi ha convinto del tutto, però è stata una lettura interessante. Ma parliamo dei singoli albi uno per uno, perciò SPOILER ALERT: in ogni commento possono esserci spoiler per gli albi precedenti.
The Mighty Thor 12.1
Come si può evincere dal .1 questo albo è un po’ fuori dalla storia, è sempre parte della stessa storyline ma ne costituisce un po’ una pausa. Abbiamo Sif e Volstagg che viaggiano insieme cambiando cavalcatura di tanto in tanto e intanto parlano ricordando il passato di Thor, in particolare alcuni eventi inerenti il fratello Loki. Come quando il re dei Giganti di Ghiaccio voleva sposare Freya e invece si ritrova un Thor vestito da donna e parecchio arrabbiato, tanto che quasi mi ha fatto un po’ pena! XD Ma soprattutto quello che i ricordi condivisi dai due vuole evidenziare è che Loki, almeno nella sua vita da adulto, ha sempre fatto della menzogna e dell’inganno la sua arma migliore. E che Thor ha sempre fatto di tutto per proteggere il fratello: It was violence perpetrated upon Loki that ignited Thor’s greatest fury (Fu la violenza perpetrata su Loki che innescò la più grande furia di Thor. Sif, pagina 18). In sostanza, Sif è preoccupata perché teme che anche il Loki bambino stia tramando qualcosa, e se è così ovviamente Thor ci cascherà in pieno.
The Mighty Thor 13
The Seduction of Donald Blake
Nel “riassunto” iniziale a questo albo finalmente ho capito qualcosa che nei volumi precedenti mi aveva creato non poca confusione: qual è il rapporto tra Thor e Donald Blake. Quando Odino ha cacciato Thor e l’ha mandato sulla Terra senza poteri ha creato l’umano Donald Blake perché ospitasse lo spirito di Thor, dandogli anche falsi ricordi di una vita umana. Poi leggendo quello che dice lo stesso dottor Blake parlando con un personaggio misterioso, viene anche aggiunta qualche informazione: quando negli albi precedenti Thor era stato sostituito da Tanarus ed era finito nell’aldilà degli dei, Blake era rimasto sulla Terra, come entità separata, e il ritorno di Thor lo ha reso cosciente di questa sua situazione, del fatto che prima dell’arrivo di Thor lui non esisteva e che tutta la sua vita precedente è un’invenzione. Poverino! Non c’è da stupirsi che sia molto arrabbiato per questa situazione, e non lo si può biasimare troppo se cerca “aiuto” da qualcuno di poco raccomandabile. Non vediamo subito chi è, sappiamo solo che è una donna e non terrestre. Quando si rivela immagino che i fan la conoscessero già, io l’avevo sentita qualche volta nominare nelle fanfiction: si tratta di Amora, l’Incantatrice.
Intanto Thor segue Hreidmar, un Nano (credo), che ha chiesto aiuto ai reali di Asgardia perché nel suo mondo, Nidavellir, durante dei lavori (i Nani sono essenzialmente costruttori) hanno trovato una cava sigillata, e non sanno cosa fare. Sul sigillo c’è scritto «Lasciate che ciò che è sigillato all’interno di questa caverna rimanga sigillato qui per sempre per volere di Odino, il padre di tutto» (non ho mai capito come si traduca “all-father”). Ovviamente, con un’ammonizione del genere, Thor che fa? Via, rompiamo tutto! E si ritrova a combattere con una apparentemente infinita serie di nemici. Più tardi però scopriamo che in realtà Thor è addormentato, e sta lottando nel sogno creato da uno degli esseri che erano sigillati nella caverna, chiamati Incubi (Mare in originale).
The Mighty Thor 14
The Seduction of Donald Blake
Questo albo era anticipato alla fine del precedente con lo stesso sottotitolo, “La seduzione del Dottor Donald Blake”. Sicuramente il suo rapporto con l’Incantatrice è al centro di questo albo, visto che per il resto non succede moltissimo, ma ci sono comunque rivelazioni interessanti, e il finale è parecchio a sorpresa (almeno per me).
Partiamo dall’Incantatrice: quello che Blake vuole da lei è che lo faccia tornare ad essere un dio. Ammetto che non capisco bene il senso della cosa: scoprire di essere una persona “finta”, di non avere una famiglia, ricordi veri, è molto scioccante, ma perché diventare un dio dovrebbe risolvere la cosa? Comunque mi pare ovvio che non doveva fidarsi dell’Incantatrice: lei lo usa per i suoi scopi, facendogli uscire un essere dal corpo, dopo averlo decapitato, solo che la testa di Donald continua ad essere cosciente. Veramente, poveraccio!
Thor e Hreidmar imprigionati nel mondo degli incubi incontrano altre persone un po’ da tutti i mondi anche loro catturati dai Mares, e vengono attaccati da mostri di ogni tipo. Hreidmar ha una sua teoria: siccome Thor si aspetta sempre il peggio, nemici a ogni angolo, è la sua immaginazione che li sta mettendo costantemente a rischio. Questi Incubi infatti, personaggi molto interessanti, possono comunicare solo con i sogni, e al momento quello che vogliono comunicare è che non vogliono essere prigionieri, e che vogliono difendersi, e intrappolano così tutti quelli che incontrano in un sogno condiviso, risvegliando gli incubi di ognuno. Per esempio i Nani sono costruttori e il loro incubo è un’architettura che si muove, mentre per Thor… il suo incubo è il padre! Questo la dice veramente lunga sulle dinamiche familiari dei reali di Asgard. L’albo quindi finisce con un Odino-zombie che attacca Thor.
The Mighty Thor 15
An All-Father Exhumed!
In questo albo ci focalizziamo su Jeff Fisher, un ragazzino goth che scappa di casa e ha una band chiamata Deconsecrator (il Disconsacratore?). Anche lui viene preso nell’incubo degli Incubi.
Questo albo è stato un pochino noioso, diviso tra la fuga di Jeff e la lotta di Thor contro il padre non-morto. Interessante però il finale: ci sono dei monaci nell’Incubo che stanno cercando un modo per uscirne, e vedono in Jeff qualcuno che li può aiutare. Gli chiedono di pensare ad un eroe, e lui non può fare a meno di pensare al suo eroe, quello che aveva disegnato sulla copertina del primo album della sua band, il Disconsacratore, e appena sconfitto l’Odino-zombie Thor riemerge dalle macerie trasformato in questo Disconsacratore.
The Mighty Thor 16
Night of the Mares!
Anche quest’albo un po’ noioso, per quanto mi riguarda. Il Disconsacratore-Thor attacca gli altri prigionieri del sogno. Però devo essere d’accordo con Jeff, a vederlo è veramente figo! Intanto gli Incubi sono arrivati anche ad Asgardia, e pure le All-Mother vengono imprigionate nel sogno, ma questo non è un male perché riescono a fermare il Disconsacratore e riportare Thor in sé (pur sempre con l’aspetto modificato). In questo modo lui riesce anche ad essere cosciente del suo corpo nel mondo reale, e del martello nella sua mano, e ancora una volta è Mjolnir a risolvere la situazione perché in questo modo Thor riesce a liberarsi. Giusto in tempo perché nel frattempo l’Incantatrice con il suo mostro e la testa di Blake è arrivata ad Asgardia. Per raggiungere la sua meta l’Incantatrice è passata per il regno degli inferi, e vediamo che gli Incubi sono arrivati anche lì, ma soprattutto abbiamo modo di incontrare Hela, il personaggio che nell’universo cinematografico era interpretata da Cate Blanchett. Qui è vestita di nero e verde, invece che solo di nero, ma il copricapo è molto simile!
The Mighty Thor 17
Cominciavo quasi a temere che, visto che negli albi precedenti non succedeva molto, questo potesse finire appeso senza concludere la serie degli Incubi, ma per fortuna finisce tutto qui. Alla fine il giovane Jeff si rivelerà importante nella lotta contro i Mares, quindi i monaci avevano ragione a volerlo con loro. Il ragazzo viene portato di fronte ad una sorta di assemblea degli Incubi, per difendere lui e tutti gli altri intrappolati nei sogni, e Jeff esprime dei concetti interessanti, sul potere dei sogni e l’importanza che hanno nella vita di uno come lui, picchiato dal padre, non capito dai coetanei, “abbandonato” dal migliore amico che ha tentato il suicidio: Every night I dream of a life I don’t hate. And that’s keeping me alive right now. I think everybody does and that’s how anybody ever does anything awesome. (Ogni notte sogno una vita che non odio. E questo mi mantiene vivo in questo momento. Penso che lo facciano tutti e che è così che chiunque riesce a fare qualcosa di fantastico.)
Thor novello Amleto con in mano la testa di Blake, nonostante la tristezza del momento mi ha fatto un po’ ridere questa immagine! |
Thor sconfigge l’Incantatrice e il suo… dio? demone?, scusate se non lo metto sotto spoiler, ma mi pare scontato. Meno scontata è invece la conclusione della storia dei Mares, specie perché non l’ho capita bene! XD Da una parte Jeff richiama di nuovo il Disconsacratore, e pensavo fosse stato lui a distruggere gli Incubi, ma invece pare che sia stato Thor a risolvere le cose facendo un patto con loro. Quest’ultima cosa è collegata con la parte che ho trovato più interessante di questo albo, perché scava un pochino nel personaggio di Thor. Purtroppo è tutto spoiler, quindi, copriamo! Quando vede la testa di Blake Thor rimane parecchio sconvolto, e l’Incantatrice afferma che è un “regalo”, per ricordare ai grandi e potenti di Asgardia di tutti quelli che vengono così facilmente dimenticati da dei e dee. E alla fine Thor ammette che Amora aveva ragione, immagino si sia reso conto della crudeltà di ciò che è accaduto a Blake, e il patto che fa con gli Incubi è di mettere la testa di Blake in un sogno in cui la sua vita si ricongiunge a quella di Thor, ma sulla Terra, e i suoi ricordi contengono anche gli asgardiani, e può finalmente stare in pace. Non lo trovo proprio consolante questo finale per lui, visto che si tratta comunque di una finzione, ma dopo che di lui era rimasta solo la testa non è che ci fosse molto che si potesse fare.
Commento generale
Ho iniziato questa serie su Thor perché ero incuriosita dal fatto che veniva riportato in vita un Loki bambino, e c’era modo di approfondire il rapporto tra i due fratelli. Se questo è almeno un po’ vero nei primi volumi, anche se Loki compare comunque sempre poco, in quest’albo è praticamente assente. Credo e spero però che ritornerà nel prossimo se non altro perché è presente nella copertina, e per questo motivo credo che prima o poi concluderò questo arco narrativo scritto da Fraction.
Hreidmar nella Biblioteca di Nidavellir. |
Questo terzo volume non posso dire mi sia veramente piaciuto, però è stato interessante, specie per il peculiare nemico che Thor e gli altri si trovano ad affrontare, ovvero gli Incubi. I personaggi anche non sono male. L’Incantatrice, Amora, devo dire che mi ha incuriosito: fisicamente è ovviamente molto bella, poco vestita, ma indossa solo il colore verde, tanto che anche lo smalto e il rossetto sono di quel colore. Sembra molto potente, anche se poi ovviamente perde e viene scacciata, ma immagino tornerà. Dal modo in cui Thor ad un certo punto le dice Amora, I hate you. (Amora, ti odio.) mi sembra di intuire che le incursiosni distruttive di Amora in Asgard sono un fatto abbastanza ricorrente.
Altro personaggio conosciuto in questi albi che ho trovato interessante è Hreidmar, il Nano. Innazitutto questi Nani qui sembrano un po’ i folletti di Harry Potter, piccoli verdi e un po’ arcigni. Hreidmar quando compare con la sua eccessiva ossequiosità nei confronti dei reali di Asgardia non mi aveva fatto una buona impressione, lo credevo un falso, ma mi sbagliavo. Alla fine ho potuto apprezzarlo anche perché è il primo a comprendere il problema dei Mares.
Il dottor Blake parla con un misterioso personaggio di origine chiaramente non terrestre: lo capiamo dal carattere diverso, più aulico, delle vignette. |
I disegni mi sono piaciuti abbastanza, anche se non c’è stata nessuna scena che mi ha proprio affascinato come era accaduto per alcuni dei volumi precedenti, non è nemmeno capitato che i personaggi mi paressero irriconoscibili o banalmente brutti.
Una storia carina, piacevole da leggere ma che mi conferma che Thor non è il tipo di eroe che fa per me.
Mini recensione
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