Ipnosi mortale

di Alexandra Marinina

Anastasija Kamenskaja – Polizia di Mosca
Amore di sangue
Facile come uccidere
Prede innocenti
Il volto della morte

Titolo: Ipnosi mortale
Serie: Anastasija Kamenskaja (9)
Titolo originale: Не мешайте палачу (Ne Meshajte Palacu)
Genere: poliziesco
Autore: Aleksandra Marinina (sito ufficiale in russoWikipedia)
Nazionalità: russa
Anno prima pubblicazione: 1997
Ambientazione: Mosca (Russia), gennaio-marzo 1996
Personaggi: Anastasija (Nastja) Pavlovna Kamenskaja, Pavel Sauljak
Casa Editrice: PIEMME
Traduzione: Rosa Mauro
Copertina: © Laura Ronchi
Pagine: 458
ISSN: 1591-8653
Provenienza: IBS, 16 luglio 2009
Link al libro: IN LETTURAGOODREADSANOBII
inizio lettura: 25 febbraio 2019
fine lettura: 6 marzo 2019


«Ti stai curando?»
«Non mi curo mai.»
«Per principio?»
«Naturalmente. Il mio organismo deve sapere che non lo aiuterò. Se pensa che mi metta a letto e mi rimpinzi di pastiglie in modo che gli sia più facile cavarsela con la malattia, si sbaglia! Dovrà farcela da solo, non intendo viziarlo.»
Pagnotta e Anastasija

(Pagina 214)

Dopo un po’ di anni sono tornata in compagnia del maggiore Anastasija Kamenskaja, e devo dire che è stato un ricongiungimento piacevole!

Un uomo legato ad un generale dei servizi segreti sta per uscire di prigione, e il nuovo generale teme che possano ucciderlo o rapirlo, allora affida l’incarico ad un suo sottoposto che farà lo stesso, e alla fine la patata bollente toccherà ad Anastasija Kamenskaja.

Hypnosis by 3mmI

Una decina di anni fa scoprii i romanzi di Marinina dedicati al maggiore Anastasija Kamenskaja della polizia di Mosca, e mi piacquero tanto. Poi l’ultima lettura diversi anni fa mi aveva un po’ deluso, e avevo lasciato questo libro a marcire nella mia libreria. La sfida Randomly mi ha finalmente dato lo spunto per leggerlo, e devo dire che mi è proprio piaciuto, sono contenta di averlo letto e ora vorrei ricercare anche quelli che mi mancano!

La trama diventa fin da subito molto avvincente, con la nostra Anastasija subito all’opera per portare a termine una missione che agli altri pare impossibile. Un pochino mi ha infastidito il fatto che il tema centrale fossero le capacità psichiche di alcuni personaggi, mi sembra quasi un tocco di soprannaturale che in un poliziesco non mi piace particolarmente, ma per fortuna nonostante questo il romanzo è rimasto godibilissimo.

Winter in Izmailovo by Marina

Mi affascinano moltissimo Mosca e la Russia, sto seriamente pensando di andarci nell’estate dell’anno prossimo, ma per ora mi accontento di viaggiarci con i libri. Questo per dire che l’ambientazione di questo romanzo mi è piaciuta parecchio. Siamo verso la fine dell’inverno, ma di un inverno particolarmente freddo. Il libro finisce ai primi marzo, ovvero più o meno nel periodo in cui ho finito di leggerlo, e stare all’aperto, dice Marinina, era piacevole perché di giorno la temperatura non scendeva mai sotto lo zero! XD Qui da me in questo stesso periodo c’è già gente che va con le maniche corte! XD

A parte il clima, vediamo anche una fotografia della Russia di quel periodo, con gli intrighi politici, stipendi statali non pagati, prezzi in aumento: certo non un periodo facile! E adoro come bevano tè in continuazione! :) E infatti rimango male quando Anastasija usa il samovar per farsi invece il caffè!

Il segnalibro che ho usato durante la lettura è stato realizzato da me e ritrae l’attrice Amber Benson.

I personaggi sono tanti, alcuni solo accennati, alcuni più approfonditi, ma devo dire che in nessun caso qualcuno mi è sembrato forzato o fuori posto. La protagonista, Anastasija, ogni tanto sparisce dalla narrazione, e mi secca sempre quando succede, preferisco quando la vediamo in azione, anche perché mi piace moltissimo! Come con tutti i personaggi un po’ solitari, mi ci sono identificata subito! Per esempio lei e il neomarito sono in ristrettezze economiche perché come tutti gli impiegati statali sono da mesi senza stipendio. Al marito è stato offerto un incarico in Canada di mi pare tre mesi (lui è professore universitario) e secondo lei farebbe bene, perché quei soldi farebbero loro molto comodo, ma lui non vuole andare perché non vuole lasciarla per tutto quel tempo. Ecco, io sono totalmente d’accordo con lei! Già in generale secondo me ad un’opportunità di lavoro così prestigiosa non si dovrebbe rinunciare, ma poi con tutti i problemi di soldi che hanno, io non c’avrei pensato due volte ad andare, o a dire a mio marito di andare!

Prima di scrivere questo commento sono andata a rileggermi i commenti ai precedenti libri di questa serie che avevo letto, e ho ritrovato anche in questo alcune caratteristiche dello stile di Marinina che già mi avevano colpito le altre volte. La protagonista ogni tanto scompare dalla narrazione e noi seguiamo altri personaggi, spesso i malfattori, e da questo già si può evincere che l’indagine non è di tipo classico, non c’è una “scoperta” del colpevole finale. Non è stata comunque meno coinvolgente, anche non posso negare che ho preferito le parti in cui era presente la nostra Nastja.

Moscow Winter by Alex G

La copertina di questa mia edizione mi piace abbastanza, l’immagine in negativo è inquietante il giusto e abbastanza adatta al titolo italiano, il quale però non è particolarmente intrigante, secondo me, anzi è piuttosto banale. Meglio il titolo originale che, mi dice Google translate, significa “Non interferire con il boia” che nell’edizione italiana era il titolo della terza parte (tradotto però come “Non disturbate il boia”) che secondo me è molto più accattivante.

Commento generale.

Questo romanzo mi è piaciuto molto, ci voleva proprio una lettura appassionante e leggera che mi tenesse sulle spine e mi facesse desiderare di tornare a leggere ogni volta che mi allontanavo dal libro. L’indagine è avvincente, i crimini terrificanti, i personaggi piacevoli. Anastasija Kamenskaja mi piace proprio!

Mini recensione

Ritrovata la “mia” Anastasija

Sfide

Un po’ di frasi

«Non capisco perché dovrei aiutarti, visto che ne sai molto più di me.» L’uomo alto e corpulento, in divisa da generale, si alzò, si allontanò dalla sua scrivania e cominciò a camminare tranquillamente per l’ampio ufficio.
[incipit]

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