La mischia e il grande fon

di Simone Battaggia

Titolo: La mischia e il grande fon
Genere: ragazzi, sport
Autore: Simone Battaggia (Twitter)
Nazione: Italia
Anno prima pubblicazione: 2018
Ambientazione: Italia, cittadina immaginaria di Vallesecca (nella zona, anch’essa immaginaria, denominata Tre Valli); giorni nostri
Personaggi: don Tarcisio, Francesca, Cristiano
Casa Editrice: La Gazzetta dello Sport
Copertina: Valentina Moscon
Pagine: 132
Provenienza: Conad, 10 aprile 2018
Link al libro: SITO UFFICIALEIN LETTURAGOODREADS
inizio lettura: 12 aprile 2018
fine lettura: 16 aprile 2018


Il rugby è così. Uno sport duro ma pieno di rispetto, innanzitutto per gli avversari.
Il Baffo

(Pagina 18)

Un racconto per ragazzi sull’importanza dello sport.

I Puma, la squadra di rugby under-12 di Vallesecca, è arrivata fino in finale, rendendo orgogliosi tutti, giocatori, genitori, compaesani, e perfino il parroco che ha dovuto rinunciare ai suoi pomeriggi di tranquillità concedendo l’oratorio vicino alla chiesa per gli allenamenti. Purtroppo sorge un problema quando non si trova un campo per giocare la finale: i ragazzi dovranno inventarsi qualcosa per non rinunciare al loro sogno.

Rugby – 34. Hernani RCE vs. Uribealdea RT (Euskadiko Txapelketa) Landare (foto di PROJosé Juan GURRUTXAGA)

Era da tempo che adocchiavo questi libri del Conad, mi piaceva l’idea che il soggetto delle storie fosse stato ideato da studenti della scuola elementare. Questa serie sullo sport mi ha finalmente convinto a provarne uno, e ho scelto quello su rugby, sport che conosco poco ma mi incuriosisce molto.

La trama gira intorno a questa partita di rugby per i ragazzi molto importante, tanto che sono disposti a tutto pur di riuscire a disputarla. Ho apprezzato che non si sia tutto concluso con l’inganno organizzato ad un certo punto da alcuni ragazzi, sono stati anzi severamente rimproverati per quello, e anche se poi le cose si risolvono comunque molto facilmente, non è stato troppo assurdo.

Lo sport ovviamente è protagonista, viene, non troppo velatamente (ma d’altronde è destinato ai ragazzi) esaltato quanto sia importante come mezzo di aggregazione, di crescita e di espressione di sé. E il rugby si presta benissimo a rafforzare questi valori, per esempio per l’esistenza del terzo tempo, una tradizione tipica di questo sport: dopo la partita è sempre previsto un momento conviviale a cui partecipano, insieme, entrambe le squadre. Questa tradizione è talmente importante che i ragazzi del Vallesecca scartano alcuni campi disponibili per la famosa partita perché non hanno spazio per il terzo tempo.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura era incorporato al risvolto interno del libro, con un’immagine e l’autografo di Martin Castrogiovanni.

L’ambientazione non è molto chiara, ma forse volutamente: io non sono riuscita a capire in che regione ci troviamo! Carine comunque queste Tre Valli: Vallesecca, Valbagnata, Valdelbuio. L’ultima non la vediamo, ma le prime due sono fedeli al loro nome: mentre a Vallesecca c’è un sole che spacca le pietre a Valbagnata piove continuamente. L’ho trovato un espediente simpatico per inserire un evento che avrà importanza nella trama, ovvero questa pioggia infinita.

I personaggi per la maggior parte sono solo accennati, però devo dire che anche se caratterizzati un po’ per “tipi” non risultano eccessivamente macchiettizzati. E ho apprezzato molto che nella squadra ci fosse anche una ragazza.

Lo stile, come ho detto, è quello di un libro per ragazzi, quindi una scrittura molto semplice, anche un po’ ingenua a volte, però è anche giusto che sia così, il messaggio dell’importanza dello sport deve essere recepito dai ragazzi quindi deve essere piuttosto palese.

Martin Castrogiovanni, ex giocatore di rugby di cui è presente un’intervista alla fine del libro. [Immagine presa dalla pagina Facebook ufficiale di Castrogiovanni]

La copertina è disegnata, molto carina, si riconosco alcuni dei personaggi incontrati nel libro. Il titolo non mi piace molto, immagino serva per suscitare curiosità (che c’entra una mischia con un fon?) però a me non mi attirava per nulla, fosse stato solo per il titolo non avrei mai scelto questo libro qui.

Commento generale.

Un libro per ragazzi carino, svolge appieno la sua funzione di esaltare lo sport in generale, l’importanza del gioco di squadra, eccetera, e ovviamente anche quella di illustrare, seppure veramente di sfuggita, le caratteristiche del rugby. Una lettura leggera, simpatica, coinvolgente. Una bella iniziativa!

Mini recensione

Un libriccino per apprezzare il rugby

Un po’ di frasi

“Rita, dove hai nascosto le chiavi dell’oratorio?”
“Sono lì don Tarcisio, guardi bene.”
“Lì dove?”
[incipit]
explicit Leggi

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