di Matt Fraction, Pasqual Ferry, Adam Kubert, Pepe Larraz
Thor
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Titolo: The Mighty Thor Vol. 2
Serie: The Mighty Thor #7-12
Genere: fumetto, fantascienza, supereroi, fantasy
Autori: Matt Fraction (vero nome Matt Fritchman; testi; sito ufficiale – Wikipedia), Pasqual Ferry (disegni; sito ufficiale – Wikipedia), Adam Kubert (disegni; sito ufficiale – Wikipedia), Pepe Larraz (disegni; blog ufficiale)
Nazionalità: statunitense (Fraction e Kubert) e spagnola (Ferry e Larraz)
Prima pubblicazione: 2011/2012
Ambientazione: Asgard (presso Broxton, Oklahoma) e altri mondi, giorni nostri
Personaggi: Thor, Loki, All-Mother (Freyja, Gaea e Idunn), Cul, Sif, Heimdall, Silver Surfer, Tanarus/Ulik, Geirrodur, Karnilla
Casa Editrice: Marvel
Pagine: 157
Provenienza: Marvel Comics
Link al libro: IN LETTURA – ANOBII – GOODREADS
inizio lettura: 8 gennaio 2016
fine lettura: 31 gennaio 2016
See, gods are, are, are like, gods are like stories we tell each other, right? And those gods or those stories or, like, stars, or like, whatever they– they– they don’t really end because they already began, right? You, like, you hear a story— even though that story ends, right, it doesn’t really because you know how it starts and you can star it again— stories outlive us all as long as you don’t forget.
Vedi, gli dèi sono, sono, sono come, gli dèi sono come storie che ci raccontiamo l’un l’altro, giusto? E questi dèi o queste storie o, tipo, stelle, o tipo, qualsiasi cosa loro.. loro.. loro non finiscono davvero perché già cominciano, capito? Tu, tipo, ti senti una storia.. e anche se quella storia finisce, capisci, non finisce davvero perché tu sau come comincia e puoi iniziarla da capo.. le storie ci sopravvivono fintanto che non dimentichiamo.
Un paziente del dottor Foster(Pagina 33 – Albo 7.2)
Proseguo con la saga del dio del Tuono, tra confusione per scene mancanti, un po’ di ripetitività, storie interessanti ma tutto sommato un po’ di perplessità.
Il Serpente, il fratello dimenticato di Odino, attacca Asgard. Secondo un’antica profezia per uccidere il fratello, il figlio deve morire, e così Thor sconfigge lo zio, e muore. Che succederà ad Asgard?
Odino si prepara ad affrontare il fratello (pagina 16). |
Le vicende che hanno accompagnato l’acquisto di questo fumetto in versione digitale le ho già raccontate QUI, ma prima di iniziare con il commento vero e proprio volevo aggiungere ancora una cosa: avevo paura che leggere i fumetti in digitale sarebbe stato stato scomodo e poco piacevole, ma sono rimasta invece soddisfattissima dell’applicazione di lettura smart che automaticamente zooma su ogni vignetta spostandosi anche in modo da far leggere il testo e vedere l’immagine nella sua interezza, tanto che questo l’ho letto quasi tutto sul cellulare (quindi con uno schermo tutto sommato piccolino).
Questo secondo volume dedicato al Possente Thor contiene gli albi dal 7 al 12 (più il 7.2) e stavolta voglio provare a recensirli separatamente, perciò ATTENZIONE: in ogni commento ci possono essere spoiler per gli albi precedenti. Allora, cominciamo.
The Mighty Thor 7 – Fear Itself: In the beginning
Questo albo è un lungo flashback che va a spiegare da dove proviene la profezia del serpente e com’è che le cose sono finite così male tra Odino e suo fratello. La profezia, per chi non lo sapesse (io non lo sapevo) dice che per sconfiggere questo Serpente Thor deve morire. E il serpente sarebbe lo zio, il fratello di Odino. Ti fa pensare a come mai Odino s’è stupito di quello che ha fatto Loki, conoscendo i trascorsi della famiglia. Comunque, ci troviamo su Asheim, che sarebbe la Terra prima dell’alba dei tempi. Bor muore e il figlio maggiore Cul va al potere, e ben presto diviene una specie di dittatore: sottile metafora del potere che corrompe? Per “salvare” il fratello Odino chiede aiuto Yggdrasill e in cambio sacrifica un occhio, tutto per ottenere l’allegra risposta della profezia secondo la quale sarà la morte di suo figlio a fermare definitivamente il Serpente. Alè. L’albo si conclude con la nascita di Thor.
The Mighty Thor 7.2 – Fear Itself: Thor
Questo albo inizia evidentemente dopo una storia che non fa parte del ciclo di Thor, perché non riprende da dove eravamo rimasti, ma nel riassunto iniziale sono presenti un sacco di avvenimenti in più, tra cui 7 martelli aggiuntivi, gli Avenger e la morte di Thor. Alé. Già dalla copertina in effetti non iniziavamo tanto bene, visto che ci mostra un martello spezzato (molto bella, però). Comunque, mi ha fatto piacere vedere gli Avenger, anche se solo un po’ di sfuggita (e ovviamente sono quelli dei fumetti non dei film, quindi c’è anche gente che non conosco). Capitan America è comunque sempre il leader, ed è lui che ha preso in consegna il martello di Thor.
Odino affranto per la morte del figlio abdica in favore della All-Mother, che in realtà sono tre persone: Freyja la Regina, Gaea la Madre e Idunn la Fanciulla. Personaggi interessanti perché appaiono iconiche (la madre per esempio ha sempre in braccio un Bambino, la Fanciulla è parecchio svestita, Freyja con armatura e scettro), parlano al plurale e tra loro si apostrofano come sorelle, e quando capita l’occasione mostrano di essere estremamente potenti.
Povero Lokino!! |
Thor e Sif erano sposati, non l’avevo capito, ma lei viene definita la vedova, mentre Jane Foster è la… “non corrisposta”? Comunque era evidentemente ancora molto importante nella vita di Thor perché i Tre Guerrieri vanno personalmente ad avvisarla della morte del dio. Comunque pare che Sif si sia presa l’incarico di badare al piccolo Loki, che nel suo dolore per a morte del fratello mi fa una tenerezza infinita!!!
Loki: Ho detto “mi dispiace”.
Sif: Non c’era niente che potessi fare. Non hai alcun bisogno di scusarti.
Loki: Lo so. Volevo.. volevo solo qualcosa da dire. Così l’ho detto. E poi ho detto questo.
Il finale è a sorpresa: dalla pira funeraria di Thor esce fuori Tanarus, il… dio del Tuono? All’improvviso tutti si sono dimenticati di Thor, per tutti c’è sempre stato solo il Possente Tanarus. Belle le vignette finali: c’è un Thor sospeso in un nulla bianco, e le parole Sometimes bad things happen. Faith breaks. Gods die. Stories end., e poi nell’ultima vignetta Stories begin. e Thor apre gli occhi. (Pagine 43-44)
The Mighty Thor 8 – Shattered Heores – The Mighty Tanarus 1: Lost
La fine del riassunto iniziale già mi prepara a un sacco di emozioni: No one remembers Thor. No one… save Loki. Young Loki, hated Loki, who made a deal with three witches in the desert to save is brother’s life…
Le All-Mother hanno grandi idee ora che sono al potere: abbattere la monarchia e fondare una repubblica: Asgardia.
Freyja: Stiamo creando da zero un governo, resuscitando una capitale, e smantellando un patriarcato dittatoriale che ha quasi ucciso tutto e tutti su e giù per l’albero del mondo. Cosa potrebbe esserci di più interessante?
Rivediamo Silver Surfer, che per qualche strana ragione adesso è dorato: I have witnessed the birth of stars. I have held an infant galaxy in the palm of my hand and set it spinning. I felt the density of spacetime shift to accommodate new souls being born. I have stood at the bedside of dying gods and watched the light within them fade to black as they transubstantiated back into the holy quintessence. I have heard their confessions and in my mercy I absolved them. I have fought for the innocent and I have plauged the guilty like a conscience. I mourned the loss of love with such intensity I feare I would break. I was horrified to find myself seeking vengeance– thus I now wear the skin of a man in hope of reconnecting my heart to my soul. I am the Silver Surfer. I was born to sail the cosmic winds. Is that what you mean by “experience”?
Thor perso nel nulla cosmico – definizione mia (pagina 29). |
(Ho assistito alla nascita delle stelle. Ho tenuto una galassia appena nata nel palmo della mia mano e ne ho iniziato la rotazione. Ho sentito la densità dello spazio-tempo spostarsi per accogliere nuove anime nascenti. Sono stato al capezzale di dèi morenti e guardato la luce dentro di loro dissolversi in nero mentre transustanziavano nuovamente dentro la loro sacra quintessenza. Ho sentito le loro confessioni e nella mia misericordia li ho assolti. Ho combattuto per gli innocenti e ho afflitto i colpevoli come una coscienza. Ho pianto la perdita di amore con una tale intensità che ho temuto di spezzarmi. Sono rimasto inorridito di ritrovarmi in cerca di vendetta– così ora indosso la pelle di un uomo nella speranza di ricollegare il mio cuore alla mia anima. Sono Silver Surfer. Sono nato per solcare i venti cosmici. È questo che intendi per “esperienza”?)
Silver Surfer in risposta al gestore del locale da cui sperava di avere un lavoro
Scopriamo cosa c’è dietro il mistero di Tanarus: si tratta di un troll, Ulik, sotto mentite spoglie, che lavora per il re dei Troll Geirrodur e la regina dei non meglio precisati Norns Karnilla che tramato per distruggere finalmente Asgard.
Fanno la loro comparsa Erik Selvig (almeno credo che sia lui, perché appare piuttosto giovane!) e Donald Blake che è zoppo.
E finalmente rivediamo Thor! Il poveretto si risveglia un una sorta di aldilà degli dèi, in compagnia di altre divinità come lui imprigionate (ed evidente morte), e non ricorda più niente, neanche il suo nome. I suoi compagni di prigionia lo informano rassegnati che il loro destino è di andare in pasto al Demogorge.
The Mighty Thor 9 – Shattered Heores – The Mighty Tanarus 2: The Walk
Ancora una volta il riassuntino iniziale pone l’attenzione su Loki: No one remembers Thor. No one save Loki. And no one ever believes Loki. (Nessuno ricorda Thor. Nessuno a parte Loki. E sessuno crede mai a Loki.) Nell’albo precedente alla fine il suo ruolo non era stato poi così importante, qui speravo in qualcosa di più ma alla fine anche se dà un contributo importante non è che sia tanto fondamentale alla trama.
Stavolta iniziamo proprio con Thor e la storia del Demogorge (bella l’immagine in cui vediamo svariati dèi di diverse mitologie che lo affrontano). Devo dire che questo Thor mi piace di più del solito, appare insicuro perché non ricorda nulla e non sa cosa fare, e sembra deciso a subire la sua sorte come gli altri.
Le All-Mother continuano nel loro progetto di fondare la nuova repubblica, e danno sfoggio della loro potenza quando vengono attaccate da dei Giganti del Ghiaccio (Gea combatte sempre col bambino al seno). Intanto scopriamo un altro inganno: Karnilla agisce sotto le mentite spoglie di una delle Strane Sorelle.
Un Thor inusuale questo senza memoria, così insicuro che fa quasi tenerezza (pagina 71). |
Loki ha rubato il bastone di Blake, irritato perché nessuno, proprio nessuno, gli crede quando dice che Tanarus è un impostore. Il problema è che anche se lui sa benissimo che quello non è suo fratello, non riesce a ricordarsi il nome di Thor. Scappa nel deserto e qui incontra Silver Surfer che è di nuovo argentato e passa il tempo a farsi mangiare dagli avvoltoi per sperimentare la catena della vita, e scopre nel bastone di Blake un inganno nascosto: il bastone è in realtà Mjolnir, il martello di Thor! Ora, io non so bene tutta la storia dei fumetti di Thor, ma sapevo che in effetti Donald Blake era un po’ l’ “identità segreta” di Thor, il nome che assumeva quando voleva stare in incognito. Però comunque non capisco: Thor sta nell’aldilà, quindi questo Blake chi è? Di fatto aveva il suo martello, solo che neanche lui lo sapeva. Boh! Comunque, quando ricompare Mjolnir, ecco che Thor all’improvviso si ribella e decide che non ha nessuna intenzione di farsi divorare dal mostro.
The Mighty Thor 10 – Shattered Heores – The Mighty Tanarus 3: Doomed
Thor finalmente ritorna Thor, ricorda chi è perché Mjolnir va da lui, e si appresta a sconfiggere il divoratore di dèi, con l’aiuto dei suoi due compagni di prigionia. Sappiamo poco di questi due alieni perché anche loro come Thor non ricordano nulla della loro vita, sappiamo però che devono evidentemente essere dèi anche loro se si trovano lì. Mi piacciono comunque, soprattutto quello dall’aspetto serpentesco, molto particolare, e in una vignetta mi fa ridere perché fa facepalm dopo qualche strana uscita di Thor, ma mette l’intera testa in mano, non solo la faccia.
Le All-Mother continuano a costruire Asgardia, convocando in assemblea i rappresentanti di tutte le popolazioni dei nove mondi (tra cui un imbarazzatissimo Bill Cobb da Broxton, convinto da Volstagg). A parte questo in questo albo non succede niente di fondamentale, se non che si cominciano a subodorare i vari inganni: Heimdall ha capito che Tanarus nasconde qualcosa, i due si affrontano, il falso dio del Tuono ha la meglio e per il momento Heimdall è fuori gioco, mentre la più giovane delle Weird Sisters, Kelda, scopre che la Vecchia in realtà è Karnilla.
The Mighty Thor 11 – Shattered Heores – The Mighty Tanarus 4: The Asgardian
Anche se in questo albo succedono un po’ più di cose, ho sempre l’impressione che comunque molte siano superflue ma atte solo a posticipare un poco di più l’epilogo. Onestamente non riesco a immaginare di leggere questi albi singolarmente, dev’essere veramente frustrante aspettare un mese per leggere il successivo quando quello che l’albo presente ti dà è veramente poco. Ma forse è solo un’impressione mia che sono abituata ad albi con storie autoconclusive.
Comunque, di fatto succede qualcosa di rilevante: la Vecchia alias Kernilla, vistasi scoperta, anticipa l’attacco e uccide Kelda. Sta per uccidere anche l’altra Strana Sorella quando Loki e Silver Surfer, improbabili alleati, la fermano. Bellissima l’immagine in cui Kernilla si rivela letteralmente uscendo fuori dal corpo della Vecchia. Comunque l’esercito dei troll è alle porte di Asgard/Asgardia e a poco vale l’avvertimento tardivo di Heimdall. Tutto questo mentre le All-Mother stavano ammirando il lavoro di Tony Stark e la Stark Resilient che hanno creato loro un nuovo regno volante veramente bellissimo: You asked us to build a city fit for gods. This is better. (Avete chiesto di costruire una città adadda a degli dèi. Questa è meglio. – Tony Stark, pagina 129).
Intanto nell’aldilà Thor e gli altri due dèi sono entrati nel Demogorge e pianificano di ucciderlo raggiungendo il suo cuore.
The Mighty Thor 12 – Shattered Heores – The Mighty Tanarus 5: The Return
La storia in questo albo è raccontata da un narratore interno, che ben presto capiamo essere Loki, che sta raccontando la storia a dei bambini, e onestamente non ho ben capito il senso di questo espediente. In questo albo cambia disegnatore e ne sono rimasta un po’ delusa, i disegni dei volti non mi sono piaciuti, uno stile, non so come definirlo, con troppe linee, Loki sembra un adulto in miniatura, insomma, no, preferivo molto di più lo stile degli albi precedenti. Comunque, finalmente torna Thor e tutti si ricordano. Il vero dio del Tuono si scontra con Tanarus, mentre Freyja se la vede con Karnilla. Inutile che vi dica come entrambe le lotte andranno a finire. Mi ha un po’ deluso questa conclusione di questa storyline, soprattutto perché nonostante tutte le premesse non c’è stata nessuna bella scena tra Loki e il fratello.
L’albo si conclude raccontando la fine di un’altra storia, su richiesta di una delle bambine del pubblico di Loki che vuole sapere che ne è stato di Kelda. Sempre piena di confusione perché questi fumetti sono strapieni di riferimenti a storie che non conosco, credo di aver capito che Kelda, la più giovane delle Weird Sisters, era apparsa già in uno dei volumi precedenti, come un’anima in pena che mentre tutti gli altri erano spaventati per qualche catastrofe imminente riusciva a pensare solo al suo amore perduto. Credo sia lei perché ricordo era vestita sempre con una tunica, e perché anche in questi albi Kelda cerca il suo Bill. Bè, su richiesta della bambina Loki ci rivela che Kelda è effettivamente morta per mano di Karnilla, ma questa è stata per lei una benedizione perché ha potuto finalmente rincontrare il suo Bill.
Le Strane Sorelle (Weird Sisters). |
Commento generale.
Concluso anche il volume due, ancora resto tutto sommato perplessa riguardo a queste storie. L’idea di Loki tornato bambino la trovo ancora estremamente interessante, ma pare rimanere sempre in secondo piano. Anche in questi albi in cui credevo sarebbe stata una parte centrale perché lui era l’unico a ricordarsi di Thor, è in realtà solo un crearsi di aspettative ma di fatto alla fine non accade proprio niente di particolare.
A parte questo, la trama è come sempre per me piena di confusione. Ci sono siparietti che paiono totalmnte scollegati dal resto della storia, altri a fare da rimepitivo, il tutto ha il sapore di una serie di passaggi po’ noiosi per arrivare dalla premessa alla conclusione. Questa raccolta mi è piaciuta più della precedente ma forse solo perché l’ho letta più in fretta e quindi mi sono annoiata di meno. I personaggi non sono male, Thor mi è piaciuto più del solito, le All-Mother sono parecchio interessanti, e pure i cattivi non erano da buttare, anzi, Karnilla mi è pure piaciuta. Ah, poi Odino era praticamente assente e per me questo è un dato positivo.
In sostanza, non posso dire di essere veramente soddisfatta da questa lettura. Non è stata brutta, ma nemmeno bella. Ormai possiedo già il volume seguente, quindi lo leggerò di sicuro, ma a meno di non rimanerne entusiasta mi sa che Thor lo abbandonerò per provare qualche altro personaggio.
Mini recensione
create albo dopo albo dopo albo
deluse nell’affrettato finale.