Titolo: Il Piccolo Principe
Titolo originale: Le Petit Prince
Genere: ragazzi, classico, fantasy
Autore: Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry (Wikipedia)
Nazione: Francia
Anno prima pubblicazione: 1943
Ambientazione: il deserto del Sahara, 1935; alcuni asteroidi, tra cui B 612
Personaggi: il Narratore, il Piccolo Principe, la Rosa, la Volpe
Casa Editrice: Bompiani
Traduzione: Nini Bompiani Bregoli
Copertina: illustrazione dell’autore
Pagine: 125
Link al libro: IN LETTURA – ANOBII – GOODREADS
inizio prima lettura: 22 dicembre 1995
fine prima lettura: 22 dicembre 1995
inizio ultima rilettura: 18 gennaio 2016
fine ultima rilettura: 19 gennaio 2016
Non si vede bene che col cuore.
L’essenziale è invisibile agli occhi.
In occasione dell’uscita del film mi sono riletta questo classico che desideravo da tempo commentare anche qui sul blog.
Il Narratore è atterrato in panne nel bel mezzo del deserto del Sahara. Mentre cerca di aggiustare il motore e si preoccupa per i viveri che scarseggiano, incontra il Piccolo Principe, che gli cambierà la vita.
LowPoly Prince by chedoy on DeviantArt |
Ho letto per la prima volta questo libro quando avevo 16 anni, tutto in una giornata di dicembre, forse la prima di vacanza per Natale. Ero già un pochino grande, quindi, rispetto a quella che credo sia l’età in cui di solito si incontra questo classico. Ciononostante lo amai moltissimo. Penso di averlo poi riletto anni dopo, sempre prima dell’apertura del blog. Anni e anni dopo ancora l’ho ripreso in mano perché da tempo volevo parlarne qui su il tempo di leggere, ma non me ne capitava l’occasione, l’uscita del film (a breve – spero! – un commento anche su quello) finalmente mi ha dato la spinta necessaria. Non posso negare che uno dei motivi del continuo rimandare era che avevo paura una rilettura più adulta potesse risultare una delusione. Non è stato così.
La trama penso la conoscano un po’ tutti: un aviatore precipita col suo aereo nel deserto, e lì incontra un bambino. Grazie a quest’incontro l’uomo imparerà a guardare il mondo con occhi più veri. L’aviatore è ovviamente lo stesso Saint-Exupéry, che davvero nel 1935 precipitò nel Sahara e vi rimase bloccato per alcuni giorni rischiando di morire di sete. Il Piccolo Principe è… il suo bambino interiore? Il figlio mai avuto? Una sorta di Peter Pan spaziale? Un ricordo di un amico d’infanzia? Non mi ero mai soffermata prima d’ora a riflettere su questa domanda, e non sono riuscita a darmi una risposta convincente, ma onestamente poco mi importa di ottenerla. Il Piccolo Principe è un sogno, una speranza, una malinconia, un regalo. Arriva nel momento più inaspettato, quando il Narratore si trova in panne con l’aereo e forse anche con la vita. Arriva con una domanda, una domanda inusuale, incredibile, molto bambina: Mi disegni una pecora? E la chiede proprio a quest’uomo che aveva rinunciato al disegno in tenera età, spinto dai commenti dei grandi. Ma ecco che il Piccolo Principe, con la sua saggezza bambina, riconosce il misterioso disegno dell’autore per quello che è, non lo scambia per un cappello. E così inizia questa meravigliosa amicizia.
the little prince by lemon5ky on DeviantArt |
L’ambientazione riveste una parte molto importante in questo libro, e non credo di averlo mai notato prima. Siamo principalmente nel deserto, luogo inospitale per eccellenza ma anche romantico e misterioso. E poi attraverso i racconti del Principe vaghiamo per il Sistema Solare di asteroide in asteroide, mondi impossibili ma così reali, tutti piccoli, monopersona, e queste persone tutti un tipo, una rappresentazione delle nostre più tristi abitudini di adulti. Soltanto l’asteroide del Piccolo Principe è allegro, variopinto, con i suoi innumerevoli tramonti, la rosa così speciale, i vulcani (quanto adoravo quest’idea da piccola! – sì perché comunque, ho dimenticato di dirlo, il libro l’ho letto da adolescente ma da bambina vedevo il cartone animato), la paura dei baobab.
I personaggi che il Piccolo Principe incontra nei suoi viaggi ho già detto sono molto stereotipati. I personaggi principali sono straconosciuti: l’Aviatore, il Piccolo Principe, la Volpe, la Rosa. Mi hanno commosso ancora una volta le loro interazioni, soprattutto la volpe e la meravigliosa ricompensa del colore del grano.
Lo stile è quello semplice di un adulto che fa finta di scrivere a dei bambini. Mi piacerebbe tanto essere in grado di leggerlo in lingua originale, ma il francese è una lingua a me totalmente sconosciuta!
Il segnalibro che ho usato durante la lettura è stato realizzato da me a partire da una delle vecchie versioni del blog. |
La copertina della mia edizione mostra il Piccolo Principe che approfitta degli uccelli selvatici per volare via dal suo asteroide, uno dei disegni dell’autore contenuti anche nel libro. Mi piace moltissimo questa immagine, però trovo più emblematica quella del principe sull’asteroide, avrei messo quella in copertina. A parte questo però vorrei aggiungere che amo moltissimo i disegni di Saint-Exupéry, e sono molto contenta che l’edizione italiana abbia deciso di conservarli (anche se non li hanno messi al punto giusto, ma vabbè, non si può avere tutto!), sono così riconoscibili e caratteristici e parte della storia: non credo il libro sarebbe lo stesso senza!
Il titolo… bè, il titolo, a dire il vero, se non fosse così straconosciuto, familiare e famoso, credo che direi: non mi piace affatto! Non lo so, secondo me non c’entra molto con il libro e non mi invoglierebbe a leggerlo! Ma è difficile riuscire davvero a capirlo, visto che comunque è diventato come per tutti i classici tanto abituale e conosciuto.
Commento generale.
Nonostante gli anni passati, nonostante la differenza d’età dalla prima lettura, questo libro mi ha conquistata ancora una volta. In parte sarà sicuramente dovuto al fatto che gli sono molto affezionata, ma sicuramente in buona parte al fatto che la sua magia è senza tempo e senza età. I miei occhi disincantati di adulta si sono incantati ancora ad ammirare la Rosa, a salutare la Volpe, ad osservare il cielo stellato del deserto. Questo libro lo potrei definire una ricetta per essere felici corredata di una malinconia infinita. E bellissima.
Bonus
L’immagine sulla maglia dedicata a Le Petit Jedi |
Sfide
Mini recensione
si sono incantati ad osservare il cielo stellato
ancora una volta.
Trasposizioni
Il piccolo principe (2015), film d’animazione di Mark Osborne
Un po’ di frasi
Io credo che egli approfittò, per venirsene via, di una migrazione di uccelli selvatici. The Little Prince by deepkitsch on DeviantArt |
quando era un bambino
the little prince by evenliu on DeviantArt |
And now here is my secret by keiiii on DeviantArt |
Morocco, Sahara, Erg Chigaga by Gustaw Jot |
The Little Prince by behindinfinity on DeviantArt |
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