Harley Quin
Problem at Pollensa Bay →
Titolo: The Mysterious Mr. Quin
Serie: Harley Quin (1)
Titolo italiano: Il Misterioso Signor Quin
Genere: giallo
Autore: Agatha Christie (sito ufficiale – Wikipedia)
Nazione: Regno Unito
Anno prima pubblicazione: 1930
Ambientazione: Svariate zone, soprattutto vacanziere, d’Europa, anni ’20 del XX secolo
Personaggi: Mr. Harley Quin, Mr. Satterthwaite
Casa Editrice: HarperCollins
Copertina: designedbydavid.co.uk © HarperCollins/Agatha Chrstie
Pagine: 396
Provenienza: Book Depository, 25 febbraio 2015
Link al libro: IN LETTURA – ANOBII – GOODREADS
inizio lettura: 26 agosto 2015
fine lettura: 8 settembre 2015
A problem is not necessarily unsolvable because it has remained unsolved.
Un problema non è necessariamente irrisolvibile poiché è rimasto insoluto.
Mr Quin
(Pagina 20)
Una Christie diversa dal solito, ma non per questo meno interessante.
Il signor Satterthwaite è un uomo anziano che ha passato la vita da “spettatore”, sempre osservando gli altri, senza mai interpretare una parte. Questo finché durante una notte di Capodanno incontra il misterioso Mr Quin.
Questo è uno dei libri di Christie che mi mancavano, è il primo che leggo con questi personaggi, ed è anche il primo di questa autrice che leggo in lingua originale. Tutti questi fattori hanno forse contribuito a farmi apprezzare moltissimo queste storie, anche se sono molto diverse a quelle a cui la zia Agatha mia ha abituata.
Questo libro è formato da 12 capitoli che in realtà sono dei veri e propri racconti separati, che hanno in comune la presenza dei due protagonisti. Le trame sono diverse tra loro: spesso c’è un avvenimento del passato (non sempre un delitto) che i Nostri aiutano a chiarire, non c’è un colpevole da assicurare alla giustizia, solo per esempio un amore da salvare. A volte c’è in effetti un omicidio su cui investigare, altre volte anche da impedire. Per esempio nel racconto “Il volto di Elena” avevo capito prima di Satterthwaite cosa stava succedendo, ed ero piena di ansia perché lui sembrava non capire e temevo non facesse in tempo a fermare l’assassino. Tutte le storie sono comunque accomunate dalla presenza di coincidenze studiate ad arte, più o meno evidenti, che portano alcune persone a riunirsi insieme e con i loro ricordi, le loro conoscenze, ed una piccola spinta, risolvono un problema. C’è inoltre una non piccola dose di soprannaturale che rende il personaggio di Mr Quin ancora più misterioso.
L’ambientazione è molto variegata, ogni racconto/capitolo si svolge in un posto diverso, spesso fuori dall’Inghilterra, perché Satterthwaite se ne va sempre in giro! Di solito viene sempre chiaramente detto, all’inizio, dove ci troviamo, ma in “The Man from the Sea” siamo su un’isola che pare trovarsi in Spagna ma, non so perché, non viene mai nominata!
I personaggi che ritroviamo in ogni racconto sono due, il Mr Quin del titolo e Mr Satterthwaite.
Mr Quin è molto interessante, già il suo arrivo è particolare:
Questa curiosa impressione di vederlo, per un gioco di luce, con un vestito tutto colorato o con una maschera sul volto, si ripeterà qualche volta anche nei racconti successivi. Anche senza l’introduzione dell’autrice stessa che spiega di essersi ispirata alla commedia dell’arte italiana è facile capire che il misterioso Harley Quin è l’incarnazione di Harlequin, Arlecchino (e nell’ultimo racconto, “The Harlequin’s Lane”, Mr Quin reciterà in uno spettacolo di danza proprio il personaggio di Arlecchino. Mr Quin compare così dal nulla con lo scopo di permettere alle persone coinvolte di scoprire la verità su cosa era accaduto. Ma chi è questo misterioso Mr Quin? Nel racconto “The Man from the Sea” per la prima volta si implica che Quin non sia umano, ma una sorta di spirito che parla per i morti o per gli innamorati. Mr Quin è un protagonista insolito, poiché compare poco, in un capitolo (“The Bird with the Broken Wing”, “L’Uccello con l’Ala Spezzata”) manda un messaggio a Satterthwaite in maniera davvero inusuale e poi compare solo a cose fatte. Qual è allora il ruolo di questo strano investigatore? Li risolve i casi sì o no? Bè… sì e no!
Ed in effetti è proprio questo che fa Mr Quin: predispone tutto affinché poi la situazione si evolva autonomamente in una soluzione, con un po’ d’aiuto a volte da parte di Mr. Satterthwaite.
E anche Mr. Satterthwaite (di cui credo non venga mai detto il nome) è interessante. A mio parere è lui il vero protagonista del romanzo, oltre che il personaggio che ho preferito. Nella vita Satterthwaite ha il ruolo di osservatore, e per la maggior pare del tempo neanche gli dispiace, ma quando c’è di mezzo Quin ecco che anche lui diventa attore:
Satterthwaite è anziano, benestante, ama l’arte e ne è un discreto conoscitore, e ha la fama, meritata, di conoscere tutti. E un giorno per caso incontra questo Mr Quin e i due diventano, si può dire, amici, anche se si incontrano sempre solo per poco tempo ogni volta, perché Quin vede in lui l’aiutante ideale per i suoi bizzarri modi di agire, essendo Satterthwaite, sopra tutte le altre cose citate prima, un profondo conoscitore della natura umana. E penso che questa coppia di investigatore/aiutante sia la più eccentrica non solo nella produzione letteraria di Christie, ma anche nella letteratura gialla in generale. Insomma, dove si è mai visto un investigatore che quasi non compare, lascia tutto il lavoro all’aiutante, compresa la rivelazione finale del colpevole? Ve lo immaginate Poirot dire ad Hastings: perché questo fatto non lo spiega lei? :D
Agatha Christie è una delle mie autrici preferite, e mi ha fatto molto piacere poterla finalmente leggere in lingua originale. Il suo stile comunque non è cambiato di molto nella traduzione, se non fosse per tutte le omissioni che a volte mi è capitato di cogliere confrontando il testo italiano con quello inglese.
La copertina della mia edizione la trovo davvero molto bella e perfetta per il libro. Il titolo, come molti di Agatha Christie, è estremamente semplice ma adattissimo.
Commento generale.
Non me l’aspettavo, ma questo libro mi è piaciuto proprio tanto. E’ strano, è triste, è misterioso, proprio come il suo investigatore protagonista. Anche se i racconti non mi sono piaciuti tutti allo stesso modo, e le coincidenze orchestrate da Mr Quin sono a volte forse un po’ eccessive, è stata una lettura come sempre molto molto piacevole, avvincente, interessante e divertente al punto giusto.
Bonus
Come sempre, mi sono divertita a cercare anche qualche copertina di altre edizioni di questo libro sul sito Delicious Death.
La prima a sinistra è la copertina della prima edizione, 1930, e presenta chiaramente un Arlecchino, evidenziandone il carattere burattinesco. Non la mia preferita, ma comunque bella. La seconda è del 1982 della Mondadori ed è la più vecchia italiana, non mostra per nulla il personaggio di Arlecchino e onestamente non la trovo particolarmente bella né attinente. La terza (Mondadori 1989) pure non mostra Arlecchino: c’è la finestra col il volto che spia presente in uno dei racconti, mentre non ho identificato le altre due figure, ma trovo comunque molto affascinante l’abito sulla sinistra che si fonde con la vegetazione. L’ultima tra quelle qui sopra, infine, è del 1994, sempre della Mondadori, e appartiene alla serie che normalmente mi piace di meno, e questa non fa eccezione.
Partendo da sinistra, la prima copertina è un’edizione Mondadori del 1994, con un disegno carino per un giallo, ma che non c’entra nulla con quello in questione. La seconda, sempre Mondadori (2003), è della serie che solitamente amo di più, tra quelle di questa casa editrice, ma questa qui la trovo deludente. La successiva è un’edizione Hachette del 2005, in cui torna una maschera, ma più che Arlecchino sembra un pagliaccio: bocciata anche questa. L’ultima, infine, è del 2012 della William Morrow ed mi piace parecchio, è abbastanza attinente perché accentua la misteriosità del personaggio, però anche qui manca un accenno ad Arlecchino. Forse, tra tutte queste, la mia preferita è proprio la mia! :)
Sfide
Mini recensione (1-5 parole)
Un po’ di frasi
Mr Satterthwaite: La vita mi è passata accanto.
Mr Quin: Ma così facendo ha affilato la sua visione. Dove gli altri sono ciechi lei può vedere.
Mr Satterthwaite: Sarebbe stato più di buon gusto se avesse aspettato fino a che fossero andati via.
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