Home » Mansfield » Una tazza di tè Una tazza di tè Pubblicato lunedì 5 Gennaio 2015; 21:41venerdì 2 Gennaio 2015; 00:32 da Phoebes2 commenti di Katherine Mansfield Titoli: Una tazza di tè; Prendere il velo Titoli originali: A cup of tea; Taking the veil Genere: racconti Autore: Kathleen Mansfield Beauchamp (Wikipedia) Nazione: Nuova Zelanda Anno prima pubblicazione: 1923 Ambientazione: Londra, inizi XX secolo Personaggi: Rosemary Fell, Edna Casa Editrice: Alphaville Edizioni Digitali Traduzione: Stefano Lorenzin Pagine: 15 Provenienza: Amazon (29 gennaio 2013) Link al libro: ANOBII – GOODREADS inizio lettura: 28 dicembre 2014 fine lettura: 28 dicembre 2014 Voto: 8/10 Nella vita ci sono momenti, orribili momenti, quando si spunta fuori dal riparo e si guarda fuori, ed è terribile. Non ci si dovrebbe arrendere. Si dovrebbe andare a casa e prendere un tè ultraspeciale. Due brevi racconti che mi hanno fatto scoprire, e apprezzare molto, questa autrice. Nel primo racconto seguiamo la giornata di Rosemary che di punto in bianco decide di fare qualcosa di molto diverso dal solito. Nel secondo esploriamo la mentre della giovane Edna che si è innamorata di un attore e ora vede la sua vita irrimediabilmente cambiata da questo avvenimento. Questo libro è veramente cortissimo, non me ne ero resa conto quando l’ho preso su Amazon! Ho deciso di leggerlo perché volevo qualcosa di breve per la fine dell’anno, e ho pensato di scegliere un ebook scritto da una donna (per migliorare un po’ nelle rispettive sfide in cui non ho brillato quest’anno), ma non mi aspettavo fosse così corto! L’ho letto tutto in un viaggio in treno. Comunque, due raccontini proprio gradevoli! Ovviamente il titolo del libro (che è anche quello del primo racconto) mi aveva incuriosito moltissimo, ma in realtà la trama ha poco a che fare con il tè, ce c’entra solo perché la protagonista, Rosemary, invita una ragazza povera incontrata per strada a prendere un tè a casa sua. Il grosso del racconto si concentra quindi nell’esplorare i pensieri di Rosemary riguardo questo suo atto spontaneo e anticonformista, salvo poi alla fine mandare subito via la ragazza appena il marito, pur criticando il suo gesto, esprime un parere lusinghiero sull’avvenenza della fanciulla. Il secondo mi è forse piaciuto anche di più: contiene le elucubrazioni di una diciottenne che si fa mille film tutta da sola, proprio come sicuramente è successo a tutte noi nell’adolescenza (e ad alcune persone succede ancora adesso) immaginandosi tutta la sua vita stravolta da questo amore impossibile per un attore. Green Tea + Apricot Pie (Tè Verde con torta all’Albicocca) L’ambientazione non è molto presente, visto che, appunto, giriamo soprattutto nella mente delle protagoniste, e un po’ me ne dispiace, ma sono racconti talmente corti che davvero non si poteva pretendere di più. I personaggi principali, le due protagoniste, eclissano tutti gli altri, specie nel secondo racconto. Le ho trovate entrambe molto interessanti, mi sono piaciute molto e mi è piaciuta l’indagine psicologica che ne fa l’autrice, mantenendo comunque un tono fresco, leggero e ironico. Ho infatti grandemente apprezzato lo stile di Mansfield, la capacità di delineare in poche righe tutta la vita passata di un personaggio, di riuscire con una sola frase a rappresentare un mondo di emozioni. La copertina di questa mia edizione digitale è un po’ strana, non riesco bene a capire cosa è rappresentato, sembrerebbe una parete irregolare. Comunque è interessante, accende abbastanza la curiosità proprio perché incomprensibile. Il titolo, come ho detto, è un po’ fuorviante, ma a mio parere bello nella sua semplicità (ma io, si sa, sono di parte quando si parla di tè). Commento generale. Ero molto curiosa riguardo a questa autrice, e a questo titolo che nominava la mia bevanda preferita, e devo dire che non sono rimasta per niente delusa. I racconti sono troppo brevi per prendere un voto superiore alle 4 stelline, ma mi sono comunque piaciuti molto, e voglio assolutamente leggere altro, possibilmente qualcosa di più lungo, di Katherine Mansfield. Sfide Una sfida semplice: tutti diversi (2014) La sfida grammaticale 2014 La sfida infinita 2014 Mini Recensioni 2014 Mount TBR Challenge 2014 Sfida ebook 2014 – 4^ edizione 2014 WOMEN CHALLENGE Mini recensione in 5 parole Racconti troppo brevi ma belli Un po’ di frasi Rosemary Fell non era esattamente bella. No, non avresti potuto definirla bella. [incipit di “Una tazza di tè”] explicit di 'Una tazza di tè' Leggi> Ma in realtà non era quella la cosa che Rosemary voleva dire. «Philip», sussurrò, e si premette al petto la testa di lui, «sono carina?» Sembrava impossibile che qualcuno potesse essere infelice in una mattinata così bella. Nessuno lo era, decise Edna, tranne lei. [incipit di “Prendere il velo”] explicit di 'Prendere il velo' Leggi> Ma quando Edna giunse alla sua sorellina, tese le braccia come se quel piccolo amore le arrivasse volando nell’aria, e guardando il giardino, i bianchi sprazzi sull’albero, quei cari piccioni azzurri contro l’azzurro, e il convento con le sue finestre strette, comprese che alla fine in quel momento per la prima volta in vita sua – non aveva mai immaginato prima una sensazione come quella – sapeva cosa fosse essere innamorate, ma in-na-mo-ra-te! Condividi:FacebookTwitterTumblrPinterestPocketWhatsAppTelegramE-mailStampaMi piace:Mi piace Caricamento... Correlati
Katherine Mansfield è mitica, un’autrice che anch’io ho scoperto tardi e amato moltissimo :-). I racconti devi leggerli tutti . ps suggerimento per la copertina: a me sembra l’ombra delle sbarre che si riflette sulla parete di una prigione….. Caricamento... Rispondi
Ok, vedrò di seguire presto il tuo consiglio! :) In quanto alla copertina: avevo pensato anch’io a delle sbarre, ma mi veniva in mente più un cancello che una prigione. Comunue ancora non mi convince del tutto, ancora devo ben capire la connessione con il libro! Caricamento... Rispondi
Katherine Mansfield è mitica, un’autrice che anch’io ho scoperto tardi e amato moltissimo :-).
I racconti devi leggerli tutti .
ps suggerimento per la copertina: a me sembra l’ombra delle sbarre che si riflette sulla parete di una prigione…..
Ok, vedrò di seguire presto il tuo consiglio! :)
In quanto alla copertina: avevo pensato anch’io a delle sbarre, ma mi veniva in mente più un cancello che una prigione. Comunue ancora non mi convince del tutto, ancora devo ben capire la connessione con il libro!