Titolo: Sulle strade di Pasqua
Genere: saggi, articoli
Autore: Padre Padre Alessandro “Alex” Zanotelli (Wikipedia)
Nazione: Italia
Anno prima pubblicazione: 1998
Ambientazione: Korogocho, baraccopoli di Nairobi, Kenya; anni 90
Casa Editrice: EMI
Copertina: Ombretta Bernardi
Pagine: 93
Link al libro: IN LETTURA – ANOBII – GOODREADS
inizio lettura: 23 dicembre 2014
fine lettura: 28 dicembre 2014
È vero quanto afferma Chiavacci che «le esperienze del commercio equo e solidale sono certamente una goccia nel mare», ma guai se non ci fosse quella goccia! E il mare non è forse fatto di gocce?
[…]
I poveri, che soffrono sempre più, si aspettano molto dal vostro impegno, da queste botteghe alternative. Ve lo posso dire anche a nome delle piccole cooperative di Korogocho. Tanti poveri qui hanno ritrovato un po’ di speranza anche grazie a voi, al commercio equo. Grazie per quanto fate anche per la gente di Korogocho che lotta e spera in un mondo altro.(Pagine 50-51)
Questo libro contiene degli articoli pubblicati su Nigrizia dal gennaio 1996 al dicembre 1997.
Ho comprato questo libro nel 2005, quando ho conosciuto Zanotelli per il suo impegno a favore del commercio equo e solidale. L’avevo iniziato penso proprio quell’anno, per poi abbandonarlo, probabilmente presa da letture di fiction che, si sa, mi prendono sempre di più dei saggi. Ripreso in mano a quasi dieci anni di distanza mi ha fatto un certo effetto ritrovare le parole forti e coinvolgenti di quest’uomo che mostra come dovrebbe essere un vero cristiano, che ci racconta le tragedie a cui assiste, ma ci lascia comunque sempre un po’ di speranza.
Ho avuto la fortuna di incontrare Padre Alex dal vivo più di una volta, quasi sempre in relazione ad un evento del commercio equo, e leggerlo in queste pagine mi ha fatto ricordare com’è quando parla, perché anche sulla carta si esprime come dal vivo. Mi ha colpito il suo desiderio di fare rete, le sue proposte concrete per realizzare cambiamenti, sia in Africa che da noi in Italia. Mi ha colpito la popolazione di Korogocho, la loro capacità di lottare anche quando resistere sembra assurdo e inutile, mi hanno commosso le loro vittorie e anche le loro sconfitte.
Ho trovato i temi di questo libro purtroppo ancora molto attuali, sembra che nonostante tutti gli sforzi non sia cambiato niente, nei rapporti internazionali, nell’iniqua distribuzione delle ricchezze, nel modo di pensare delle persone in occidente. Però il fatto che persone come Alex e come i tanti altri testimoni di speranza che nomina in questi articoli, continuino ad adoperarsi per cambiare le cose, permette al libro di trasmettere comunque un messaggio positivo.
La copertina di questo libro mi è piaciuta molto, perché mostra una foto in cui Padre Alex non è in posa, al centro della scena, ma preso in dialogo, dietro una porta, quasi da lontano. Il titolo, a tutt’oggi che ho finito il libro, ancora bene non l’ho capito del tutto! :)
Commento generale.
Avevo abbandonato questo libro alla prima lettura, ma penso che il motivo fosse semplicemente che i saggi mi prendono sempre di meno della fiction. Perché in questo secondo approccio la lettura è stata molto piacevole e veloce. Il libro raccoglie articoli di giornale scritti da Padre Alex, quindi non è un testo unico, e ci sono spesso concetti ripetuti, ma c’è anche comunque un filo conduttore: la speranza di riuscire a creare un mondo nuovo, un mondo altro, partendo proprio da quelli che sono considerati gli ultimi degli ultimi, seguendo il Vangelo nella sua forma più vera, quella che vede Dio nei poveri di ogni luogo e ogni tempo.
Angolo spam
Vi lascio qualche link che riguarda la mia esperienza con padre Alex.
– La Formica incontra Padre Alex Zanotelli, il racconto dell’incontro con Padre Alex di un’associazione di volontariato di cui faccio parte
– Le foto dell’inaugurazione della Bottega del Mondo della mia città, a cui partecipò anche Padre Alex
– Un’intervista a Padre Alex sempre fatta dalla nostra Associazione nel 2007 sul tema della sostenibilità ambientale: p01, p02, p03, p04.
Sfide
La sfida grammaticale 2014
Mini Recensioni 2014
Mount TBR Challenge 2014
La Sfida dell’Alfabeto 2014
Mini recensione in 5 parole
Un po’ di frasi
Urge qui una piccola spiegazione: Padre Alex (lo ricordo anche dagli incontri dal vivo) dice che la parola ebraica che Gesù usa per riferirsi al Padre è una parola che indica familiarità, e perciò a lui piaceva tradurla con “Papi” per indicare come fosse pieno d’affetto il rapporto che Gesù aveva, o ogni cristiano dovrebbe avere, con Dio. Questi articoli, come ho detto, sono degli anni 90, quindi ben prima che Berlusconi ci rovinasse, tra le tante altre cose, anche questa parola dandole un significato osceno e disgustoso. Mi ha fatto un po’ specie leggerla adesso, in questo contesto, per cui ho voluto spiegarne il significato!
explicit | Leggi> |
---|---|