Titolo: Come la Madonna arrivò sulla Luna
Titolo originale: Wie die Madonna auf den Mond kam
Genere: romanzo
Autore: Rolf Bauerdick
Nazione: Germania
Anno prima pubblicazione: 2009
Ambientazione: Baia Luna, Romania; seconda metà del XX secolo (principalmente 1957-58)
Personaggi: Pavel Botev, Borislav Ilja Botev, Dimitru Carolea Gabor, Buba Gabor, Fritz Hoffmann
Casa Editrice: Feltrinelli
Traduzione: Aglae Pizzone
Copertina: Ufficio Grafico Feltrinelli; © Shutterstock. © Jeff Zenner
Pagine: 471
Provenienza: Amazon (4 novembre 2014)
Link al libro: IN LETTURA – ANOBII – GOODREADS
inizio lettura: 5 novembre 2014
fine lettura: 16 novembre 2014
“Chi speranze non ha, deluso non rimarrà”.
“Non è vero, Pavel” disse Buba a bassa voce. “Chi non ha speranze non è un essere umano di carne e sangue.”(Pagine 168-69)
Un romanzo corale in cui il protagonista/narratore ci guida attraverso i decenni della guerra fredda vista dallo sperduto paesino di Baia Luna sulle montagne dei Carpazi, dove il progresso arriva con ritardo, ma fin troppo presto per quasi tutti gli abitanti.
Baia Luna, 5 novembre 1957. Laika è il primo essere vivente lanciato nello spazio, e questo a Ilja e Dimitru non sembra un buon segno. Mentre il piccolo paese dei Carpazi viene sconvolto da un brutale omicidio, e la maestra scompare, i due amici hanno ben altre preoccupazioni: i bolscevichi stanno conquistando lo spazio perché vogliono andare sulla Luna e rapire Maria che, ascesa al cielo con tutto il corpo, come un recente dogma papale ha affermato, viva da allora sul nostro satellite. Intanto Pavel, il nipote di Ilja, scopre suo malgrado un segreto pericoloso, e si imbarca in una vendetta che non lo riguarda ma che sente di dover compiere.
Ho iniziato questo libro il 5 novembre, che è proprio il giorno in cui comincia. Mi verrebbe da dire che questa coincidenza mi ha portato ad entrare ancora più in sintonia con la storia, ma onestamente non era necessario, questo romanzo mi ha catturato fin da subito!
La trama è un misto di giallo, romanzo storico, realismo magico, storia corale, romanzo di formazione, insomma un po’ di tutto, e tutto sapientemente miscelato. A me piacciono molto le storie ambientate in piccoli paesi, dove si conoscono tutti, la vita comunitaria è molto sentita, nel bene e nel male. E, anche se sono pochi i personaggi che conosciamo approfonditamente, comunque il paesello è popolato da tipi particolari e interessanti.
L’ambientazione è bellissima, in particolare per il modo in cui l’autore (che tra l’altro è tedesco) riesce a renderci partecipi dei cambiamenti storici e politici pur vedendoli da un paesino arretrato e isolato della Transmontania (nome fittizio? Perché dai dettagli storici è chiaro che ci troviamo in Romania). Le conquiste spaziali della Russia segnano il tempo, fomentando la fissazione di Ilja e Dimitru per la Madonna assunta in Cielo col corpo, che secondo loro è il vero obiettivo dei programmi spaziali russi. Questa loro mania sembra un po’ il lato comico di una storia che sotto molti aspetti è piuttosto triste e tragica, ma, come Pavel stesso, ormai anziano, ci dice nel prologo, assecondarla è stato un grosso errore.
I personaggi sono variegati esempi di una popolazione del dopoguerra, con emigrati dalla Germania, dall’Ungheria, dall’Austria, e ovviamente un gruppo di zingari. Tra questi c’è Dimitru, un po’ il protagonista in seconda del romanzo: pare quasi il depositario della saggezza, nonostante la sua “pazzia”, e molte delle frasi che ho scelto di condividere, alla fine di questo post, sono sue. Ma veramente ogni singolo personaggio meriterebbe una menzione: la maestra Angela Barbulescu, ovviamente, ma anche Karl Koch, padre Baptiste, Buba, perfino Kora, Stephanescu e il dottor Florin, e non dimentichiamoci degli Hoffmann! Ogni personaggio, anche se appare per poche pagine, è parte integrante della storia, con la sua gentilezza o la sua crudeltà, con la sua lungimiranza o con la sua cecità, con le sue idee o con le sue azioni, nel bene e nel male.
Bauerdick, come ho detto, è tedesco, ma ha studiato l’Europa dell’est, in particolare i Rom, e ricrea magnificamente la Romania dei decenni della guerra fredda. Ovviamente non è che io ne sappia poi molto sull’argomento per poter giudicare, ma quando dico che la rappresenta magnificamente intendo che il suo stile è estremamente coinvolgente, e che pur ambientando quasi tutta la storia in un paesino sulle montagne, riesce comunque a farci percepire la portata dei cambiamenti che avvengono in quegli anni.
La copertina non c’entra praticamente nulla col romanzo, se non per il fatto che richiama una certa aria tzigana, però è molto bella. Il titolo è geniale, perché attinente con la storia, originale, simpatico, curioso e accattivante.
Commento generale.
La prima volta che sentii parlare di questo romanzo di sicuro rimasi colpita dal titolo. Insomma, a chi non verrebbe voglia, già solo da un titolo così, di leggerlo?! Il fatto poi che sia una lettura stupenda ovviamente non guasta! :) Consigliatissimo a tutti, un romanzo fresco e appassionante, che emoziona e diverte anche se spesso parla di argomenti decisamente non allegri. Proprio una bellissima lettura!
Sfide
La sfida grammaticale 2014
La sfida infinita 2014
Mini Recensioni 2014
Il giro del mondo in 80 libri
Questo libro costituisce la TAPPA del Giro del mondo in 80 libri: EUROPA, Romania, Carpazi
Ecco la cartolina che ho mandato ai partecipanti alla sfida:
Mini recensione in 5 parole
Un po’ di frasi
explicit | Leggi> |
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Sembra davvero una lettura piacevole e interessante :) Ha un che di positivo, da come ne parli, che ogni tanto cerco nelle mie letture. E l’idea della Madonna sulla Luna fa senz’altro sorridere xD
Come ho scritto, questo romanzo aveva davvero tanti elementi per piacermi, ma lo coinsiglio comunque a tutti perché penso sia una bellissima lettura a prescindere! Se vorrai leggerlo anche tu, spero ne parlerai sul tuo blog, o almeno passerai di qui per farmi sapere che ne pensi! :)