Titolo: The Third Miss Symons Titolo italiano: nessuno (il libro non è stato tradotto) Genere: romanzo Autore: Flora Macdonald Mayor (Wikipedia) Nazionalità: britannica Anno prima pubblicazione: 1913 Ambientazione: Regno Unito (più un po’ d’Europa), fine XIX secolo Personaggi: Henrietta Symons Casa Editrice: Amazon Pagine: 156 Provenienza: Amazon Link al libro: DOWNLOAD GRATUITO PER KINDLE – IN LETTURA – ANOBII – GOODREADS inizio lettura: 1 marzo 2014 fine lettura: 8 marzo 2014
Voto:8/10
And the last thing Henrietta would ever be was unusual. E l’ultima cosa che Henrietta sarebbe mai stata era insolita.
Un romanzo davvero molto carino, scaricato perché ne avevo letto una recensione interessante, e devo dire che mi è piaciuto anche più di quanto immaginassi.
E’ semplicemente la vita di una indolente donna non sposata della scorsa generazione.
[…]
In un paese come l’Inghilterra, dove c’è grande ricchezza, poca istruzione e poco pensiero in generale, persone come l’eroina di Miss Mayor sono comuni; noi tutti ne abbiamo incontrate non uno o due, ma decine di lei.
(It is simply the life of an unmarried idle woman of the last generation.
[…]
In a land like England, where there is great wealth, little education and little general thought, people like Miss Mayor’s heroine are common; we have all met not one or two but dozens of her.)
John Masefield nella prefazione
Etta Symons vive nella seconda metà del XIX secolo. E’ una donna sola, non bella, senza qualità degne di nota. La trama di questo romanzo percorre tutta la sua vita, praticamente priva di particolari eventi. Detto così potrebbe sembrare di una noia mortale. Invece questo romanzo è proprio bello. E’ bello proprio perché parla di una persona normale, di cui tutto si poteva dire tranne che fosse inusuale.
L’ambientazione, almeno per quanto mi riguarda, aiuta. Henrietta vive in Inghilterra, e questo ai miei occhi fa già guadagnare qualche punto al romanzo, ma Henrietta viaggia anche molto, per l’Europa, e spesso in Italia. E leggere degli italiani e dell’Italia attraverso i suoi occhi è stato un vero spasso! Per non parlare dei suoi approcci alla nostra letteratura, quando prova e leggere Dante e poi I Promessi Sposi… porella (intendiamoci, io amo molto entrambi ma, onestamente, sono difficili, mi immagino come possano essere se approcciati provenendo da un’altra lingua!)
Comunque, a parte queste piccolezze molto personali, la forza di questo romanzo sta, a parer mio, nei suoi personaggi, o meglio, nella sua protagonista. Henrietta Symons, della Etta, è una donna appartenente alla ricca borghesia del XIX secolo, una donna la cui unica peculiarità è un brutto carattere che la contraddistingue fin da bambina. Etta è la terza figlia femmina della famiglia Symons, quinta figlia in generale, e per questo fin da piccola ha sentito nella sua vita una grossa mancanza: non si sentiva sufficientemente amata, né voluta. Non si può non provare pena per Henrietta, nonostante i suoi comportamenti spesso ottusi e misantropi. Certo, non aveva problemi di soldi e poteva passare il tempo viaggiando, ma quanta tristezza nella sua vita! Ho ritrovato in lei sia atteggiamenti miei propri che altri che di persone che conosco. In quest’ultimo caso la cosa mi ha portato a riflettere sulle motivazioni che possono esserci dietro certi comportamenti che magari prima definivo solo stupidi o egoisti. Nel primo caso ancora una volta sono rimasta stupita e toccata nel vedere che qualcuno ha saputo esprimere così efficacemente a parole quello che provo.
Da quello che ho scritto finora potrebbe sembrare che The Third Miss Symons sia un libro triste. Bè, la storia di Henrietta lo è, ma viene raccontata con una buona dose di ironia, con uno stile leggero che riesce a non prendersi troppo sul serio neanche nei momenti più drammatici. E poi le descrizioni di sentimenti e persone sono estremamente realistiche, come ho detto mi ci sono più volte ritrovata, specie in Henrietta.
La copertina di questa mia edizione è quella standard di Amazon per i classici (infatti questo romanzo l’ho scaricato gratuitamente), quindi ovviamente non è niente di che. Il titolo invece mi è piaciuto, è anch’esso molto semplice, ma ricordo mi incuriosì subito questa “terza Miss Symons”.
Commento generale.
The Third Miss Symons è stata davvero una bella lettura. Anche se parlava di una donna vissuta più di un secolo fa, e per fortuna le cose per noi donne da allora sono un po’ cambiate, resta comunque sempre attuale per la sua descrizione della vita di una persona, fondamentalmente, sola. Lo stile di Mayor non scade mai però nel patetico e nel melodrammatico, riuscendo anzi a mischiare l’ironia alla malinconia, per cui alla fine il romanzo non risulta triste come potrebbe sembrare, ma simpatico, si fa leggere con piacere, e conquista.
Grazie a…
…a bright shining lie, la cui recensione mi ha fatto venire voglia di leggere questo libro.
Henrietta was the third daughter and fifth child of Mr. and Mrs. Symons, so that enthusiasm for babies had declined in both parents by the time she arrived.
Henrietta era la terza figlia femmina e la quinta figlia in generale di Mr. e Mrs. Symons, quindi l’entusiasmo per i bambini era diminuito in entrambi i genitori nel momento in cui era arrivata.
[incipit]
A large family should be such a specially happy community, but it sometimes occurs that there is a girl or boy who is nothing but a middle one, fitting in nowhere. So it was with Henrietta, till the youngest child was born.
Una grande famiglia dovrebbe essere una sorta di comunità così felice in modo particolare, ma a volte accade che ci sia una ragazza o un ragazzo che non è altro che uno di mezzo, non si inserisce da nessuna parte. Così è stato con Henrietta, fino alla nascita del bambino più piccolo.
She was adored, possibly because she had a bad temper (bad temper is an asset in a teacher).
Era adorata, forse perché aveva un brutto carattere (un brutto carattere è una risorsa in un insegnante).
The Symons family had not the friend-making quality – a capricious quality, which withholds itself from those who have the greatest desire, and even apparently the best right, to possess it.
La famiglia Symons non aveva la qualità di saper fare amicizia – una qualità capricciosa, che si nega a coloro che hanno più grande il desiderio, e anche apparentemente maggior diritto, di possederla.
She had missed the excitement of saying disagreeable things. The day had become chilly without them.
Le mancava l’emozione di dire cose sgradevoli. La giornata era diventato freddo senza di esse.
There were others as lonely as herself at school, there are always many lonely in a community; but she did not realize this, and felt herself exceptional.
C’erano altre persone sole come lei a scuola, ci sono sempre molte persone sole in una comunità; ma lei non se ne rendeva conto, e si sentiva eccezionale.
The heroines, it is true, were exquisitely beautiful, which Henrietta knew she was not, but from a study of “Jane Eyre” and “Villette” in the holidays, Charlotte Brontë was forbidden at school owing to her excess of passion, Henrietta realized that the plain may be adored too.
Le eroine, è vero, erano squisitamente belle, cosa che Henrietta sapeva di non essere, ma da uno studio di “Jane Eyre” e “Villette” durante le vacanze, Charlotte Brontë era stata vietata a scuola a causa del sua eccesso di passione, Henrietta si rese conto che anche l’ordinario può essere adorato.
To many people, even to some women, it is not, as it was to her, the all-sufficing condition of existence to love and be loved.
Per molte persone, anche alcune donne, non è, come era per lei, l’unica condizione sufficiente all’esistenza l’ amare e l’essere amati.
But it is one of the saddest things about lonely people, that, having no proper confidant, they tell to all and sundry what ought never to be told to more than one.
Ma è una delle cose più tristi a proposito delle persone sole, che, non avendo un vero confidente, dicono a tutti quanti quello che non dovrebbe mai essere raccontata a più di uno.
Not to become too clever; it [is] a great pity for a girl to get too clever.
Non diventare troppo intelligente; è un gran peccato per una ragazza essere troppo intelligente.
Il padre di Etta
What was the use of twelve years in which she had sincerely tried to do her best, if she had not built up some little memorial of affection? It was the old complaint of all her life, “I am not wanted.”
Qual era stata l’utilità di dodici anni in cui aveva sinceramente cercato di fare del suo meglio, se non aveva accumulato qualche piccolo memoriale di affetto? Era la vecchia denuncia di tutta la sua vita, “Io non sono voluta.”
Whatever I do, I fail; what is the use of my living? Why was I born?
Qualsiasi cosa io faccia, fallisco; di che utilità è la mia vita? Perché sono nata?
“I can’t conceive why you play [patience],” they said crossly. But the reason was perfectly clear. It stared one in the face. During the patience the clock had moved from ten minutes past eight to twenty-five minutes to ten.
“Non riesco a capire perché giochi [al solitario]”, dicevano irritati. Ma la ragione era perfettamente chiara. Li guardava in faccia. Durante il solitario l’orologio si era spostato da dalle otto e dieci alle dieci e venticinque.
Another interest was an enormous collection of photographs of places, which she had not cared for at the time, and could not in the least remember; another her address-book of pensions and hotels, to which she was always adding new volumes; above all, grumbling.
Un altro interesse era un’enorme collezione di fotografie di luoghi, di cui non le era interessato al momento, e non poteva minimamente ricordare; un altro era il suo libro di indirizzi di pensioni e alberghi, a cui lei aggiungeva in continuazione nuovi volumi; soprattutto, brontolare.
He did miss her to a certain extent, but there is a ceaseless supply of generous, touchy incapable old ladies in England, and he could not be expected to miss her very much.
Lei gli mancava per una certa misura, ma c’è una fornitura incessante di generose, incapaci e permalose vecchie signore in Inghilterra, e non ci si poteva aspettare che gli mancasse molto.
If there is any justice and mercy in the world how can they allow a poor, weak human creature to have so few opportunities.
Se c’è una qualche giustizia e misericordia nel mondo come può essere permesso a una povero, debole creatura umana di avere così poche possibilità.
A strange dream-like remembrance of it stayed with her for some days. She told her husband, and he said, “I am very glad of anything that can be a comfort to you, dearest;” but he looked at her anxiously, and thought it was a sign that she was to be ill again. However, she continued well and strong. She told no one else, but from henceforth she was perfectly happy about Henrietta.
Uno strano ricordo simile a un sogno rimase con lei per qualche giorno. Lo raccontò a suo marito, e lui disse, “Sono molto contento di tutto ciò che può darti un conforto, carissima;” ma la guardò con ansia, e pensò fosse un segno che stava per ammalarsi di nuovo. Tuttavia, lei continuò a stare bene e essere forte. Non lo raccontò a nessun’altro, ma da quel momento in poi fu
perfettamente felice riguardo ad Henrietta.
Oh, che bello! Stavo giusto pensado che volevo leggere altro di questa autrice! Per ora però mi limito ad aggiungerlo alla wishlist: ho fatto un po’ troppi acquisti ultimamente, devo darmi una regolata! :)
Grazie mille comunque della segnalazione!
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Sono contentissima che ti sia piaciuto! Sai che ho appena scoperto che su Amazon è reperibile in formato digitale anche The Rector’s Daughter? Non è gratuito ma costa comunque pochino…
http://www.amazon.it/Rectors-Daughter-F-M-Mayor-ebook/dp/B00803LVMK/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1394714609&sr=8-1&keywords=the+rector%27s+daughter
Penso proprio che lo leggerò!
Oh, che bello! Stavo giusto pensado che volevo leggere altro di questa autrice! Per ora però mi limito ad aggiungerlo alla wishlist: ho fatto un po’ troppi acquisti ultimamente, devo darmi una regolata! :)
Grazie mille comunque della segnalazione!