Home » Mazzantini » Nessuno si salva da solo Nessuno si salva da solo Pubblicato giovedì 31 Maggio 2012; 16:10mercoledì 13 Giugno 2012; 16:25 da PhoebesLascia un commento di Margaret Mazzantini Voto: 5 e 1/2/10 È inutile indagare le occasioni mancate. Non sai mai se ti sei salvato dalla morte, o ti sei perso la vera vita. Delia e Gaetano erano una coppia, ora non lo sono più. Si incontrano una sera a cena per mettersi d’accordo su questioni relative ai figli e agli alimenti, e si perdono entrambi nei ricordi del loro passato insieme, cercando di capire cosa è andato storto. Mi è capitata la Mazzantini per il mese di maggio nella Gara d’Autore, e ho scelto questo titolo perché mi ispirava molto. Purtroppo appena ho letto qual era la trama già ho capito che non faceva proprio per me! Fin dalle prime righe infatti l’ho trovato noioso. Mi spiace, ma la storia di due poco più che trentenni depressi e irrisolti che stanno tutto il tempo seduti a quel tavolo a rimuginare sul passato, faticando a prendersi le proprie responsabilità… è quanto di più odioso e noioso potessi immaginare come argomento di un libro! I due protagonisti sono davvero detestabili, ho faticato a decidere chi dei due disprezzassi di meno. Ma veramente Delia e Gaetano sono lo specchio della nostra generazione? A me sono sembrati un abusato cliché che, ripeto, tra l’altro a me proprio non piace. A voler essere onesti, comunque, la lettura non è stata completamente negativa. Sicuramente ho apprezzato lo stile della Mazzantini, il modo in cui è riuscita a far parlare i personaggi con le loro riflessioni mentre stanno solo cenando, incastrando i ricordi di una vita (anzi due) in una serata al ristorante. E qualche parte devo ammettere mi è anche piaciuta, come quando lei ripensa ai suoi problemi con l’anoressia e verso la fine l’incontro con la coppia anziana seduta al tavolo vicino. Un’ultima considerazione che non c’entra nulla: nella descrizione fisica di Gaetano la Mazzantini dice che “aveva gli occhi incassati e il resto del volto leggermente arretrato rispetto alla fronte, un po’ da cavernicolo”: ecco, non riesco proprio a figurarmelo! Io direi che un aspetto da cavernicolo è proprio al contrario, con la bocca sporgente, non la fronte! Mah! Copertina e Titolo La copertina è bellina, anche se niente di eccezionale. Il titolo mi ha incuriosito subito, soprattutto perché mi ricordava una bella citazione tratta da Le Tombe di Atuan di Ursula K. Le Guin: Da solo, nessuno conquista la libertà. Anche se il libro mi ha deluso, il significato del titolo lo trovo ancora molto molto bello! Dammi 3 parole noioso cliché contemporaneo Scheda del libro Titolo: Nessuno si salva da solo Autore: Margaret Mazzantini (sito ufficiale) Nazionalità: italiana Anno prima pubblicazione: 2011 Ambientazione: Italia (Roma), XXI secolo Personaggi: Delia, Gaetano Casa Editrice: Mondadori Pagine: 189 Link al libro: SITO UFFICIALE – ANOBII – GOODREADS inizio lettura: 21 maggio 2012 fine lettura: 29 maggio 2012 Sfide: OBIETTIVO 2012, Gara d’autore 2012. Un po’ di frasi – Vuoi un po’ di vino? Lei muove appena il mento, un gesto vago, infastidito. Assente. Dev’essere lontana, presente altrove, in qualche cosa che le sta a cuore e che naturalmente non può essere lui. Li hanno strizzati in quel tavolino con i sottopiatti di carta da macelleria, in mezzo al bordello. Delia ha ancora la borsa attaccata alla spalla. [incipit] Sai qual è il problema? È che nessuno ha più il coraggio di fare la cosa più semplice, mettere a fuoco la propria vita. Quello che gli uomini hanno fatto da sempre come unica via possibile, lottando, rischiando tutto, a noi sembra una fatica inutile. Delia Lei beccava sempre i libri migliori. Scrittori africani, autori minori, misconosciuti. Si riforniva in una piccola libreria e aveva un certo fiuto. Metteva una forcina dei capelli tra le pagine per tenere il segno. Forse era semplicemente il fatto che lei li avesse scelti, a rendere migliori quei libri. Loro appartenevano alla generazione della patacca, del remake. Tutto era già stato provato, si trattava solo di rivisitare, senza un vero nerbo. Vecchie le ferite, le facce dipinte degli emo. Cosa c’era di nuovo? Il sushi da asporto, la festa di Halloween, Facebook. explicit Leggi> Gaetano attraversa la strada. Non guarda in alto. Non sa se troverà quell’ombra dietro la tenda in cucina. Non vuole perdere. Forse troverà la Punto color nocciola di Matilde sotto casa. Le busserà al finestrino. Vedrà quella faccia pronta a beccarsi il cazzotto. Scendi, va’. Piantala con questa scena. Nessuno si salva da solo. Condividi:FacebookTwitterTumblrPinterestPocketWhatsAppTelegramE-mailStampaMi piace:Mi piace Caricamento... Correlati