di Jane Austen
Titolo: L’abbazia di Northanger
Titolo originale: Northanger Abbey
Genere: romanzo
Autore: Jane Austen (sito NON ufficiale in italiano)
Nazione: Regno Unito
Anno prima pubblicazione: 1817
Ambientazione: Regno Unito, XIX secolo
Personaggi: Catherine Morland, Henry Tilney, James Morland, John Thorpe, Isabella Thorpe, Generale Tilney, Eleanor Tilney, Frederick Tilney, il signore e la signora Allen
Casa Editrice: Biblioteca Ideale Giunti
Traduzione: Anna Banti
Copertina: Marcus Stone, Romantic Dreams (1860-1921 ca.)
Pagine: 304
Link al libro: ANOBII – GOODREADS
inizio lettura: 24 febbraio 2012
fine lettura: 8 marzo 2012
Sembra che per un generale desiderio si disprezzino le capacità e si sottovaluti il lavoro dei romanzieri ignorando opere che hanno soltanto genialità, spirito e buon gusto per essere apprezzate.[…]È soltanto Cecilia, o Camilla, o Belinda; o, insomma, soltanto un’opera nella quale si manifesta una grande forza intellettuale, una profonda conoscenza della natura umana, una indovinata indagine delle sue varietà e uno spirito, un humor espresso nel più scelto linguaggio.(Pagina 63)
Catherine Morland, l’eroina di questo romanzo, non ha molto in comune con le solite eroine dei romanzi gotici, e questo perché L’abbazia di Northanger non è un vero romanzo gotico, bensì la parodia di quel tipo di romanzi che tanto faceva sospirare ed emozionare i lettori dell’epoca della Austen.
Nell’avvertenza all’inizio del romanzo l’autrice ci spiega che L’abbazia di Northanger è stato ultimato nel 1803 ma l’editore, che l’aveva acquistato, ha poi deciso di non pubblicarlo più. Infatti, come tutti i fan della Austen sanno, questo romanzo è stato pubblicato postumo. In realtà è uno dei primi, se non il primo che la Cara Zia Jane ha iniziato a scrivere, infatti da alcune lettere di Cassandra sappiamo che ci lavorava già tra il 1798-99. In effetti sembra molto plausibile che una scrittrice ancora in erba trovi ispirazione per i suoi lavori nei romanzi che ha letto e conosce bene. Quel che sinceramente, nonostante ormai conosca piuttosto bene la Austen, mi ha stupito è la straordinaria capacità di reinventare questo genere di romanzi, prendendoli bonariamente in giro, senza però mai mancar loro di rispetto, anzi regalandoci, per bocca dei suoi protagonisti, alcuni elogi del romanzo e della lettura in generale che non si trovano così palesemente enunciati negli altri romanzi austeniani!
Pur non conoscendo il genere del romanzo gotico ho abbondantemente adorato tutti i vari riferimenti, presenti fin dal primo rigo! L’inizio infatti è fantastico! Adorabile questa Catherine così mediocre, senza particolari qualità che potessero distinguerla! Addirittura sua madre non è morta dandola alla luce, ma ha avuto altri figli dopo di lei, e tutta la famiglia gode di ottima salute!! :D
Veramente l’inizio del romanzo è divertentissimo, avrei voluto citare ogni parola! :D Poi, andando avanti con la lettura, queste parti divertenti sono un po’ più rare, ma non importa perché ormai la trama, con le varie (dis)avventure di Catherine, mi aveva catturata, e cominciavo a fremere per le ingiustizie dei suoi “amici”, cui l’ingenuità della nostra eroina dava di sicuro man forte.
Tilney, il protagonista maschile, mi è stato simpatico fin dal primo momento! Ma davvero finora non ho conosciuto neanche un eroe austeniano che non fosse in qualche modo affascinante! :)
Il segnalibro che ho usato durante la lettura è stato realizzato da Miss Claire; l’ho scelto perché era a tema Jane Austen! :) |
Come sempre la lettura è piacevolissima per lo stile stavolta più ironico che mai della Austen. Questo romanzo poi è particolarmente interessante anche perché ci offre uno spaccato della vita dell’epoca, stavolta per buona parte ambientato nella mitica Bath! :) Una cosa poi che non manca mai di stupirmi piacevolmente quando leggo questo tipo di romanzi è l’educazione dei giovani benestanti: tutti fin da piccoli imparavano (o ceravano di imparare) la musica e il disegno! Giustamente non c’erano molti altri passatempi, però che bello avere almeno i rudimenti di queste arti! :)
Bando alle ciance, torniamo a parlare de L’abbazia di Northanger. Anzi, parliamo proprio di quest’abbazia di cui per un bel po’ di pagine non si sa nulla! Per quanto la lettura mi coinvolgesse continuavo a chiedermi: ma ‘st’abbazia quando arriva?!? E finalmente compare a pagina 175, come futura meta di Catherine! E la nostra eroina ovviamente non sta nella pelle all’idea di poter visitare una vera abbazia, immaginandosela romantica e piena di mistero come i luoghi descritti nei libri che tanto ama! E devo ammettere che io ero non meno emozionata di lei all’idea di giungere finalmente a Northanger! :) La Nostra rimane un po’ delusa nello scoprire che l’abbazia, convertita ad abitazioni già diversi anni prima, è in realtà un edificio molto moderno che nulla ha di misterioso! In particolare mi è piaciuta la sua delusione riguardo alle finestre, ampie e luminose! In effetti ricordo anche il mio stupore quando studiai lo stile gotico a scuola: lo si immagina sempre intriso di cupezza e oscurità, invece era lo stile della luce, con finestre altissime per illuminare le chiese il più possibile (anche perché è nato in zone d’Europa in cui non c’era tanto sole, e infatti in Italia, dove di sole ce n’è tanto, non si è mai molto diffuso!).
Ma sto divagando di nuovo!! Sorry!
Insomma, il romanzo mi è piaciuto molto e mi sono veramente divertita moltissimo a leggerlo!
Peccato solo per due cose: la prima è che la mia edizione aveva le note del traduttore alla fine del libro e non a piè di pagina (è una cosa che odio!) e la seconda è che il finale si risolve troppo in fretta e in questo il romanzo mi ha un po’ deluso. Per questo motivo, infatti, alla fine gli ho dato solo 4 stelline, mentre per buona parte del libro ero sicurissima ne avrebbe meritate 5!
Sempre una splendida lettura, comunque, da rifare (possibilmente in inglese la prossima volta).
Un ultimo commentino: nell’annunciarci del matrimonio di un personaggio (Eleanor, la sorella di Tilney) Jane Austen esprime in prima persona la sua sincera gioia per l’avvenimento. Mi ha colpito molto e mi ha fatto veramente piacere questa dimostrazione di affetto nei confronti di un suo personaggio! :)
Copertina e Titolo
Il titolo è semplice ma adatto, penso, all’intento parodistico del romanzo.
Dammi 4 parole
Sfide
Ri-dammi 4 Parole
La Sfida dell’Alfabeto 2012
Sfida Salva-Comodino 2012
Sfida della Trasposizione 2012- II edizione
Trasposizioni commentate
Ancora nessuna!
Un po’ di frasi
explicit | Leggi> |
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concordo in pieno col tuo giudizio!
Mi fa piacere!!! :)
Grazie di essre passata a commentare! :)
Letto il mese scorso…l’ho adorato!! ^^ Una prova giovanile in cui è evidente tutta la gioia di scrivere e narrare della Austen…
E’ vero, hai ragione! Traspare soprattutto quanto si è divertita anche lei a scriverlo! :)
Ho letto tutto ciò che è stato pubblicato della Austen e questo non è il migliore pur essendo molto piacevole.
A me mancano ancora alcuni titoli, ma tra romanzi che ho adorato e altri che mi sono semplicemente piaciuti sono comunque sempre piacevolissime letture! :)