Joyeux Noël


Una verità dimenticata dalla storia

di Christian Carion

— Secondo le disposizioni ricevute dobbiamo collocarne uno ogni cinque metri.
— Ogni cinque metri?! Quanti saranno in totale?
— All’incirca centomila.
— Incredibile! Alberi di Natale!
Due ufficiali tedeschi)

24 dicembre 1914. La Grande Guerra infuria infischiandosene del Natale, ma sul fronte, in Francia, tra le trincee francese, tedesca e scozzese, viene decisa una tregua, rimasta poi famosa come la “tregua di Natale”.

Ho visto questo film per la prima volta 4 anni fa, e visto il periodo in cui ci troviamo m’è venuta voglia di rivederlo e recensirlo. È tratto da una storia vera, ma ovviamente nel film viene tutto molto romanzato e sono inserite le storie personali di alcuni personaggi di tutte e tre le nazionalità, storie a volte simpatiche, a volte commoventi, a volte romantiche, a volte tragiche.

La tregua prende avvio grazie alla musica: gli scozzesi hanno rimediato delle cornamuse, e suonano I’m dreaming of home. Nella trincea tedesca c’è un famoso tenore che sta cantando canzoni natalizie per i commilitoni, quando sente le cornamuse che intonano con lui Silent Night. Insomma, una cosa tira l’altra e alla fine i tre tenenti si ritrovano in terreno neutrale per stabilire una tregua, almeno per il giorno di Natale. E così i soldati dei tre schieramenti si ritrovano tutti insieme in quella che solitamente è la terra di nessuno, scambiandosi vino, cioccolato, foto di mogli e fidanzate, e venendo a scoprire che il nemico, alla fin fine, non solo non è tanto diverso, ma alle volte ti assomiglia proprio tanto.

Il Natale è una festa religiosa, quindi non si fanno mancare una messa, e poiché siamo in periodo pre-concilio era ovviamente in latino, la qual cosa però si è rivelata molto utile perché tutti questi soldati, appartenenti a tre nazioni diverse, con tre lingue diverse, hanno potuto seguirla in una lingua che probabilmente comunque non capivano ma che almeno era per tutti conosciuta e familiare.

Infine… poteva mancare anche una partita di calcio? :D

Ma il momento più bello di questa tregua è stato senz’altro il giorno dopo, quando il tenente tedesco si affaccia timidamente alla trincea francese per avvisare il pari grado “nemico” che la loro artiglieria sta per colpirli, e li invita quindi a rifugiarsi nella loro trincea, insieme ovviamente agli scozzesi. Dopo l’attacco è prevista una controffensiva, quindi il favore viene ricambiato, e i tedeschi messi in salvo nelle altre trincee.

Questo film è bellissimo, secondo me, divertente, commovente e pieno di speranza, nonostante il finale un po’ triste. Molto bella poi la colonna sonora, con quella canzone che ho linkato prima, I’m dreaming of home, riproposta più volte e in versioni diverse. Le ultime scene del film ci mostrano i soldati tedeschi in un vagone militare pronti ad essere trasferiti sul fronte orientale, dopo essersi presi una bella ramanzina dal loro superiore, che intonano a bocca chiusa la melodia di questa canzone.

Titolo: Joyeux Noël – Una verità dimenticata dalla storia
Titolo originale: Joyeux Noël
Regia: Christian Carion
Anno: 2005
Paese: Francia, Germania, Regno Unito
Genere: guerra, storico, drammatico
Soggetto: Christian Carion
Sceneggiatura: Christian Carion
Musiche: Philippe Rombi
Distribuzione: Sony Pictures Classics
Attori: Diane Kruger (Anna Sörensen), Natalie Dessay (Anna Sörensen – voce cantante), Benno Fürmann (Nikolaus Sprink), Rolando Villazón (Nikolaus Sprink – voce cantante), Guillaume Canet (Audebert), Gary Lewis (Palmer), Dany Boon (Ponchel), Daniel Brühl (Horstmayer), Lucas Belvaux (Gueusselin), Alex Ferns (Gordon), Steven Robertson (Jonathan), Frank Witter (Jörg)
Link al film: sito ufficialeWikipediaIMDb

Un po’ di frasi

Generale tedesco: Lo vedrà soltanto una sera, a cosa le serve?
Anna Sörensen: Non sarà soltanto una sera. I nostri minuti sono più lunghi dei suoi.

Palmer (il sacerdote): Stanotte questi uomini si sono avvicinati a quell’altare come se fosse stato un fuoco in mezzo al gelo. Anche quelli che non sono credenti sono venuti a scaldarsi. Forse solo per stare insieme. Forse solo per dimenticare la guerra.
Gordon (il tenente): Forse, ma la guerra… non si dimentica di noi.

Horstmayer (tenente tedesco): Quando avremo preso Parigi e tutto sarà finito… Be’, ci inviterà a prendere qualcosa in Rue Babin.
Gueusselin (tenente francese): Non deve sentirsi obbligato a invadere Parigi per venire a bere una cosa da me.

2 pensieri riguardo “Joyeux Noël

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