di Saundra Mitchell |
Non era mai successo niente a Ondine, in Louisiana, nemmeno durante l’estate in cui scomparve Elijah Landry. Fu un caso eccezionale, «il caso dei giovane Landry», per la precisione.
Il fatto che il suo corpo non fosse stato mai ritrovato diede a me e alla mia migliore amica Colette qualcosa su cui fantasticare. E a Ondine, fantasticare era praticamente l’unico passatempo possibile.
[incipit]
A Ondine, Louisiana, non succede mai niente. Così la quattordicenne Iris Rhame tenta di sopravvivere alla noia inventando, insieme alla sua migliore amica Colette, incantesimi e avventure soprannaturali. E’ solo un gioco ma un giorno, mentre nel cimitero stavano fingendo di evocare i morti, Iris vede veramente un fantasma.
Ho vinto questo libro con QUESTO giveaway. Non è il primo che ho vinto, ma è il primo tra i (due) libri vinti che ho letto. Questo non c’entra nulla con la recensione, ma è che sono molto contenta di questa cosa, perché il libro m’è piaciuto, e quasi sicuramente non l’avrei mai letto se non l’avessi vinto! Perciò colgo l’occasione per ringraziare di nuovo Giulie de L’Albero delle Gocciole per avermi dato l’opportunità di leggere questo libro! :D
Veniamo a noi. Il romanzo è uno “young adult”, genere con cui non sono molto in sintonia, ma prima di leggerlo non lo sapevo, così non mi sono fatta condizionare dai pregiudizi! :)
Ora, io sinceramente non so qual è di preciso la definizione di YA, e qual è la differenza rispetto a un libro per ragazzi, però così a istinto io avrei inserito L’estate dei fantasmi più in questa seconda categoria, anche vista la giovanissima età dei protagonisti (14 anni). Ma basta, mi sto perdendo di nuovo in chiacchiere, invece dovrei commentare!
All’inizio, devo essere sincera, il romanzo non mi entusiasmava molto, non che fosse proprio noioso, ma neanche tanto interessante. Quando il mistero intorno al fantasma ha cominciato ad infittirsi, la trama mi ha sempre più intrigato e appassionato, e devo ammettere che mi ha anche messo un po’ paura qualche volta! :D
Non ho apprezzato particolarmente la storia d’amore, ma forse quello è un problema mio: già non amo particolarmente quelle tra adolescenti, poi i triangoli non li posso proprio soffrire! Altra critica che mi sento di fare è che alla fine, per quanto lo scioglimento del mistero mi sia piaciuto, ho trovato poco chiare le motivazioni del fantasma: perché di punto in bianco Elijah voleva essere trovato? Era stato nascosto per sua stessa richiesta, non è che era in cerca di giustizia, vendetta, o che!
Mi è piaciuta molto l’ambientazione: Ondine è un piccolo paese, immerso nel nulla, in cui non succede nulla, e da cui chi ha meno di vent’anni sogna di scappare. Il caldo asfissiante si è rivelato una cornice molto adatta a una storia da brivido, e più volte durante la lettura mi sono rallegrata di aver iniziato questo libro quando il caldo qui da me è diventato quasi sopportabile! A leggere delle afose contrade della Louisiana mentre anche qui si moriva mi sarebbe venuto un collasso! :)
Altra cosa che ho apprezzato è stato l’inserimento della tematica dell’omosessualità e dei problemi che l’essere “diversi” può portare in un paese piccolo e piuttosto bigotto com’è Ondine. Peccato però che la questione rimanga solo accennata, avrei gradito un maggior approfondimento sull’amore non corrisposto di Elijah! In fondo è stato questo dolore che l’ha portato al suicidio, non mi sarebbe dispiaciuto qualche dettaglio in più!
Lo stile della Mitchell è quello semplice di un libro per ragazzi, ma non banale, e sicuramente ha il pregio di farsi leggere con piacere e scorrevolezza!
I personaggi sono ben costruiti; all’inizio la contrapposizione tra Iris e l’amica Colette mi preoccupava, credevo avrebbe finito col trasformarle in due macchiette, ma per fortuna così non è stato.
La copertina, a mio parere, è bellissima! E ho scoperto sul blog dell’autrice che lo pensa anche lei! :) Bella anche la copertina interna, senza la sovraccoperta (di solito sono di un unico colore): eccola qui a destra! E m’è piaciuto molto anche il formato del libro, piccolo e leggero!
Il titolo non è male, e una volta tanto non mi lamento della traduzione non letterale dell’originale, perché ad essere sincera non saprei proprio come tradurre “shadowed summer” (che credo significhi qualcosa tipo “estate che fa ombra” o “piena di ombre”).
Curiosità
Per curiosità, appena finita la lettura sono andata a dare un’occhiata al sito dell’autrice, e ho trovato un po’ di cose interessanti!
Innanzi tutti la la copertina originale americana: devo dire, mi piace molto di più quella italiana! Poi la Mitchell ha suggerito anche una colonna sonora per la lettura, mentre un’altra pagina è dedicata a varie immagini dai cimiteri: tutto per entrare ancora di più nell’atmosfera del romanzo! :)
Infine, da grande amante di segnalibri non posso non apprezzare QUESTI messi a disposizione dei lettori! Brava Saundra, hai avuto belle idee! :)
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Scheda del libro
Titolo: L’estate dei fantasmi
Autore: Saundra Mitchell
Paese: USA
Titolo originale: Shadowed Summer
Anno prima pubblicazione: 2009
Casa Editrice: Giunti
Traduzione: Elena Reggiani
Copertina: progetto grafico Adria Villa – foto © Yolande de Kort / Trevillion Images
Pagine: 247
Note: ho vinto questo libro con QUESTO GIVEAWAY
sito ufficiale dell’autore: LINK
sito ufficiale del libro: LINK
aNobii: LINK
inizio lettura: 6 settembre 2011
fine lettura: 8 settembre 2011
Ho deciso di leggere questo libro dopo averne sentito parlare QUI.
Un po’ di frasi
Nel posto in cui vivevo, le persone che impazzivano venivano tollerate e rispettate. non si facevano visitare da nessuno psichiatra, non prendevano antidepressivi e non venivano rinchiuse negli istituti di igiene mentale se non dopo aver commesso un gesto veramente inammissibile.
Io avevo soltanto detto un paio di cose senza senso, quindi papà decise, come avrebbe fatto la maggior parte della gente, di farmi parlare con il nostro prete. Mi svegliò presto e mi disse di indossare degli abiti adatti alla chiesa. A Ondine non c’era nulla di strano nel perdere il lume della ragione, ma bisognava avere un aspetto curato anche quando si impazziva.
(Pagina 200)
<
p class=cit>Era la prova che a Ondine non succedeva mai niente e, finalmente, la cosa aveva smesso di dispiacermi.
[explicit]
Mmmhhh… Avevo sentito parlare abbastanza male di questo libro per chi aveva già passato la famigerata età young adult (credo che libri per ragazzi si considerino quelli fino a 14 anni, YA quelli dai 14 ai… boh, a quando non è finita l’adolescenza)… Io l’avevo adocchiato il libreria e mi ero innamorata del formato (non è coccoloso, così piccolo?) e della copertina Meravigliosa. Ma poi sentendone parlare tanto male avevo desistito dall’acquisto. Adesso mi spunti tu e gli dai un 8! Uff… Mi toccherà andare a vedere se ce l’hanno in biblioteca…
PS: oddio che amore, hai messo il bannerino degli pseudobiblia! Ma cosa gli devo fare io a questa ragazza qui! ^_^
Bè, è comunque un libro per ragazzi (o, almeno, a me è sembrato tale, sugli young adult non sono molto ferrata!), quindi deve piacerti il genere, e a me piace moltissimo! E poi, sì, hai ragione, il formato è carinissimo, e comodissimo da leggere! :)
P.S.
Comunque, se vuoi, te lo posso prestare!
Gh… Mi tenti così… Ok, ti faccio una domanda… Siccome sto lavorando (più che altro leggendo) sodo per lo speciale di Halloween (si, arriverà Halloween e non ne potrete più di me!), pensi che sia un libro che potrei inserire in quel contesto? Perchè nel caso accetterei anche subito…
Guarda, secondo me sì! Ci sono i fantasmi e i cimiteri, e alcuni momenti piacevolmente paurosi! Ovviamente non ci sono scene forti, né sangue, né altro, però è adatto al tema! Che faccio, allora, spedisco? :)
Se davvero non ti scoccia, più che volentieri! Sono proprio curiosa!
Temo di aver cancellato le tue email per scriverti l’indirizzo…, la mia la trovi email la trovi qui: http://www.sonosololibri.it/info/
Sicura sicura che non sia un problema?