100 vite di donne straordinarie
di Elena Favilli e Francesca Cavallo
Rebel Girls
Goodnight Stories for Rebel Girls 2 →
C’era un tempo in cui le bambine non potevano essere tutto ciò che volevano, ma quel tempo è finito.
(Pagina 70)
Ho comprato questo libro per regalarlo ad una cuginetta, un po’ ingenuamente pensando che non ce l’avesse ancora. Allora le ho comprato un altro regalo e questo l’ho tenuto per me. Quanto ho fatto bene!
Cento storie di altrettante donne straordinarie di tutte le epoche e tutti i continenti.
Fin dalla prima volta che ho sentito parlare di questo libro mi è sembrato proprio una bella iniziativa, perfetta come regalo a bambine e bambini di tutto il mondo. Sicuramente avevo un po’ di curiosità anch’io di leggerlo, ma non l’avevo seriamente preso un considerazione come lettura per me. Quanto mi sbagliavo!
Ada Lovelace (matematica) nella bellissima illustrazione di Elisabetta Stoinich. La prima donna raccontata in questo libro, e l’immagine che mi è piaicuta di più! |
Le cento donne raccontate in questo libro si alternano una dopo l’altra in rigoroso ordine alfabetico con la loro vita raccontata in una paginetta e un’illustrazione a fianco che le ritrae. Eppure in queste poche parole e in queste immagini c’è tanta vita, tanto coraggio, tanta emozione, amore, perseveranza, altruismo, genialità, bellezza, forza. Non credevo che mi sarei fatta coinvolgere così tanto da queste mini biografie, e invece mi sono più volte commossa ed emozionata tantissimo nel leggere di queste vite.
Avevo deciso di leggere questo libro proprio come una sorta di “storie della buonanotte”, qualche biografia a serata, e tenermelo magari per tutto il mese. Invece l’ho finito in pochi giorni, ogni volta non riuscivo a smettere di leggere, dovevo obbligarmi a metterlo via solo perché avevo bisogno di dormire.
Nellie Bly, reporter. Illustrazione di Zara Picken. |
Ovviamente molte di queste donne le conoscevo (anche se magari non sapevo tutto della loro storia), ma moltissime no, e tutte mi hanno fatto venire voglia di conoscerle meglio, di saperne di più. Come Alicia Alonso, ballerina quasi cieca che conquistò New York nella prima metà del secolo scorso, o Jessica Watson, che a 16 anni ha fatto il giro del mondo in barca a vela da sola. Oppure Mae C. Jemison, dottoressa e astronauta e prima donna afroamiericana ad andare nello spazio, o Mary Edwards Walker, chirurga che si vestiva con giacca, pantaloni e cravatta nel 1800. O anche Miriam Makeba, autrice di una canzone famosissima ma della cui storia non sapevo nulla, o Nellie Bly, che ha fatto il giro del mondo in 72 giorni e ha inventato il giornalismo sotto copertura. O ancora la genetista Nettie Stevens che ha scoperto i cromosomi X e Y. E queste sono solo alcune, che non conoscevo prima di leggere questo libro e mi hanno colpito più di altre, ma veramente vorrei raccontarvele tutte, e non avrebbe senso, compratevi il libro fate prima! :D
Ci sono poi alcune cose mi hanno colpito in maniere particolare.
Policarpa Salavarrieta, giovane spia colombiana morta a soli 22 anni (illustrazione di Paola Escobar). |
Una cosa per esempio che mi è piaciuta molto che in mezzo alle storie di queste donne, che quasi sempre si sono trovate a lottare per emergere avendo tutti contro, si possono sbirciare però anche altre storie, di altre donne, ma anche di uomini, che sono riusciti a guardare oltre i ruoli e i condizionamenti di genere e a supportare queste donne. Come il marito di Alfonsina Strada che invece di ascoltare i suoceri (che trovavano sconveniente una donna che agli inizi del 1900 voleva fare la ciclista) per il loro matrimonio le regalò una bicicletta.
Una cosa che invece mi ha un po’ sconvolto (e anche rattristato) è stato constatare la giovane età di tante di queste donne, non tanto e non solo quando hanno compiuto azioni memorabili, ma sopratutto perché moltissime sono proprio morte giovani. Molte sono anche ancora vive, comunque, e meno male che poi ogni tanto compariva qualcuna come Rita Levi-Montalcini che è morta anche lei, purtroppo, ma a 103 anni (quasi tiravo un sospiro di sollievo quando leggevo biografie così!).
Non poteva mancare Jane Austen in mezzo a tutte queste donne straordinarie! Bella l’illustrazione di Sophia Martineck che la ritrae intenta in una delle sue attività preferite: scrivere. |
A proposito, è proprio nella pagina dedicata ad una delle protagoniste più attempate di questo libro che ho trovato una citazione molto bella che vorrei condividere con voi. La frase è di Ruth Bader Ginsburg, una delle uniche due donne che abbiano mai fatto parte della Corte Suprema degli Stati Uniti, che conta nove membri. La citazione è questa:
Ecco, onestamente io non ci avevo mai pensato, ma ha proprio ragione! Anche la sola ricerca di parità da parte delle donne viene già vista spesso come sopruso nei confronti degli uomini, ma invece se pure all’improvviso iniziasse davvero la supremazia delle donne, sarebbe comunque un pallido risarcimento di tutti gli anni in cui sono state (e in molti casi sono ancora) maltrattate, perseguitate, discriminate.
Ann Makisinski (inventrice), illustrata da Claudia Carieri. |
Lo stile di questo libro è ovviamente adatto a dei bambini. Le storie si vede che sono a volte un po’ edulcorate, e qualche volta sembra che si concentrino solo su alcune caratteristiche del personaggio (per esempio la biografia di Cleopatra parla dei suoi amori e non di quanto fosse per esempio colta e intelligente) ma mi rendo conto che riassumere la vita di una persona in così poche righe, specie quando sono vite così straordinarie, è difficile. Infatti nel complesso direi che il lavoro fatto dalle autrici è egregio, anche nel fatto di essere riuscite a trovare così tante storie di donne di tutti i continenti. Stupende poi le immagini che accompagnavano ogni biografia, realizzate da decine di artiste diverse provenienti anche loro un po’ da tutto il mondo. Ma soprattutto quello che è più importante, e bellissimo, è l’idea, la motivazione che sta all’origine di questo libro, che è ispirare le bambine (e le donne) di tutto il mondo, renderle coscienti delle difficoltà che incontreranno nella vita, ma far loro comprendere che queste difficoltà si possono, e si devono, superare.
Jacquotte Delahaye (piratessa), illustrata da Rita Petruccioli. |
Commento generale.
Un libro veramente ben fatto, che tutti dovrebbero leggere. Il messaggio più bello che mi ha lasciato è riassunto in poche parole scritte nella prefazione: l’importanza di queste donne non è dovuta solo a quello che sono riuscite a fare loro, ma anche a quello che grazie a loro tante altre donne hanno potuto fare dopo. C’era un tempo in cui le bambine non potevano essere tutto ciò che volevano, ma quel tempo è finito.
Copertina e titolo
La copertina è molto bella, la Luna, qualche stella, e il titolo scritto artisticamente a tutta pagina. E questo titolo è veramente molto bello: simpatico, accattivante, esplicativo, tanto che direi che è già diventato iconico.
Mini recensione
Grace O’Malley, piratessa. A quanto pare per fare questo “mestiere” le donne dovevano avere i capelli rossi! XD L’illustrazione è di Kathrin Honesta. |
Titolo: Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli
Sottotitolo: 100 vite di donne straordinarie
Serie: Rebel Girls (1)
Titolo originale: Good Night Stories for Rebel Girls
Genere: biografico, ragazzi
Autrici: Elena Favilli (Wikipedia) e Francesca Cavallo (Wikipedia)
Nazionalità: italiana
Prima pubblicazione: 2016
Casa Editrice: Mondadori
Traduzione: Loredana Baldinucci
Copertina: Pemberley Pond
Illustrazioni: sessanta autrici da ogni parte del mondo
Pagine: 211
ISBN: 978-88-04-67637-9
Provenienza: Libreria, 25 dicembre 2017
Link al libro: SITO UFFICIALE – IN LETTURA – GOODREADS – ANOBII
inizio lettura: 5 gennaio 2020
fine lettura: 10 gennaio 2020
Sfide
Un po’ di frasi
Jane Goodall, primatologa, illustrata da Emmanuelle Walker. |
Ho sempre voluto leggerlo, ma col fatto che ce l’ha mia sorella mi sono sempre detta che prima o poi me lo sarei fatto prestare. Devo davvero passare ai fatti.
Sullo stesso tema, invece, ho letto e apprezzato i due volumi di “Indomite” pubblicato dalla Bao :D
Conosco “Indomite”, probabilmente immagino proprio per averne letto suo tuo blog, forse? Sicuramente “Storie della Buonanotte” è per bambini, e la semplicità si sente, ma è riuscito ad emozionarmi lo stesso. Adesso però che mi hai ricordato di “Indomite” c’ho un sacco di voglia di leggere pure quello! E non sapevo anche quelli fossero due volumi!