Rubrica dedicata alle recensioni dei film, due o più nello stesso post. Qui commenterò film visti anni fa che mi va di condividere, ma anche film visti più di recente per cui però non mi va di fare una recensione a parte in un solo post. Quando mi riesce vorrei anche provare a raggruppare i film per genere, o per qualcosa che li accomuna.
I film vecchi solitamente non avranno voto, perché essendo appunto passato del tempo mi posso ricordare se mi è piaciuto o no, ma non valutare il “quanto”.
Stavolta volgio parlare di tre film per ragazzi, molto diversi tra loro, come ambientazione, come periodo, anche come genere. Tutti e tre mi sono piaciuti, ma l’ultimo è il mio preferito tra i tre, nonché uno dei miei preferiti in assoluto!
Un ponte per Terabithia
di Gábor Csupó
Chiudi gli occhi ma tieni la mente ben aperta…
Leslie Burke
I compagni prepotenti, la famiglia piena di sorelle, il padre severo, la timidezza che impedisce di fare amicizia, il sentirsi diversi dagli altri: tutto sembra rendere la vita di Jess una vera schifezza! Nella suo classe, però, arriva una nuova ragazza, Leslie. Anche lei un po’ “diversa”, perché, per esempio, non ha la televisione. I due fanno amicizia, e, per sfuggire alle brutture della vita vera, inventano un regno incantato, Terabithia, appunto. Ogni giorno, appena tornati da scuola, corrono nel bosco, attraversano un fiume con una corda appesa ad un ramo, e attivano a Terabithia. In questo regno i due ingaggiano battaglie contro gli scoyote (se non ho capito male… dovrebbero essere mezzi scoiattoli e mezzi coyote), inseguono giganteschi troll e vivono altre meravigliose avventure.
Una sera di inizio autunno di ormai 7 anni fa ci siamo ritrovai a casa di un amico, stanchi, assonnati e infreddoliti, con la voglia di vedere un film leggero. Io avevo proposto Rumori fuori scena, ma gli è stato preferito Un ponte per Terabithia. Iniziato come un film abbastanza idiota, con personaggi stereotipati al massimo, si è rivelato meno stupido di quanto sembrasse, e alla fine devo dire che non mi è dispiaciuto, per quanto comunque prevedibile sotto diversi aspetti. Il tema è quello della difficoltà di essere ragazzi, soprattutto se ci si sente tanto diversi dagli altri.
Un sabato mattina la professoressa di musica, per cui Jess aveva una cotta, invita il ragazzo a passare una giornata al museo. Lui accetta con entusiasmo, e non invita affatto Leslie. La sera, tornado a casa, scopre che la ragazza, andando da sola “a Terabithia”, è caduta nel fiume perché la corda si è rotta, ed è annegata. Jess rimane ovviamente sconvolto dalla cosa, anche perché si sente molto in colpa, ma troverà la forza di reagire grazie all’affetto del padre, finalmente non più burbero, e ad un litigio con la sorellina: per farsi perdonare la porterà a Terabithia, costruendo per le il ponte del titolo.
Nel complesso molto carino, un film per ragazzi ma anche per famiglie. Molto scontato, come dicevo, su alcune cose (come per esempio la ragazza antipatica e manesca che si scopre essere così perché fin da piccola picchiata dal padre, nel momento di difficoltà aiutata dai protagonisti, alla fine si ravvede… scontato sì, ma non per questo meno piacevole, anzi, direi che forse ‘sta ragazzina è stata il personaggio che più ho preferito, specie per il pugno che alla fine rifila al bullo-non-redento – sorry per la lunghissima parentesi!!), meno su altre, però piacevole da guardare.
Sky High – Scuola di superpoteri
di Mike Mitchell
Se un giorno la vita dovesse diventare giusta, di sicuro non succederebbe a scuola.
Will Stronghold
Un incrocio tra Gli Incredibili e Harry Potter: nel mondo esistono diversi supereroi, con vari poteri, costumi imbarazzanti, identità segrete e figli, figli che per diventare eroi devono frequentare lo Sky High, il liceo per supereroi e spalle. Già, perché se non hai poteri, o i tuoi poteri non sono un granché, non puoi essere un eroe, devi fare la spalla.
Una sera che ero rimasta impelagata davanti alla tv a guardare film scemi, m’è capitato questo qui. Però, era carino.
Come in tutti i licei che si rispettano, anche allo Sky High la fauna studentesca si divide in bulli e sfigati, solo che qui sono ben divisi in categorie: bulli=eroi e sfigate=spalle. Il protagonista di questo film, Will, ha non uno solo ma entrambi i genitori supereroi. Ci si aspetterebbero grandi cose da lui, invece… è privo di poteri, per questo finisce tra le spalle.
Il film è ovviamente estremamente prevedibile in ogni suo sviluppo, ma comunque simpatico e godibile.
Pomi d’ottone e manici di scopa
di Robert Stevenson
Fermo lì. A B C, per di qui, per di lì.
Miss Eglantine Price
Inghilterra, agosto 1940. A causa della guerra i bambini londinesi vengono mandati in campagna per tenerli al sicuro. I tra orfanelli Rawlins, Charlie, Carrie e Paul, vengono affidati a Miss Price, un’eccentrica signora che vive sola in una grande casa. I tre fratelli scopriranno presto che l’apparentemente noiosa Miss Price nasconde un segreto: è una strega. O meglio, un’apprendista.
Quest’estate mi sono vista e rivista un po’ di film, e non ricordo perché, probabilmente colta da un attacco di nostalgia, mi sono rivista questo qui, che è uno dei preferiti della mia infanzia, e ancora adesso guardo sempre con rinnovato piacere. Penso sia un film veramente, veramente bello! Inizia con un tocco di realismo: c’è la guerra, la seconda, e i bambini londinesi vengono sfollati in campagna. Tra loro Carrie, Charles e Paul Rawlins, tre orfanelli che vorrebbero tanto tornare a Londra. Poi c’è il professor Emelius Browne preside della scuola per corrispondenza di stregoneria, interpretato da quel David Tomlinson che altri non è che il signor Banks di Mary Poppins. E poi c’è Miss Price, l’apprendista strega, adorabile fin dalla prima apparizione e interpretata dalla sempre favolosa Angela Lansbury, attrice per cui io ho una vera adorazione, vuoi per La Signora in Giallo, vuoi per la canzone de La Bella e la Bestia, vuoi anche per questo film che me l’ha fatta apprezzare fin da piccolina! E come non adorare questa strega un po’ imbranata che monta la scopa a cavalcioni anche se non è proprio da signora, trasforma la gente in conigli perché il rospo proprio non le viene, e salva l’Inghilterra da un’invasione nazista con i suoi poteri.
A causa della magia nel film ci sono molti effetti speciali, e delle scene in cui i protagonisti interagiscono con dei cartoni animati. Il film è molto vecchio, quindi potete immaginare come questi effetti speciali siano piuttosto grossolani, ma non sono brutti, anche dopo tutto questo tempo e coi filmoni tutti digitalizzati che abbiamo adesso, si può credere che miss Price e il professor Browne ballino davvero insieme ai pesci nella laguna di Nabumbo e che l’incantesimo di Astaroth faccia muovere le cose a tempo di musica.
Un film più vecchio di me ma che continua a farmi ridere e sognare anche a distanza di tanti anni, e dopo le innumerevoli visioni e rivisioni!
Adoro Pomi d’ottone e manici di scopa, lo riguardo sempre volentieri come anche alcuni altri filn, tipo Hocus Pocus, i Goonies e Jurassic Park:)
Hocus Pocus devo dire che lo conosco poco, l’ho visto una volta sola, ma concordo sugli altri due, sono flm che rivedrei infinite volte!
P.S.
Il libro ancora non arriva? :(
Pensa, a me “Un ponte per Terabithia” è piaciuto molto, quando l’ho visto (qualche anno fa). Mi aveva davvero commossa, ho pianto molto.
“Pomi d’ottone e manici di scopa” è fantastico, concordo :D Angela Lansbury è una leggenda, e a ragione, per quanto mi riguarda!
Ma guarda che comunque alla fine “Un ponte per Terabithia” è piaciuto anche me! Rileggedo il commentomi pare in effetti che ho scritto solo critiche, ma alla fine, ricordo, l’avevo apprezzato!:)
Ah, Angela Lansbury, quanto la adoro! Tra l’altro avevo in programma questo post già da tempo, ed è solo un caso che sia stato alla fine pubblicato non molto tempo dopo la sua nomina a Dame! :D