La Venere di rame

di Lindsey Davis

Serie di Marco Didio Falco
Misteri imperiali
La mano di ferro


«Come si chiamava?»
«Gaio.»
«Davvero di grande aiuto!» Più di metà della popolazione risponde al nome di Gaio. La parte restante si chiama per lo più Marco o Lucio; questo non rende certo la vita facile a un investigatore.

Marco Didio Falco è un investigatore. Ha prestato servizio per l’Imperatore Vespasiano, ma ora ha deciso di tornare a lavorare in proprio. Per fortuna a Roma i reati non mancano, e trova ben presto dei nuovi clienti, che però hanno una strana richiesta: vogliono che lui indaghi su un omicidio che deve ancora avvenire!
Come se le difficoltà lavorative non fossero sufficienti, Falco deve barcamenarsi tra la madre invadente, la sua numerosa famiglia, una fidanzata patrizia dal carattere ribelle, la mancanza cronica di denaro e gli scagnozzi del padrone di casa.

Avevo questo libro in wishlist da anni, e da un annetto e mezzo vegetava nella mia libreria. Mi incuriosiva molto l’idea di un giallo ambientato nell’antica Roma, però dopo averlo acquistato (preso anche questo come il recente Shakespeare tra i Remainders con un supersconto) mi ero accorta che non era il primo della serie, ma il terzo. Che fare? Recuperare prima gli altri due? Alla fine me ne sono infischiata, e l’ho letto ugualmente, dicendomi: non mi posso mica leggere tutte le saghe del mondo! Leggo solo questo libro, per curiosità, e poi chiudo con Marco Didio Falco! E invece… sebbene non sia certo un capolavoro, il libro mi è piaciuto molto, e soprattutto ho vergognosamente ceduto anch’io al fascino del bel Falco! E adesso voglio leggere ancora su di lui!!! A “complicare” il tutto c’è pure che nel mio recente giro tra i libri usati della MEL ricordo di aver visto altri libri di questa serie… come a dire: sono lì che mi aspettano! Di sicuro la prossima volta che vado a Roma ci sarò un’occhiata: magari sono proprio i primi due! :)

Il segnalibro che ho usato durante la lettura è stato realizzato da me in occasione dello scambio di Segnalibri@Tema di Febbraio 2010 (tema: FEBBRAIO) nel gruppo Readers Challenge; l’ho scelto perché… bè, perché credevo che avrei finito il libro prima della fine di febbraio! :(

Marco Didio Falco è un gran bel personaggio, che ci fa da cicerone nella Roma imperiale (il romanzo è narrato da lui in prima persona) con spiegazioni e curiosità senza mai però sfociare nella pedanteria da lezioncina di Storia. E i personaggi che lo attorniano, così pittoreschi e divertenti, ci presentano una Roma antica diversa da come la immaginavo, di certo non anacronistica, ma forse un po’ più moderna, se non altro in certi modi di pensare! :) Anche Tito, il figlio di Vespasiano, è stato una piacevole sorpresa! :)

La parte gialla non è male: sebbene non sia particolarmente avvincente né per l’intreccio né per la suspense, cattura comunque l’interesse. Lo scioglimento finale somiglia ad alcuni colpi di scena alla Agatha Christie: l’assassino, guarda un po’, è proprio quello che fin dall’inizio era stato il maggiore sospettato, e che proprio per questo avevamo escluso! Falco alla fine risulta in qualche modo trionfatore, ma i colpevoli comunque restano tutti in libertà, anche se la scoperta di Elena ci dà qualche speranza di poter forse incastrare Severina Zotica.

Ma è soprattutto Marco Didio Falco a dare fascino a questo romanzo, con la sua ironia, la sua testardaggine, il suo cinismo e la sua onestà. Sì, decisamente spero proprio di incontrarlo ancora! :D

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Bacco, ingordigia e Venere…

Titolo: La Venere di rame
Serie: Marco Didio Falco (3)
Titolo originale: Venus in Copper
Genere: giallo, storico
Autore: Lindsey Davis (sito ufficiale)
Nazionalità: britannica
Prima pubblicazione: 1991
Casa Editrice: Net
Traduzione: Maria Elena Vaccarini
Pagine: 358
ISBN: 9788851522407
Provenienza: comprato online il 16 luglio 2009
Link al libro: GOODREADSANOBII
inizio lettura: 20 febbraio 2011
fine lettura: 12 marzo 2011

Grazie a…

Frasi_Z, la cui recensione mi ha fatto venire voglia di leggere questo libro.

Sfide

Un po’ di frasi

I ratti sono sempre più grossi di quanto uno si aspetti.
[incipit]

Signora, nella buona società romana accennare a un omicidio prima ancora che avvenga è considerato scortese.
Falco

Mentre tornavo a casa, sentivo che stavo facendo progressi con il caso. Non che si stessero chiarendo tutti i lati oscuri: i miei sospetti andavano ancora in tre direzioni, e c’erano più moventi che pulci su un gatto. La sola cosa che avevano in comune era che non potevo ancora provarne nessuno.

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2 pensieri riguardo “La Venere di rame

  1. Ho letto i primi due della serie (sono i due precedenti a questo: Le miniere dell’imperatore e Misteri imperiali) e mi ci sono divertita molto, proprio per i motivi che dici. Poi, presa dal furore dei gialli con ambientazione classica, mi sono “sparata” tutta la serie di Margaret Doody con Aristotele Detective e quella della bolognese (mia concittadina!) Danila Comastri Montanari nella Roma dell’imperatore Claudio, con un protagonista fascinoso, proprio come il buon Marco Didio Falco!

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