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Come tutto ciò che è umano, la giustizia è imperfetta. Ha i suoi difetti. Ma sono le sue stese imperfezioni a distinguerci dalle macchine e, forse, a rendere la nostra specie meritevole di salvezza.
Giudice Doyle Franks, episodio 20
Non so dire se questa seconda parte di stagione mi è piaciuta di più della prima. Di sicuro non ci sono stati episodi brutti, neanche bruttini, quale più quale meno mi sono piaciuti tutti. Però, a parte il primo, non ce ne è stato neanche uno veramente bello, che mi abbia emozionato tanto dall’inizio alla fine. Anche il finale di stagione è stato un po’ deboluccio: voglio dire, bellissime le novità che porta, fantastico che finalmente ci siano delle risposte ai miei tanti dubbi, però, a parte questo, non c’è molto di più, ecco.
Resta comunque una bella serie, piacevolissima da guardare!
Episodio 11: The Eye of Jupiter (L’occhio di Giove)
Sceneggiatura: Mark Verheiden
Regia: Michael Rymer
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Capitano Karl “Helo” Agathon), Nicki Clyne (Cally Tyrol), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Tenente Anastasia “Dee” Dualla), Lucy Lawless (Numero Tre), Michael Trucco (Samuel Anders), Callum Keith Rennie (Leoben Conoy), Dean Stockwell (Fratello Cavil), Brad Dryborough (Hoshi), Eileen Pedde (Sergente Mathias), Alisen Down (Barolay), Tiffany Lyndall-Knight (Ibrido), Diego Diablo Del Mar (Hillard), Aleks Paunovic (Sergente Fischer), Tygh Runyan (Soldato Sykes)
Voto: 9
Non me l’aspettavo, visto l’andazzo degli ultimi, di trovare già di nuovo un episodio bello potente! E invece, eccolo qui!
Il previously mi stava preoccupando, perché sembrava che avremmo parlato ancora della noiosissima questione di cuore tra Kara e Lee, però il titolo mi faceva invece puntare sul mistero dei Cylon. Bè, ci sono entrambe le cose!
41.402 sopravvissuti, meno 18 dall’ultimo conteggio: immagino siano gli equipaggi (ridotti al minimo durante il trasporto) delle due navi perse, più Kat.
Che riassuntino allettante! Vediamo Gaius di nuovo sul Galactica, e un confronto diretto tra Adama e Tre!
Kara e Lee mi fanno schifo! Mi chiedevo come fossero evolute le cose tra loro, bene, nel modo peggiore: hanno una relazione! Kara non me la immaginavo così bigotta: “il matrimonio è sacro, non posso divorziare!” E allora se è sacro perché 1) ti sei sposata così per sfizio 2) ti fai un altro. Lee lo capisco di più, non vuole continuare a mentire a Dualla, preferirebbe lasciarla. Comunque, deficienti tutti e due!!!!
Arrivano i Cylon, ma non attaccano, prendono invece contatto col Galactica, e inviano Gaius, Tre, Boomer e Cavil. Gaius è emozionatissimo, si sente di nuovo a casa! :) Ovviamente tutti lo schifano, Laura in primis.
Non mi piace questa intrusione (ormai evidente da un po’ di puntate) di Numero Tre tra Gaius e Sei: adoravo quella coppia, e ora a causa sua sembra si stia sgretolando!
Abbiamo un confronto Boomer vs Athena: la prima rivela alla “sorella” che sua figlia è ancora viva, è sulla loro base. Adama va da Laura per farsi dire la verità, e lei la ammette.
Cavil mi fa sempre ridere un sacco! Durante la contrattazione con Adama suggerisce: “Vi daremo anche Baltar!”, e alle proteste di questi risponde: “Sto improvvisando!”! :D
Che finale!!!! Adama ha minacciato di colpire il Pianeta con un attacco nucleare se i Cylon osano avvicinarsi, ma Numero Tre è decisa a scendere con Gaius perché prevede che qualcosa di importante accadrà, e devono essere entrambi presenti. Tanto, dicono, Adama sta bluffando. Invece, pare di no: l’episodio si conclude con Adama che ordina l’attacco!
Intanto Starbuck è stata colpita ed è precipitata da qualche parte sul pianeta, e Sharon vuole assolutamente vedere la figlia.
Come dicevo, proprio un bell’episodio! E il prossimo si preannuncia altrettanto succoso! :D
Di nuovo un titolo banale, ma di nuovo, per fortuna, una traduzione letterale.
Episodio 12: Rapture (Gli ultimi cinque)
Sceneggiatura: Bradley Thompson e David Weddle
Regia: Michael Rymer
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Capitano Karl “Helo” Agathon), Nicki Clyne (Cally Tyrol), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Tenente Anastasia “Dee” Dualla), Lucy Lawless (Numero Tre), Michael Trucco (Samuel Anders), Callum Keith Rennie (Leoben Conoy), Dean Stockwell (Fratello Cavil), Brad Dryborough (Hoshi), Eileen Pedde (Sergente Mathias), Alisen Down (Barolay), Diego Diablo Del Mar (Hillard), Aleks Paunovic (Sergente Fischer), Tygh Runyan (Soldato Sykes)
Voto: 8 e 1/2
Lo sapevo!!! Per andare a riprendersi Hera Sharon è costretta a giungere ai rimedi più estremi: si fa uccidere da Helo, in modo da downloadarsi in un nuovo corpo sulla base Cylon.
41.401 sopravvissuto, uno in meno rispetto all’episodio precedente: forse Sharon che muore prima della sigla?
Continua a rinsaldarsi il legame tra Tre e Gaius, però per fortuna lui continua a vedere la Sei Virtuale :)
Il tempo stringe perché, come Gaeta aveva spiegato nell’episodio precedente, la stella di questo sistema solare sta per trasformarsi in una supernova. Però, guarda la casualità, in realtà è proprio questa supernova l’occhio di Giove che tutti cercano! Infatti poco prima di incenerire l’intero pianeta la luce della stella penetra nel tempio, permettendo a Tre di avere una visione. Che emozioooone: finalmente vede gli Ultimi Cinque Cylon! Però noi no, uffa!!!! Vediamo solo lei fermarsi stupita davanti a uno di loro e dire: “Scusami, non avevo idea che fossi tu!”. Chi è allora?!?! Qualcuno di importante!!! Adama? La Roslin? Voglio saperlo!!!
Sharon rinata sulla base Cylon dice di voler rimanere con loro, ma, insomma, io non le ho creduto neanche per un momento! ;) La bambina sta male, anche se smette di piangere quando Athena la prende in braccio, come se la riconoscesse, tra tutte le Otto.
Boomer è gelosa, e presa da un momento di rabbia minaccia di uccidere Hera. Sarà Caprica Sei a stenderla e spezzarle collo, decisa ad aiutare Sharon e la bambina: prendono un Raptor e si dirigono al Galactica.
Dopo la visione Numero Tre muore tra le braccia di Gaius, troppo provata dall’esperienza appena vissuta, senza svelargli quello che a lui più di tutto bramava di sapere: se tra i Cinque ha visto anche il suo volto. Poi arrivano Apollo e Tyrol, e quest’ultimo colpisce Gaius facendogli perdere i sensi. L’ex presidente viene quindi portato sul Galactica: lui e Sei sono di nuovo insieme! :) Speriamo li mettano nella stessa cella!
Guardando le immagini dell’occhio di Giove dipinto nel Tempio, Helo ricorda di aver visto un’immagine simile a casa di Kara, tra i suoi dipinti. Si fa dare da Starbuck una foto per fare un confronto, ed in effetti c’è una figura molto simile che Kara sostiene di disegnare da quando è bambina: allora Leoben aveva ragione, c’è un destino previsto per lei. Che forse allora è Starbuck una dei Cinque Ultimi Cylon?!?! Oddio, a lei non avevo proprio pensato!!!
Alla fine dell’episodio vediamo Numero Tre appena rinata. Ad accoglierla c’è Cavil, che le dà una notizia non proprio piacevole: quello è stato il suo ultimo download, ora verrà incapsulata! Porella!
A me comunque Cavil non la conta giusta, secondo me lui sa dei Cinque!
Bell’episodio, se avessero rotto un po’ meno le scatole col quadrangolo Lee/Kara/Sam/Dualla sarebbe stato ancora più bello. Purtroppo niente rivelazioni definitive (nonostante il titolo italiano facesse pensare il contrario) su questi famosi Ultimi Cinque, e io sono sempre più curiosa sul loro conto!!! Perché sono cos importanti? Perché non stanno insieme agli altri Cylon? Perché gli altri Cylon non conoscono il loro aspetto? E loro sanno di essere Cylon? E poi, perché si chiamano Ultimi Cinque? Non sono gli ultimi cinque in ordine numerico, perché Sharon è un Otto!
Il titolo originale significa “estasi”, riferito alla visione di Tre, immagino. Il titolo italiano è, come ogni volta che lo cambiano, brutto e fuori luogo.
Episodio 13: Taking a Break from All Your Worries (Un attimo di pausa)
Sceneggiatura: Michael Taylor
Regia: Edward James Olmos
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Tenente Anastasia “Dee” Dualla), Michael Trucco (Samuel Anders),
Donnelly Rhodes (Dottor Cottle), Kerry Norton (Layne Ishay), Leah Cairns (Racetrack), Tom Bower (Joe), Steve Lawlor (Guardia), Graeme Duffy (Adrien Bauer), Jason Bryden (idiota #1)
Voto: 7 e 1/2
41.403 sopravvissuti: due in più rispetto all’episodio precedente, cioè, immagino, Sharon e Hera. Però…. e quelli morti sul pianeta? Erano almeno due! Non sono stati contati? Ah, c’è anche Gaius in più. Mah, sarà nato qualcun altro! ;)
L’episodio non inizia bene per Gaius: è nella sua cella e, sollecitato da Sei Virtuale, cerca di impiccarsi, forse per capire se è un Cylon. Per nulla impressionati, Adama e la Roslin ci vanno giù duro con lui: per un attimo ho pensato l’avessero gettato davvero fuori del portellone!
Non riuscendo ad ottenere nulla con lui coi metodi “tradizionali”, Adama suggerisce un farmaco sperimentale che può generare uno stato d’ansia. In questo modo in effetti Gaius parla sinceramente, ammettendo il suo coinvolgimento con Numero Sei, ma continuando anche a negare le sue responsabilità. Sotto l’effetto del farmaco ha una visione in cui si ritrova nella vasca da download dei Cylon, circondato dai “fantasmi” delle persone morte per causa sua (soprattutto bambini). Nonostante l’ambientazione così cylonesca, Gaius emerge dalla visione con la consapevolezza di non essere un Cylon.
Dopo il bastone, la carota, suggerisce la Roslin. Pensavo avrebbero tirato in ballo Caprica Sei, invece mandano Gaeta, perché, dicono, di lui Gaius si fida più che di Adama e della Roslin. Felix ha il compito di convincerlo che se collabora lo lasceranno in vita. All’inizio Gaius si lascia convincere, ma poi Gaeta esagera promettendogli anche la libertà, e allora Gaius sgama tutto, e accusa Gaeta di essere un traditore. Gli sussurra qualcosa all’orecchio che noi non sentiamo, causando una reazione violenta in Gaeta, che lo pugnala alla gola con la penna: Adama deve usare la violenza perché lo lasci andare!!!! Che gli avrà detto?!?!
Sei Virtuale non abbandona Gaius, e al termine dell’episodio gli dice che, anche se non è un Cylon, ha comunque il favore degli dei. Perché al plurale?!?! Sei Virtuale ha sempre creduto in un solo dio! E poi, qual è il segreto che Gaius non ha rivelato?
L’episodio si conclude con Laura che dice ad Adama che non possono uccidere Gaius, lui è sempre uno di loro, e quindi gli darà il processo che chiede.
Dov’è nel frattempo Caprica Sei?
Intervallate alle vicende di Gaius c’erano quelle amorose del solito quadrilatero: che rottura! In tutto ciò io provo pena solo per Sam, nemmeno Dualla mi suscita simpatia, è troppo idiota! Alla fine Kara torna con Sam e Lee con Dualla… ma per quanto ancora? Che palpebre!
Questo episodio è stato diretto dall’attore che interpreta l’Ammiraglio Adama. E’ stato molto interessante per la parte riguardante Gaius, noiosissimo per quell’altra sulla doppia coppia: se non fosse stato per questi pezzi qui, gli avrei dato un bel nove!
Però, ancora non sappiamo niente degli Ultimi Cinque!
Bello il titolo originale “prendere una pausa da tutti i tuoi problemi”. Simile di significato, ma meno bello quello italiano.
Episodio 14: The Woman King (Il medico della morte)
Sceneggiatura: Michael Angeli
Regia: Michael Rymer
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Tahmoh Penikett (Capitano Karl “Helo” Agathon), Nicki Clyne (Cally Tyrol), Kandyse McClure (Tenente Anastasia “Dee” Dualla), Richard Hatch (Tom Zarek), Donnelly Rhodes (Dottor Cottle), Rekha Sharma (Tory Foster), Bruce Davison (Dottor Michael Robert), Leah Cairns (Racetrack), Ryan Robbins (Connor), Colin Lawrence (Skulls), Chris Boyd (Cheadle), Colin Corrigan (Nowart), Gabrielle Rose (la Signora King), Scott Little (Willie King), Aaron Brooks (Buckminster), James Lafanzos (Civile #1), Eliza Norbury (Civile #2)
Voto: 8 e 1/2
41.401 sopravvissuti: due in meno dall’episodio precedente, non si sa chi.
Puntata incentrata su Helo: gli è stato dato il compito di provvedere alla popolazione civile ospitata sul Galactica, e il suo lavoro diventa più difficile quando arriva un gruppo di Sagittariani: sono legati alle tradizioni, insofferenti verso gli abitanti delle altre colonie, e contrari alla medicina. Insomma, parecchio odiosi! E, per di più, sono malati! Helo si fida di una donna, la signora King (da cui il titolo) che sostiene il figlio sia stato ucciso dal dottor Robert, un medico civile. Il nostro Karl dà abbastanza di matto, rischiando di passare per quello che sta sempre dall’altra parte: con i Cylon, con i Sagittariani… litiga anche con la moglie per questo! Alla fine, non l’avrei mai detto, ma aveva ragione!! Il dottor Robert fingeva di curare i Sagittariani, ma in realtà li uccideva: se loro non vogliono essere curati, diceva, perché sprecare preziosi medicinali? Non me l’aspettavo questo finale, credevo che Helo fosse ingenuo e paranoico, invece è stato l’unico a dare fiducia ad una povera donna che soffriva per la morte del figlio.
E’ tornato Tom Zarek, scopriamo che sì, è il Vice Presidente: Laura ha rispettato l’accordo nonostante quello che ha scoperto su di lui nell’episodio 3×05. Zarek è preoccupatissimo riguardo al processo a Baltar, teme che rendendolo pubblico si scatenerà un uragano, che porterà a violente proteste, tentativi di omicidio e persecuzione mediatica. Quando se ne va Laura commenta con la sua assistente Tory: “Non l’ho mai visto così.”
Gaeta non è in prigione: ma avrà qualche conseguenza il suo gesto contro Gaius?
Ieeeeeeee!!!!!!!!!! Torna (anche se per pochissimo) il Gaius Virtuale!!!!! Quello vero, invece, non si vede per niente.
Nei titoli di testa Alessandro Juliani (Gaeta) è comparso subito dopo Aaron Douglas (Tyrol), quindi prima di Tahmoh Penikett (Helo), mentre solitamente le loro posizioni erano invertite: come mai? Mi pare assai strana questa cosa, proprio in una puntata in cui il personaggio di Helo era al centro della storia! Che stiano preparando qualche exploit per Felixuccio? :)
Immaginavo che avremmo avuto un episodio in cui non si andava avanti con la storia, e per una buona metà l’ho trovato anche sottotono, ma poi alla fine devo dire che mi è piaciuto molto per la questione dei Sagittariani: sono odiosi, integralisti, stupidi, paranoici, attaccabrighe… però alla fine avevano ragione, e anche se non cambia quello che sono, stavolta sono stati le vittime, e solo Helo è stato capace di provare ad aiutarli!
Strano il titolo, credevo significasse “la donna re” e mi chiedevo a chi si potesse riferire, invece King è il nome di una donna. Comunque un titolo interessante, proprio per la sua stranezza. Invece quello italiano è bruttissimo, e anche un po’ spoilerante, perché forse con un titolo così avrei creduto a Helo più facilmente, invece il portare l’attenzione sulla donna dell’originale mi ha fatto credere che avrebbe portato lei dei guai.
Episodio 15: A Day In The Life (Anniversario di matrimonio)
Sceneggiatura: Mark Verheiden
Regia: Rod Hardy
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Tahmoh Penikett (Capitano Karl “Helo” Agathon), Nicki Clyne (Cally Tyrol), Kandyse McClure (Tenente Anastasia “Dee” Dualla), Lucinda Jenney (Carolanne Adama), Bodie Olmos (Hotdog), Jen Halley (Seelix), Sebastian Spence (Narcho), Don Thompson (Figurski), Mike Leisen (Soldato Stewart Jaffee)
Voto: 7
41.398 sopravvissuti.
Le scene del previously mi hanno fatto sospirare, perché stuzzicavano l’idea di qualche sviluppo della coppia Adama/Roslin!!!!
Galen e Cally devono fare una riparazione in una zona della nave che aveva subito danni, e all’improvviso si chiude il portellone perché i sensori rilevano un cambiamento di pressione, e loro rimangono bloccati, e con una perdita d’aria. Un po’ incredibile che non riuscissero a chiudere la falla in nessun modo, in altri episodi buchi ben più grandi sono stati chiusi alla bell’e meglio! Comunque, ovviamente li salvano, in una scena breve ma emozionante (mi piacciono queste scene movimentate!)
Laura ha ancora intenzione di processare Baltar, e sta cominciando a pensare all’organizzazione. Vorrebbe coinvolgere Lee, perché lo ritiene una persona onesta e capace di destreggiarsi in mezzo al linguaggio giuridico. Lee rifiuta… per ora. A fine episodio vediamo che il padre gli ha regalato i vecchi libri di legge del nonno, che era avvocato.
Niente Gaius né Sei in questo episodio, e neanche Gaeta, che però è accreditato nei titoli di testa. Ho poi scoperto che era presente in una scena tagliata in cui scherzava con Dualla sulla possibilità di una relazione tra Adama e la Roslin.
Episodio carino, non bello, ma neanche noioso.
Il titolo originale è preso da una canzone dei Beatles, quello italiano è la solita bruttura: ma perché hanno smesso di tradurli letteralmente?!?! Ci sono riusciti per un po’ di episodi, e poi…
Episodio 16: Dirty Hands (Mani sporche)
Sceneggiatura: Anne Cofell Saunders e Jane Espenson
Regia: Wayne Rose
Guest Star: Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Nicki Clyne (Cally Tyrol), Rekha Sharma (Tory Foster), David Patrick Green (Xeno Fenner), Jennifer Halley (Seelix), Don Thompson (Figurski), Leah Cairns (Racetrack), Colin Lawrence (Skulls), Samantha Ferris (Pollux), Wesley Salter (Redford), Colin Corrigan (Marine di Adama), Jerry Wasserman (Cabott), Samuel Chu (Milo), Bryce Hodgson (Dannny)
Voto: 8
41.400 sopravvissuti: due in più, continuano le nascite, che bello!!!!
Nel pre-siglia vediamo il Raptor malfunzionante che sta per andarsi a schiantare contro il Colonial One… cominciamo bene!!!! Per fortuna nessuno muore, ci sono solo dei feriti.
Veniamo a sapere che Gaius Baltar ha scritto un libro che è riuscito a far circolare nella flotta, con cui tenta di fomentare l’odio tra classi. Scopriamo quindi che lui (almeno stando a quanto sostiene) proviene da Aerilon, una delle colonie più povere, e ha faticato molto per perdere l’accento e farsi una posizione.
Tyrol rimane molto colpito dalle dure condizioni di lavoro nella raffineria, cerca di convincere la Presidente a fare qualcosa, ma i nuovi provvedimenti non sembrano portare giovamento, così indice uno sciopero. E viene arrestato.
Adama è molto duro con lui, minaccia addirittura di far uccidere Cally. Devo dire che l’Ammiraglio ha anche le sue ragioni: prima di tutto, non possono comportarsi come se fossero in pace, la situazione è critica ogni momento, e poi, dice, sul Galactica non possono permettersi di disubbidire agli ordini, o potrebbero cominciare a pensare che obbedire sia facoltativo, e quando c’è qualche emergenza dall’obbedire ad un ordine può dipendere la salvezza dell’intera flotta. Giusto discorso, però… mi pare che Lee ha disobbedito un paio di volte, a lui non l’ha trattato così!
Alla fine comunque, ottenuto da Tyrol quello che voleva (la fine dello sciopero) Adama dà anche a lui ciò che desiderava, cioè un colloquio con la Roslin, in cui lei si dimostra davvero molto preoccupata dei problemi posti da Tyrol, vuole creare un sindacato e vuole lui come capo.
Bello il finale: la Specialista Seelix aveva fatto domanda per diventare pilota di Viper, ma era stata rifiutata perché ritenuta troppo importante nel lavoro che stava facendo. Alla fine Kara viene a chiamarla in modo burbero perché è in ritardo per la prima lezione! :)
Anche questo è uno di quegli episodi statici in quanto a storyline, ma mi è piaciuto molto!
Molto bello il titolo originale, semplice, diretto, efficace. Gioia, gaudio e tripudio, è stato tradotto letteralmente! Evviva!
Episodio 17: Maelstrom (Tragico epilogo)
Sceneggiatura: David Weddle e Bradley Thompson
Regia: Michael Nankin
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Capitano Karl “Helo” Agathon), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Tenente Anastasia “Dee” Dualla), Michael Trucco (Samuel Anders), Callum Keith Rennie (Leoben Conoy), Dorothy Lyman (Socrata Thrace), Bodie Olmos (Hotdog), Leah Cairns (Racetrack), Don Thompson (Figurski), Camille Atebe (Sarah Ryan), Georgia Craig (Oracolo Brenn), Erika-Shaye Gair (Kara Bambina)
Voto: 8 e 1/2
Episodio interessante del tutto concentrato su Starbuck. Ha delle visioni sull’occhio di Giove, devo dire veramente molto molto belle: lo vede in una tempesta su un pianeta e nella cera che cade da alcune candele. Oltre che, ovviamente nei suoi sogni. E ha anche altre allucinazioni, vede la se stessa bambina percossa e sanguinante, e vede dei Raider Cylon che nessun altro sembra vedere (a causa delle interferenze del pianeta i DRADIS non funzionano bene e quindi non sono affidabili).
Inseguendo l’ennesimo Raider che sembra vedere solo lei, si tuffa nella tempesta, ha un incidente e sviene. Mentre è priva di sensi rivive con Leoben al suo fianco alcuni episodi del suo passato, tra cui l’ultima volta che ha visto la madre. Si sono lasciate con astio, e Kara non c’era quando lei è morta per un tumore. Leoben la porta allora al suo capezzale, per poterle dire finalmente addio. La madre muore, e Leoben (che ovviamente non era davvero Leoben… credo!) le dice una cosa molto strana: “Vedi? Non c’è niente di terribile nella morte; quando alla fine te la trovi di fronte, è bellissima. Ora sei libera di diventare quello che veramente sei. Sono qui per prepararti a passare attraverso la prossima porta, per scoprire cosa giace nello spazio tra la vita e la morte”. Poi Kara si risveglia, e si getta all’interno del vortice della tempesta. Il pianeta era molto grande, con una gravità eccessiva, quindi avvicinandosi troppo alla superficie, il Viper di Kara esplode, sotto gli occhi di Lee.
La mia personale deduzione da tutto ciò è che Kara deve essere per forza uno degli Ultimi Cinque, perché non vedo come potrebbe essere sopravvissuta a quell’esplosione, e non posso credere che non la vedremo più! E poi Leoben le dice la stessa cosa che diceva Tre, cioè che voleva scoprire cosa giace nello spazio tra la vita e la morte.
Piccola notazione: nei titoli di testa è tornato l’ordine di una volta, viene prima Tahmoh Penikett (Helo) e poi Alessandro Juliani (Gaeta). Chissà qual è stato il motivo di quel cambiamento!
Molto bello il titolo originale, che vuol dire “vortice”. Assurdo, spoilerante e in fin dei conti anche poco attinente con l’intero episodio quello italiano.
Episodio 18: The Son Also Rises (Anche i figli si ribellano)
Sceneggiatura: Michael Angeli
Regia: Sergio Mimica-Gezzan
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Nicki Clyne (Cally Tyrol), Tahmoh Penikett (Capitano Karl “Helo” Agathon), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Tenente Anastasia “Dee” Dualla), Michael Trucco (Samuel Anders), Rekha Sharma (Tory Foster), Sebastian Spence (Tenente Noel “Narcho” Allison), Mark Sheppard (Romo Lampkin), Bodie Olmos (Hotdog), Leah Cairns (Racetrack), Colin Lawrence (Skulls), Ty Olsson (LSO Kelly), Don Thompson (Figurski), Tyler McClendon (Alan Hughes), Stephen Holmes (Reporter #1), Christina Schild (Playa Palacios), Alison Matthews (Fallbrook), Chris Boyd (Marine Cheadle), Colin Corrigan (Marine Nowart)
Voto: 8 e 1/2
41.399 sopravvissuti: ovviamente uno in meno, Kara.
Si prepara il processo a Gaius: la Roslin estrae a sorte tra i Capitani delle navi i giurati, e viene fuori anche l’Ammiraglio Adama.
L’avvocato di Gaius viene ucciso in un attentato, così gliene occorre uno nuovo, e si presenta questo Romo Lampkin. Prima dell’attacco dei Cylon era un avvocato civilista, però si dice sicuro di voler prendere questo incarico, e sembra in effetti molto in gamba. Devo ammetter che, nonostante tutto, mi piace un sacco questo personaggio! Però credo nasconda qualcosa… il misterioso attentatore prova ad uccidere anche lui, e la prima volta si salva per miracolo grazie al suo gatto… non so, mi suona strana questa cosa! Il secondo attentato è meno strano, invece: viene salvato da un Marine. Andandolo a trovare in infermeria Lee (incaricato della sua sicurezza) scopre che Lampkin si diverte a “prendere in prestito” oggetti un po’ da tutti, e questi oggetti lo aiutano a capire le persone. Tra le altre cose ha sottratto un disco di metallo di cui non conosce l’utilizzo al Capitano Kelly. Lee invece sa benissimo cos’è quell’oggetto, e scopre così che è Kelly l’attentatore. E questa è la seconda cosa che non mi quadra di Romo: ha davvero sottratto a Kelly quell’oggetto così, senza sapere cosa fosse?
Gaius, mi spiace dirlo, sta cominciando a starmi sulle scatole da quando è tornato nella flotta. Però mi ha fatto piacere scoprire che che uno dei suoi primi pensieri quando ha incontrato il nuovo avvocato è stato per Capria Sei! :)
Anche Sam non si dà pace per la perdita di Kara, lo vediamo poco in questo episodio, mentre ubriaco cade da un Viper. Non so dire perché, ma mi è piaciuta molto quella scena! Non so, era davvero ben fatta, si vedeva bene il suo dolore senza che fosse troppo patetica! E poi cade davvero bene, cioè, sembra proprio vera la caduta! Chissà se era lui o uno stuntman! ;)
Nella sigla è sparito il nome di Katee Sackhoff: ma allora Kara è morta davvero?!?!!? :'(
Romo insiste per voler parlare con Caprica Sei, e gli viene concessa questa possibilità. La Roslin e Adama osservano da dietro il vetro, e ad un certo punto Romo, dopo tutto un discorsone sull’amore e sul fatto che Sei stando sul Galactica ha i giorni contati, le chiede: “Il tuo amore fa così tanto male quanto il mio?”. Caprica risponde di sì, e dietro il vetro Laura fa un commento che mi ha impressionato grandemente: Sento come se parte del nostro mondo sia appena crollata.
L’episodio si conclude con Romo che manda a Gaius, tramite Lee, una busta con dentro la sua penna e un foglio con su scritto “Non c’è alleato migliore, forza più grande, nemico più risoluto di un figlio che sceglie di uscire dall’ombra del padre”.
Episodio parecchio parecchio interessante (non per niente ci avviamo al finale di stagione). L’avvocato Lampkin è un personaggio affascinante, ne vedremo delle belle al processo!
Stavolta la traduzione del titolo ottiene la mia approvazione: quando ho visto quello originale ero sicura che in italiano l’avrebbero cambiato, invece è rimasto abbastanza uguale, a parte il passaggio dal singolare al plurale.
Episodio 19: Crossroads, Part I (Crocevia, Parte I)
Sceneggiatura: Michael Taylor
Regia: Michael Rymer
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Capitano Karl “Helo” Agathon), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Tenente Anastasia “Dee” Dualla), Michael Trucco (Samuel Anders), Mark Sheppard (Romo Lampkin), Rekha Sharma (Tory Foster), Chelah Horsdal (Didi Cassidy), Ryan Robbins (Charlie Connor), Bodie Olmos (Hotdog), Leah Cairns (Racetrack), Jen Halley (Seelix), Colin Lawrence (Skulls), Alison Matthews (Fallbrook), Susan Hogan (Doyle Franks), Stephen Holmes (Reporter #1), Keegan Connor Tracy (Giovane Donna), William Samples (Giudice #2), Colin Corrigan (Marine Nowart), Françoise Robertson (Donna)
Voto: 8 e 1/2
L’episodio inizia senza la solita frase all’inizio “I Cylon sono stati creati dell’uomo” ecc, ed è privo di sigla (e quindi anche del conteggio dei sopravvissuti).
All’inizio della puntata Laura fa un sogno. Si trova in un bellissimo edificio (credo il Teatro dell’Opera di Kobol), vestita in maniera elegante, e con i capelli liscissimi (stava davvero molto bene!!). Sta seguendo Hera, che corre per le scale. Anche Athena la sta seguendo, ma quando la bimba arriva alla fine delle scale, trova ad aspettarla Caprica Sei, che la prende in braccio. Più tardi nell’episodio, quando scopriranno di essere ancora seguiti dai Cylon, Laura interpreterà questo sogno come un messaggio, suggerendo ad Adama di interrogare Caprica Sei perché ritiene possa essere disposta ad aiutare, perché neanche lei vuole che i Cylon prendano Hera.
A quanto pare la popolazione della flotta non è unanimemente convinta della colpevolezza di Gaius. Addirittura alcune persone lo considerano una sorta di profeta: per esempio vediamo una donna portagli la foto del figlio malato per fargliela benedire!
In questo episodio vediamo Samuel in uniforme: quindi si è arruolato!
Durante il processo il Procuratore scrive su una lavagna il numero degli abitanti della flotta prima e dopo l’insediamento su New Caprica, per “quantificare” la colpa di Baltar, ma i suoi numeri a me sembrano più bassi di quelli che seguiamo con il conto ad ogni inizio puntata!
Uno dei primi testimoni dell’accusa è il Colonnello Tigh: ma come gli è venuto in mente di far testimoniare lui, dico io? Infatti Tigh si presenta ubriaco, e nel contro interrogatorio parla a vanvera della moglie morta, ammettendo anche di averla uccisa lui. Insomma, perde totalmente di credibilità!
La morte di Kara ha separato i due Adama, che invece di unirsi nel dolore comune, hanno ripreso ad odiarsi proprio come all’inizio della serie, e la scelta di Lee di aiutare Lampkin nel processo non aiuta di certo. Anche il padre, comunque, ci mette di suo, accusando il figlio di vigliaccheria e disonestà, perché è convinto che sia stato lui a rivelare a Lampkin la verità sulla morte di Ellen Tigh. Invece Apollo davvero non lo sapeva, e le accuse del padre lo feriscono molto, tanto che restituisce i suoi gradi, e si presenta al processo in giacca e cravatta.
Altra testimonianza a cui assistiamo è quella della Roslin. Il suo contro interrogatorio viene gestito da Lee, che la costringe ad ammettere di fare ancora uso di Chamalla. Essendo questa un allucinogeno, viene meno la sua credibilità, ma alla fine Laura gli chiede di farle dire almeno perché prende ancora la Chamalla, e il motivo è che il suo cancro si è riformato.
Durante l’episodio si sente ogni tanto una musica, che però sembra non venire percepita da tutti. Per esempio la sente Tigh, cosa che contribuisce a farlo sembrare fuori di testa. Ma la sente anche Sam e, mi pare di capire, anche Tory. A questo punto mi chiedo: sono forse tre dei famosi Ultimi Cinque? Speriamo di avere qualche risposta nel prossimo episodio!!! Io voglio sapere chi sono gli Ultimi Cinque!!!!!
Bell’episodio, anche se non bellissimo, soprattutto considerato che è la prima parte del finale di stagione. Punto molto sul prossimo, comunque!
Titolo strano, non l’ho capito, finora può valere forse solo per Apollo, ma vedremo se si spiegherà meglio nel prossimo episodio. Per quanto riguarda quello italiano: evviva!, di nuovo tradotto letteralmente! Meno male! :)
Episodio 20: Crossroads, Part II (Crocevia, Parte II)
Sceneggiatura: Mark Verheiden
Regia: Michael Rymer
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Nicki Clyne (Cally Tyrol), Tahmoh Penikett (Capitano Karl “Helo” Agathon), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Tenente Anastasia “Dee” Dualla), Michael Trucco (Samuel Anders), Mark Sheppard (Romo Lampkin), Donnelly Rhodes (Dottor Cottle), Rekha Sharma (Tory Foster), Chelah Horsdal (Didi Cassidy), Leah Cairns (Racetrack), Jen Halley (Seelix), Brad Dryborough (Hoshi), Alison Matthews (Fallbrook), Susan Hogan (Doyle Franks), Stephen Holmes (Reporter #2), Keegan Connor Tracy (Giovane Donna), William Samples (Giudice #2)
Voto: 8 e 1/2
Che finalino niente male! Non posso dare un voto molto alto a questo episodio, perché la prima parte, con la conclusione del processo, l’ho trovata abbastanza noiosa, ma la seconda… :D
Anche questo episodio, come il precedente, è privo di intro e sigla.
All’inizio vediamo la Roslin che di prima mattina chiama Adama per farsi “obbligare” a scendere dal letto: ma quando sono carini ‘sti due!!!!! :)
Continua la strana musica che solo alcuni riescono a sentire. Anche Tyrol la sente, oltre a Tigh, Sam e Tory (e questi ultimi due, scopriamo, hanno una relazione! Ma quando si sono conosciuti?
Laura ha un’altra visione del Teatro dell’Opera, Hera e Caprica Sei: stavolta la Cylon porta via Hera insieme a Gaius. La Roslin si riprende dalla visione gridando, nello stesso momento in cui anche Sharon, che era lì vicino con Hera, grida. Le due capiscono di aver avito la stessa visione, e vanno da Caprica, che conferma di averla avuta anche lei.
Com’era prevedibile, Gaeta viene chiamato a testimoniare. Meno prevedibile il fatto che decide di mentire! Lui non c’era quando Gaius ha firmato l’ordine di esecuzione, invece afferma di essere stato presente, e di aver visto Baltar firmare senza opporre la minima resistenza. Ovviamente Gaius si arrabbia moltissimo, e poi lo prende anche in giro perché non è riuscito ad ucciderlo! XD
Dopo la testimonianza di Gaeta, Romo capisce che Gaius è proprio nei guai, e utilizza la sua ultima risorsa; chiama Lee a deporre, per screditare Adama come giudice e far annullare il processo. Apollo però finisce per fare una sorta di arringa in cui afferma di credere nella non colpevolezza di Baltar, tira in ballo l’amnistia totale data dalla Roslin dopo i fatti di New Caprica e fa atto di contrizione, parlando di tutti i suoi errori da dopo l’attacco.
Come ho detto, ho trovato il processo abbastanza noioso, ma al momento del verdetto l’emozione è stata comunque moltissima! E il verdetto è: non colpevole!!!
Dopo il processo, l’attimo di esultanza di Gaius termina presto, perché sia Lee che Romo lo abbandonano, avendo finito il loro lavoro, e non avendo nessun reale interesse per lui. Rimasto solo, senza casa, senza lavoro, senza amici in una flotta che lo odia, viene “soccorso” da quell’esaltata che voleva farsi benedire il bambino, che insieme ad altre donne lo porta via, non si sa dove.
Temo che ora il personaggio di Romo Lampkin uscirà di scena. Peccato mi piaceva davvero molto! Sorprendente fino alla fine, quando salutando Lee se ne va abbandonando il bastone, mostrando quindi che per tutto il tempo ha solo finto di zoppicare!
Archiviato il processo, veniamo alla parte più interessante della puntata: arriviamo finalmente alla nebulosa: mi attendevo grosse, grossissime novità riguardo agli Ultimi Cinque! E…. sì!!! Finalmente conosciamo l’identità di almeno quattro di loro! Appena la flotta arriva presso la nebulosa, tutti i motori si spengono. I quattro ascoltatori (Tigh, Tyrol, Sam e Tory) seguendo la musica si ritrovano nello stesso posto, con una bellissima musica di sottofondo, in una scena ricca di pathos in cui si parlano come se sapessero cosa stanno pensando gli altri: “ditemi che non sta accadendo”, “non può essere dopo tutto quello che ho passato, la Resistenza, l’occupazione”, “Non ci credo! Ellen… io ho servito per quarant’anni nell’esercito” e altre cose così. Alla fine sarà Tyrol a dare voce ai pensieri di tutti: “E’ la verità. Siamo Cylon.” Bè bè bè…. Tyrol lo pensavo già da un po’, Tory pure non so perché mi dava quest’idea, ma Tigh e Sam… se non fosse stato per la musica non li avrei mai sospettati! Anche se… anche se… riflettendo sul momento in cui Tre dice al Cylon riconosciuto “scusami, non ne avevo idea”, quelli a cui più probabilmente poteva rivolgere quelle parole erano in effetti proprio loro due, Tigh per quello che i Cylon gli hanno fatto su New Caprica e Sam perché lei stessa stava per ucciderlo su Caprica. Però… Tigh… davvero, com’è possibile? C’era già nella prima guerra contro i Cylon, tante persone lo conoscevano, pure Adama!! Da quanto tempo esistono gli Ultimi Cinque?!?!
Quindi, Hera non è più l’unico ibrido, c’è anche il figlio di Tyrol!
Quando i motori riprendono a funzionare, i DRADIS mostrano subito un sacco di navi Cylon nelle vicinanze. A causa della mancanza di energia non si può effettuare subito un altro salto, quindi si deve combattere. Tigh incita gli altri a fare il loro dovere: lui è Saul Tigh, un ufficiale della flotta coloniale! “Qualunque altra cosa io sia, qualsiasi cosa significhi, questo è l’uomo che voglio essere”.
La musica misteriosa percepita da alcuni personaggi in questo episodio “diventa” poi una canzone che ascoltiamo come colonna sonora dell’attacco Cylon, ed è, ho scoperto, di Bob Dylan, All Along the Watchtower.
Apollo torna a volare, senza chiedere il permesso a nessuno. Appena fuori adocchia un nemico, lo segue, ma non riesce neanche a vederlo, tanto è veloce. Però a noi spettatori è dato di vedere che non sembra proprio un Raider… sembra più un Viper! E infatti… è Kara!!!!!!!!!!!!! Saluta Lee, dice: “Sì, sono proprio io!”, poi afferma di essere stata sulla Terra, di sapere dov’è, e di essere pronta a portare lì tutti loro. Insomma, è lei il quinto Cylon? E se no, come fa ad essere ancora viva? E da dove spunta fuori?
Fatto sta che comunque l’ultimissima scena dell’episodio mostra un pianeta, in cui si vede un continente dall’inconfondibile sagoma del Nord America… la Terra!!!!!
Per essere l’episodio di fine stagione, potevano fare di meglio, la prima parte è veramente noiosa. Però le rivelazioni degli ultimi minuti compensano appieno!!!!! Non vedo l’ora di vedere la quarta stagione!!!
Informazioni sul telefilm
Serie creata da Glen A. Larson e Ronald D. Moore
Titolo originale: Battlestar Galactica
Stagione: 3/4
Episodi: 20
Anno: 2006/2007
Paese: USA
Canale: Sci-Fi Channel
Genere: post-apocalittico, avventura, drammatico, fantascienza
Colonna sonora: Bear McCreary
Sigla: Gayatri di Richard Gibbs
Attori: Edward James Olmos (Ammiraglio Adama), Mary McDonnell (Presidente Laura Roslin), Katee Sackhoff (Capitano Kara “Starbuck” Thrace), Jamie Bamber (Maggiore Lee “Apollo” Adama), James Callis (Dottor Gaius Baltar), Tricia Helfer (Numero Sei), Grace Park (Numero Otto/Sharon “Boomer” Valerii/Sharon “Athena” Agathon)