Battlestar Galactica, stagione 2, episodi 1-10

Battlestar Galactica
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47.875 Survivors
In search of a home
Called Earth.

47.875 Sopravvissuti
In cerca di una casa
Chiamata Terra.

Dalla sigla dell’episodio 1

A partire da questa stagione nella sigla è stata aggiunta una frase che fa ad ogni episodio il conto dei sopravvissuti (quella che ho riportato qui su), quindi ho deciso che lo segnerò anch’io nei singoli commenti. Mi piace questa aggiunta, in particolare la fine, quando l’ultimo pezzo della frase, “Called Earth” scompare lentamente, lasciando per qualche secondo in più in sovrimpressione la parola “Terra”.
Mi è dispiaciuta invece la sparizione del riassuntino a inizio puntata, mi piaceva tantissimo quella parte, e per fortuna torna dall’episodio 5!!!
Questa prima parte di stagione si conclude con un episodio veramente shockante (almeno per me) e un cliffhanger niente male. Anche se l’emozione per questa serie è un po’ diminuita (ovviamente, non essendo più una cosa nuova) la trovo sempre straordinaria. Mi ripeterò, ma oltre alla storia, a volte così realistica e cruda da far dimenticare che si tratta di un telefilm di fantascienza, oltre ai personaggi che mi piacciono sempre di più tutti quanti, continuo ad ammirare anche certe scelte registiche, certe scene bellissime proprio da guardare… insomma, veramente una serie speciale, non c’è che dire! E in ogni episodio succedono tante di quelle cose importanti, tante cose mi emozionano, mi sorprendono, o mi fanno sorgere dubbi e domande, che i miei commenti escono fuori veramente infiniti! Ho cercato di essere più sintetica possibile, ma non sempre m’è riuscito!

Episodio 1: Scattered (Lotta per la vita)


Sceneggiatura: David Weddle e Bradley Thompson
Regia: Michael Rymer
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Paul Campbell (Billy Keikeya), Nicki Clyne (Cally Henderson), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Sam Witwer (Tenente Alex “Crashdown” Quartararo), Kate Vernon (Ellen Tigh), Alonso Oyarzun (Brad Socinus), Kerry Norton (Paramedico Layne Ishay), Kurt Evans (Paramedico Howard Kim), Chris Shields (Caporalmaggiore Venner), Luciana Carro (Tenente Louanne “Kat” Katraine), Bodie Olmos (Tenente Brendan “Hot Dog” Costanza), Jennifer Halley (Diana Seelix), Warren Christie (Tarn), Ty Olsson (Capitano Aaron Kelly), Nicholas Treeshin (Sergente Watkins), Michael Tayles (Flyboy), Leah Cairns (Tenente Margaret “Racetrack” Edmondson), Aleks Paunovic (Sergente Omar Fischer)

Riprendiamo lì dove ci aveva lasciato la prima stagione. Adama è stato ferito da Boomer, ma non è ancora morto. La Roslin e Apollo sono in prigione, Kara su Caprica, Gaius e gli altri membri del Raptor dispersi su Kobol.

L’episodio inizia con 47.875 sopravvissuti. Ma presto ci viene il sospetto che diminuirà in fretta questo numero, infatti questa nuova stagione prosegue nelle sciagure proprio come era terminata la prima. Infatti mentre il Galactica è sconvolto per il ferimento di Adama, arrivano i Cylon, e il Colonnello Tigh, ora al comando, prende la decisione di fare il salto a velocità superluminale, abbandonando per il momento i dispersi su Kobol al loro destino. Fanno il salto e la flotta è sparita!!! Pare sia colpa del povero Gaeta, che non ha comunicato alla flotta le nuove coordinate di emergenza, quindi il Galactica si trova ora da tutt’altra parte rispetto a tutte le altre navi. Sarà proprio Gaeta a risolvere il problema, però con un’idea molto rischiosa: saltare di nuovo verso Kobol, e lì rifare i calcoli, ma per farli in fretta serve mettere in rete i computer, cosa che il Comandante Adama aveva giurato non sarebbe mai accaduto sul Galactica, perché quello è il modo più facile per i Cylon per entrare nel loro sistemi. Tigh sceglie di fidarsi di Gaeta e rischiare, così saltano, e mentre sono sotto l’attacco dei Cylon, reale e telematico, un’infermiera (perché il dottore del Galactica si trovava in un’altra nave della flotta al momento del salto) opera Adama per tentare di fermare l’emorragia.

Il Colonnello Tigh sembra il più colpito dal ferimento di Adama, e ha dei continui flashback sul loro passato: che buffi lui coi capelli e Adama coi baffi! ;) Scopriamo, anche se era intuibile, che Tigh deve molto ad Adama, e nello specifico gli deve il suo reintegro nella flotta.

Intanto su Kobol uno degli ufficiali è morto, e Socinus è conciato malissimo. Crash non è decisamente in grado di fare il leader, mentre Tyrol se la cava molto meglio. Ma veniamo a quel che ci interessa di più, ovvero Gaius e la visione datagli da Sei Virtuale della culla: una scena davvero bella, in cui Gaius di fronte alla bambina dice non essere stato mai così profondamente toccato in tutta la sua vita, ed in effetti appare davvero commosso! E Sei dice che quella è la loro bambina, o, almeno, lo sarà. Che tenero Gaius, come si emoziona! Non lo facevo un amante della famiglia! :D

Su Caprica la situazioni rimane pressoché invariata (veramente pochissima Starbuck infatti in questo episodio!): Kara vuole giustamente uccidere Sharon ora che ha scoperto che è un Cylon, ma Helo non vuole, perché le crede quando dice di essere incinta… altro bello spunto di riflessione: per i Cylon la morte non è niente, perché la loco coscienza viene trasferita in un altro corpo… ma ora per questa Sharon è diverso, lei è in un certo senso separata dagli altri Cylon del suo stesso modello, perché ha una nuova vita in sé, che non ci sarebbe più in caso di un suono nuovo risveglio in un altro corpo. Sempre se è incinta davvero, perché abbiamo finora sempre solo la sua parola, e qualche nausea ogni tanto. Io le avrei pure creduto senza difficoltà, se non fosse per quel che succede alla fine dell’episodio, unico vero passo avanti negli eventi di Caprica: mentre Helo e Starbuck litigano su di lei, Sharon ruba il Raider Cylon di Kara.

L’episodio si conclude con la buona riuscita del piano di Gaeta, anche se hanno rischiato molto perché i Cylon sono riusciti a penetrare fino al penultimo firewall. La battaglia è stata intensa, bellissime scene nello spazio in cui si sparava da tutte le parti, sembravano fuochi d’artificio! Alla fine il Galactica ritrova la flotta, e il Colonnello Tigh commenta: “Siamo stati fortunati oggi”. Infatti… troppa fortuna! La cosa mi preoccupa! E avevo ragione: altro che firewall, i Cylon hanno penetrato le pareti reali del Galactica, mandando una nave a schiantarcisi sopra. I danni visti da fuori non sembravano ingenti, ma nessuno si è accorto che la nave è penetrata nel Galactica, e dentro ci sono dei Centurioni Cylon!!!!!!

Ultimo, solito, commento sul titolo. Quello italiano non è banale come al solito, perché “lotta per la vita” può riferirsi a tutte le varie situazioni (la battaglia del Galactica, i dispersi su Kobol, la nuova vita di Sharon-Caprica e quella di Numero Sei e Gaius, e ovviamente anche la lotta di Adama gravemente ferito). Il titolo originale però è sempre più interessate: significa “sparpagliato”, e infatti mai come in questo episodio gli scenari sono molteplici e i Nostri divisi e lontani tra loro.

Voto: 9

Episodio 2: Valley of Darkness (Attacco Cylone)


Sceneggiatura: Bradley Thompson e David Weddle
Regia: Michael Rymer
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Paul Campbell (Billy Keikeya), Nicki Clyne (Cally Henderson), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Sam Witwer (Tenente Alex “Crashdown” Quartararo), Kate Vernon (Ellen Tigh), Alonso Oyarzun (Brad Socinus), Kerry Norton (Paramedico Layne Ishay), Chris Shields (Caporalmaggiore Venner), Luciana Carro (Tenente Louanne “Kat” Katraine), Bodie Olmos (Tenente Brendan “Hot Dog” Costanza), Jennifer Halley (Diana Seelix), Ty Olsson (Capitano Aaron Kelly), Michael Tayles (Flyboy), Dominic Zamprogna (James “Jammer” Lyman), Garvin Cross (Collishaw), Brad Loree (Bonnington), Lori Stewart (Twinam)

47.874 sopravvissuti, uno in meno dell’episodio precedente. Intanto il Galactica è stato abbordato.

Kara e Helo sono stai lasciati a piedi da Sharon-Caprica, e Kara decide allora di ritornare veramente a casa, cioè nell’appartamento dove abitava quando viveva lì. Scopriamo così che Kara dipinge (anche piuttosto bene, secondo il mio ignorante parere) e che, da quel poco che dice ad Helo, aveva col padre un rapporto sicuramente migliore di quello con la madre (del quale conosciamo qualcosa dall’episodio 1×08).
Intanto su Kobol Tyrol e Cally tornano dagli altri col secondo kit medicinale per Socinus che però è ormai troppo grave, e quello che possono fare per lui è solo alleviargli le sofferenze e dargli abbastanza morfina da farlo morire in fretta (porello… era meglio che se ne restava in prigione!). E’ Tyrol ad assumersi questo compito, come ultimo gesto di amicizia.

Ma veniamo ai fatti salienti: ecco qua, lo sapevo, troppo bello per essere vero che il Galactica era così facilmente scampato ai Cylon! Pare che in realtà il virus alla fine sia passato, infatti manca la corrente, ma il peggio è, ovviamente, che ci sono dei Cylon a bordo!
Si susseguono scene con vari protagonisti in vari punti della nave, le comunicazioni sono state interrotte dai Cylon quindi è anche assai difficile coordinare le operazioni. Nel tentativo di arrivare in infermeria, il luogo più sicuro della nave, il Caporalmaggiore Venner scorta la Roslin e Billy proprio nel luogo dove sono diretti i Cylon, e Apollo e la sua squadra che li sta inseguendo. Ho seriamente pensato che Billy c’avrebbe rimesso le penne, in alcune scene veramente molto ricche di tensione! Per fortuna si salvano tutti (cioè, tranne i due marine che erano con Apollo, ma vabbè, erano personaggi secondari!!), la Roslin per mezzo capello: ha due buchi nella giacca che fanno dire a Venner: “gli dei devono proteggerla”. E posso gioire della ricongiunta coppia Billy/Dualla =): ormai questi due, visto che ho dovuto abbandonare la coppia Tyrol/Boomer, sono la mia seconda coppia preferita!

La mia preferita in assoluto resta sempre Gaius/Numero Sei, però in questo episodio la loro parte mi ha stranito alquanto: su Kobol Gaius ha un sogno (o una visione) in cui c’è anche Adama. Gaius ha la sua bambina in braccio, Adama chiede di tenerla, e poi la affoga nel fiume. Questa scena mi ha ricordato quello che ha fatto Numero Sei nella miniserie, perché anche lei chiede alla madre del bambino se può tenerlo, e poi lo uccide; ma soprattutto mi ha spiacevolmente sconvolto: perché Sei dà ad Adama questo ruolo così crudele? La sua risposta ai dubbi di Gaius è sempre la stessa: “Tutto questo è già accaduto. Tutto questo accadrà ancora.”

A parte la scena ricca di tensione dello scontro con i Cylon e la coppia Dee/Billy, devo dire che questo episodio non mi è piaciuto particolarmente, per i miei gusti è decisamente sotto la media. Ciononostante rimango convinta della bravura di sceneggiatori e registi perché anche in scene per me poco interessanti o addirittura noiose, c’ho trovato qualcosa di bello da applaudire comunque.

Ennesimo titolo italiano orrendo. Quello originale, “la valle oscura”, si rifà al Salmo 23, ma, si sa, gli italiano non sono un popolo religioso, hai visto mai un titolo così dovesse sconvolgere qualcuno.

Voto: 7 e 1/2

Episodio 3: Fragged (Missione di salvataggio)


Sceneggiatura: Dawn Prestwich e Nicole Yorkin
Regia: Sergio Mimica-Gezzan
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Paul Campbell (Billy Keikeya), Nicki Clyne (Cally Henderson), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Sam Witwer (Tenente Alex “Crashdown” Quartararo), Kate Vernon (Ellen Tigh), Donnelly Rhodes (Dottor Cottle), Richard Hatch (Tom Zarek), Kerry Norton (Paramedico Layne Ishay), Kurt Evans (Paramedico Howard Kim), Chris Shields (Caporalmaggiore Venner), Jennifer Halley (Diana Seelix), Leah Cairns (Tenente Margaret “Racetrack” Edmondson), Patricia Idlette (Sarah Porter), Malcolm Stewart (Marshall Bagott), T-Roy Kozuki (Marine)

Sul Galactica si pianifica la missione di salvataggio dei dispersi su Kobol, mentre i Dodici Consiglieri si fanno vivi perché esigono parlare con il Presidente.

Rimangono 47.862 sopravvissuti, 12 in meno dell’episodio precedente: credevo peggio, sinceramente, vista la strage della puntata scorsa.
Questo è il primo episodio della serie senza Starbuck, e senza scene su Caprica. Uffaaaaa!!!!! Mi stavo giusto chiedendo: ma mica la lasceranno per tutta la stagione lì?!?! Senza di lei gli episodi sono meno belli! Anche se questo qui, in realtà, m’è piaciuto! :)
Mi sono ripromessa di essere più sintetica nelle recensioni, nei primi due episodi ho toppato ;), ma ora cercherò di farlo provando a schematizzare i miei commento, buttando giù i punti che ritengo più importanti o le scene più emozionati.

Finalmente è arrivato il Dottor Cottle, che opera Adama e alla fine dell’episodio lo dà per fuori pericolo. Meno male! =)

Costretta in prigione, la Roslin risente degli effetti dell’astinenza da chamalla. Quindi si tratta proprio di una droga, e questo spiegherebbe le allucinazioni. Ellen Tigh va a trovarla e la trova fuori di testa, così consiglia al marito di portare i Consiglieri a vedere come si è ridotta, ma per fortuna Billy sfrutta la religiosità del Caporalmaggiore Venner perché lo aiuti a trovare altra chamalla, così i Consiglieri trovano Laura in pieno possesso delle sue facoltà, e la Presidente rivela a tutti della sua parte nella Profezia, e quindi anche della sua imminente morte, e alla fine tutti i Consiglieri (non si vede però la reazione di Zarek) la venerano come un profeta!!! AHAHAHAH!!! Brava Ellen!!! Così impari!

Ma da dove viene ai Cylon tutta questa sicurezza su Dio? Ora Sei Virtuale dice che Socinus e Tarn non hanno diritto alla vita eterna, perché sono morti su Kobol. Per gli umani era un paradiso, invece Numero Sei ne parla come di un mondo dimenticato dagli dei.

Su Kobol i Cylon stanno costruendo un missile contraereo, per abbatter qualunque astronave arrivi in soccorso dei dispersi. Loro lo scoprono, e Crash organizza un piano per distruggere i missili. Sei prevede che durante la missione uno di loro tradirà. Ma allora davvero i Cylon prevedono il futuro? Non ho capito comunque chi è il traditore secondo Sei: Cally, che si rifiuta di eseguire l’ordine suicida di Crash (lei doveva fare da esca durante l’attacco)? Crashdown che le punta una pistola alla tempia per obbligarla ad andare? Tyrol che a sua volta punta una pistola verso Crash, ma poi non gli spara quando lui conta “tre” e sta per uccidere Cally? o infine proprio Gaius, che al “tre” di Crash GLI SPARA, E LO UCCIDE(!!!!)? Non so, comunque questo gesto di Gaius mi ha enormemente sconvolta!!! Non me l’aspettavo minimamente! Povero Crash, stava dando di matto, ma ugualmente mi spiace per lui.

Emozionantissima la scena del salvataggio: Tyrol, grazie alla copertura di Gaius che ora ha imparato a sparare come un dannato, distrugge l’antenna dradis, ma i Cylon gli sono addosso, e in un ultimo disperato tentativo Tyrol si alza in piedi, esponendosi quindi al fuoco, e spara spara spara… all’improvviso i Cylon esplodono, e Tyrol guarda stranito la sua pistola, come a chiedersi “come ho fatto a fare tanto casino solo con questa?”, ma dietro di lui c’è il Raptor, e viene inquadrato Apollo che dice solo “Non c’è di che”.

Sei Virtuale dice a Gaius, dopo che lui ha ucciso Crashdown: “Ora se un uomo”, e Gaius giustamente ribatte chiedendole perché mai la sua “umanità” dovrebbe essergli data dall’omicidio: “E’ questa l’eredità che lascio a nostra figlia”? Enigmatica la risposta di lei: “Sarò la tua coscienza”.

Tigh dà di matto per gran parte dell’episodio, non capisco se perché è sconvolto per Adama, per la responsabilità di essere Comandante, o se perché ha ricominciato a bere, o forse per tutte queste cose insieme. Alla fine prenderà una drastica decisione: scioglie il Consiglio dei Dodici e dichiara la legge marziale! Ma lui stesso ha detto che Adama non l’avrebbe mai voluto!

Mi sa che questa cosa dello schema non funziona, ho scritto tantissimo lo stesso!
Bell’episodio, comunque, con un sacco di eventi importanti in generale, e in particolare per Gaius che nonostante tutto continua a piacermi moltissimo come personaggio.

Il titolo originale stavolta era intraducibile. Ho letto sulla Battlestar Wiki che “frag” è una parola del gergo militare americano che indica l’uccisione intenzionale di un ufficiale superiore della propria forza in campo, presumibilmente per salvare se stessi dalla loro incompetenza o incoscienza. La parola deriva da “fragmentation grenade”, ovvero “granata a frammentazione”, abbreviato in “frag grenade” o solo “frag”. Il titolo italiano è sempre banale, ma ammetto di non avere idee per un titolo migliore, stavolta.

Voto: 9

Episodio 4: Resistance (Legge marziale)


Sceneggiatura: Toni Graphia
Regia: Alan Kroeker
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Paul Campbell (Billy Keikeya), Nicki Clyne (Cally Henderson), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Michael Trucco (Samuel Anders), Kate Vernon (Ellen Tigh), Donnelly Rhodes (Dottor Cottle), Lorena Gale (Elosha), Richard Hatch (Tom Zarek), Chris Shields (Caporalmaggiore Venner), Bodie Olmos (Tenente Brendan “Hot Dog” Costanza), Leah Cairns (Tenente Margaret “Racetrack” Edmondson), Dominic Zamprogna (James “Jammer” Lyman), Tamara Lashley (Sue-Shaun), Jeremy Guilbaut (Tenente Joe “Hammerhead” Palladino), Heather Doerksen (Marine con un panino), Curtis Lee Hicks (Sergente Marine)

Su Caprica Kara e Helo scoprono che gli umani non sono del tutto scomparsi, ma è ancora attiva una sorta di Resistenza. Sul Galactica la Roslin decide di non poter più stare con le mani in mano a guardare Tigh fare casini. Tyrol viene accusato di essere un Cylon, e Cally chiede a Gaius di aiutarlo, ricattandolo col segreto sull’uccisione di Crashdown che tutti loro stanno coprendo.

Riproviamo col commento fatto per punti, vediamo se stavolta mi riesce di essere più sintetica!

47.861 sopravvissuti, uno in meno rispetto dell’episodio precedente, evidentemente Crashdown.

Non ci stavo più pensando al rapporto tra Boomer e Tyrol, quindi non mi aspettavo di trovare quest’ultimo, appena tornato dopo essere stato salvato da Kobol, interragato come sospetto Cylon!

Gaius ha sempre più menzogne da fronteggiare: da una parte Tigh non gli dà fiducia perché crede che il suo detector non funzioni, visto che non ha individuato Sharon, dall’altra Cally lo ricatta per la menzogna sulla morte di Crash quindi non può lavarsi le mani della sorte di Tyrol. Decide di tentare il tutto per tutto affidandosi… all’amore. Quello che Sharon prova per Tyrol: fingendo di voler fare il suo test sul Capo, gli inietta in realtà un veleno, e obbliga Boomer a dirgli quanti Cylon ci sono ancora nella flotta, o non gli darà l’antidoto. Sharon rivela che i Cylon sono otto: sarà vero, o ha detto un numero a caso per salvare Tyrol? In ogni caso, Gaius ha detto la verità a Sharon, sul suo scopo e sul suo primo test falsificato, ma non ho capito come ha spiegato a tutti gli altri quello che è successo!

Povera Sharon! Ovviamente la odiano tutti, e non posso dar loro torto, ma la verità è che lei ha sempre creduto di essere un’umana, e ancora adesso non si dà pace all’idea di essere un Cylon! Gaius ci dice che hanno intenzione di sottoporla a vari test ed esperimenti, come una cavia da laboratorio, quindi forse è molto meglio per lei quello che succede mentre la trasferiscono dalla prigione: Cally le spara, e lei muore tra le braccia di Tyrol. Ancora una cosa che non mi aspettavo minimamente! Non so se sono io poco intuitiva, ma questo telefilm mi riserva colpi di scena uno dietro l’altro!

Tigh sta veramente uscendo sempre più fuori di testa, ha mandato i militari a forzare i rifornimenti, e ci sono state delle morti tra i civili! Sarei proprio contenta se si scoprisse che Ellen è una Cylon, così Tigh impara!!

La Roslin medita di fuggire dal Galactica e Apollo è con lei. In breve mettono su un piano, che coinvolge molte persone, tra cui Dualla, Venner e il Dottor Cottle. La loro fuga riesce, ma Billy sceglie di rimanere sul Galactica. E dove si rifugeranno adesso? Dalle parole di Apollo (“Io ho un’idea per trovare un posto dove nasconderci, ma non le piacerà”) avevo già intuito: chiedono l’aiuto di Tom Zarek!

Torniamo su Caprica, dopo la pausa della scorsa puntata, e scopriamo che c’è altra gente!!! L’umanità non è scomparsa neanche qui! Quelli che incontrano Kara e Helo sono i componenti di una squadra di Pyramid (uno sport vagamente simile al basket).

La parte di puntata ambientata su Caprica è l’unica positiva, che regala un po’ di speranza ai personaggi e anche a noi spettatori, insieme a una scena sul finale in cui rivediamo finalmente Adama in piedi!!!! Speriamo che con lui di nuovo al comando le cose ricomincino ad andare meglio!

Difficile per me dare un giudizio complessivo su questo episodio. Da una parte, succedono un sacco di cose straordinarie e importanti ai fini della storyline, ma sono quasi tutte molto brutte! :( E per diversi personaggi le cose si mettono in maniera dolorosa! :'(. Sicuramente comunque è stato un episodio intenso, e molto emozionante, quindi il giudizio definitivo non può che essere positivo!

Negativo, invece, il giudizio sul titolo italiano. Per quanto niente di che, quello originale, “Resistenza”, riassume bene le varie sottotrame, pur essendo, immagino, principalmente riferito alla situazione su Caprica. “Legge marziale” è tremendamente riduttivo e banale.

Voto: 9

Episodio 5: The Farm (Il sentiero del destino)


Sceneggiatura: Carla Robinson
Regia: Rod Hardy
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Nicki Clyne (Cally Henderson), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Michael Trucco (Samuel Anders), Rick Worthy (Simon), Lorena Gale (Elosha), Richard Hatch (Tom Zarek), Tamara Lashley (Sue-Shaun)

Mentre progettano l’attacco alla base Cylon per rubare un Raptor, i membri della resistenza su Caprica vengono a loro volta attaccati, e Kara ferita. Intanto sul Galactica Adama è tornato ufficialmente al comando. La Roslin manda un messaggio a tutta la flotta, facendo leva sulla loro religiosità, e dà a tutti appuntamento su Kobol.

47.957 sopravvissuti: 4 in meno dell’episodio precedente, cioè i 4 civili uccisi dai militari di Tigh. Boomer non viene contata, ma giustamente era già stata tolta dal conto dei sopravvissuti in quanto Cylon.

Oh!!!! Sono tornati a fare il riassuntino a ritmo sincopato dopo la sigla!!!! Meno male, mi mancava tantissimo!!!

Roslin sta rischiando col suo messaggio alla flotta, perché noi sappiamo che Kara non è ancora tornata. Ben 24 navi comunque l’hanno seguita in direzione di Kobol.

Mi piace questo Samuel Anders, il capo (credo) della resistenza, mi piace anche la sua relazione con Kara: meglio sicuramente (per lei) di Apollo e Gaius!

Kara ferita si risveglia in un ospedale. Il medico che la cura, Simon, è gentile e rassicurante, ma fin dall’inizio non me l’ha contata giusta. Bè, avevo ragione! Il tizio si frega da solo facendosi scappare il nome Starbuck, che lei non gli aveva mai detto! Credevo che fosse comunque umano, ma sono contenta che si sia rivelato un Cylon, così ne conosciamo uno in più! La degenza in ospedale di Kara ci permette di fare un po’ più di luce sul suo passato: risultano infatti dalle radiografie molte fratture risalenti all’infanzia, per la precisione Kara si è rotta tutte le dita. La ragazza, ovviamente, non vuole dire di più.

Torna Sharon-Carpica, senza una parola sul motivo per cui sia scappata col Raider abbandonando Helo e Kara. Però si dimostra ancora una volta dalla loro parte, e porta anche un Raptor, così finalmente Kara può tornare con la freccia di Apollo! Ma vanno anche Helo e Sharon? Come credono che sarà accolta quest’ultima?!?

Il titolo “la fattoria” non mi faceva presagire nulla di buono, e avevo ragione: le fattorie sono luoghi in cui i Cylon tengono donne umane, nel tentativo di procreare con loro figli ibridi (pare infatti che senza l’amore i Cylon siano sterili). L’ospedale in cui si trovava Kara era proprio una di queste fattorie.

Adama è il primo (e praticamente unico) a pensare che i Cylon in forma umana non siano solo una macchina. Per questo mi piace molto questo personaggio, non ho dimenticato il suo discorso nella Miniserie, quando affermava che gli umani avevano le loro responsabilità per quello che era successo coi Cylon. E ora sembra quello che prova più pena per Boomer. Alla fine va in obitorio e di fronte al suo cadavere piange. Mi ha commosso molto questa scena!

Episodio così così, con un tema shockante, ma poca emozione rispetto al solito. Comunque, così così rispetto alla media di questo telefilm, rimane pur sempre un bell’episodio. Peccato però che Gaius non si veda quasi per niente, solo per pochissimo all’inizio quando Adama torna sul ponte di comando: lo acclama come tutti, ma sembra decisamente meno sincero. Numero Sei Virtuale, invece, non la vediamo proprio. :(

Forse sono di parte nel preferire sempre il titolo originale, ma anche questa volta non posso farne a meno. Il titolo italiano non è male, e forse per una volta è anche meno banale: “il sentiero del destino” immagino si riferisca a quello che sta seguendo Roslin nel tentativo di portare a termine il suo compito di guida, ma anche quello che i Cylon ritengono debba seguire Kara (infatti nel finale Sharon-Caprica le ricorda le parole di Leoben in “Flesh and Bone”, episodio 1×08). Però il titolo originale, così semplice e diretto, pone l’attenzione sull’orrore delle fattorie, quindi risulta alla fine più agghiacciante.

Voto: 8

Episodio 6: Home, Part I (Verso casa, prima parte)


Sceneggiatura: David Eick
Regia: Sergio Mimica-Gezzan
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Lorena Gale (Elosha), Richard Hatch (Tom Zarek), James Remar (Meier), Patricia Idlette (Sarah Porter), Malcolm Stewart (Marshall Bagot), Luciana Carro (Tenente Louanne “Kat” Katraine), Bodie Olmos (Tenente Brendan “Hot Dog” Costanza), Ben Ayres (Tenente George “Catman” Birch), Linnea Sharples (Tenente Emmitt “Sweetness” Jones), Christina Schild (Playa), Biski Gugushe (Sekou Hamilton), Raahul Singh (Kimmit)

Il Comandante Adama cerca di far fronte alla perdita delle navi (delle persone, dice, non gli importa nulla) che sono andate con la Roslin, e non ha intenzione di ricongiungere la flotta.
Starbuck ritorna, portando con sé Helo e Sharon: quest’ultima ovviamente non è la benvenuta.

47.858 sopravvissuti, uno in più rispetto alla scorsa puntata e, a meno che non è nato un bambino da qualche parte, immagino si tratti di Helo.

Starbuck è tornata (chissà se ora torneremo mai a vedere che fa la Resistenza su Caprica!), e Apollo impulsivamente la bacia! Insomma, ci stavo mettendo una croce sopra a questi due, soprattutto per via di Anders, e invece mi ritornano alla carica! Infatti più tardi Lee le dice anche che la ama! Ok, intendeva come amico… comunque le ha detto “I love you”, e lei c’ha tenuto a ribadirlo! Molto! =D

Com’era prevedibile, Sharon (ormai l’unica – per ora – quindi non ho più bisogno di fare la differenza tra quella di Caprica e quella del Galactica) non è ben voluta. La Roslin ordina subito di gettarla nello spazio, è davvero a tolleranza zero con i Cylon… ma non riesco a darle torto, per loro sono solo cose, e cose cattive e pericolose. Sharon si salva, comunque, perché dice di sapere come trovare la Tomba di Atena.

“Il nemico del mio nemico è mio amico” aveva detto la Roslin per convincersi ad accettare l’aiuto di Zarek. Io sinceramente non mi fidavo molto di lui, e mi chiedevo come loro potessero. Pare la ragione l’avessi io, visto che il terrorista sta organizzando con il suo secondo Meier l’omicidio di Apollo.

Elosha ha detto che le scritture parlano di un sacrificio di sangue ogni volta che gli umani rimettono piede su Kobol. In effetti abbiamo già avuto ben tre morti nella precedente incursione, e stavolta è proprio lei a lasciarci le penne. Porella.

Senza Apollo al Galactica occorre un nuovo GAG (Commander Air Group). Il prescelto da Adama non se la cava per niente bene.

Alla fine Adama cambia idea, e decide di ricongiungere la flotta, la famiglia, in una scena con una musica bellissima in sottofondo! E brava Dee, che gli ha fatto cambiare idea! A proposito, ma Billy dov’è? Dovrebbe essere ancora sul Galactica, ma non lo vediamo da un po’!

Bell’episodio, anche se non ricco di emozioni forti e tensione, comunque quietamente emozionante, e sicuramente un po’ più ricco di speranza dei precedenti. Peccato che ancora una volta ci siano troppo poco Gaius e Numero Sei. Videuzzo (spoiler) QUI.

Speculazioni sugli episodi futuri (mie idee personali, ma con spoiler per questo episodio qui).

Sono curiosissima di sapere come sarà l’incontro tra Adama e Sharon. Lei è su Kobol, lui sembra intenzionato ad andarci, quindi immagino si incontreranno…
Se questo fosse un telefilm prevedibile come molti altri che ho guardato, mi verrebbe da ipotizzare che Sharon salverà Apollo da Zarek, guadagnandosi così la sua fiducia… in questo telefilm qui però può succedere di tutto, potrebbe pure morire Apollo, o Sharon, o succedere chissà che altro! Ormai mi hanno abitata allo stupore!!

Solito commento finale sul titolo e sulla sua traduzione: semplice, breve ed efficace quello originale, con la parola “home” e tutti i suoi molteplici significati, di “casa”, “famiglia”, e simili; non male comunque anche quello italiano, stavolta sono stati bravi! :)

Voto: 9

Episodio 7: Home, Part II (Verso casa, seconda parte)


Sceneggiatura: Ronald D. Moore e David Eick
Regia: Jeff Woolnough
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Paul Campbell (Billy Keikeya), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Donnelly Rhodes (Dottor Cottle), Richard Hatch (Tom Zarek), James Remar (Meier), Leah Cairns (Tenente Margaret “Racetrack” Edmondson)

Basandosi sulle informazioni che hanno e sulle Scritture, Adama cerca di ipotizzare dove la Roslin col suo gruppo sono sbarcati su Kobol, per andarli a riprendere. Nel frattempo Zarek ha delle esitazioni nel piano, e Meier decide di fare di testa sua, provando a convincere Sharon di come sia pericoloso per lei fidarsi degli umani.
Sul Galactica Sei Virtuale di punto in bianco rivela a Gaius di essere sono una sua allucinazione, che non c’è nessun chip, e nessun piano divino per lui.

47.855 sopravvissuti, 3 in meno dello scorso episodio. Una è sicuramente Elosha, un altro è morto con lei nell’attacco Cylon, il terzo morto non lo ricordo.

Adama decide di andare di persona su Kobol, perché, dice, è l’unico che può far ragionare la Roslin: E’ sempre stata una cosa fra noi. Allora anche lui ammette che c’è un certo feeling tra lui e la Presidente! E per la prima volta, più tardi, quando si rincontrano, i due si chiamano per nome, in un dialogo molto bello in cui, bisogna sottolinearlo, è Adama a fare tutti i passi per la riconciliazione.

Torna finalmente Billy! Adama lo vuole con sé su Kobol. Lui pensa di non essere molto d’aiuto, immagina di riceve una non troppo bella accoglienza dalla Roslin, invece lei (come Adama aveva previsto) è felicissima di vederlo!)

Che scena emozionante quella della ricongiunzione! Adama abbraccia il figlio, poi anche Starbuck, e io morivo per la tensione pensando a quando avrebbero visto Sharon (c’era pure Tyrol con loro!). Bè, Adama reagisce abbastanza comprensibilmente: la aggredisce tentando di ucciderla! Non ci riesce, però, perché sente un dolore al petto… come mai?

Ci dobbiamo fidare di Sharon? Io spererei di sì, mi piace moltissimo l’idea del Cylon innamorato che tradisce la sua “gente” e aiuta gli umani. Poi, l’avevo anche detto nel commento alla puntata precedente: se questo fosse un telefilm prevedibile come molti che conosco, avremmo avuto Sharon che salvava Apollo da Zarek, guadagnandosi così la sua fiducia. Non ci sono andata troppo lontana: Sharon fa finta di collaborare con Meier, poi lo uccide, punta la pistola verso Adama, e gli dice: «Voglio che tu capisca che non sono la stessa Sharon, so chi sono e non ho un programma che aspetta di essere attivato, prendo da sola le mie decisioni, e ho bisogno che tu sappia che questa è una mia scelta» e così dicendo gli porge la pistola, mettendosi quindi alla sua mercé. Le hanno creduto? Le daranno fiducia? Per ora l’hanno “ingabbiata”, nel laboratorio dove avrebbero dovuto portare l’altra Sharon.

E finalmente la Tomba di Athena! Ed ecco la “mappa”: i nostri vengono trasportati in una sorta di Stonehenge, con dodici steli, una per ogni Colonia. Su ogni stele c’è un simbolo, quello della Colonia, che corrisponde ad una costellazione che si vede in quel cielo. L’intuizione finale è di Kara, ricordando le Scritture: la Terra è quel pianeta da cui si vedono le dodici costellazioni corrispondenti alle Dodici Colonie (che poi sarebbero i nostri segni zodiacali). Non sarà proprio semplice arrivarci, ma ora hanno dei punti di riferimento! =D

Nel finale, Adama presenta di nuovo Laura Roslin come loro presidente, e parla di nuovo di unità e speranza. Zarek è lì ad applaudire… che quello che è successo su Kobol l’abbia cambiato davvero?

Mentre Su Kobol accadeva tutto questo, la Sei Virtuale, vestita sportivamente (un po’ come Kara), molto diversa dal suo solito, prendeva in giro Gaius, cercando di convincerlo che è solo pazzo. Lui si fa fare una TAC alla testa in una scena molto divertente XD, e le lastre confermano: nessun chip. Però alla fine, ascoltando una conversazione tra Helo e Sharon, Gaius viene a sapere del loro bambino, e capisce che è quello il figlio a cui Sei si riferiva. Quindi non è davvero figlio loro (ci sono rimasta un po’ male!). E Sei non è un chip, ma nemmeno un’allucinazione. Cosa allora? Gaius glielo chiede, e lei rispondere di essere un angelo di Dio mandato per proteggerlo, guidarlo e amarlo. Lo scopo? La fine della razza umana.

Litigando con Sei Virtuale, ad un certo punto Gaius sembra chiamarla per nome: Sara. Ero emozionatissima di conoscere finalmente il nome “umano” di Sei, invece ho letto sulla Battlestar Wiki che è un errore dei sottotitoli. Quello che suona come “Sara” è invece un “So, uh”. Che peccato! :(

Voto: 8 e 1/2

Episodio 8: Final Cut (Vita di bordo)


Sceneggiatura: Mark Verheiden
Regia: Robert Young
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Paul Campbell (Billy Keikeya), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Kate Vernon (Ellen Tigh), Donnelly Rhodes (Dottor Cottle), Matthew Bennett (Aaron Doral), Lucy Lawless (D’anna Biers), Luciana Carro (Tenente Louanne “Kat” Katraine), Bodie Olmos (Tenente Brendan “Hot Dog” Costanza), Patrick Harrison (Bell), Kevan Kase (Scott Kelso), Yee Jee Tso (Staffer), Curtis Hicks (Sergente dei Marine), Aleks Paunovic (Sergente Fischer), Ty Olsson (Capitano Aaron Kelly), Leah Cairns (Tenente Margaret “Racetrack” Edmondson), Jeremy Guilbaut (Tenente Joe “Hammerhead” Palladino)

Una giornalista, D’anna Biers, ha trovato un video di quello che è successo sul Gideon, quando morirono 4 civili (episodio 4). Per impedirle di fomentare la ribellione della flotta contro i militari, Adama le consente libero e totale accesso al Galactica per filmare come davvero è la vita su una Battlestar.

47.853 sopravvissuti, due in meno, ovviamente Meier e l’altro uomo morto su Kobol.

Qualcuno vuole uccidere il Colonnello Tigh, alla fine scopriremo che è il tenente Palladino, arrabbiato con lui perché lo ritiene responsabile di quel che è successo sul Gideon, quando lui era al comando del contingente che ha ucciso di civili.

Il riassuntino di inizio puntata è davvero molto emozionante! Tra le altre cose vediamo Sharon con le mani sporche si sangue, e poi la vediamo gridare su un lettino in infermeria. In realtà questa parte è minimissina ai fini della storia, vediamo quasi sono quelle poche immagini intraviste nel riassuntino. Quello che però è importante è che la Biers la vede, e la riconosce come Sharon Valerii.

D’anna Biers è interpretata da Lucy Lawless: non l’avevo riconosciuta con i capelli biondi! Non sono mai stata una grande fan di Xena, però avrei dovuto capire subito chi era!

Infilandosi negli alloggi degli ufficiali, la Biers ci regala anche qualche scena di Apollo nudo (non importante ai fini della storia, ma andava menzionata!).

Bellissima la scena del combattimento contro i Raider Cylon, tutto visto dal Galactica, senza mai vedere i Viper, solo sentendo quello che i piloti dicono in radio. Una scena forse visivamente meno entusiasmante, ma molto più emozionante.

Bello il servizio che alla fine fa la Biers. Mostra il vero volto del Galactica, con i suoi pregi e i suoi difetti, mostrando i militari per quello che sono: semplici esseri umani, che in un momento di difficoltà si sono presi l’oneroso compito di proteggere la flotta. Ho riportato tra le frasi l’intero brano perché mi è piaciuto molto. Peccato scoprire alla fine che non era sincero neanche un po’, visto che la Biers E’ UN CYLON!!! Ed eccone scovato un altro, siamo a sei, quindi ora conosciamo l’aspetto di metà dei Cylon umanoidi. Non ho capito bene dove sono i Cylon che alla fine guardano le scene tagliate dal servizio, ovvero quelle con Sharon, ma immagino su Caprica. E così adesso i Cylon sanno che Sharon è ancora viva, e intendono proteggere il bambino. Perché è così importante per loro?

Il titolo italiano di questo episodio penso sia uno dei più banali trovati finora. L’originale è bello, ma non facilmente comprensibile: a che si riferisce? Al taglio della scena con Sharon, che vediamo solo alla fine? Bo!

Voto: 8 e 1/2

Episodio 9: Flight Of The Phoenix (Il sogno di Tyrol)


Sceneggiatura: Bradley Thompson e David Weddle
Regia: Michael Nankin
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Paul Campbell (Billy Keikeya), Nicki Clyne (Cally Henderson), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Donnelly Rhodes (Dottor Cottle), Bodie Olmos (Tenente Brendan “Hot Dog” Costanza), Leah Cairns (Tenente Margaret “Racetrack” Edmondson), Jennifer Halley (Seelix), Christian Tessier (Tucker “Duck” Clellan), Dominic Zamprogna (Jammer), Don Thompson (Anthony Figurski)

Il virus penetrato nel sistema a inizio stagione viene fuori all’improvviso provocando malfunzionamenti sempre più gravi e pericolosi.
Intanto il Capo Tyrol trova una valvola di sfogo ai suoi problemi iniziando a costruire un nuovo Viper.

47.853 sopravvissuti, nessun cambiamento rispetto allo scorso episodio.

Primo episodio di tutta la serie, credo, in cui non c’è nessuna scena ambientata su qualche pianeta (nel precedente c’era soltanto il piccolissimo pezzo finale su Caprica), e anche il primo interamente ambientato sul Galactica.

Le condizioni della Roslin si aggravano sempre di più, secondo il Dottor Cottle le rimane al massimo un mese.

Anche se solo vagamente, sembra spuntare qualcosa tra Dualla e Lee. Sinceramente spero di no, mi piace tanto lei con Billy!!

La messa in rete dei computer del Galactica (episodio 1) porta ancora delle conseguenze: Adama aveva ragione, non avere i computer collegati in rete è l’unica arma di difesa contro un attacco virtuale dei Cylon. Gaius conferma che i problemi che la nave sta avendo sono proprio dovuti a un virus, quasi impossibile da debellare. Allora Adama chiede “aiuto” a Sharon, e accetta di fidarsi di lei. La Cylon si fa portare sul ponte di comando e si infila un cavo nel braccio (che schifo!). In questo modo riesce a mandare un virus ai Cylon, che stavano per attaccare in massa, e riformattando tutto il sistema Gaius e Gaeta liberano il Galactica dall’infezione. Alla fine, comunque, nonostante la buona riuscita del piano, Adama continua a non fidarsi di Sharon e a riferirsi a lei come a una cosa.

Capo Tyrol si intestardisce nel voler costruire un nuovo caccia, ed è abbastanza palese che lo fa per avere qualcosa di cui occuparsi, e non pensare a Sharon. All’inizio ci lavora da solo, ma pian piano prima i colleghi, poi anche Kara, Dee, Helo e perfino Tigh gli danno una mano. Il caccia, chiamato Blackbird, viene rivestito in carbonio invece che in metallo (cosa che lo rende più difficilmente identificabile dai DRADIS), ed è pronto (in un tempo sorprendentemente breve!) per il collaudo da parte di Starbuck, in una scena molto bella in cui lei fa prendere a tutti un grosso spavento! :) Alla fine la nave viene ufficialmente varata, e scopriamo che l’hanno chiamala “Laura” in onore della Presidente.

Episodio con poco Gaius e, per la prima volta, senza Numero Sei, né normale né Virtuale! :( Nonostante questo mi è piaciuto molto, anche se le due parti principali, il virus e la costruzione del caccia, mi sono sembrate molto staccate tra loro, come due storie di due episodi diversi messe insieme a posteriori. Tutte e due molto belle, però, quindi non mi lamento! :)

Il titolo originale, “Il Volo della Fenice”, oltre che bellissimo è anche un sacco intrigante… però non l’ho capito bene, è un po’ forzato il suo accostamento all’episodio. Sempre un milione di volte meglio, comunque, della solita banalità di quello italiano.

Voto: 9

Episodio 10: Pegasus (Scontro mortale)


Sceneggiatura: Anne Cofell Saunders
Regia: Michael Rymer
Guest Star: Michael Hogan (Colonnello Saul Tigh), Aaron Douglas (Sottoufficiale Capo Galen Tyrol), Tahmoh Penikett (Tenente Karl “Helo” Agathon), Paul Campbell (Billy Keikeya), Nicki Clyne (Cally Henderson), Alessandro Juliani (Tenente Felix Gaeta), Kandyse McClure (Sottoufficiale Anastasia “Dee” Dualla), Michelle Forbes (Ammiraglio Cain), Graham Beckel (Colonnello Jack Fisk), John Pyper-Ferguson (Capitano Cole “Stinger” Taylor), Sebastian Spence (Narcho), Leah Cairns (Tenente Margaret “Racetrack” Edmondson), Fulvio Cecere (Tenente Alastair Thorne), Mike Dopud (Gage), Derek Delost (Vireem), Vincent Gale (Capo Peter Laird), Michael Jonsson (Guardia del Pegasus)

Compare un contatto sul DRADIS, abbastanza grande da essere una base spaziale Cylon. Ma ben presto arrivano segnali coloniali… possibile? Pare di sì, la nuova nave è la Battlestar Pegasus.

49.605 sopravvissuti: vengono infatti aggiunti più tutti quelli del Pegasus (ben 1752)!

That’s incredible, non me l’aspettavo (tanto per cambiare!)! Spunta fuori un’altra Battlestar, il Pegasus! Proprio quella con l’Ammiraglio! E scopriamo pure che l’Ammiraglio è una donna, e anche giovane! All’inizio non riuscivo a crederci, pensavo a una qualche trappola dei Cylon, ma pare proprio che sia il vero Pegasus.

Alla notizia che anche il Pegasus aveva un prigioniero Cylon, mi sono entusiasmata. Evviva!, ho pensato: chissà chi sarà, se uno che conosciamo, una faccia nuova… magari Numero Sei!, mi son detta, così lei e Gaius si incontrano finalmente di nuovo in carne ed ossa! Ed ecco il primo shock dell’episodio. Sì, è proprio Numero Sei, ma conciata veramente da far spavento. Ed ecco una cosa a cui non avevo mai pensato: la violenza sessuale su un Cylon. E’ davvero una cosa orripilante. E’ vero che è un tema a cui sono piuttosto sensibile, ma la cosa mi ha disturbato veramente moltissimo.

Anche Gaius è sconvolto alla vista di Sei conciata in quel modo, e la scena tra loro è una delle più belle di questa coppia, con lui che le parla, le rivela il suo amore, e poi piange. Veramente triste, ma anche toccante.

Forse anche peggio di questo è il fatto che l’Ammiraglio manda il suo specialista in interrogatori coi Cylon da Sharon. Tyrol e Helo arrivano appena in tempo a salvarla, ma sbattendo quell’uomo contro il muro Tyrol lo uccide accidentalmente, e l’Ammiraglio Cain li arresta, processa e condanna a morte per tradimento ed omicidio! Il Comandante Adama non ci sta: “Mi riprendo i miei uomini.” (GRANDE!!!!!), e l’episodio finisce mentre si prepara uno scontro tra il Galactica e il Pegasus

Questo è sotto certi aspetti l’episodio più brutto della serie. Brutto nel senso che guardarlo mi ha fatto proprio male. Si tocca un argomento, quello della violenza sessuale, che mi turba sempre molto. Già ero stata male nell’episodio 1×03 quando quel detenuto vuole violentare Cally, stavolta alla violenza di Sharon ci arriviamo vicinissimi, senza contare che l’altro Cylon, il Numero Sei del Pegasus, è stata ripetutamente stuprata, come raccontano gioiosamente i soldati. Coraggioso, sicuramente, trattare un tema così, e proprio in un episodio che era iniziato tanto positivamente, col ricongiungimento della flotta coloniale con la più importante delle sue Battlestar. Alla fine, quindi, il giudizio che do a questa puntata è comunque alto.

Vedremo che succederà nel prossimo episodio, anche perché, nonostante tutto l’odio che ho per quelli del Pegasus, non mi piace che si ammazzino a vicenda! Comunque, qualcosa mi dice che il Blackbird avrà un ruolo importante…

Anche se non è successo nulla di particolare, io sono sempre più tifosa della coppia Adama/Roslin!!!

Semplice e banalotto il titolo originale, stavolta, ma sempre meglio di quello italiano, veramente assurdo oltre ogni dire!

Voto: 9 e 1/2

Informazioni sul telefilm

Serie creata da Glen A. Larson e Ronald D. Moore

Titolo originale: Battlestar Galactica
Stagione: 2/4
Episodi: 20
Anno: 2005/2006
Paese: USA
Canale: Sci-Fi Channel
Genere: post-apocalittico, avventura, drammatico, fantascienza
Colonna sonora: Bear McCreary
Sigla: Gayatri di Richard Gibbs

Attori: Edward James Olmos (Comandante Adama), Mary McDonnell (Presidente Laura Roslin), Katee Sackhoff (Tenente Kara “Starbuck” Thrace), Jamie Bamber (Capitano Lee “Apollo” Adama), James Callis (Dottor Gaius Baltar), Tricia Helfer (Numero Sei), Grace Park (Tenente Sharon “Boomer” Valerii)

Sito ufficiale

Un po’ di frasi

The Cylons were created by man. They evolved. They rebelled. There are many copies. And they have a plan.
I Cylon furono creati dall’uomo. Si sono evoluti. Si sono ribellati. Ne esistono molte copie. E hanno un piano.

– Voi, la vostra razza ha inventato l’omicidio. Ha inventato l’uccidere per sport, avidità, invidia… E’ la sola vera forma d’arte degli uomini.
– Credo che anche voi siate esperti in materia.
– Sì, bè, noi siamo i vostri figli, ci avete insegnato bene.
Sei Virtuale e Gaius, episodio 3

– Dottore, mi serve il suo aiuto. Ma è illegale, pericoloso, e una violazione del suo giuramento da ufficiale.
– Come venditrice fa schifo.
Laura Roslin e il Dottor Cottle, episodio 4

La verità è che… sono l’unico che possa ragionare con la Roslin. E’ sempre stata una cosa fra noi. Potremmo essere andati giù separati, ma torneremo indietro insieme. Sani e salvi, si spera. Ma anche se dovessero essere sacchi per cadaveri, torneremo indietro insieme.
Il Comandante William Adama su Laura Roslin, episodio 7

– Ha interferito in un’operazione militare e non ha mantenuto quanto mi aveva promesso.
– E’ la seconda cosa che le dà davvero fastidio, vero?
– Laura, ti perdono.
– Grazie Bill. Non ho chiesto il tuo perdono.
– Bè, lo hai in ogni caso.
Adama e la Roslin, episodio 7

– Abbiamo preso la decisione di lasciare le Colonie dopo l’attacco. Abbiamo preso noi quella decisione. Era la decisione giusta allora, e lo è anche adesso. Quindi ogni momento di ogni giorno da allora… è un dono.
– Degli Dei?
– No. Tuo. Per avermi convinto che dovevo andare. Sarei morto. Mio figlio sarebbe morto. Qualsiasi sia il costo non metterò mai in dubbio tutto questo.
Adama e la Roslin, episodio 7

Sono salita sul Galactica per raccontare una storia. Ad essere sincera, sapevo già che storia fosse ancora prima di salire. Ovvero come i militari lasciano che il loro ego interferisca con il loro compito: salvaguardare la vita della popolazione civile. Ma ho scoperto invece che la verità è ben più complessa. Queste persone non sono dei Cylon, non sono dei robot che eseguono ciecamente degli ordini e si lucidano gli stivali. Sono persone. Piene di difetti, sì, ma anche pieni di umanità, e forse vuol dire esattamente la stessa cosa. Ciò che mi ha colpito di più è che nonostante tutto, tutte le avversità, lo stress, il rischio quotidiano di essere uccisi, nonostante tutto ciò, non mollano mai. Non gettano mai la spugna. Si svegliano al mattino, indossano le uniformi e fanno il loro lavoro. Ogni giorno, senza paga e senza riposo. Nessuna speranza si scaricare questo peso su qualcun altro. Non arriverà nessuna truppa a dar loro il cambio. Nessuna recluta arriverà mai dall’accademia. Le persone sul Galactica sono tutto ciò che abbiamo. Sono la sottile linea che ci separa dai Cylon. Il tenente Gaeta mi ha riferito una statistica degna di nota: neanche un membro dell’equipaggio del Galactica ha chiesto le dimissioni. Neanche uno. Pensateci. Se foste voi ad indossare l’uniforme non vorreste mollare tutto? Farvi da parte e dire: “Basta, che sia qualcun altro ad occuparsi della flotta”. Io lo farei. Ma, infatti, non indosso un’uniforme. La maggior parte di noi non l’indossa, e la maggior parte mai l’indosserà.
La storia del Galactica non riguarda il prendere cattive decisioni sotto pressione. E’ che quegli errori sono eccezioni. La maggior parte delle
volte, uomini e donne al servizio del Comandante Adama fanno le cose per bene. La prova è che la nostra flotta è ancora in piedi. E con il Galactica al nostro fianco, sopravvivremo.
Qui è D’anna Biers, Notiziario della Flotta
(Episodio 8)

Comandante, se mi sta chiedendo se è possibile che il suo giudizio sia offuscato dal suo passato con questo particolare modello di Cylon, devo dire di sì. Ma… li abbiamo creati noi. C’è sempre la possibilità di poter trovare terreno d’intesa.
Il Presidente Roslin al Comandante Adama a proposto del Cylon Sharon Valerii, episodio 9

Questa è la rivincita.
Apollo attaccando i Cylon
disorientati dal virus mandatogli da Sharon, cosicché abbatterli è una passeggiata, episodio 9

– E’ solo una nave, signora.
– Lei è troppo modesto. Dopo tutto quello che abbiamo passato, sarebbe molto facile arrendersi, perdere la speranza. Ma non qui. Non oggi. Questa è più di una nave, Capo. E’ un atto di fede. E’ la prova che nonostante tutto quello che abbiamo perso non ci arrendiamo.
Capo Galen Tyrol e la Presidente Laura Roslin, episodio 9

The food is yours. It’s not a trick. I’m not going to take it away at the last second. You know, I… um… I’m just gonna talk right now. I don’t expect you to say anything. Back on Caprica, before the attack — and sometimes I forget there was a world before the attack — I knew someone… a woman, unlike any other woman I’d ever known. She was unique. Beautiful, clever, intensely sensual. When she wasn’t in my bed, she was in my thoughts. She was a Cylon. And she changed my life in a very real, very fundamental way. In that I have quite literally never stopped thinking about her, because I love her. To this very day, I love her. And she looks exactly like you. My name is Gaius Baltar, and I’m here to help you.
Il cibo è tuo. Non è un trucco. Non te lo porterò via all’ultimo momento. Sai, io… io ora mi limiterò a parlare. Non mi aspetto che tu dica niente. Tempo fa su Caprica, prima dell’attacco – e certe volte mi dimentico che c’era un mondo, prima dell’attacco – conoscevo qualcuno… una donna, diversa di qualsiasi altra donna io abbia mai conosciuto. Lei era unica. Bella, intelligente, estremamente sensuale. Quando non era nel mio letto, era nei miei pensieri. Era una Cylon. E mi ha veramente cambiato la vita, in modo assoluto. In tutto ciò non ho praticamente mai smesso di pensare a lei, perché la amo. Ancora oggi, io la amo. Ed è assolutamente identica a te. Mi chiamo Gaius Baltar e sono qui per aiutarti.
Gaius Baltar alla Numero Sei
torturata e violentata sul Pegasus, episodio 10

2 pensieri riguardo “Battlestar Galactica, stagione 2, episodi 1-10

  1. Sì, adesso capisco la loro passione per questo telefilm, nonché molte delle loro battute! Quando fa i toast Cylon, per esempio!!! ;)

    Ma… ancora premi?!? Così mi monto la testa!!!!! ^_^

    Grazie infinite, vengo subito a vedere!!!

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