Home » _gruppi di lettura_ » Le Due Torri – LIBRO TERZO, capitoli 1-3 Le Due Torri – LIBRO TERZO, capitoli 1-3 Pubblicato mercoledì 3 Settembre 2008; 18:29sabato 29 Giugno 2013; 14:50 da PhoebesLascia un commento Pagina principale ← La Compagnia dell’Anello – LIBRO SECONDO, capitoli 7-10 LIBRO TERZO, capitoli 4-6 → Certe cose, è meglio intraprenderle che rifiutarle, anche se il loro esito è oscuro. Aragorn La Compagnia dell’Anello era tutto un unico racconto, i personaggi stavano tutti insieme, e se qualcuno si “allontanava” (per esempio nel momento della sparizione di Gandalf) noi conoscevamo le sua avventure solo dopo. Ora che la compagnia si è sciolta, anche il racconto si separa. Abbiamo lasciato Frodo e Sam che partivano da soli per Mordor, e finora non li abbiamo ancora rivisti, seguendo prima quel che resta della Compagnia (Aragorn, Legolas e Gimli) e poi le vicende di Merry e Pipino. L’addio di Boromir. Non riesco a ricordare se la prima volta che ho letto il libro avevo già intuivo la sorte di Boromir, perché “addio” può significare tante cose! Invece ora, sapendo già, mi ha preso una gran tristezza! :( Come dicevo, a me Boromir piace, non è stato amore a prima vista perché alla prima lettura ho potuto notare solo il suo carattere spocchioso e decisamente antipatico. Solo con le riletture (e anche un po’, devo ammetterlo, con la visione del film) ho potuto apprezzare anche la sua fierezza, il suo coraggio e soprattutto la sua umanità. Ho cercato di togliere l’Anello a Frodo. Chiedo perdono. Ho pagato. La morte di Boromir è un momento che mi commuove sempre molto, l’Uomo che ha fallito, e pagato il suo errore. Ho sempre avuto un debole per chi sbaglia, ed è capace di riconoscere i propri errori, e ha abbastanza coraggio per tentare di porvi rimedio. Boromir, dopo aver tradito la Compagnia, dà la vita per restarle invece fedele, e tentare di proteggere i due Hobbit. Ecco perché mi piace così tanto! ;) Anche Aragorn comunque non se la passa bene: dopo la perdita di Gandalf, si è dovuto addossare la guida della Compagnia, e sente di aver fallito: sono rimasti soltanto loro tre, e ora tocca a lui decidere se e per dove proseguire. Sono decisioni molto dolorose quelle che Aragorn è costretto a prendere, decisioni che potrebbero avere conseguenze funeste, perché qualcuno comunque deve essere abbandonato: lasciare Merry e Pipino al loro destino? Abbandonare la missione, lasciandola in mano a Frodo e Sam? Non correre in aiuto della sua gente, a Minas Tirith, come ha promesso al morente Boromir? Scusate se mi ripeto sempre, ma ecco un altro di quei momenti in cui la storia si espande dalla Terra di Mezzo per entrare nel nostro mondo. Certo, non a tutti capita di dover fare una scelta da cui può dipendere la vita dei propri amici o addirittura la salvezza del mondo intero, ma scelte difficili le facciamo tutti continuamente, e non soffriamo meno di Aragorn nell’indecisione di quale male accettare, non potendo salvare tutto. I Cavalieri di Rohan. Facciamo conoscenza con i Signori dei cavalli, e in particolare con Éomer, Terzo Maresciallo del Riddermark, e scopriamo che anche lì non se la passano bene, tra Mordor e Isengard hanno un bel po’ di problemi. Per di più, nella loro ricerca i nostri si imbattono in un misterioso vecchio con un cappello (e non un cappuccio!) Gli Uruk-hai. E lasciamo i cercatori per spostarci sui cercati. Merry fa onore al suo nome, rimanendo sempre “felice”: nonostante la brutta situazione riesce a non perdere il buon umore. Ma è Pipino il vero protagonista del capitolo (come gli dirà Merry verso la fine!), e finalmente ha modo di dimostrare il suo valore. E’ necessario ribadire quanto io sia contenta di aver ripreso la lettura? :D Un po’ di frasi Aragorn correva veloce su per la collina, sostando di tanto in tanto solo per chinarsi a guardar per terra. Le impronte degli Hobbit sono leggere e difficili a rintracciarsi anche per un Ramingo, ma non lontano dalla cima una sorgiva attraversava il sentiero, e nella terra bagnata vide ciò che cercava. [incipit] Éomer: Come può un uomo in tempi come questi decidere quel che deve fare? Aragorn: Come ha sempre fatto. Il bene e il male sono rimasti immutati da sempre, e il loro significato è il medesimo per gli Elfi, per i Nani e per gli Uomini. Tocca ad ognuno di noi discernerli, tanto nel Bosco d’Oro quanto nella propria dimora. Condividi:FacebookTwitterTumblrPinterestPocketWhatsAppTelegramE-mailStampaMi piace:Mi piace Caricamento... Correlati