Home » _gruppi di lettura_ » Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop – dall’inizio fino a pag. 48 Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop – dall’inizio fino a pag. 48 Pubblicato martedì 13 Gennaio 2009; 19:42giovedì 25 Luglio 2024; 10:59 da Phoebes2 commenti Pagina principale da pag. 49 a pag. 96 → Un cuore si può spezzare, ma continua lo stesso a battere. Nanny ATTENZIONE SPOILER! Gli spoiler (anticipazioni sulla trama) non sono segnalati in alcun modo, poiché occupavano gran parte del commento. Leggete a vostro rischio e pericolo! Bello bello bello ricominciare questo libro! Bello leggere il bollettino della signora Weems! Bello lasciarsi sommergere dalle chiacchiere della signora Threadgoode! Bello anche rattristarsi un po’ con la storia di Evelyn, e provare pena per lei… insomma, è appena iniziato e già mi sento parte del libro! Le mie parti preferite sono quelle ambientate proprio al caffè, e già, da quel poco che abbiamo saputo di lei, Idgie mi piace tantissimo!! Non mi dà per nulla fastidio la divisione della storia in più narratori: quello esterno, la signora Threadgoode che racconta a Evelyn e il giornale di Dot Weems. Né mi pesa l’alternarsi di passato e presente, anzi, tutto contribuisce a creare più aspettativa e curiosità, specie quella frase buttata lì dalla signora Threadgoode riguardo all’accusa di omicidio nei confronti di Idgie… Pagina principale da pag. 49 a pag. 96 → Un po’ di frasi IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA) 12 giugno 1929 Apre un nuovo caffè Il Caffè di Whistle Stop ha aperto la settimana scorsa proprio di fianco a me alla posta, e le proprietarie, Idgie Threadgoode e Ruth Jamison, affermano che fin dal primo giorno gli affari sono andati a gonfie vele. Idgie dice che la gente non deve avere paura di restare avvelenata, perché non è lei che cucina ma due donne di colore, Sipsey e Onzell, mentre al barbecue c’è Big George, il marito di Onzell. [incipit] Erano nove fratelli e tre delle femmine, Essie Rue e le gemelle, avevano più o meno la mia età, così andavo sempre a casa loro a giocare e spesso ci passavo anche la notte per un pigiama party. Mia madre morì di tubercolosi quando avevo quattro anni, e quando anche mio padre morì, a Nashville, una sera andai a dormire a casa loro e ci rimasi per sempre. In un certo senso è stato un pigiama party senza fine… Nanny Condividi:FacebookTwitterTumblrPinterestPocketWhatsAppTelegramE-mailStampaMi piace:Mi piace Caricamento... Correlati
Quando ho letto nel tuo post che il libro è meglio del film (quasi sempre, anch’io concordo), mi son detta che pure io dovrò leggerlo: il film mi era piaciuto moltissimo davvero e così ho già inserito il titolo nella mia wishlist. Caricamento... Rispondi
Ovviamente i gusti sono gusti, però nel libri c’è molto di più che nel film, quindi secondo me può solo piacere di più! :) Caricamento... Rispondi
Quando ho letto nel tuo post che il libro è meglio del film (quasi sempre, anch’io concordo), mi son detta che pure io dovrò leggerlo: il film mi era piaciuto moltissimo davvero e così ho già inserito il titolo nella mia wishlist.
Ovviamente i gusti sono gusti, però nel libri c’è molto di più che nel film, quindi secondo me può solo piacere di più! :)