Home » _gruppi di lettura_ » Il pendolo di Foucault – IX parte – Tiferet (fino capitolo 75 escluso) Il pendolo di Foucault – IX parte – Tiferet (fino capitolo 75 escluso) Pubblicato lunedì 8 Febbraio 2010; 12:15venerdì 31 Maggio 2024; 20:39 da PhoebesLascia un commento Pagina principale ← VIII parte X parte → Se c’è il Piano, deve coinvolgere tutto. Belbo ATTENZIONE SPOILER! Gli spoiler (anticipazioni sulla trama) non sono segnalati in alcun modo, poiché occupavano gran parte del commento. Leggete a vostro rischio e pericolo! Mi sto sempre più facendo prendere dal Piano, e anch’io, come Belbo, spesso dimentico che è tutto falso e lo stanno inventando loro! Mi sono piaciuti moltissimo, ancora una volta, gli scritti di Belbo. Già solo il fatto che mi hanno fatto fare una capatina a Praga è notevole ;), poi, come sempre, era infarcito di citazioni! O, almeno, io ne ho colte due, ma chissà quante mi sono sfuggite… La prima citazione che ho notato è questa: La nebbia pallida che strofina la schiena contro i vetri, il fumo giallo che strofina la schiena contro i vetri, lambiva con la sua lingua gli angoli della sera. Mi ricordava molto i versi de Il canto d’amore di J. Alfred Prufrock (The Love Song of J. Alfred Prufrock) di Eliot, andando a controllare ho visto che sono effettivamente troppo uguali per essere un caso: The yellow fog that rubs its back upon the window-panes, The yellow smoke that rubs its muzzle on the window-panes Licked its tongue into the corners of the evening. La nebbia gialla che strofina la schiena contro i vetri, Il fumo giallo che strofina il suo muso contro i vetri Lambì con la sua lingua gli angoli della sera. La seconda era invece molto più palese: …e quel giorno si è rivelato per quello che veramente era, un abate bonapartista, da secoli sepolto in quella segreta. Il racconto è ambientato tra il ‘500 e il ‘600, perciò l'”abate bonapartista” non c’entra nulla, non può che essere l’Abate Faria de Il Conte di Montecristo. Pagina principale ← VIII parte X parte → Un po’ di frasi Cominciamo con gli arcontici, fondati in Armenia da Pietro di Cafarbarucha che dovrete ammettere è un gran bel nome. Casaubon Stiamo gradatamente ricostruendo la storia del mondo. Stiamo riscrivendo íl Libro. Mi piace, mi piace. Diotallevi Condividi:FacebookTwitterTumblrPinterestPocketWhatsAppTelegramE-mailStampaMi piace:Mi piace Caricamento... Correlati