Guerra e Pace – libro I, Parte Terza

Ricordavo molte cose dalla mia precedente lettura, ma non ricordavo che Tolstoj fosse così spassoso nel prendere in giro i suoi personaggi!
Cominciando da Pierre, convinto di essere eccezionalmente buono e intelligente perché, ora che è diventato il Conte Bezuchov, tutti quanti non fanno altro che lodarlo.
Vasilij è meraviglioso, è quasi ingenuo come Pierre nel credere davvero con sincerità alle sue stesse macchinazioni. E’ davvero convinto che Pierre gli debba molto, ma riesce ancora a sentirsi un po’ indulgente nei suoi confronti, perché è giovane… e anche questa sua indulgenza lo rende felice, si sente molto buono… per non parlare delle lacrime vere di commozione dopo aver forzato il matrimonio della figlia!
Ma suo figlio Anatol è forse anche più spassoso. Anche lui si comporta sempre in maniera studiata, ma può darsi, ci dice Tolstoj, che non ci pensasse, ed è anzi probabile di no, perché in genere pensava poco.
In questa parte si parla anche si un secondo progetto di matrimonio, non andato a buon fine come il primo: quello tra la principessina Marja e Anatol Kuragin. Mi ha colpito in questa vicenda soprattutto il principe Bolkonskij e il suo affetto per la figlia, che tenta invano di nascondere. Marja mi fa sempre più tenerezza, per la sua mitezza e ingenuità, e soprattutto per i suoi sogni che nonostante tutto alla fine erano quelli di qualsiasi ragazza. Poverina! Non credo sarebbe stata felice come moglie di Anatol, ma certo che il suo sogno è durato davvero poco!
Dalla “pace” (ovvero gli avvenimenti mondani, che comunque avvengono in tempo di guerra) si torna a descrivere la guerra. Dopo l’emozionante vittoria russa della parte precedente, qui i nostri (come li chiama sempre Tolstoj “la nostra armata, il nostro esercito…”) subiscono la pesante (e assolutamente vera!) sconfitta di Austerlitz. Non meno emozionante, comunque. Tra le altre cose il principe Andrej e il giovane Rostov si incontrano per la prima volta, ma, soprattutto, Andrej incontra il suo idolo Napoleone, in circostanze non troppo felici: Andrej è ferito, e viene quindi catturato. Nella semi incoscienza causatagli dalla botta e dal dolore, l’incontro è per lui estremamente deludente.
Il finale di questo libro primo è a parer mio alquanto shockante: il principe Andrej viene lasciato dai francesi, insieme agli altri feriti in condizioni disperate, alle cure degli abitanti del luogo.

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